Una Sampdoria autolesionista si fa battere anche dal Monza e piomba in una crisi sempre più nera
Un'azione di gioco (foto Facebook Sampdoria)
In casa Samp al peggio non c'è mai fine. Nella tana di un Monza davvero inguardabile, i blucerchiati subiscono la quarta sconfitta consecutiva, rimanendo così in fondo alla graduatoria a zero punti. Ancora una volta i limiti del Doria sono emersi. In avanti continua a mancare un centravanti accettabile e in porta Coucke, dopo qualche smagliatura iniziale, ha letteralmente regalato ai biancorossi il gol decisivo.
Tocca alla dirigenza, adesso, decidere se confermare la fiducia a mister Donati o se sollevarlo dall'incarico, come auspica la tifoseria, rappresentata al Brianteo da quasi tremila esponenti, che a fine match hanno riempito di improperi i propri beniamini. Ma il cambio dell'allenatore, per quanto necessario, non è così scontato che basti a raddrizzare una situazione sportivamente drammatica.
Passando al match, nella fase iniziale non succede praticamente nulla. La prima emozione si registra al 27', quando in area locale il monzese Lucchesi commette un netto fallo su Cherubini: è rigore. Si avvicina al dischetto Henderson, ma Barak gli strappa il pallone e va a battere: conclusione a mezza altezza sulla destra del gigantesco portiere, che si tuffa e devia in corner.
Passano tre minuti e sale sul proscenio il discutibile arbitro Abisso, il quale non punisce Izzo, già ammonito, con il secondo cartellino giallo. Cherubini, che aveva subito la scorrettezza, si fa vendetta con un colpo da terra al difensore rimediando un'espulsione, peraltro legittima. In inferiorità numerica i blucerchiati non corrono seri rischi e anzi ci provano dalla distanza con Henderson: alto.
Anche nella ripresa nessuna insidia per la difesa doriana, che approfitta della modestia di un Monza in piena crisi di gioco e di convinzione. Al 58' altro episodio importante: Depaoli, in contropiede, è atterrato da Ciurria, espulso. Il sollievo dei blucerchiati dura un solo minuto perché il Monza passa a condurre, con precise responsabilità di tutta la difesa ospite ma in particolare del portiere Coucke, che sul comodo traversone di Birindelli esce a vuoto e consente all'ex Alvarez di infilare senza sforzi.
Mister Donati corre ai ripari inserendo in un sol colpo Pafundi, Coda e Giordano per Barak, Vulikic e Venuti. La reazione blucerchiata, più teorica che reale, partorisce qualche iniziativa dell'ex udinese e una rovesciata di Cuni troppo debole. In compenso i brianzoli, in contropiede, sforano il raddoppio in due circostanze, legittimando il successo.
Pierluigi Gambino
