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Economia

A Genova un importante convegno sulla riforma del diritto doganale

Super User 03 Luglio 2024 614 Visite

Fare chiarezza su un tema al centro del dibattito e di grande attualità. A pochi mesi dall’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del testo della riforma del diritto doganale ne parlano i massimi esperti del settore e le istituzioni in un convegno gratuito aperto a tutti.

L’incontro esclusivo avverrà il prossimo 11 luglio presso l’Ordine degli Avvocati di Genova e concederà crediti formativi non solo agli avvocati, ma anche a commercialisti e spedizionieri doganali. Patrocinato da Confindustria, l’evento metterà in campo le novità introdotte dalla riforma, che ha il preciso intento di snellire la Babele legislativa precedente e rendere il quadro normativo coerente con quello europeo.

Tra le novità una forte semplificazione normativa, l’efficientamento dei controlli e una drastica riduzione delle sanzioni.

Il convegno aprirà i battenti alle ore 14, a seguire i saluti istituzionali dell’avv. Luigi Cocchi, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Genova, dell’avv. Marina Celle, presidente Associazione Magistrati tributari di Genova, del dott. Umberto Risso, presidente Confindustria Genova, del dott. Mauro Carlo Rovida, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Genova e del dott. Manlio Marino, presidente del Consiglio Territoriale degli Spedizionieri Doganali della Regione Liguria.

Seguirà una Tavola Rotonda di grandi personalità che si avvicenderanno con interventi sulle tematiche più rilevanti e dibattute della riforma: dall’avv. Sara Armella e dal prof. Enrico Perticone, entrambi membri della Commissione ministeriale di esperti per la riforma doganale, al dott. Giuliano Ceccardi, vice presidente del Consiglio nazionale degli spedizionieri doganali; dal presidente della Camera degli avvocati tributaristi della Liguria, il prof. Alberto Marcheselli al vice presidente Fedespedi dott. Domenico De Crescenzo. 

Contributi di grande spicco anche da parte del dott. Massimi Scuffi, già consigliere della Corte di Cassazione ora direttore OIDA-Osservatorio internazionale dogane accise e del prof. Roberto Succio, consigliere della Corte di Cassazione Sez. Tributaria, del dirigente dell’ufficio delle dogane di Genova 2 dott. Alberto De Vecchis, del dott. Andrea Venegoni, procuratore europeo EPPO e degli avvocati dello Studio Armella & Associati Stefano Comisi e Massimo Monosi. Presente tra i relatori anche il contributo della Guardia di Finanza.

Moderatore del dibattito il giornalista Alberto Quarati de “Il Secolo XIX”.

Non mancherà il momento interattivo delle Questions and Answers per approfondire e fugare eventuali perplessità sulla normativa rinnovata.

Al termine dei lavori ARcom Formazione offrirà ai presenti un cocktail di saluto.

Per il convegno è prevista anche una diretta streaming per tutti coloro che non potessero presenziare di persona.

Per partecipare si può contattare la segreteria di ARcom Formazione: 010/9868066 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Forum Ambrosetti, Piana: “L’economia ligure è in costante crescita”

Super User 01 Luglio 2024 612 Visite

«Il quadro delineato dai numeri di questo 8° forum è più che confortante: evidenzia una economia ligure in costante crescita, fattore che si riverbera direttamente sull’occupazione, altro punto cardine per lo sviluppo e il futuro della nostra terra. Dopo il grande rimbalzo post Covid, con il PIL della Liguria che nel 2022 è cresciuto del 5,1% (più della media nazionale) e un anno e mezzo, il 2023 e metà 2024, con una crescita regionale allineata alla media nazionale, nel 2025 si attende una crescita dell’1,4%, maggiore della media nazionale: una tendenza che conferma lo stato di salute dell’economia ligure. Il tasso di occupazione raggiunge la quota del 72,2% nel 2023, davvero ragguardevole. Scendono i NEET, giovani che non studiano e non lavorano. Turismo, innovazione, tecnologia, economia del mare, export sono i settori che trainano il sistema Liguria, che si conferma la prima regione italiana per TEU movimentati, incidenza delle imprese dell’Economia del mare sul totale, per posti barca e approdi turistici, per incidenza di occupati e valore aggiunto della Blue Economy sul totale regionale e seconda per numero di crocieristi, con un export che, nel 2023, ha fatto segnare un nuovo record, con un valore pari a 10,7 miliardi di euro». Lo ha detto il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana a margine del suo intervento all’ottavo Forum Ambrosetti a Rapallo.

«Fondamentale continuare con le infrastrutture – ha continuato Piana - il porto di Genova nel 2023 con 47.8 milioni di tonnellate è il secondo porto a livello nazionale per merci movimentate dopo Trieste. Allo stesso tempo, considerando il Sistema Portuale di Genova nel complesso, con 62.9 milioni di tonnellate quest ultimo risulta prima in Italia. Vorrei sottolineare anche che cresce l'attenzione alle imprese ma anche all'ambiente. La soddisfazione ambientale tra i cittadini, nel 2023 è aumentata di 2.5 punti percentuali nell'ultimo anno passando dal 76% al 78 5% (prima regione in Italia) ed è diminuita anche la percentuale di cittadini liguri preoccupati per la perdita di biodiversità sintomo che stiamo lavorando in modo adeguato sia per spingere il motore economico sia per presentare il nostro habitat».

