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Numeri da record per il ‘Capodanno in musica’: 30 mila in piazza De Ferrari e oltre 3 milioni di telespettatori su Canale5

Super User 01 Gennaio 2023 582 Visite

Capodanno da record a Genova: a seguire dal vivo il concerto in piazza De Ferrari sono state 30mila persone, che hanno cantato e ballato con gli artisti sul palco. La diretta su Canale5 è stato seguita da oltre 3 milioni di spettatori, con un incredibile share del 20,94%. "La pioggia non ha fermato una festa bellissima che ci ha permesso di iniziare l'anno con la Liguria protagonista nelle case di milioni di italiani. Grazie a chi ha regalato questo straordinario spettacolo a Genova con un capodanno unico che difficilmente dimenticheremo. E ci auguriamo che sia il primo di una lunga serie. La Liguria parte nel 2023 con il piede giusto", dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Il direttore di Canale 5 aggiunge: "Un grande show, in uno scenario ricco di fascino e storia: ore in allegria, on compagnia della sempre impeccabile Federica Panicucci. Una serata perfetta per Canale 5, per la quale ringrazio il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci che ci hanno ospitati, con artisti amatissimi e grande musica. Uno spettacolo brillante grazie alla macchina produttiva Mediaset e alla regia di Luigi Antonioni che, insieme al team di Radio Mediaset, hanno confezionato un bellissimo Capodanno. Bravi!”.

Regione Liguria, il discorso di fine anno del presidente Toti: “Speriamo tutti di poter chiudere un’epoca di difficoltà”

Super User 31 Dicembre 2022 1226 Visite

Il discorso di fine anno del presidente di regione Liguria, Giovanni Toti (video)

Cari concittadini, cari amici liguri. Stiamo chiudendo il 2022. In tante piazze della Liguria ci si sta preparando agli eventi di fine anno, e qui a Genova in particolare ci si sta preparando per il concerto in diretta su Canale 5 e sulle radio del gruppo Mediaset che ci accompagnerà verso le prime ore del 2023. Si tratta di un momento di divertimento, ma anche di visibilità e promozione del nostro territorio, del suo lavoro, delle sue bellezze, delle sue specialità, della sua cultura e della sua arte. Speriamo tutti di poter chiudere un’epoca di difficoltà, dolore e lontananza dettata dal Covid 19 e aprire un anno che colga i frutti delle tante cose seminate in questi mesi. La Liguria è una sola: certo ci sono Genova, Savona, La Spezia e Imperia, ognuna con le sue capacità, particolarità, specialità e caratteri, ma tutta la regione è ugualmente importante e presente nelle nostre politiche di sviluppo, che partono da Sarzana e La Spezia passando dal grande porto di Genova, per andare a Savona, alla Val Bormida industriale, allo scalo di Vado Ligure, alla “West coast” con il suo turismo outdoor, per arrivare a Sanremo con i suoi fiori e le sue bellezze, alla piana di Albenga e a Ventimiglia, che tanti problemi ha vissuto in questi anni per l’immigrazione ma che tanto anche è cresciuta, penso al suo nuovo porto turistico.

Sono davvero tante le cose messe in piedi in questi anni: alle spalle del nostro capoluogo si sta scavando e siamo arrivati all’82% di quel Terzo Valico che ci collegherà con il resto del Nord in meno di un’ora, permetterà ai nostri porti di essere ancora più competitivi e di dare ancora più lavoro ai nostri concittadini. Ma ci sono anche il Passante ferroviario, il ‘cantiere zero’ della Gronda, già partito e preludio a quella gigantesca opera che, insieme al Terzo Valico, permetterà di ridurre definitivamente il traffico dalle nostre autostrade e l’inquinamento dal nostro territorio. Per non parlare dei nuovi porti turistici, degli investimenti sulla formazione professionale, quello che in sanità stiamo mettendo a terra tra i molti problemi che tutti conoscete, dalla mancanza di personale agli errori che qualcuno continua a strumentalizzare ma che sono frutto dell’insipienza del passato di tante generazioni prima di noi e di fronte ai quali corriamo ai ripari, dando case ed ospedali di comunità, una sanità territoriale meglio organizzata con medici di medicina generale e pediatri che rispondano alle esigenze dei cittadini insieme a quei grandi centri di eccellenza del nostro territorio che già ci sono e con il tempo si arricchiranno. Ne cito uno per tutti, che è uno dei progetti bandiera del nostro Pnrr: l’istituto di ricerca degli Erzelli, di rilevanza internazionale legato alle nuove tecnologie e alla medicina computazionale, allo studio del genoma e dei materiali per le protesi.

Insomma, stiamo lavorando in tutti i settori per rendere davvero la nostra Liguria una sorta di ‘Florida d’Italia’, un posto dove si sta bene a tutte le età, sia quando ci si vuole divertire che quando si ci vuole godere con tranquillità la pensione, un luogo dove si trova lavoro e con un clima in cui si sta bene tutto l’anno, dove le nuove tecnologie e il turismo e la logistica siano una parte importante della nostra crescita e dello sviluppo. Una Regione che in questo anno, che pure è stato ancora un anno complesso, dove siamo stati tutti impegnati a pensare e realizzare progetti, ha registrato una crescita maggiore pure di altre Regioni vicino a noi, importanti e progredite, con più occupati, più crescita del Pil, con un successo dei nostri prodotti agroalimentari, ad esempio il nostro vino e il nostro pesto, in giro per il mondo.

Senza voler cancellare i problemi, che conosciamo tutti: i redditi più fragili da sostenere, le bollette da pagare con tutto l’aiuto possibile che possiamo dare, le imprese che non trovano professionalità adeguate alla loro crescita, e quindi una formazione professionale che dobbiamo accompagnare con maggior vigore in questi anni, per formare i giovani e permettere loro di restare nella nostra regione e a costruire qui il loro futuro.

È una Liguria che non ha barriere geografiche al suo interno, tra l’entroterra e la costa, è una Liguria che non è fatta per pochi ma per tutti. Lo dimostra l’impegno che stiamo mettendo nella rigenerazione dei nostri centri storici, nel recupero di quartieri fino a oggi degradati, partendo dalle Dighe di Begato, per costruire un quartiere modello nella nostra val Polcevera, che si arricchirà di un parco firmato da Stefano Boeri sotto il nuovo ponte. Ma ci sono anche la ristrutturazione di parti importanti del centro storico di Genova, come di quello di Sanremo e di molte altre realtà. È un lavoro imponente e faticoso, che talvolta nell’immediato non dà tutti i frutti che vorremo vedere: non tutto è immediatamente possibile, dalla sanità alle infrastrutture. Ma, ed è questa la cosa importante su cui riflettere, insieme stiamo cambiando la nostra Regione, la stiamo cambiando profondamente.

Il grande concerto che tra qualche ora manderà il capoluogo della Liguria nelle case di tutti gli italiani, da piazza De Ferrari che è il simbolo della nostra comunità, credo che sia il miglior simbolo di quello che stiamo facendo: una Regione che non è più chiusa in sé stessa ma ha voglia di dire la propria ed è capace di dettare anche a livello nazionale, come è stato fatto ad esempio con la ricostruzione dopo la tragedia del ponte Morandi, quelle che sono le buone politiche che dovrebbero in qualche modo ispirare tutto il Paese. Siamo orgogliosi oggi di farvi gli auguri, a una comunità che si è dimostrata resistente e resiliente, che ha superato il Covid, che ha visto il crollo del ponte Morandi ed è riuscita a fare di quell’immane tragedia un elemento di spinta, di unità, di propulsione, che ha visto le proprie coste devastate dalle mareggiate e ha saputo ricostruirle in tempo record utilizzando i fondi che ci sono stati assegnati anche per mitigare gli effetti delle mareggiate che potrebbero arrivare anche negli anni futuri. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù, ma quella virtù ha in qualche modo ispirato l’Italia, facendo fermare tutti a guardarci per un attimo perché non erano abituati ad una Liguria, a una Genova e ad un Paese dove i ponti e le strade si ricostruiscono nei tempi e in cui si crede nel futuro, senza nascondere le difficoltà, ma anche senza annullare le opportunità.

