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Perche' Toti ha scelto Signorini

Toti - Signorini

Giorgio Meletti su "Il Fatto Quotidiano" ha raccontato molte cose su Paolo Emilio Signorini,

che il Governatore Giovanni Toti ha scelto come segretario generale della Regione (noi ne aggiungiamo uno: è genovese).

Per 7 anni si è occupato, a capo del Cipe, delle grandi opere, gestiva i fondi.

A Roma era il delfino di Ercole Incalza, il "deus ex machina" dell'Alta Velocità.

In venti anni di carriera, a suo dire "specchiatissima", una sola macchia nera: quando aveva accettato "una vacanza al mare, nella zona di Castagneto Carducci, da Giovanni Mazzacurati, che dalle delibere del Cipe dipendeva per i finanziamenti al Mose".

Fu intercettata una sua telefonata di ringraziamento "che il servitore dello Stato, appena arrivato a destinazione, tributò rapito al generoso mecenate: "Ho trovato tutto, tutto perfetto... Abbiamo già fatto mezza giornata di mare".

In un seguito, in un'addolorata intervista al Sole 24 Ore, Signorino derubricò l'episodio a "fesseria".

Nel 2013 Signorini ha lasciato la presidenza del Consiglio e il Cipe per trasferirsi alle Infrastrutture. Grande accordo con il ministro Maurizio Lupi. E naturalmente da Incalza.

A gennaio Incalza lo designa come suo successore. Poi Incalza viene arrestato, Lupi deve dimettersi. Come ministro arriva Graziano Delrio e Signorini capisce che la sua stagione al ministero di Porta Pia deve ritenersi conclusa.

Meletti ha concluso il suo ritratto così: "Adesso Signorini ha trovato asilo in Regione Liguria, dove, lavorando con Toti per accelerare la grande opera inutile, troverà sicuramente il modo di andare nuovamente d'accordo con Delrio".

 Così "Il Fatto Quotidiano". Quindi un'altra decisione di Giovanni Toti che farà discutere.

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