Entroterra, in arrivo il bando per l’efficientamento energetico degli edifici pubblici

Super User 02 Marzo 2024 577 Visite

Aprirà il 2 aprile il bando regionale da un milione di euro a sostegno dell'efficientamento energetico degli edifici pubblici (o ad uso pubblico) delle aree interne delle Valli dell'Antola e del Tigullio, del Beigua-Sol, dell'Alta Valle Arroscia e della Val di Vara. Un contributo a fondo perduto che Regione Liguria riconosce a copertura massima del 100% degli interventi effettuati dai Comuni, anche su più immobili, a patto che la sommatoria delle superfici calpestabili efficientate sia pari almeno a 100 mq. La misura, a valere sull'azione 5.2.1 delle PR FESR 2021-2027, prevede un importo massimo concedibile a domanda di 150 mila euro e ritiene ammissibili anche interventi avviati a partire dal 1° luglio 2023, purché non conclusi. 

"La scorsa settimana avevamo anticipato, nel corso dell'intesa con i sindaci referenti, che avremmo reso da subito efficaci le opportunità per le prime quattro aree interne liguri - sottolinea l'assessore regionale allo Sviluppo economico e referente regionale della strategia Aree Interne Alessio Piana - Con questo primo bando da un milione di euro andiamo a sostenere concretamente i 50 comuni coinvolti, che potranno così richiedere contributi che possono raggiungere i 150 mila euro a fondo perduto per ridurre le emissioni inquinanti e il fabbisogno energetico dei propri immobili. Una grande opportunità, non solo per rinnovare gli edifici pubblici dell'entroterra, ma per abbattere i consumi in bolletta". 

Sono consentite spese tra cui: la coibentazione dell'involucro edilizio, la sostituzione dei serramenti, la realizzazione di pareti ventilate/giardini verticali/tetti verdi, l'installazione di sistemi schermanti o dispositivi per il controllo automatizzato, acquisto di impianti solari termici o di altro impianto alimentato da fonte rinnovabile destinato all'autoconsumo (nel limite del 20%), l'efficientamento del sistema di illuminazione o di trasporto (es. ascensori o scale mobili) e la creazione di una rete di teleriscaldamento. Gli interventi, per essere ammessi a finanziamento regionale, dovranno essere realizzati e rendicontati entro il 30 novembre 2024.

I Comuni interessati potranno presentare domanda dal 2 al 18 aprile via PEC all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , allegando una relazione illustrativa dell'intervento proposto che riporti la superficie utile calpestabile (espressa in mq), la riduzione del fabbisogno annuale di energia primaria prevista (in MWh/anno) e, a fini della premialità, il valore della diminuzione annuale dei gas a effetto serra (in tonnellate di CO2 equivalente/anno).

Lavoro, occupazione in crescita in Liguria nel mese di febbraio

Super User 20 Febbraio 2024 748 Visite

“Anche febbraio continua l’andamento positivo dei dati sull’occupazione, segno dell’efficacia degli investimenti strategici fatti dalla Regione per accompagnare le imprese nel loro cammino di crescita. I dati Excelsior di Unioncamere descrivono una crescita consolidata in molti ambiti della nostra economia, in particolare nel settore dei servizi: tra le figure più richieste ci sono infatti i professionisti della ristorazione e del turismo, a dimostrazione della sempre maggiore attrattività di Genova e della Liguria come mete richieste tutto l’anno. Il vasto impegno fatto per valorizzazione del patrimonio culturale e campagne di promozione del territorio, insomma, ha dato e continua a dare i suoi frutti”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando i dati mensili diffusi ieri dal sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in accordo con Anpal per monitorare i fabbisogni occupazionali delle imprese dell'industria e dei servizi con almeno un dipendente.

“Sono degli ottimi dati, a mio avviso frutto anche delle politiche occupazionali messe in campo dalla Regione nell'ultimo periodo: penso, ad esempio, al Patto del lavoro nel turismo o ai tanti Career Day organizzati in tutto il territorio regionale oppure ancora alla ripresa importante delle attività dei nostri rinnovati Centri per l'Impiego che agevolano l'incontro tra domanda e offerta di lavoro – dichiara l’assessore al Lavoro Augusto Sartori - A Genova, infine, sono certo che questi numeri saranno destinati a migliorare ulteriormente grazie al recente accordo di collaborazione per il potenziamento delle politiche attive del lavoro siglato nelle scorse settimane con il Comune con cui si darà maggiore impulso al programma Gol e con cui verranno anche avviate azioni per trattenere i giovani sul territorio”.

Sviluppo economico, al via a marzo alle nuove edizioni di Garanzia Artigianato e Cassa Commercio

Super User 09 Febbraio 2024 762 Visite

Riapriranno a marzo 'Garanzia Artigianato Liguria' e 'Cassa Commercio Liguria', gli strumenti finanziari con cui Regione Liguria, nell'ambito delle azioni del PR FESR 2021-2027, sostiene l'accesso al credito agevolato delle imprese dell'artigianato e del commercio. A introdurre i due nuovi regolamenti, approvati con delibera di giunta, è stato l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana nel corso della conferenza stampa tenutasi presso la Sala Trasparenza di Regione Liguria.

"L'artigianato e il commercio sono nervature essenziali del nostro tessuto economico. Settori che abbiamo fortemente sostenuto con le precedenti edizioni di 'Garanzia Artigianato Liguria' e 'Cassa Commercio Liguria', a cui hanno avuto accesso circa 1800 attività economiche, per un'agevolazione complessiva erogata pari a 32 milioni e 650 mila euro - sottolinea l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana -. Numeri che testimoniano l'interesse delle imprese nei riguardi di queste due misure, che ci hanno spinto a incrementare a 39 milioni di euro la nuova dotazione economica del fondo, 27 dei quali dedicati allo sviluppo e al rafforzamento e 12 all'energia". 