È Capodanno, quindi valeva la pena spendere qualche momento per riflettere su quanto e stato fatto, esserne orgogliosi tutti insieme e dire che la Liguria è qui, che vuole accogliere nuovi cittadini, che vuole accompagnare i cittadini che ha, vuole dare ai giovani un’opportunità per il futuro e lo vuole fare con il sorriso, con quell’allegria di chi guarda al futuro senza nascondere che il percorso è tortuoso ma con la certezza che alla fine l’impegno, il lavoro, la fatica, la convinzione e il coraggio portano sempre al risultato, come dimostra la nostra storia recente.

Cari amici liguri e del nostro capoluogo, cari amici che vi state già radunando della piazza sotto al mio ufficio in Regione per ascoltare un bellissimo concerto, cari amici che invece farete il vostro capodanno con le famiglie, magari nei bellissimi borghi ai quali abbiamo dedicato una grande campagna promozionale, nelle vostre case mentre osservate il panorama bellissimo del nostro mare, vi auguro una straordinaria serata di fine anno insieme a familiari e amici, ovvero quello che il Covid ci aveva tolto in questi anni. Mi auguro di avervi tutti convinti e con la stessa determinazione al nostro fianco per costruire la Liguria migliore che tutti voi meritate, e che i nostri figli meritano ancor più di noi. Buon anno a tutti.

Alla scoperta del Bucci uomo: le domande mai fatte al sindaco di Genova

Super User 31 Dicembre 2022 908 Visite

In questa intervista, Vittorio Sirianni è andato alla scoperta del Bucci uomo, l’aspetto meno conosciuto dell’attuale sindaco di Genova.

Partendo dalla sua infanzia, “il mio primo ricordo sono le ruspe che dalla casa di mio nonno, che si trovava all’altezza dell’ospedale di Nervi, abbattevano gli aranci per costruire corso Europa”, Marco Bucci racconta le varie fasi della sua vita: la scuola, “a 13 anni ho iniziato a prendere l’autobus per andare da Nervi al liceo D’Oria”; i boy scout, “pietra miliare della mia formazione”; lo sport, “facevo atletica leggera 2 ore al giorno, tutti i giorni”; l’incontro con Laura, la compagna di università che poi sposerà, “mi hanno mollato tutte, solo lei ha resistito”.

Da ragazzo però non sognava di diventare manager o primo cittadino: “A 15 anni volevo fare il maestro d’ascia, ma i miei genitori mi consigliarono di rimandare la decisione a dopo la laurea”. E le cose, come sappiamo, andarono diversamente.

“Avrei voluto lavorare più a stretto contatto con Sergio Marchionne, perché tra me e lui c’era sempre una terza persona” e “quando ero in America, ho fatto un investimento da 80milioni di dollari per un progetto che non fu portato a termine”: i due ‘dispiaceri’ professionali di Bucci.

“Un mio difetto? Il fatto di andare su tutte le furie, non è bello”, dice ‘u sindecu cu’ cria’ (marchio di fabbrica ormai universalmente riconosciuto) che però aggiunge orgoglioso “mi ritengono e mi ritengo un leader”.

Il sogno nel cassetto: “Fare il giro di Ulisse con la mia barca, toccare tutti i porti toccati da Ulisse nell’Odissea. Con me voglio portare Penelope, mia moglie. Se è contenta di venire con me? Certo!”.

E, ad oggi, alla sua vita dà il massimo dei voti: “10”.

IL VIDEO DELL'INTERVISTA 

 

Sequestro del dipinto di Rubens a Palazzo Ducale, Bertolucci: “Piena collaborazione tra fondazione e carabinieri”

Super User 30 Dicembre 2022 522 Visite

«Piena e assoluta collaborazione tra Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale». Questo il commento della direttrice di Palazzo Ducale, Serena Bertolucci, dopo l’operazione che ha portato al sequestro del quadro ‘Cristo risorto appare alla madre’, fino ad oggi esposto nelle Sale dell’Appartamento del Doge dove è in corso la mostra ‘Rubens a Genova’.

«Un’operazione – sottolinea Bertolucci – condotta per un problema riguardante la proprietà dell’opera e non la sua autenticità. Il dipinto era posizionato al di fuori del percorso principale della mostra che rimane quindi visitabile senza perdere il proprio valore di testimonianza artistica di un periodo storico eccezionale per la città di Genova».

«L’attribuzione di un’opera di Rubens – sottolinea Anna Orlando, curatrice della mostra insieme a Nils Büttner – passa attraverso il vaglio degli studiosi dell’istituto di riferimento che è il Rubenianum di Anversa, la massima autorità scientifica internazionale per lo studio delle opere di Rubens. Ai curatori, uno dei quali – Büttner – è proprio il presidente del Rubenianum, il dipinto è stato sottoposto soltanto in anni recenti, a distanza di almeno 8-10 anni dalla sua vendita. Un lavoro collegiale degli studiosi di Rubens ritiene che l’opera sia eseguita su disegni di Rubens in parte dalla bottega e in parte dal Maestro, come spiega esaustivamente la scheda di catalogo, a firma di Fiona Healy».

Gli studiosi dell’editorial Board del “Corpus Rubenianum”, ossia la serie di volumi che scheda e pubblica tutte le opere di Rubens – tra i quali Büttner – hanno potuto visionare l’opera durante il restauro presso l’I.R.P.A., Istitut royal du Patrimoine artistique, istituzione belga senza scopo di lucro. Anna Orlando, in qualità di co-curatrice della mostra di Genova è stata invitata a visionare il dipinto e a partecipare alla giornata di studio che si è svolta in quella sede l’11 agosto 2022. Diversi tra gli studiosi di quella giornata fanno parte del comitato scientifico onorario della mostra. In quell’occasione è stato sottolineato l’interesse scientifico per il dipinto che non era mai stato esposto al pubblico in precedenza. In quella occasione si era anche deciso di esporlo prima di ultimare il restauro condividendo l’ipotesi che debba trattarsi di opera di Rubens e della sua bottega (ossia solo una parte considerata autografa cioè di mano di Rubens). 

La Fondazione Palazzo Ducale in quanto sede espositiva della mostra e ente organizzatore aveva già provveduto a inoltrare la richiesta di prestito alla proprietà, secondo le procedure necessarie per tutti i prestiti.

«A questo proposito è importante sottolineare – conclude la direttrice Serena Bertolucci – quanto Palazzo Ducale sia attento, nell’organizzazione delle proprie iniziative culturali, al rispetto delle normative e delle regole vigenti. E non potrebbe essere altrimenti, considerato il ruolo che la Fondazione svolge non soltanto a livello cittadino».

Capodanno genovese in diretta su Canale 5, Toti: “Straordinaria occasione di promozione”

Super User 30 Dicembre 2022 1836 Visite

“Il concerto di Capodanno a Genova è una straordinaria occasione di promozione. Davanti ai teleschermi ci saranno molti milioni di telespettatori a guardare la nostra città e le sue bellezze, in questo momento di allegria e propositività per l’anno nuovo, e ci saranno anche tutte le radio del gruppo Mediaset collegate. Voglio ringraziare l’amministratore delegato dell’azienda Piersilvio Berlusconi per questo regalo che ha fatto a Genova, peraltro da cittadino della Liguria avendo residenza stabile nella nostra regione. Credo che sia un grande momento per tutti coloro che vogliono vivere un Capodanno di allegria in piazza, ma credo che sia anche uno straordinario momento di visibilità per questo territorio, perché il ritorno in termini di promozione dei nostri prodotti e delle nostre bellezze è un pezzo importante di quel successo turistico, dell’export, del nostro artigianato che stiamo continuando a registrare in tutti gli indicatori economici. Chi ritiene che uno spettacolo di piazza, la trasmissione di spot televisivi che hanno preceduto questo evento, una serata con almeno 3, 4, 5 milioni di telespettatori collegati per guardare Genova, siano uno sfizio o un’arte puramente ludica si sbaglia di grosso. La nostra regione vive di turismo, esportazioni, cultura e arte e il concerto di Capodanno rappresenta un elemento promozionale fondamentale”.

Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante la presentazione del concerto di Capodanno di Genova che vedrà sul palco Annalisa, Anna Tatangelo, Baby K, Patty Pravo, Rocco Hunt, Rovazzi, The Kolors. E poi Big Boy, Blind, Erwin, Fausto Leali, Follya, Gemelli DiVersi, GionnyScandal, Ivana Spagna, Luigi Strangis, Mamacita, Riccardo Fogli, Riki, Roby Facchinetti, in una serata condotta da Federica Panicucci.

Il concerto del 31 dicembre potrà essere seguito anche su Radio 105, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio, Radio Norba, Radio Bruno e Radio Piterpan.

Sul palco saliranno anche, direttamente dalla scuola di Amici, Angelina, Cricca e Rita che proporranno una performance di canto e ballo.

“Sono molto felice di essere alla guida per il quinto anno consecutivo di un evento così importante e istituzionale per Canale5 come Capodanno in musica – dichiara Federica Panicucci - Poter entrare nelle case degli italiani e tenere loro compagnia in una serata di festa come quella dell’ultimo dell’anno mi riempie di gioia. Faremo festa con i nomi più amati della musica italiana cercando di accontentare tutti, genitori e figli, con canzoni che hanno fatto da colonna sonora alla nostra vita e le hit più in voga del momento. Sono felice di incontrare quest’anno gli amici liguri e dalla meravigliosa piazza De Ferrari a Genova prenderà vita una grande serata di spettacolo per salutare il 2022 con l’augurio che il 2023 possa davvero essere migliore di quello trascorso. Vi aspettiamo!” 

“Sarà un capodanno indimenticabile per Genova in cui avremo l’opportunità di assistere un grande spettacolo che scandirà le ultime ore del 2022 di tutti gli italiani: una occasione di visibilità per la nostra città –aggiunge il sindaco di Genova Marco Bucci - Grazie agli artisti presenti sarà uno spettacolo che riuscirà a coinvolgere tutte le fasce d’età creando un’atmosfera di festa entusiasmante. Genova è pronta per vivere, dopo anni complicati, un capodanno ricco di entusiasmo e speranza per il futuro”.

“Ringrazio il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, per ospitare l’evento che accompagnerà i telespettatori di Canale 5 fino all’arrivo del nuovo anno e oltre – aggiunge il direttore di Canale 5 Giancarlo Scheri - Sarà un grande show, grazie a uno scenario ricco di fascino e storia, alla potente macchina produttiva Mediaset, e al cast di artisti selezionati in collaborazione con il team RadioMediaset di Paolo Salvaderi. Ore di allegria in compagnia di Federica Panicucci, beniamina del pubblico e amata conduttrice di tanti programmi Mediaset, volto ideale della serata che introduce al 2023, anno che noi tutti speriamo più sereno e pacifico del precedente”. 

“Noi delle radio Mediaset ci siamo dedicati con passione all'organizzazione di questa serata e abbiamo messo insieme un cast di artisti che siamo certi riscuoterà il favore del pubblico presente e di quello che ci seguirà in tv e sulle nostre radio – prosegue l’amministratore delegato RadioMediaset Paolo Salvaderi –. Abbiamo cercato di intercettare e soddisfare i gusti musicali di tutti con il giusto mix di successi intramontabili e di brani che si sono imposti nelle classifiche dello streaming”.

Aprendo la conferenza stampa da Palazzo Tobia Pallavicino, sede della Camera di Commercio di Genova e appartenente al Sito Unesco del sistema dei Rolli, il presidente della Camera Luigi Attanasio ha commentato: “Nel Cinque/Seicento questi palazzi erano abitati dalle famiglie aristocratiche che si alternavano al governo della Repubblica di Genova e ospitavano, quanto la Repubblica lo richiedeva, ambasciatori, sovrani, papi e imperatori. Oggi siamo lieti di mettere a disposizione questa sala, su richiesta del Presidente della Regione Liguria, per ospitare i protagonisti del Capodanno di Genova e mostrare al pubblico televisivo uno degli scrigni più preziosi di questa città, che si sta sempre più affermando come destinazione turistica e culturale”.

Nuova ordinanza anti-smog del Comune di Genova, le limitazioni al traffico che scatteranno dal 1° marzo

Super User 30 Dicembre 2022 1363 Visite

Scattano dal 1° marzo 2023 nuove limitazioni al traffico privato e commerciale su tutto il territorio comunale di Genova. Lo stabilisce l’ordinanza, firmata dal sindaco Marco Bucci, su proposta dell’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora, per la prevenzione e la tutela della salute pubblica.

Il provvedimento recepisce le indicazioni del Ministero della Salute per quanto riguarda la qualità dell'aria. 

«Il provvedimento – spiega l’assessore Campora – si inserisce nelle misure necessarie alla decarbonizzazione e al miglioramento della qualità dell’aria nella nostra città. Genova vuole diventare una città green, in cui la qualità della vita vada di pari passo con la qualità ambientale, la sostenibilità della mobilità, incentivando l’utilizzo dei mezzi pubblici con un sistema di tpl efficiente, comodo ed economico con l’obiettivo finale della gratuità. Sui mezzi privati di famiglie e imprese commerciali abbiamo intercettato un importante finanziamento regionale che darà un supporto importante alla rottamazione di veicoli vetusti che non garantiscono la sostenibilità con l’ambiente cittadino». 

Dal 1° marzo del prossimo anno sarà vietato – nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 19 - l’accesso su tutto il territorio del Comune di Genova ad alcune tipologie di veicoli:

- autoveicoli privati alimentati a benzina M1 di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 1 

- veicoli commerciali alimentati a benzina N1 di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 1

- autoveicoli privati e veicoli commerciali ad alimentazione diesel N1 e M1 di categoria emissiva inferiore o uguale a Euro 3 

- ciclomotori e motocicli di categoria emissiva inferiore a Euro 1 

- Ciclomotori e motocicli a motore termico a due tempi di categoria inferiore o uguale a Euro 1 

Sono esclusi dal divieto: 

- veicoli a trazione elettrica o ad emissioni nulle;

- autoveicoli alimentati a metano, GPL; 

- veicoli destinati al servizio di trasporto pubblico; 

- veicoli delle Forze Armate, degli Organi di Polizia, dei Vigili del Fuoco, dei Servizi di Soccorso, della Protezione Civile; 

- veicoli intestati ad enti pubblici, società ed aziende erogatrici di servizi pubblici essenziali; 

- veicoli che debbano recarsi alla revisione obbligatoria presso le officine autorizzate muniti di prenotazione di revisione, limitatamene al percorso strettamente necessario; 

- veicoli con targa estera; 

- autoveicoli, ciclomotori e motocicli inseriti nei registri nazionali dei veicoli storici regolarmente certificati. 

- veicoli che debbano recarsi in autofficine e carrozzerie, muniti di documentazione attestante la prenotazione e/o l’avvenuta riparazione, limitatamente al percorso necessario nel giorno indicato nella documentazione stessa;

- veicoli adibiti al trasporto disabili, muniti di contrassegno CUDE.

Inoltre su tutto il territorio comunale è disposto lo spegnimento dei motori degli autobus nella fase di stazionamento ai capolinea e lo spegnimento dei motori dei veicoli merci durante le fasi di carico e scarico.

