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Articolo del Fatto Quotidiano sui fornitori delle pistole spara-lazo, Terrile (PD): “Interrogherò la giunta”

Per la dimostrazione del Bolawrap a Palazzo Tursi l'assessore Giorgio Viale si era prestato come 'modello'. Nel riquadro il capogruppo PD Alessandro Terrile

A seguito di questo articolo in data 12/9/21 è arrivata la smentita della società Defconservices (leggi)

“Dopo l’assessore sceriffo, i vigili urbani cowboy con la pistola spara-lazo sembrano eccessivi anche rispetto alla nota passione a stelle e strisce del sindaco Bucci.
Una scelta poco comprensibile che finirà per rivelarsi poco efficace, come le famose body cam, le telecamere attaccate alla divisa sperimentate in pompa magna e poi restituite al mittente in sordina.
La pistola spara cinghie non è mai stata utilizzata in Italia. In tutto il mondo solo Cina e Serbia oltre gli Stati Uniti la stanno sperimentando. E comunque non sarebbe a disposizione della polizia locale, che ha compiti diversi dall’acciuffare al guinzaglio i malviventi.
La vicenda già assurda si colora oggi di tinte più scure, perché l’articolo di Andrea Moizo apparso oggi sul Fatto Quotidiano denuncia che l’amministratrice della ditta fornitrice Danila Maffei e il suo consulente Alessandro Bon, entrambi presenti all’evento organizzato dal Comune di Genova sarebbero stati arrestati nel 2010 per traffico d’armi.
Per quell'inchiesta Bon, ex dipendente della Beretta, risulta condannato in primo grado a quattro anni di reclusione, poi assolto in appello per intervenuta prescrizione, mentre è ancora pendente il giudizio di Cassazione.
Come sceglie il Comune i propri fornitori?
Possibile che su un tema così delicato come l’acquisto di armi non si possano attivare controlli rigorosi?
Sempre la stampa, scandagliando il passato di Bon, riferisce di un suo coinvolgimento in un’inchiesta per traffico d’armi con l’Eritrea che portò alla condanna per corruzione dell’ex consigliere regionale lombardo Gianni Prosperini, che fu anche assessore di Formigoni.
Chissà che i contatti con il centrodestra lombardo non siano, più della reale necessità, la vera ragione dello sbarco a Genova delle pistole-lazo.
Interrogherò la Giunta al prossimo Consiglio Comunale”. Lo scrive su Facebook il capogruppo PD a Tursi, Alessandro Terrile, a seguito dell'articolo sul Bolawrap del genovese Andrea Moizo pubblicato dal Fatto Quotidiano.

 

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