Il fondo opera attraverso quattro forme di agevolazione combinate: la riassicurazione, l'abbuono di commissioni di garanzia, il contributo per la riduzione dei costi d'interesse e il contributo a fondo perduto (a copertura massima del 50% delle spese ammesse, con un importo massimo concedibile di 30 mila euro a domanda). 

Possono far richiesta di contributo a fondo perduto: le imprese dell'entroterra, quelle in possesso di marchi di qualità ("Artigiani in Liguria", "botteghe storiche", "Liguria Gourmet", "Genova Gourmet Bartender", "Genova Gourmet Caffetteria" e/o marchi riconosciuti dalle Camere di Commercio liguri o promossi da Regione Liguria), le imprese che hanno maturato almeno vent'anni di attività, le attività avviate da non oltre un anno rispetto alla data di presentazione della domanda, le imprese femminili e quelle under 35. 

"Invito le imprese interessate - aggiunge l'assessore Alessio Piana - a prender parte all'incontro di illustrazione dei due strumenti che, con la collaborazione del Sistema Camerale, faremo il 15 febbraio al Palazzo della Borsa di Genova, a partire dalle ore 9.30".

Spediporto, Botta: “Lanciamo una campagna contro la burocrazia”

Super User 22 Settembre 2023 1148 Visite

Una vera e propria “campagna”, per sottolineare l’esigenza di ridurre al minimo la burocrazia nei porti liguri e, in generale, italiani.

È quella che annuncia Giampaolo Botta, direttore generale di Spediporto, il quale spiega come “ogni attività imprenditoriale avverta il peso, soffocante, della burocrazia. Va tutto semplificato per essere maggiormente competitivi su scala internazionale”. E aggiunge: “Non è possibile che si debbano obbligatoriamente presentare agli uffici pubblici, per importare merce dell’estero, documenti cartacei. È un’assurdità nell’era della digitalizzazione!”.

Il direttore generale di Spediporto torna anche sul tema delle Zone Logistiche Semplificate: “Siamo ancora in attesa della loro realizzazione e non capiamo perché ci siano questi ritardi, soprattutto considerando il peso che hanno le imprese con sede nel Nord Ovest, nel nostro settore. Bene le Zone Economiche Semplificate per il Sud Italia ma si faccia presto con le ZLS”.

Infine un accenno alla “fiammata” dei prezzi di carburanti ed energia: “I costi aumentano – osserva Botta – e sarà un inverno difficile per le aziende dell’autotrasporto e del settore terminalistico. Bisogna, dunque, ottimizzare i costi e ridurre la burocrazia potrebbe essere, in questo senso, uno strumento estremamente importante”.

Forum Shipping 4.0, assessore Benveduti: “Liguria porta efficiente tra Europa e resto del mondo”

Super User 13 Aprile 2023 1050 Visite

Anche l’assessore allo Sviluppo economico con delega ai Porti e alla Logistica di Regione Liguria Andrea Benveduti ha preso parte a Shipping 4.0, il forum organizzato da Promoest in programma a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo. Innovazione, tecnologia, digitalizzazione, logistica, transizione ecologica. Questi i temi al centro della settima edizione.

“La Liguria è tradizionalmente la porta d'ingresso del Nord Italia e d'Europa per tutti i tipi di traffici mondiali. Per troppi decenni il nostro territorio ha scontato un deficit infrastrutturale che, unito ai tempi dettati dalla burocrazia, ha fortemente rallentato potenziali importanti di sviluppo economico - sottolinea Benveduti - A Bruxelles ho avuto modo di ribadire l’importanza che avranno i prossimi anni per la crescita del nostro sistema portuale, anche grazie all'arrivo di oltre 20 miliardi di risorse che, ci auguriamo, porteranno finalmente a compimento la realizzazione di interventi vitali per superare finalmente certi stringenti vincoli logistici”.

“In questo senso - aggiunge l’assessore - è opportuno che, in un quadro di indispensabile generale miglioramento del Pnrr, questi investimenti a debito vengano rifocalizzati su più realistici e fruttuosi oggetti di spesa, tra cui ulteriori miglioramenti di infrastrutture logistiche che consentano di proiettare l'intero Paese verso una reale crescita economica. E l'intermodalità rappresenta certamente un settore nel quale la nostra regione potrà giocare un ruolo ancor più da protagonista”.

“Con il ponte San Giorgio e il modello Genova abbiamo dimostrato al mondo che le cose si possono fare, semplificando la macchina normativa, e in tempi congrui. Che questa diventi la normalità e non l'eccezione. Ringrazio gli organizzatori di Shipping 4.0 per contribuire, con occasioni di prestigio come queste al Parlamento Europeo, a tener vivo un dialogo con operatori del settore ed enti istituzionali, che non è mai venuto a mancare in questo periodo, e che, come Regione Liguria, rafforzeremo in futuro”, conclude Benveduti.

Regione Liguria accende un faro sulle opportunità dell'economia circolare e del re-manufacturing

Super User 04 Febbraio 2023 1293 Visite

"Siamo all'alba di una nuova stagione industriale?". È l'interrogativo che emerge al convegno sulla "Circular economy e il re-manufacturing", organizzato dall'assessorato allo Sviluppo economico di Regione Liguria in collaborazione con la Camera di Commercio di Genova al Palazzo della Borsa.

Occasione per delineare con istituzioni, esperti e rappresentanti del tessuto imprenditoriale ligure la situazione attuale e le opportunità che l'economia circolare prospetta per il prossimo futuro.