 

L’amministrazione comunale, per supportare cittadini e imprese nel rinnovo dei mezzi con veicoli ambientalmente sostenibili e a basso impatto sull’ambiente, ha aperto il bando, con finanziamenti regionali, con incentivi da 800 a 9mila euro per tutti coloro che decidono di rottamare i propri mezzi inquinanti. È di complessivi 18 milioni di euro la cifra a disposizione per l’acquisto di ebike, veicoli e motocicli ibridi ed elettrici e cargobike. Si tratta di contributi per la realizzazione di interventi per il miglioramento della qualità dell’aria rivolti a cittadini privati, micro, piccole e medie imprese, lavoratori autonomi con partita Iva ed enti del terzo settore. 

Il bando (https://smart.comune.genova.it/ecoincentivi2022 ), su tre annualità per un totale di oltre 18 milioni di euro (3.100.000 nel 2022, 6.137.500 per il 2023 e 8.925.000 per il 2024), con procedura a sportello fino a esaurimento fondi, prevede la concessione di un contributo per l’acquisto di veicoli nuovi, di prima immatricolazione, a basso impatto ambientale a fronte della rottamazione dei mezzi più inquinanti già bloccati da precedenti ordinanze di limitazioni del traffico e da quella di prossima emissione.

Il Tricapodanno riempie il Porto Antico, questa sera secondo appuntamento a Calata Borsellino

Super User 30 Dicembre 2022 521 Visite

Tutto esaurito per la prima serata del Tricapodanno organizzato dal Comune di Genova, in collaborazione con Porto Antico. Ieri sera Calata Falcone Borsellino gremita per lo spettacolo con Warm Up, Gli Autogol + I Masa, le canzoni sempre verdi di Cristina D’avena & Gem Boy Show, e gran finale con Dj Set di Giovanni Carrara.

“È stata una partenza davvero col botto – commenta con soddisfazione la consigliera delegata ai grandi eventi Federica Cavalleri – dopo due anni di stop per le limitazioni sanitarie, abbiamo finalmente rivisto una piazza piena di giovani, giovanissimi ma non solo anche tante famiglie che avevano voglia di passare una serata insieme, cantare e ballare sulle note di intramontabili successi, per qualche ora di spensieratezza e all’insegna del divertimento sano. La prima serata è stata un autentico successo con migliaia di persone tra il pubblico e siamo certi che anche stasera, con la serata ‘trapper’ replicheremo l’ottima riuscita del Tricapodanno genovese, in vista del gran finale di domani sera con il Capodanno targato Mediaset in piazza De Ferrari”.

Questa sera, il programma prevede l’inizio alle 20.30 con Warm Up e poi Mashville, Nayt, Shiva, Emis Killa, per concludere con il Dj Set di Giovanni Carrara.

La serata è condotta da Alberto Pernazza e DJ Giovanni Carrara.

Per l’occasione, le linee AMT 1 – 9 – 13 e la metropolitana prorogheranno il servizio fino alle 2.30. I bus manterranno i capolinea di piazza Caricamento e via Turati, salvo diverse disposizioni della polizia locale; in tal caso verranno dirottati su via Gramsci (linee 1 – 9) e piazza Cavour (linea 13).

Toti e Bucci con Cristina D'Avena

L'intervento del presidente Giovanni Toti

Tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Regione Liguria stipula un protocollo con Garante e Unicef

Super User 30 Dicembre 2022 549 Visite

La Giunta regionale della Liguria ha approvato la stipula di un protocollo d’intesa, di durata quinquennale, tra il Garante regionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la Regione e il comitato italiano per l’Unicef per la realizzazione sul territorio ligure di azioni di interesse comune sui temi della tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. 

L’obiettivo è quello di favorire e sviluppare interventi per la diffusione della cultura di attenzione all’infanzia, e più in generale al mondo giovanile, finalizzata al riconoscimento dei minorenni quali soggetti titolari di diritti, come riconosciuto dalla convenzione Onu in materia.

“Dall’inizio del mandato di assessore ho messo al centro della mia azione politica l’interesse dei più piccoli, grazie alla nuova delega alla Tutela e valorizzazione dell’infanzia che è stata istituita proprio in questa legislatura – afferma l’assessore regionale Simona Ferro –. Questo importante provvedimento è il frutto di un lavoro condiviso portato avanti insieme al Garante dell’infanzia e all’Unicef con l’obiettivo di concretizzare sinergicamente azioni finalizzate a garantire il benessere, l’inclusione culturale e sociale dei giovani perché più vulnerabili e a rischio di marginalizzazione”.

Il protocollo, che sostituisce quello firmato nel 2009 tra Garante e Unicef, avrà il compito di regolare le finalità, gli impegni delle parti e gli adempimenti per l’attuazione di azioni comuni.

Ospedali, l’assessore Gratarola replica al consigliere Rossetti: “C’è un intero sistema sanitario da tutelare”

Super User 29 Dicembre 2022 482 Visite

“Rossetti si definisce sconcertato, ma ciò che davvero sconcerta è l’approssimazione con il quale il consigliere di opposizione affronta un argomento così delicato”. L’assessore alla Sanità Angelo Gratarola replica così alle parole del consigliere regionale di minoranza.

“La professionalità del personale sanitario dell’ospedale Galliera a cui va tutto il nostro ringraziamento, come si evince chiaramente dalle dichiarazioni di Regione in questi giorni, non è stata mai messa in dubbio - continua Gratarola -. In discussione c’è semmai un management che negli ultimi mesi, con le sue scelte, ha impoverito un ospedale che continuiamo a ritenere fondamentale per il sistema sanitario regionale e che sarà ovviamente ancora supportato in futuro. La direzione dell’ospedale, nella sua autonomia, ha provveduto al rinnovo delle cariche e siamo sicuri che con il 2023 i nuovi vertici porteranno il Galliera ad una gestione che garantirà equilibrio e stabilità a tutto il sistema”.

In merito all’organizzazione degli ospedali cittadini, arriva la puntualizzazione: “Non è mia intenzione dare lezioni, ma è bene ricordare al consigliere Rossetti che la rete ospedaliera è organizzata secondo un sistema di hub e di spoke - afferma l’assessore alla Sanità -. L’ospedale San Martino è un Dea di secondo livello, hub regionale per una serie di attività non delegabili ad altre strutture in regione, mentre l’ospedale Galliera, insieme all’ospedale Villa Scassi, è Dea di primo livello con prevalenti attività medico-chirurgiche generali. Pertanto la semplice equazione tra il numero dei posti letto e il numero degli accessi non è sostenibile. Va comunque evidenziato che il numero di ambulanze, che trasportano pazienti al Pronto Soccorso in media in 24 ore nell’area metropolitana genovese, è distribuito per il 40% al San Martino, 30% al Villa Scassi, 20% al Galliera e 10% all’Evangelico e questo nonostante a livello nominale il Galliera abbia lo stesso numero di posti letto del Villa Scassi. E bene poi sottolineare che l'atto di trattenere barelle di ambulanze all'interno di un pronto soccorso più del dovuto va assolutamente evitata perché riduce la capacità di risposta del sistema dell’emergenza territoriale: lo spazio di una barella di un'ambulanza è infatti lo stesso occupato da una barella che l'ospedale deve necessariamente avere in dotazione".

“In merito infine ai posti letto post acuti in Rsa – conclude l’assessore Gratarola - accanto alla dotazione già in essere, è di queste ore l'attivazione di ulteriori 25 posti no-covid nell'area metropolitana genovese a disposizione di tutti gli ospedali".

Capodanno, il pensiero dell’assessore Ferro va agli amici a 4 zampe: “Evitiamo i botti”

Super User 29 Dicembre 2022 494 Visite

“Come ho fatto nel 2021, anche in occasione di questo Capodanno rivolgo il mio pensiero agli animali domestici e invito la cittadinanza a evitare i botti”. Questa la raccomandazione dell’assessore alla Tutela degli animali d’affezione Simona Ferro, in vista della notte di San Silvestro.

