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Cattozzo ha distrutto Grillo

Cattozzo - Grillo

Ci voleva Sergio Cattozzo, un piccolo Davide, per abbattere Gigi Grillo, il gigante Golia.

Grillo non se lo sarebbe mai aspettato.

Sinora l'ex senatore di Monterosso, pur essendo rimasto invischiato in tanti scandali, se l'era sempre cavata perché gli inquirenti non erano mai riusciti a provare la sua colpevolezza. Tanti sospetti, ma niente prove.

Anche stavolta, probabilmente, se la sarebbe cavata, se Cattozzo non avesse insistito: ha preso le mazzette anche lui, gli ho dato io 25 mila euro. Era tutto segnato negli appunti. E del resto lo stesso Cattozzo aveva ammesso di essersi tenuto la fetta più grossa del malloppo, a Grillo aveva dato solo le briciole.

Gli inquirenti erano sicuri che Cattozzo avesse detto la verità. Perché nei confronti di Grillo aveva solo gratitudine (il leader ligure del Nuovo Centro Destra aveva persino messo a disposizione della sua compagna Francesca Ciurlo una stanza del suo ufficio genovese, in Galleria Mazzini). Se avesse potuto, l'avrebbe lasciato volentieri fuori. E Grillo avrebbe potuto continuato a dire di non aver preso un soldo. Come aveva fatto sempre in passato.

Stavolta l'ex senatore è crollato. Si è reso conto che continuando a negare sarebbe uscito chissà quando di galera. E per la prima volta in vita sua ha "confessato". Ha ammesso di aver ricevuto da Cattozzo 25 mila euro, una bazzecola. E ha dovuto rivelare che il faccendiere ormai genovese d'adozione gliene aveva promesso 200 mila.

Però viene da chiedersi come mai a 71 anni, dopo aver guadagnato quello che ha guadagnato e una pensione da parlamentare che gli permette una vita agiata, perché invece di godersi la tenuta di Monterosso dove produce il miglior Sciacchetrà delle Cinque Terre, ha sentito il bisogno di operare ancora nel sottobosco della politica, di mettersi in rapporti d'affari con Cattozzo (era stato lui a presentargli l'imprenditore Enrico Maltauro, felice di pagare le tangenti per vincere gli appalti). Ha solo una figlia, che sicuramente ha già sistemato. Perché allora non ritirarsi a vita privata dicendo: sinora mi è andata bene, non voglio rischiare più. Sarebbe uscito dalla politica a testa alta. Così ha rovinato tutto. Ha fatto crollare il suo mito.

Il bello (si fa per dire) è che Sergio Cattozzo ha rivelato tutto ai magistrati ma è sempre in carcere. E ad Opera è rimasto Gigi Grillo che, per la prima volta in vita sua, ha confessato. Chissà cosa vogliono ancora da loro i magistrati che indagano sugli scandali dell'Expo Internazionale di Milano.

La telenovela continua.

Elio Domeniconi

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