“Fino a pochi anni fa lo sviluppo e la crescita economica e industriale sul territorio erano vissuti come obiettivi in contrasto con l’ambiente, il riciclo e il recupero delle risorse: oggi non è così – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Gli obiettivi sfidanti che l’Europa si è data in termini di contrasto al climate change, recupero del territorio e rigenerazione urbana delle proprie città sono molto significativi. Oggi stiamo mettendo le basi per conciliare crescita economica, benessere, occupazione e, ovviamente, la tutela del nostro pianeta. Se pensiamo che la Liguria, sette anni fa, aveva una situazione dei rifiuti definita dalla commissione bicamerale d’inchiesta come un girone dantesco mentre oggi, dopo aver ha superato il 55% di raccolta differenziata, ha un piano avanzato che prevede la realizzazione degli impianti per la chiusura completa del ciclo, una regione che ospita non solo i principali porti del Paese con una particolare attenzione alla sostenibilità dei combustibili utilizzati dalle navi, ma anche aree marine protette e che sta facendo un gigantesco lavoro sulla depurazione, è evidente – sottolinea il governatore - che bisogna continuare sulla strada di rendere sempre più compatibile un bene essenziale alla crescita economica come l’ambiente, utilizzando tecnologie e capacità di integrazione del nostro sistema di ricerca e del nostro mondo dell’industria, per la creazione di un modello di crescita e sviluppo sostenibili”.

"Il nuovo settennato dei fondi Fesr 2021-2027 pone obiettivi sfidanti che vogliamo e dobbiamo cogliere in vista di un necessario cambio di paradigma, che deve tener conto di materie prime sempre più limitate. Opportuno perciò capire il fenomeno a cui stiamo andando incontro e le aspettative che ripone sul tema la comunità ligure - spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - Per farlo, con questo convegno, in continuità con i precedenti incontri tematici, abbiamo acceso un faro su come la Liguria possa intraprendere la strada del Green Deal europeo, evitando che la transizione ecologica generi danni alle filiere industriali. Con la nuova programmazione avremo 30 milioni di euro da destinare alle imprese liguri in quest'ambito, dobbiamo fare in modo che ogni euro venga speso al meglio".

“L’economia circolare è un punto fondante e centrale dello sviluppo economico e imprenditoriale di Genova e della Liguria. È importante che i nuovi bandi europei vengano indirizzati verso settori che facilitino la doppia transizione, digitale ed ecologica, per le nostre imprese” chiosa il presidente di Camera di Commercio Genova Luigi Attanasio.

Sviluppo economico, a Genova il convegno su circular economy e re-manufacturing

Super User 02 Febbraio 2023 1592 Visite

Si terrà domani, venerdì 3 febbraio, a partire dalle 9:30, presso il Palazzo della Borsa di Genova, il convegno "Una nuova stagione industriale? Circular economy e re-manufacturing", organizzato dall'assessorato allo Sviluppo economico di Regione Liguria in collaborazione con Camera di Commercio di Genova.

Interverranno il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, il sottosegretario al ministero dell'Economia e delle Finanze Federico Freni, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, il presidente di Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio e l'assessore al Patrimonio e al Porto del Comune di Genova Francesco Maresca.

Un'occasione per approfondire e declinare, con esperti del settore e rappresentanti del tessuto imprenditoriale ligure, questi temi sulla realtà regionale in vista della nuova programmazione comunitaria.

Cassa Commercio Liguria, assessore Benveduti: “Contributi a fondo perduto e accesso facilitato al credito”

Super User 18 Gennaio 2023 1259 Visite

"Fino a 20mila euro a fondo perduto per le imprese del commercio di quei comuni con popolazione inferiore ai 5mila abitanti, come Garlenda, che investono per la propria attività. È una delle opportunità previste da Cassa Commercio Liguria, la misura regionale da 10,9 milioni di euro che combina più strumenti per sostenere le esigenze di liquidità delle micro, piccole e medie imprese del settore". È il commento dell'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, intervenuto alla presentazione tenutasi a Garlenda, presso la sala consiliare del Comune, in collaborazione con le associazioni di categoria. 

L'agevolazione, erogata nella misura del 50% dell'investimento, è prevista anche per le imprese iscritte al marchio “Botteghe storiche” e “Liguria Gourmet” e a quelle con almeno 30 anni di attività. "Non solo – aggiunge Benveduti – per soddisfare le esigenze di liquidità delle imprese, nel mix di agevolazioni previste, ci sono anche forme di garanzia sostenute da riassicurazioni delle esposizioni garantite dai Confidi, interventi di sostegno in forma di abbuoni di commissioni di garanzia, sovvenzioni in forma di contributo interessi o canoni".

In particolare: 4,5 milioni di euro per la riassicurazione del fondo, 1 milione di euro per l’abbuono delle commissioni di garanzia, 1,8 milioni per il contributo in conto interessi/canoni, 3,6 milioni per il contributo a fondo perduto.

Lo strumento, che ha una retroattività al 1° gennaio 2021, rientra nell’ambito delle azioni 3.6.1 e 3.1.1 del Por Fesr 2014-2020 e ammette spese per acquisto, costruzione, ampliamento e ammodernamento dei locali; acquisizione di rami d’azienda; acquisto di attrezzature e macchinari nuovi e usati; acquisto di software, brevetti e servizi reali, spese per estero; acquisto di scorte e circolante.