“Il forte rumore dei petardi provoca stati di paura e angoscia nei nostri amici a quattro zampe, alcune volte addirittura fatali per la loro vita - prosegue l’assessore -. Credo sia possibile festeggiare con altro, godendosi una cena in compagnia, il classico countdown o un bel concerto come quello organizzato anche da Regione Liguria in piazza De Ferrari a Genova, dopo due anni di stop forzato a causa del covid-19. La salute degli animali che ci stanno attorno va messa davanti al mero divertimento di pochi istanti”.

La prima conferenza di fine anno della prima donna Premier

Super User 29 Dicembre 2022 736 Visite

Esordio brillante per la prima volta di Giorgia Meloni nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, organizzata dall’Ordine Nazionale dei giornalisti. Caratterizzata da risposte sempre dettagliate, argomentate, si sia stati d’accordo o no sulle idee espresse dal primo ministro.

Le domande dei giornalisti hanno spaziato su temi a 360 gradi, dalla recente Finanziaria (ed era scontato) a temi più ampi come la Giustizia, gli scandali finanziari in Europa, il lavoro, evasione fiscale, Ucraina, immigrati.

Rispetto ai precedenti premier, tutti maschi, la Meloni ha scelto di replicare ad ogni domanda allargando il discorso ai concetti alla base dei vari temi.

Al di là di ogni cronaca sull’evento, in diretta tv e su tutti i siti e media, la sala dei gruppi parlamentari, sede della conferenza, era strapiena di giornalisti, alcuni parlamentari, personalità varie. Pubblico comunque qualificato, come merita questo evento annuale.

Rilevante e da sottolineare l’intervento introduttivo di Carlo Bartoli, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

Bartoli ha citato le due “fratture” di questo momento storico: pandemia e guerra, che hanno profondamente colpito la società attuale. Spiegando come proprio il virus abbia portato le persone a chiedere maggiore e costante informazione.

Ha quindi ricordato come sia inaccettabile il fatto che ci siano giornalisti attaccati, “linciati” attraverso social ed altro. Sempre con linguaggio di odio. “In Italia – ha ricordato – c’è il maggior numero di giornalisti sotto scorta”.

“Il giornalismo – ha detto Bartoli - resta una bussola”. Ed ha quindi indicato come la categoria debba sempre attenersi a rigidi controlli delle fonti, usare continenza nel linguaggio e debba avere sempre e comunque rispetto delle persone. Certo, ha ammesso, c’è chi sbaglia e deve pagare ma “le colpe di pochi noti non possono screditare migliaia di giornalisti che lavorano bene e spesso in cambio di pochi euro a pezzo”.

Replica della Meloni: “molto positivi gli stimoli del presidente dell’Ordine cui appartengo. Fondamentale nella nostra democrazia. Vi sono iscritta ed è la mia professione; considero la politica un periodo transitorio”.

Ed ha espresso piacere ad incontrarne i rappresentanti ed affrontare i problemi.

Sul resto ha assicurato di fidarsi degli alleati. Ma soprattutto è da sottolineare come, dopo forse decenni di scarso interesse della politica verso il lavoro autonomo e chi produce lavoro, Giorgia Meloni ha dichiarato che il lavoro non si crea per decreto, né si batte la povertà. Lo Stato deve piuttosto creare le condizioni per favorire chi genera lavoro, togliere vincoli e cavilli. “Lo Stato farà di tutto per permettere le aziende in condizione di lavorare; non daremo fastidio a chi crea lavoro”, ha affermato. Circa il sistema fiscale ha detto, tra le altre cose, che occorre agire in maniera da evitare situazioni che favoriscano il lavoro nero.

Confermato, rispondendo ad una giornalista russa, l’appoggio pieno dell’Italia all’Ucraina. Finché ci sarà l’aggressione, l’Italia sarà schierata a favore del diritto internazionale, ha replicato la Premier.

Non sono mancate battute anche simpatiche e che hanno suscitato momenti di sorriso, con alcuni giornalisti, compreso con quello del Manifesto, certamente molto lontano dalle idee della Meloni, sulla politica nelle scuole e la militanza degli studenti. “Ci sono cresciuta”, ha detto il primo ministro.

Dino Frambati

Dino Frambati

Genova, 6 imprese entrano nell’albo delle botteghe storiche e dei locali di tradizione

Super User 29 Dicembre 2022 954 Visite

Entrano a far parte del Circuito delle Botteghe Storiche e Locali di Tradizione del Comune di Genova 6 nuove attività commerciali. Salgono quindi a 81 le imprese inserite nello speciale Albo (57 le Botteghe Storiche, 24 i Locali di Tradizione) istituito nel 2011 per tutelare, promuovere, valorizzare e tramandare alle future generazioni lo storico patrimonio commerciale di Genova. 

Le attestazioni sono state consegnate questa mattina a Palazzo Tursi dall’assessore comunale al Commercio e Artigianato Paola Bordilli assieme al segretario generale della Camera di Commercio di Genova Maurizio Caviglia e rappresentanti degli Istituti liguri del ministero della Cultura, delle associazioni di categoria del commercio (Ascom, Confesercenti) e artigianato (Cna e Confartigianato).

Si tratta di quattro Botteghe Storiche (Gioielleria Pisano, Pasticceria Sansebastiano, Pasticceria Tagliafico e Pittaluga Tessuti) e due Locali di Tradizione (Trattoria Archivolto Mongiardino e Trattoria Serra).

«Queste new entries nell’albo delle Botteghe storiche certificano la vitalità e la grande tradizione del nostro tessuto commerciale e artigianale – ha commentato l’assessore al Commercio e Artigianato Paola Bordilli – Le Botteghe Storiche e i Locali di Tradizione sono vere e proprie eccellenze del territorio, testimonianze che rappresentano, con il forte valore identitario delle produzioni, il radicamento nella storia della città. Stiamo proseguendo quindi, nel nostro lavoro di promozione delle Botteghe con la diffusione delle targhe, delle shopper, di video divulgativi e non solo che servono ad aumentare la visibilità di queste importanti realtà cittadine. Vorrei inoltre sottolineare un aspetto molto importante: il “circuito” tocca, soprattutto con i nuovi ingressi degli ultimi anni, molte e diverse zone della nostra città a dimostrazione che le Botteghe storiche e i Locali di Tradizione sono l’espressione della policentricità che contraddistingue la Grande Genova. Invito tutte le aziende che hanno 50 di attività a fare domanda aumentando così il numero dei componenti di questa grande famiglia genovese di attività».

«Altre quattro Botteghe Storiche e due Locali di Tradizione vanno ad aggiungersi all'Albo – sottolinea con soddisfazione Maurizio Caviglia, Segretario Generale della Camera di Commercio di Genova -. In questo 2022 abbiamo dunque certificato dieci Botteghe Storiche e sei Locali di Trazione, a dimostrazione del costante impegno della Camera di Commercio nella valorizzazione economica e culturale degli esercizi storici di vicinato e comunque del piccolo commercio. Grande soddisfazione per la ritrovata voglia di questi esercizi di imboccare un percorso di certificazione, farsi conoscere e valorizzarsi, raccontando le proprie storie e trasmettendo il proprio saper fare. E siccome le domande di iscrizione continuano ad arrivare, nel 2023 continueranno i sopralluoghi e le verifiche della Commissione e l’attività di promozione su web e social network».

Genova è la città italiana che ha il maggior numero di botteghe storiche ancora funzionanti nel proprio tessuto cittadino e riconosciute ufficialmente. L'Albo – che vede la collaborazione del Ministero della Cultura, del Comune, della Camera di Commercio e delle Associazioni di categoria del commercio e dell'artigianato di Genova (Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e CNA) – comprende moltissime attività commerciali e produttive, da confetterie e cioccolaterie a negozi di tessuti o abbigliamento e sartorie, da drogherie a friggitorie e tripperie. E poi laboratori artigianali del vetro, timbri o tappi, anche carrozzerie. Molte di queste hanno sede in edifici antichi e si trovano nel centro storico, con arredi e attrezzature d'epoca. 

