Il Genoa si fa umiliare da una Lazio incompleta e non riesce a guarire dal mal di gol
La formazione rossoblù scesa in campo stasera al Ferraris (foto sito Genoa)
Ormai è una crisi conclamata quella del Genoa che, opposto ad una Lazio senza centrocampisti, becca una tripletta e non riesce a risolvere gli annosi problemi in zona gol. Pessima sotto ogni aspetto la prova dei rossoblù: a fatica si avvicinano alla sufficienza Norton-Cuffy, Eellertsson e Vitinha nel primo tempo, ma i loro compagni sono stati da bocciare in blocco.
Capitolini in vantaggio dopo quattro minuti grazie ad un contropiede velocissimo condotto da Castellanos e rifinito da Cancellieri, che entra in area e fulmina l'incolpevole Leali. La reazione genoana è pallida e confusa, ma al 24' il discusso Colombo ha il pallone del pareggio e da breve distanza sparacchia nella Nord disperandosi. I biancocelesti, per il resto, controllano in tranquillità e alla mezzora raddoppiano con un'azione fotocopia della precedente: stavolta è Castellanos a infilare nel sacco su suggerimento di Cancellieri, con una difesa rossoblù sbilanciata e imbarazzante.
Verso fine primo tempo si registra un risveglio dei padroni di casa: al 40' Ellertsson giunge solo davanti al portiere Provedel, bravissimo a chiudergli lo specchio in uscita. Quattro minuti più tardi ancora sugli scudi il numero uno ospite, che dice di no con un miracolo ad una girata velenosa di Colombo e poi salva su Malinovskyi.
La ripresa si apre senza gli auspicati cambi nella prima linea rossoblù e dopo un lungo periodo senza emozioni. Al 57' l'incerto arbitro Ayroldi indica il dischetto per un presunto colpo di mano in area di Romagnoli, ma il varista Chiffi lo richiama al monitor e lo convince a revocare la decisione in un crepitio assordante di fischi. Al 63' con un Grifone ormai rassegnato, ecco il tris laziale: miracolo di Leali su Cancellieri ma nel prosieguo Vasquez e Frendrup si ostacolano e Zaccagni insacca da un metro.
Solo successivamente Vieira decide di inserire in un colpo quattro nuovi attaccanti più Stanciu, ma pur mostrando una certa vivacità, la squadra rossoblù non riuscirà neppure a segnare la rete della bandiera. Ora fa paura la classifica, che vede il Grifo all'ultimo posto in coabitazione con Pisa e Lecce ma soprattutto preoccupano la modesta caratura complessiva e certe scelte alquanto discutibili dell'allenatore.
Pierluigi Gambino