Luigi Zanti guiderà BPER Banca in Liguria, Montani: “La fusione ha reso opportuna una riorganizzazione”

Super User 25 Novembre 2022 2098 Visite

In vista del completamento del processo di fusione con Banca Carige e con Banca del Monte di Lucca, previsto per il giorno 28 novembre, BPER Banca costituirà la nuova Direzione Territoriale Liguria che conterà sulla presenza in tutta l’area di 143 sportelli bancari, 989 risorse, 17 centri private e 2 centri imprese, con un prodotto bancario lordo di circa 20 miliardi di euro.

Alla guida del nuovo presidio territoriale è stato designato Luigi Zanti, già responsabile delle regioni Lazio, Toscana e Umbria. 

Piero Luigi Montani, amministratore delegato di BPER Banca, dichiara: “La fusione di Banca Carige e di Banca del Monte di Lucca nella Capogruppo, operativa da lunedì 28 novembre, ha reso opportuna una riorganizzazione della presenza territoriale del Gruppo con la creazione di una nuova Direzione Territoriale Liguria per continuare a supportare la crescita del territorio e servire i nostri clienti nel miglior modo possibile. Alla guida della nuova Direzione è stato designato Luigi Zanti, già responsabile della Direzione Centro Ovest. La scelta è caduta su un manager con un’elevata professionalità e con alle spalle importanti esperienze bancarie. Siamo convinti che sia la persona giusta per portare avanti le sfide che ci aspettano, per continuare a supportare la crescita economica del territorio, in coerenza con il nostro obiettivo di essere un punto di riferimento per famiglie, imprese e istituzioni locali”.

Luigi Zanti, nato a Reggio Emilia, classe 1971, entra nel 1997 in BPER Banca ricoprendo, nel corso degli anni, diversi ruoli di crescente responsabilità nell’area commerciale prima in Emilia Romagna, poi in Lazio ed infine in Sicilia, dove nel 2017 assume il ruolo di responsabile dell’Area Territoriale Sicilia. Vanta una lunga esperienza nell’integrazione di network di filiali, nello sviluppo del business con la clientela e delle relazioni istituzionali nelle aree presidiate, che gli consente, in seguito, di allargare il suo raggio d’azione assumendo il coordinamento della Direzione Regionale Calabria-Sicilia. Dall’inizio del 2022, ha assunto il ruolo di Responsabile della Direzione Centro Ovest di BPER Banca.

Agenda del nuovo governo, Maresca: “Priorità alla riforma della legge sui porti”

Super User 07 Ottobre 2022 1555 Visite

Il nuovo Governo, che sta per insediarsi, dovrà avere tra le priorità della propria agenda l’economia del mare di un Paese, il nostro, che con 8.000 chilometri di costa è una piattaforma logistica naturale con un cluster marittimo che rappresenta quasi il 10% del Pil nazionale. Tra le urgenze a cui il prossimo esecutivo ci aspettiamo che possa affrontare è la riforma della legge italiana sui porti, la legge Delrio, una riforma rimasta zoppa e che oggi va rivista sotto una prospettiva totalmente innovativa della portualità italiana. Per allinearci con le altre realtà europee e perché i nostri porti possano restare performanti, è necessario che la nozione di autorità di sistema portuale sia riformata come spa pubblica, dotata di una propria personalità giuridica e in grado di assolvere altresì alla funzione pubblica alla stregua della principale visione europea delle Authority. 

I porti pur essendo soggetti alle linee di indirizzo del ministero delle Infrastrutture - oggi Mims - devono essere in grado di avere procedure più snelle interne in modo da raggiungere gli obiettivi più celermente.

Inoltre all’interno dell’eventuale Cda anche i Comuni dovrebbero avere un ruolo decisorio in merito alle politiche che coinvolgono le città di riferimento. Un punto imprescindibile, su cui si era aperto un dibattito nel governo Conte I, perché le nostre città sono un unicum con i propri porti e pertanto il rapporto tra attività portuale e quella del tessuto urbano e residenziale non può passere in secondo piano.

Oggi la governance è ancora soggetta a troppi lacci e lacciuoli burocratici derivanti dalla natura di ente pubblico, che non aiuta di certo ad assolvere gli obiettivi di crescita marittima a livello nazionale.

Inoltre in questo delicato momento di guerra, che creerà taluni problemi all’approvvigionamento energetico nazionale, smussare le angolature burocratiche della Autorità di sistema portuale, potrebbe compensare le lentezze e gli svantaggi derivanti appunto dal rischio di diminuzione dei traffici di materie energetiche scommettendo su un grande porto come Genova come principale hub di approvvigionamento energetico nazionale. Abbiamo pertanto la necessità di sussumere la nozione Europea di “Adsp come società “.  Dobbiamo creare quei Soggetti giuridici in grado di contribuire maggiormente all’aumento del pil del paese in maniera costante e autonoma. In secondo luogo, ma non di minore importanza, ritengo fondamentale la nomina del Commissario straordinario delle zone logistiche semplificate, previste dal Decreto Genova, e che ancora stiamo attendendo.

La zona logistica di Barcellona insegna che talvolta gli sgravi burocratici possono essere ancora più importanti degli sgravi fiscali e incentivare nuovi investimenti sul territorio.

Genova, oltre a poter sviluppare la retroportualità del nord ovest, è il primo retroporto di se stessa: abbiamo l’urgenza di riconsiderare certe aree in città in disuso da riconvertite in aree produttive e lavorative tali da aumentare l’occupazione. Ma è il Governo italiano che dovrà dare la spinta necessaria a tutto questo, attraverso misure fiscali volte a incentivare i flussi di traffico dalla nostra città verso i grandi corridoi europei. In questo contesto Genova potrebbe diventare davvero la “Via dell’energia” in grado di alimentare tutta l’Europa essendo la porta principale della rotta del Canale di Suez, dove fra l’altro si muovono alcune grandi compagnie   internazionali dei settori oil and Gas.