La presenza ancora di oggi di queste botteghe ci permette di comprendere la forte tradizione commerciale della città e proprio riconoscendo questo legame storico del territorio con il commercio, il Comune di Genova lavora per individuare e valorizzate le botteghe storiche, in particolar modo realtà presenti sul territorio da almeno 50 anni per qualsiasi attività merceologica, che siano state riconosciute da un'apposita commissione come patrimonio da storico da tutelare. 

Quando infatti una realtà commerciale chiede di essere riconosciuta come bottega storica presenta una domanda alla Camera di Commercio che la sottopone ad una Commissione composta da rappresentanti degli enti coinvolti e quindi un apposito Tavolo tecnico, composto da funzionari ministeriali e della Camera di Commercio, verificherà con periodiche ricognizioni e sopralluoghi, la rispondenza degli elementi qualificanti il riconoscimento.

Il Comune di Genova mette a disposizione nella sezione turismo del proprio sito una speciale mappa del Geoportale per visitare le botteghe. Oltre alle informazioni sulle attività, è possibile verificare la presenza di altri elementi utili alla visita, come strutture ricettive e altri luoghi di interesse del centro storico e della città. L’indirizzo è il seguente: www.botteghestorichegenova.it

Sblocco risorse per la variante SS 45 Val Trebbia, Garibaldi (Lega): “Cambio di passo grazie a Salvini e Rixi”

Super User 29 Dicembre 2022 696 Visite

“Con la Lega al Governo e su impulso del ministro del Mit Matteo Salvini e del vice ministro genovese Edoardo Rixi un altro passo in avanti per lo sviluppo del nostro entroterra. Sono state infatti sbloccate le risorse finanziarie per l'intervento sulla variante alla SS 45 della Val Trebbia tra i Comuni di Torriglia e Montebruno per un importo di oltre 60 milioni di euro.  La SS 45 che collega la Liguria all'Emilia Romagna, contribuirà a liberare il territorio alle spalle di Genova dall'isolamento e a rendere finalmente scorrevoli i collegamenti con la Val Trebbia. Si tratta di un altro risultato e di un cambio di passo che riguarda il sistema dei trasporti in Liguria, in particolare per il nostro entroterra, lasciato per decenni nell’abbandono infrastrutturale. Un proficuo lavoro di Salvini e Rixi che ringraziamo per il loro impegno”. Lo ha dichiarato il vice capogruppo regionale della Lega, Sandro Garibaldi.

Verso l’apertura del primo gattile comunale a Genova, Lodi (PD): “Una struttura più che mai necessaria”

Super User 29 Dicembre 2022 593 Visite

«Durante la discussione in commissione consiliare sul bilancio, si è convenuto sulla necessità di avviare un percorso verso la realizzazione di un gattile comunale – spiega la consigliera del PD Cristina Lodi –. Al momento Genova non ha un gattile, nonostante esso sia previsto dalla legge. Il gattile è una struttura che ospita i gatti randagi, svolgendo analoga funzione a quella che il canile e il rifugio compiono per i cani; la legge 281/91 cita i gatti, ma non prevede l'istituto del gattile, previsto invece da alcuni ordinamenti regionali come quello della Sardegna”.

“Nel nostro Comune - aggiunge la consigliera - ci sono strutture che si occupano di gatti malati, come per esempio il canile del Monte Contessa e alcune colonie e oasi feline (strutture diverse dai gattili) gestite da volontari, a cui non possiamo che dire grazie per il lavoro fatto. Ma oggi più che mai c’è l’esigenza di aprire una struttura interamente dedicata all’ospitalità dei gatti, anche a seguito di un periodo di grandi abbandoni legati anche alla crisi economica”, conclude Lodi.

Riapre il museo di Archeologia Ligure, Bucci: “Qui sono custoditi i segreti della nascita di Genova”

Super User 29 Dicembre 2022 491 Visite

Dopo un periodo di chiusura per interventi di messa a norma, il Museo di Archeologia Ligure riapre al pubblico e diventa più accessibile grazie a un percorso di tre QrCode tattili in stampa 3D, realizzati da Geco con la collaborazione di Unione Italiana Ciechi, che permette anche alle persone non vedenti di ammirare la bellezza delle opere principali del museo: Principe delle Arene Candide - Tavola di Polcevera - Orso delle caverne.

«Oggi è un grande giorno perché Genova ritrova finalmente il suo Museo di Archeologia. Qui sono custoditi i segreti della nascita di Genova, della Liguria e dei suoi primi abitanti – ha commentato il sindaco di Genova Marco Bucci - Un percorso che permette a tutti di conoscere davvero le nostre origini più antiche. Un vero e proprio viaggio nella storia che ci aiuta a comprendere da dove veniamo e come ci siamo evoluti nei millenni. La riapertura di un museo è sempre una buona notizia per la cultura. Un’occasione di festa in cui vogliamo coinvolgere tutti i cittadini ma anche una grande opportunità per ampliare la conoscenza del nostro territorio».

La riapertura del museo sarà un momento di festa per la cittadinanza, con la musica della Conte Brass Band e i laboratori per bambini e ragazzi, ma anche l’occasione per inaugurare la targa commemorativa dedicata all’archeologo siriano Khaled al-Asaad, tragicamente scomparso nel 2015.

Ad accogliere i visitatori ci sarà al primo piano del museo il Principe delle Arene Candide, protagonista, nel maggio scorso, della trasmissione Ulisse condotta da Alberto Angela.

Attraverso lo straordinario percorso nelle 18 sale distribuite su tre piani, si scopriranno le sfide, le crisi e i successi delle due specie umane vissute in Liguria nel corso di 100mila anni, da cui noi europei discendiamo.

Le straordinarie raccolte archeologiche racconteranno movimenti di Neanderthal e Sapiens, la vita dei cacciatori dell’era glaciale, l’arrivo dei primi pionieri marittimi mediterranei, le manifestazioni artistiche e spirituali, gli accampamenti in grotta, i primi villaggi, le strade e gli insediamenti più antichi della regione. Ma anche la Genova di 2.500 anni fa e i suoi primi abitanti, le relazioni col Tirreno e il Mediterraneo, le lotte dei Liguri con Roma e la fondazione delle città della Liguria provincia romana.

Il percorso continua con gli allestimenti tradizionali: strumenti, lance, materie prime e riproduzioni da manipolare e donne e uomini protagonisti episodi cruciali coinvolgono i visitatori in un meraviglioso viaggio nel passato.

Nella Grotta dell’Archeologia, realizzata nell’area di accesso a un rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale nelle vicinanze del museo, il pubblico potrà rivivere momenti ed esperienze quotidiane della vita nelle grotte liguri oltre 6.000 anni fa.

Regione Liguria, vicepresidente Piana: “Rifinanziati i servizi di consulenza per il mondo produttivo”

Super User 29 Dicembre 2022 393 Visite

La Giunta regionale ligure, su proposta del vicepresidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana, ha deliberato l’incremento delle risorse finanziarie sul Bando relativo alla sottomisura M2.1 “servizi di consulenza” del Programma di Sviluppo Rurale per oltre 237 mila euro.

“Con l’attuale stanziamento si intendono utilizzare interamente le risorse già programmate per la misura 2.1 del PSR da oltre 1,1 milioni di euro – spiega il vicepresidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura Alessandro Piana - su cui sono pervenute 85 domande di sostegno per circa 980 mila euro, attualmente in fase di istruttoria. La differenza consentirà di finanziare i servizi di consulenza che riguardano temi di particolare importanza e attualità per il mondo produttivo ligure, quali il miglioramento delle prestazioni economiche delle aziende agricole con 155mila euro e il sostegno alla prevenzione e alla gestione dei rischi aziendali con 82mila euro”.

