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Le incompiute di Luigi Merlo

Luigi Merlo

Luigi Merlo ammette che sarebbe contento di rimanere nell’ambiente portuale.

Malgrado alcuni operatori del porto lo abbiano “costretto” a ritirare le “irrevocabili” dimissioni, nel mondo della portualità genovese c’è però chi gli contesta (alcuni terminalisti in particolare) promesse non mantenute, progetti annunciati mai portati a termine. Ecco alcuni di questi progetti incompiuti:

-1) Che fine ha fatto il nuovo viadotto di Voltri già deliberato dal Cipe e finanziato dall’Autorità Portuale e Società Autostrade e che, in seguito, per accordi sopravvenuti, la Soc. Autostrade avrebbe dovuto finanziare con 35 milioni di euro e darne attuazione? L’opera è stata pianificata da 7 anni, Autostrade doveva mandare al Cipe semplicemente il cambio del soggetto attuatore. Ad oggi tutto tace.

-2) E a proposito di viadotti. Appaltato nel 2008 per un importo da 30 milioni di euro, appalto vinto dal Consorzio Etruria, il viadotto che da piazzale San Benigno deve collegare Calata Bettolo è sempre in attesa di attuazione. Secondo alcuni esperti quando i lavori dovessero essere finiti per i grandi mezzi dell’autotrasporto, su gomma e ferro, ci saranno enormi difficoltà di accesso all’area di Calata Bettolo.

-3) Calata Bettolo. Il Consorzio Bettolo deve realizzare un piano di investimenti (si parla di 120 milioni di euro), ma pare che in attesa del dettaglio del proprio layout del Consorzio Bettolo (che chiedono che venga cambiato rispetto all’originaria configurazione) non consente all’attuale appaltatore delle opere di terminare i lavori nel tempo previsto.

-4) Bacino di carenaggio. Che fine ha fatto il sesto bacino di carenaggio? E i 60 milioni di euro erogati dal ministero per l’attuazione dei lavori? Doveva essere collegato in linea con i bacini esistenti, secondo le previsioni del Piano Regolatore P ortuale del 2001, ancora vigente, poi qualcuno ai vertici dell’Autorità Portuale pare abbia cambiato idea. Nulla di fatto, se non tante parole. I nostri riparatori portano le navi lunghe oltre i 300 metri nel cantiere di Marsiglia. In Francia.

-5) L’Aeroporto Cristoforo Colombo. L’Autorità Portuale nel 2009 aveva indetto un bando per la vendita delle quote all’Aeroporto di Genova. Gara andata deserta, a tutt’oggi anche questa aspettativa si è rivelata “parole al vento”.

-6) L’Autorità Portuale paga un affitto al quanto consistente alla Società Aeroporto di Genova per un’area da riconvertire in autoparco per la sosta di automezzi in attesa di entrare in porto, così da evitare di intasare la città. Si stanno per concludere i primi 5 anni di affitto senza che la Stazione unica degli appalti regionali abbia ancora giudicato l’appalto stesso. Quanti soldi dovranno ancora essere spesi dall’attuazione dell’opera?

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