Dobbiamo, inoltre, trarre esempio dalle grandi città portuali europee, che hanno zone di trasformazione e stoccaggio merce a cui sono applicati regimi burocratici e fiscali esclusivi che hanno consentito una crescita enorme dell’indotto così da trarne giovamento anche la politica degli Stati membri. L’Italia deve imitare quei modelli e fare di Genova la scommessa di sviluppo logistico ed energetico del nostro paese per i prossimi anni. Possiamo farcela se Governo, commissione Europea ed enti locali remeranno convinti dalla stessa parte, possiamo vincere questa sfida se avremo dalla nostra parte l’intera comunità genovese, capace di considerare di primaria importanza il futuro rispetto alle critiche strumentali di parte politica. Senza entrare nel dibattito politico di questi giorni post elettorali, una delega forte ai Porti, se non addirittura un dicastero del Mare, è quanto più necessario al prossimo esecutivo per affrontare le sfide di questo periodo: un ministro ligure, meglio ancora se genovese, che conosce bene le dinamiche della portualità e della logistica è il profilo ideale per il futuro dell’economia del mare del nostro Paese.

Francesco Maresca
Assessore al porto di Genova

Da Ponente a Levante, gli ittiturismi protagonisti dell’estate in Liguria

Super User 04 Settembre 2022 2051 Visite

“Ottimo bilancio anche questa estate per gli ittiturismi, nel segno del pescato di qualità da Ponente a Levante percorrendo tutta la Liguria”. Lo dichiara il vice presidente della Regione Liguria con delega alla Pesca Alessandro Piana.

“Secondo gli ultimi dati - aggiunge Piana - sono 46 le realtà impegnate su questo fronte, che fanno riscoprire la genuinità e le qualità del nostro pescato direttamente dal contesto di elezione. Un modo di veicolare il territorio, le sue bellezze e l’importanza della sana alimentazione. La Lega è ancora una volta impegnata a difesa delle nostre eccellenze agroalimentari e al lavoro nell’interesse delle attività produttive e della salute dei consumatori”.

“Le attività di pescaturismo e di ittiturismo sostengono la domanda nel periodo di maggiore affluenza, quello estivo, ma contribuiscono anche all'allungamento della stagione valorizzando il lavoro dei nostri pescatori”, conclude il vicepresidente della Liguria.

Artigianato, Benveduti: “Contributi a fondo perduto al 60% per gli investimenti delle imprese under 35 o neo costituite”

Super User 23 Luglio 2022 1521 Visite

"Per far sì che le nuove generazioni possano tramandare quella creatività artigiana, tipica della tradizione ligure, abbiamo allargato anche alle imprese under 35 o neo-costituite la possibilità di accedere ai contributi a fondo perduto previsti da Garanzia Artigianato Liguria, lo strumento da 10.9 milioni di euro di Regione Liguria attivato a luglio 2021 per migliorare l'accesso al credito delle imprese artigiane". A dirlo è l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, proponente della delibera approvata dall'esecutivo regionale.

Si ricorda che gli interventi agevolativi di Garanzia Artigianato Liguria, attuati nell’ambito delle azioni 3.6.1 e 3.1.1 del Por Fesr 2014-2020, già consentono di: accedere a contributi a fondo perduto al 50% per le attività riconosciute dal marchio “Artigiani in Liguria” o ubicate nelle aree interne; migliorare l’accessibilità al prestito, ottenendo la controgaranzia di Regione ai Confidi; abbattere del 2% annuo il tasso di interesse; ridurre le condizioni del costo della garanzia rilasciata dai Confidi. 

"L'artigianato, specie in quest'ultimo periodo di crisi, si è confermato elemento di stabilizzazione occupazionale, radicamento sociale e sviluppo economico essenziale per la Liguria. Come Regione - specifica Benveduti - siamo intervenuti pesantemente a supporto del settore, investendo risorse mai viste prima. E, a poco più di un anno dall'attivazione di Garanzia Artigianato Liguria, recependo le richieste delle associazioni di categoria, abbiamo deciso di aprire a giovani e neo imprenditori la possibilità di accedere a contributi a fondo perduto per un massimo di 20 mila euro a domanda. Un segnale importante di attenzione per il comparto, che dimostra l'impegno di Regione Liguria nel sostenere quelle categorie che, più di altre, riscontrano problemi di bancabilità. Infatti, grazie a questa nuova opportunità, non solo le imprese interessate avranno la copertura regionale del 60% dell'investimento, ma potranno per la restante parte dell'investimento accedere a finanziamenti garantiti dai Confidi convenzionati a Garanzia Artigianato Liguria".

Risultano tra le spese ammissibili al contributo: l' acquisto, la costruzione, l'ampliamento e l'ammodernamento del laboratorio; l'acquisizione di rami d’azienda; l'acquisto di attrezzature e macchinari nuovi e usati; l'acquisto di software, brevetti e servizi reali; spese per estero; acquisto scorte e sostegno al circolante.