Val Trebbia, Rixi: “Via libera alla variante Torriglia-Montebruno su SS 45”

Super User 29 Dicembre 2022 582 Visite

“Il 2023 sarà l’anno dei cantieri. Su impulso del Mit, da gennaio partiranno appalti per una serie di opere Anas attese e richieste dai territori e che sono state completamente finanziate. Tra questi è previsto l’intervento sulla variante alla SS 45 della Val Trebbia tra i comuni di Torriglia e Montebruno per un importo di oltre 60 milioni. L'attesa entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, finalizzato a tagliare la burocrazia e velocizzare i lavori, e gli oltre 4,5 miliardi di euro sbloccati di recente dal Cipess per opere da Nord a Sud garantiranno un forte impatto anche sul fronte occupazionale”. Lo dice in una nota il deputato della Lega e vice ministro al Mit Edoardo Rixi.

Al via il TriCapodanno, una festa lunga tre giorni tra il Porto Antico e piazza De Ferrari

Super User 29 Dicembre 2022 556 Visite

Il TriCapodanno genovese inizia al Porto Antico (calata Falcone Borsellino) con una due giorni a misura di giovani e famiglie.

Si parte oggi, giovedì 29 dicembre alle 20.30, con Warm Up, a seguire Gli Autogol + I Masa, Cristina D’avena & Gem Boy Show, e per finire Dj Set di Giovanni Carrara.

Venerdì 30 dicembre alle 20.30 Warm Up e poi Mashville, Nayt, Shiva, Emis Killa, per concludere con il Dj Set di Giovanni Carrara.

Entrambe le serate, organizzate dal Comune di Genova in collaborazione con Porto Antico, saranno condotte da Alberto Pernazza e DJ Giovanni Carrara.

Per l’occasione, le linee AMT 1 – 9 – 13 e la metropolitana prorogheranno il servizio fino alle 2.30. I bus manterranno i capolinea di piazza Caricamento e via Turati, salvo diverse disposizioni della polizia locale; in tal caso verranno dirottati su via Gramsci (linee 1 – 9) e piazza Cavour (linea 13).

Sabato 31 dicembre la festa si sposta in piazza De Ferrari, dove andrà in scena il grande party di Mediaset, in diretta dalle 21 su Canale 5.

A condurre la serata, con un cast di superstar, sarà Federica Panicucci. Si alterneranno sul palco Annalisa, Anna Tatangelo, Baby K, Patty Pravo, Rocco Hunt, Rovazzi, The Kolors. E poi Big Boy, Blind, Erwin, Fausto Leali, Follya, Gemelli DiVersi, GionnyScandal, Ivana Spagna, Luigi Strangis, Mamacita, Riccardo Fogli, Riki e Roby Facchinetti. 

Al TriCapodanno il Comune di Genova aggiunge altre proposte per salutare l'anno nuovo:

Capodanno nei Palazzi dei Rolli in Strada Nuova - Countdown all'insegna di cultura, musica e divertimento nella scintillante Strada Nuova, su cui si affacciano i magnifici palazzi dei Rolli.

 

Il programma per salutare l'arrivo del 2023:

Dalle 18.30 iniziano le visite guidate ai palazzi di Strada Nuova e la programmazione musicale di “Liguria Transatlantica” con illuminazione scenografica dell'atrio di Palazzo Tursi e filodiffusione su via Garibaldi.

Dj set in vinile a cura di Angie Back To Mono e Vittorio Barabino e concerto live dell'elegante trio "The Moochers".

Le visite guidate toccheranno Palazzo Tobia Pallavicino (Camera di Commercio), Palazzo Rosso, Palazzo Bianco e Palazzo Tursi.

Nelle diverse fasce orarie sarà possibile scegliere se effettuare la sola visita guidata o partecipare a un aperitivo e/o al brindisi di fine anno. L’ultima visita guidata parte alle ore 00.30.

Per gli orari delle 18.30 e delle 00.30 sarà possibile acquistare la sola visita guidata.

Sempre alle 00.30, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi Alter Echo String Quartet in concerto, con un repertorio crossover che spazia dal barocco al rock.

Info e prenotazioni: https://www.happyticket.it/genova/acquista-prodotti/616-apericena-brindi

Dopo mezzanotte la serata continua al MaddAlive (vico della Chiesa Della Maddalena 20R - angolo via Garibaldi 8) con la experience night di Liguria Transatlantica.

  

Per la notte di Capodanno, il servizio AMT sulle direttrici principali sarà prorogato fino alle 4. I bus per Valpolcevera-Ponente-Valbisagno-Levante partiranno da via Ceccardi salvo diverse disposizioni della polizia locale, in tal caso i bus partiranno da via Cadorna (lato mare per ponente e Valpolcevera e lato monte per levante e Valbisagno).

Saranno anche organizzate corse speciali da piazza Verdi per le principali linee collinari, in particolare 603 – 604 – 640 – 656 – 680.

La metropolitana resterà aperta per tutta la notte, con chiusura della stazione De Ferrari dalle 18 all’1.30.

Inaugurato il Parco Gavoglio, Bucci: “Restituito ai genovesi uno spazio rimasto abbandonato per oltre 40 anni”

Super User 28 Dicembre 2022 544 Visite

Un’area giochi attrezzata, campi da basket e pallavolo, zona pic-nic, un ascensore di collegamento panoramico, e le “Nature Based Solution”, ovvero opere finalizzate alla mitigazione degli eventi climatici; rain-garden e bioswale: è questo il nuovo Parco Urbano Gavoglio, inaugurato stamattina, alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, del vicesindaco Pietro Piciocchi e del presidente Municipio I Centro est Andrea Carratù. Un progetto che restituisce alla cittadinanza un’area a lungo tempo dimenticata, all’interno del grande complesso edilizio, alle spalle della stazione ferroviaria di Genova Principe.

«È una giornata storica per Genova, frutto di un lavoro impegnativo e ambizioso che restituisce a tutti i genovesi uno spazio urbano rimasto abbandonato per più di 40 anni- dichiara il sindaco Marco Bucci- Oltre 16.200 mq trasformati in un grande polmone verde a due passi dal centro e a disposizione di tutti i genovesi. Abbiamo pensato a uno spazio diversificato che potesse soddisfare ogni stile di vita e coinvolgere ogni cittadino, non solo famiglie e bambini ma anche amanti degli animali e sportivi. L’obiettivo non era infatti recuperare solo il patrimonio storico ma compiere un’operazione di riqualificazione che potesse portare benefici e nuovi servizi per il quartiere. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo traguardo».

Il progetto del Parco Urbano Gavoglio è nato dalla volontà del Comune di Genova di riappropriarsi gradualmente degli spazi occupati dall’ex Caserma Gavoglio, tramite una procedura di sdemanializzazione, avviata nel 2016, che ha determinato il passaggio delle aree statali dismesse al patrimonio disponibile degli enti locali. La prima fase ha coinvolto attivamente la cittadinanza in un processo partecipato di co-creation, che ha dato avvio ad un progetto di fattibilità condiviso con la popolazione, mirato al recupero del patrimonio storico e alla creazione di nuovi servizi, su un totale di 5 lotti di lavori.

Il progetto è stato cofinanziato da fondi europei UNaLab (Urban Nature Labs) e da fondi del Patto per la Città di Genova. Il Programma Europeo Horizon 2020 di UNaLab ha inoltre considerato il progetto di rigenerazione del’Ex Caserma come uno dei tre “progetti pilota” e “modelli di intervento” per le “Nature Based Solutions” (NBS), ovvero soluzioni mirate alla gestione, conservazione e funzionalità di ecosistemi naturali, in ambienti antropizzati con elevato grado di complessità ambientale e idrogeologica.

Il progetto esecutivo del Parco Urbano è stato redatto, in partenariato con il Comune di Genova, dallo studio LAND Italia Srl e da Ire Liguria. 

Dal punto di vista architettonico-paesaggistico, l’area è stata suddivisa in ambiti che, partendo da Piazza Italia, corte interna all’edificio degli alloggi dell’ex Caserma già in fase di riqualificazione, oggi offrono servizi e percorsi pedonali alle diverse aree del quartiere e alle scuole limitrofe. L’area del progetto pilota di UNaLab occupa 16.200 mq e comprende un lotto principale di proprietà comunale tra l’edificio della ex Caserma e la valle laterale del rio Cinque Santi, a cui, durante il progetto di fattibilità, è stato ritenuto opportuno aggiungere alcuni lotti di proprietà privata, a monte dei 7 edifici che poi sono stati demoliti nel corso dei lavori.

In particolare, il progetto ha previsto la realizzazione di una zona adibita a piazza pubblica immediatamente a monte dell’entrata principale; un’area giochi attrezzata; un’area ludico-sportiva (con campi da basket e pallavolo), e ancora, nella zona a monte della Valletta 5 Santi, un’area pic-nic, un’area sosta e un ricostituito bosco urbano, verso il quartiere di Oregina e la via Napoli. Contestualmente alla realizzazione dei percorsi nella Valletta 5 Santi è stato realizzato un ascensore di collegamento panoramico con la Scuola Mario Mazza (Istituto Comprensivo del Lagaccio).

Dal punto di vista ambientale il progetto ha previsto la riqualificazione del sito mediante l’utilizzo delle “Nature Based Solution”, opere finalizzate alla mitigazione degli eventi critici (inquinamento, ruscellamento superficiale dei versanti, riduzione della biodiversità) realizzate con l’ausilio di materiali di riciclo o comunque totalmente compatibili con l’ecosistema locale. Tra le “NBS” attuate vi è il sistema di gabbionate in rete metallica, riempite con detriti frantumati provenienti dalle demolizioni dei 7 capannoni, o da cave della zona. Tali gabbioni produrranno una sostanziale riduzione del rischio idrogeologico, mediante il drenaggio controllato delle acque meteoriche (muri di contenimento, gradonate con sedute integrate e terrazzamenti rinverditi).

Altri esempi di buone pratiche attuate nell’ambito della riduzione del rischio idrogeologico e della diminuzione dell’impatto ambientale sono il “rain-garden” e i “bioswale”, ovvero aree umide con vegetazione igrofila, che assolveranno il doppio compito di catalizzatori del deflusso superficiale delle acque meteoriche, tramite infiltrazione diretta nel terreno e aumento della biodiversità. 

Contestualmente è stato realizzato l’impianto di irrigazione del verde, che consente la gestione e la manutenzione delle essenze vegetali, per una migliore fruizione degli spazi pubblici; l’alimentazione del sistema di irrigazione attinge alla vasca di accumulo di 30.000 litri posta sotto la piazza gradonata, che riceve e recupera le acque di deflusso provenienti da monte. Per la modellazione del terreno nella Valletta 5 Santi sono state inoltre attuate opere di ingegneria naturalistica per il sostegno e il consolidamento dei versanti, con l’uso di palificate vive in castagno, finalizzate alla stabilizzazione dei versanti e alla forestazione dei declivi impervi dell’area e privi di vegetazione. Tale intervento ha permesso inoltre di collegare con percorsi pedonali la parte bassa della Valletta 5 Santi al quartiere di Oregina. 

Infine, tutte le pavimentazioni all’interno del Parco Urbano sono state realizzate con metodi totalmente eco-compatibili, in ghiaino resinato e in terra solida, per favorire l’assorbimento delle acque meteoriche.

Durante l’attuazione dell’intervento è stato necessario risolvere anche problematiche legate all’inquinamento del sito e alla bonifica bellica, nonché alla messa in sicurezza dei rivi difficilmente ispezionabili prima della demolizione dei fabbricati soprastanti. Pertanto, parallelamente al cantiere di rigenerazione del sito affidato alla Direzione Lavori Pubblici, è stato aperto un cantiere a cura della Direzione Opere Idrauliche, che ha attuato la messa in sicurezza di un tratto tombinato del Rio Lagaccio nel sito di progetto.

«Un progetto di riqualificazione fortemente voluto dall'amministrazione, un luogo che oggi diventa un punto di riferimento per l'intera città- dichiara il vicesindaco Pietro Piciocchi- Dopo l’acquisizione dell’area, abbiamo reso possibile il progetto UNaLab, in collaborazione con LAND, e realizzato il nuovo parco urbano per la comunità, che rafforzerà il rapporto con la parte superiore del quartiere, grazie alle nuove aree verdi, e agli spazi di aggregazione. Inoltre, le soluzioni adottate e una progettazione strategica del verde urbano, aumentano la capacità di resilienza di quest’area, grazie a scelte ecologiche, sostenibili e inclusive, che permettono di affrontare in maggiore sicurezza gli eventi estremi dovuti al cambiamento climatico» 

«Un progetto che mette insieme le esigenze e le richieste del territorio e le più moderne ed efficienti recuperi urbanistici- dichiara il presidente del Municipio I Centro est Andrea Carratù- Un nuovo polmone verde per un quartiere che ha ancora bisogno di molte attenzioni ma che il sindaco è la Giunta hanno preso seriamente come obiettivo dell'amministrazione "del fare". Il parco sigilla il patto tra cittadini e amministrazione di una partecipazione attiva nei percorsi progettuali e di una corresponsabilità   nel proseguire lo sviluppo di progetti per una maggiore consapevolezza ambientale».

 

 

Ambiente, fino a 7.000 tonnellate di rifiuti liguri saranno smaltiti in Emilia Romagna

Super User 28 Dicembre 2022 534 Visite

Via libera ad un accordo per la gestione rifiuti nell'ambito della collaborazione fra Regioni in materia ambientale stabilita da alcuni anni. La delibera, approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’Ambiente e al Ciclo dei Rifiuti Giacomo Giampedrone, prevede l'attivazione di forme di reciproca collaborazione in materia di infrastrutture e politiche ambientali con l’Emilia Romagna. L’accordo prevede, per l’anno 2023, il conferimento emergenziale e temporaneo di rifiuti urbani indifferenziati liguri in Emilia Romagna fino ad un massimo di 7.000 tonnellate.

“Ringraziamo l’Emilia Romagna per la collaborazione al trasferimento e smaltimento dei rifiuti urbani della nostra regione – dichiara l’assessore Giacomo Giampedrone – che si aggiunge a quella con il Piemonte avviata lo scorso mese di settembre. Questo accordo ci consentirà di rispondere alle nuove esigenze della Città Metropolitana di Genova e delle province di Savona e Imperia per tutto il 2023. La Liguria si trova in una fase di transizione mirata alla chiusura del ciclo dei rifiuti. Dopo l’approvazione a luglio del nuovo Piano regionale dei rifiuti la situazione dell’assetto impiantistico ligure è in avanzata fase di concretizzazione ma, fino all’anno prossimo, presenterà ancora alcune criticità. Per questo si è reso necessario chiedere il sostegno ad altre regioni, in attesa della chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio ligure grazie alla realizzazione di una nuova rete di infrastrutture come i biodigestori di Saliceti e Colli, gli impianti per il trattamento della differenziata a Sanremo e Terzorio e la nuova discarica del Boscaccio che abbiamo appena approvato: opere che andremo a finanziare in parte con le risorse del PNRR, semplificandone la realizzazione e senza impattare sulle bollette. Si tratta di una programmazione di medio-lungo periodo che ci aiuterà ad aumentare le percentuali di raccolta differenziata ed avvicinarci all’obiettivo finale dell’autosufficienza del sistema a livello regionale, con importanti benefici per l’ambiente e per le tasche dei cittadini liguri”. 

I flussi di rifiuti, provenienti dai comuni della Città Metropolitana di Genova e dalle province di Savona e Imperia, saranno destinati all’impianto di recupero energetico R1 di Piacenza (salvo diverse esigenze impiantistiche) di proprietà della società Iren Ambiente Spa.

L’intesa tra Regione Liguria e Regione Emilia Romagna rientra nel quadro della collaborazione interistituzionale tra i due Enti sancita dall’accordo sottoscritto nel giugno 2021 e valido fino al 2024.

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