 

Economia del mare, Toti: “Investimenti su infrastrutture liguri aumenteranno competitività del Paese”

Super User 14 Luglio 2022 1587 Visite

“La Liguria e il Paese stanno attraversando una fase cruciale della loro storia e questo è il momento per cogliere al volo tutte le occasioni che si stanno presentando. Le Istituzioni hanno creato un modello che è la vera ricetta di crescita, lo stesso modello che ci ha consentito di ricostruire rapidamente Ponte San Giorgio. Se qualcuno guardasse il modello Liguria con attenzione capirebbe che il dialogo, la collaborazione istituzionale e la capacità di elaborare progetti comuni con il mondo dell’impresa, con i corpi intermedi e con le parti sociali, sono il vero segreto della nostra ripartenza”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante il convegno organizzato da “Il Sole24ore” “Economia del mare –nuovi scenari e sfide per la Blue Economy” che si è svolto questa mattina a bordo di Costa Firenze.

“Gli investimenti sul sistema infrastrutturali sulla Liguria sono un asset per tutto il Paese, non solo per la nostra Regione. Investire sui corridoi europei, sui dry port del Nord Italia, sulle banchine, le nostre stazioni crocieristiche vuol dire dare competitività ad un paese che nella logistica ha sempre avuto il suo tallone d’Achille. Oggi accorciare la filiera da un lato, aumentare i volumi e la tecnologia dall’altro è qualcosa che non è produttivo solo per la Liguria. La nuova Diga di Genova, il porto di Vado, Savona, Spezia con la sua nuova stazione crocieristica, le autostrade del mare, sono tutti asset che aumentano la competitività dell’Italia. Se non utilizziamo i fondi in arrivo dal PNRR per aumentare la competitività del nostro Paese ci troveremo con debiti in più e nessuna capacità di produrre ricchezza superiore grazie agli investimenti fatti”.

Sviluppo economico, successo di domande del fondo regionale ‘We Start up 2’

Super User 16 Giugno 2022 1589 Visite

 

"Grande successo del fondo regionale "We Start up 2", che, a poche ore dall'apertura, ha suscitato l'interesse di 13 start up liguri per un intervento regionale superiore ai 500 mila euro". A dirlo è l'assessore regionale allo Sviluppo economico, Andrea Benveduti, proponente della misura gestita da Ligurcapital.

"La prima edizione del fondo, nato all'indomani della pandemia da Covid, per aiutare le realtà imprenditoriali a strutturarsi, ha riscosso un tale successo, che abbiamo deciso di riaprire la possibilità alle start up liguri che non avevano avuto modo di far richiesta delle agevolazioni regionali. La nuova sfida è stata accolta con entusiasmo dal tessuto economico ligure - aggiunge l'assessore - Al punto che, in un sol giorno, ci siamo avvicinati alla dotazione complessiva della misura, 600 mila euro, aperta da Regione Liguria per sostenere le start up di micro, piccola e media dimensione con interventi di semi-equity compresi tra i 10 mila e i 50 mila euro, attraverso la sottoscrizione di prestiti obbligazionari o altri strumenti finanziari partecipativi, con possibile trasformazione in partecipazione nel capitale sociale. La bontà di questa e altre iniziative, particolarmente apprezzate - conclude - accompagnerà anche le strategie di sostegno alla creazione e al rafforzamento delle imprese nella prossima programmazione comunitaria".

Economia del mare, Toti ha incontrato il nuovo amministratore delegato di Fincantieri

Super User 25 Maggio 2022 2072 Visite

Il presidente di Regione Liguria oggi pomeriggio ha incontrato il nuovo amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero. Per Giovanni Toti è stata la prima occasione di dialogo e confronto con i nuovi vertici di un’azienda particolarmente importante per il territorio ligure.
Tra gli argomenti toccati durante l’incontro l’economia del mare come nodo centrale per Genova e per la Liguria, i risultati da consolidare anche in uno scenario internazionale, i cantieri della nostra regione come volano di sviluppo e ricerca, oltre ad una normalizzazione del turismo post Covid in grado di trasformarsi in una nuova occasione di sviluppo per l’azienda e per la Liguria.

Economia, Bettanini: “Ecco InvestinGenoa, sinergia di idee ed eccellenze per il futuro di Genova”

Super User 25 Maggio 2022 1859 Visite

 

Indipendenza, coraggio, impresa e talento della creatività. Nuovi modi di interpretare innovazione e futuro per Genova tra economia, finanza, porto e sviluppo. Di tutto questo si parlerà nella conferenza promossa da Tonino Bettanini (Vince Genova), candidato al Consiglio comunale e attualmente consigliere per le relazioni e la comunicazione istituzionale presso il Consiglio di Stato e l’Accademia di Brera.

L’appuntamento si terrà mercoledì 25 maggio, alle ore 18, presso Palazzo Imperiale, piazza Campetto 8, e vedrà la partecipazione di importanti relatori: Alessandro Casareto, architetto esperto in pianificazione urbanistica, Maurizio Maresca, professore ordinario di diritto internazionale e comunitario all’Università di Udine, Stefano Messina, presidente del Gruppo Messina, Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano, Vincenzo Spera, presidente di Assomusica, Fabio Palenzona, presidente del Gruppo Prelios, Arcangelo Merella, presidente del movimento Ge9si. Modera il giornalista Giovanni Mari.

“Tematizziamo Genova ed il suo brand attorno ad iniziative ed eventi che facciano da motore allo sviluppo. La sfida - spiega Bettanini - è riuscire a cogliere tutte le possibilità che il presente ci offre, uscendo fuori dai soliti confini. “InvestinGenoa” è questo, stimolare progetti concreti per Genova attraverso sinergia di idee ed eccellenze imprenditoriali e manageriali”.

Emigrazione, stanziati 140 mila euro per il programma annuale regionale

Super User 02 Maggio 2022 1719 Visite

Approvato in giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Emigrazione Andrea Benveduti, il piano attuativo degli interventi regionali in materia di emigrazione per l’anno 2022, in attuazione della legge regionale n.3/2020. Un impegno, che avrà una dotazione complessiva di 140 mila euro, con cui l’amministrazione intende favorire la diffusione delle tradizioni liguri nel mondo e il sostegno dei liguri emigrati.

“Proiettare nel futuro legami storici e radici ormai risalenti all’800, non è solo un dovere morale e sociale, ma è anche una straordinaria opportunità per allargare l’orizzonte della nostra Liguria ai cinque continenti - afferma l’assessore Andrea Benveduti –  Con questo programma annuale, lanciamo un messaggio importante, non solo perché abbiamo raddoppiato le risorse stanziate negli anni precedenti, ma anche perché, di concerto con la Consulta ligure per l’emigrazione, abbiamo ripreso e consolidato contatti con le associazioni dei Liguri nel mondo, che rappresentano oltre 150 mila persone ufficialmente censite originarie della nostra terra. Un impegno condiviso che ci vedrà ancora una volta protagonisti nei prossimi mesi, quando definiremo un progetto multilaterale per incentivare e sostenere il re-insediamento abitativo di persone di origine ligure residenti nel mondo, circa il 10% circa dell’attuale popolazione residente, attraverso un articolato pacchetto di aiuti e sostegni”.

Il programma si articola in quattro sezioni: iniziative dirette di Regione Liguria, interventi in favore degli emigrati liguri, interventi di solidarietà e interventi finalizzati al rientro e all’inserimento nel territorio regionale. Tra le iniziative di interesse regionale finanziate dal programma compaiono, tra le altre: la pubblicazione del semestrale di “Gens Ligustica in Orbe”, la mappa interattiva a valenza turistica e culturale “Narra(re)Savona”, le borse di studio per la partecipazione al corso di lingua e cultura italiana del Centro Internazionale di Studi Italiani (C.I.S.I.) dell’Università degli Studi di Genova e i premi dedicati ai Liguri nel mondo distintisi a livello internazionale.

Regione Liguria accende un faro sulla crisi energetica per mitigare l'effetto su famiglie e imprese

Super User 11 Aprile 2022 1876 Visite

Quali sono le cause dell'attuale crisi energetica? Quali evoluzioni si possono immaginare e cosa si può fare per mitigare concretamente gli effetti? Provando a dare risposte a queste domande, si è riunito al palazzo della Borsa di Genova il convegno "Transizione energetica al buio?", organizzato dall'assessorato allo Sviluppo economico di Regione Liguria nell'ambito del programma Por Fesr 2014-2020 in collaborazione con Camera di Commercio di Genova.

“La guerra ha sicuramente aggravato la situazione, aumentando la volatilità e la complessità dei mercati che subiranno, non solo il ripensamento nelle tempistiche e nelle modalità, ma anche un riposizionamento delle fonti di approvvigionamento in termini geopolitici. Ma è evidente che il mix energetico proposto si è rivelato nei fatti irrealistico - spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - Con il convegno odierno abbiamo acceso un faro sulla genesi che ha innescato questa crisi, sentendo dalla voce di importanti esperti del settore la necessità di rivedere tale programmazione con interpretazioni più realistiche che possano gradualmente accompagnare nel tempo questa transizione, senza creare squilibri economici che mettano a rischio l'esistenza propria dell'economia”. 

“Focalizzandoci su una delle aree di possibile intervento della Regione - aggiunge Benveduti -, le comunità energetiche sono una forma innovativa di bilanciamento tra generazione diffusa e assorbimento che, soprattutto in riferimento a soggetti meno strutturati e di piccole dimensioni, può offrire un'alternativa importante di autoproduzione e autoconsumo di energia. Identificare modi, tempi e spazi con cui l'amministrazione regionale può da un lato essere regista tra i soggetti pubblici o privati interessati a queste iniziative e dall'altro intervenire a supporto di quelle situazioni di maggiore criticità economica che è necessario non lasciare marginalizzate nell'adozione di questo strumento, ci permetterà di predisporre un modello plug-in da presentare a tutto il territorio ligure interessato”.

“Di fronte all’aumento vertiginoso dei costi dell’energia, le imprese ci chiedono di migliorare da subito l’efficienza energetica e al tempo stesso immaginare nuove strade per il futuro - sottolinea il presidente di Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio - Una di queste è quella delle comunità energetiche, che nella nostra regione trovano ancora scarsa applicazione: attraverso meccanismi di collaborazione ed aggregazione, le comunità energetiche permettono ad operatori e cittadini di partecipare direttamente ai benefici dell’installazione di impianti da fonti rinnovabili, anche non di proprietà, migliorando la sicurezza degli approvvigionamenti e riducendo la dipendenza energetica da paesi esteri”.

“La transizione energetica è un tema di primaria importanza che non può essere più rimandato – commenta il sindaco di Genova Marco Bucci -. Dobbiamo essere capaci di cogliere le opportunità che ci sono per giungere quanto prima all’indipendenza nell’approvvigionamento dell’energia. Il Comune di Genova ha iniziato da tempo a camminare sulla strada della decarbonizzazione, lavorando ad esempio a un trasporto pubblico ad emissioni zero e alla trasformazione del porto di Genova nel primo Green Port del mondo. Non possiamo sprecare la grande occasione legata al PNNR: possiamo diventare un modello internazionale di sostenibilità”.

L'intervento del sindaco Bucci

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