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Brunetta risponde a Berlusconi e compagna, Toti: “Per me sei un gigante”

Renato Brunetta - Giovanni Toti

“Caro Renato, ti ho visto da Lucia Annunziata. Chapeau! Per me sei un gigante. Quando siamo d’accordo ma anche e soprattutto quando non lo siamo. Perché il rispetto per le persone e la loro storia è la cosa più importante”. Così il governatore Giovanni Toti ha commentato su Facebook la partecipazione odierna di Renato Brunetta a ‘In mezz’ora in più’, la trasmissione di Rai3 condotta da Lucia Annunziata.

Durante la puntata, il ministro per la Pubblica amministrazione ha parlato degli attacchi ricevuti, all’indomani della sua fuoriuscita da Forza Italia, da Silvio Berlusconi e dalla sua compagna, Marta Fascina.

Il Cavaliere aveva commentato l’addio di Brunetta con un funebre “Riposi in pace”, mentre Fascina aveva pubblicato una storia su Instagram con la scritta “Roma non premia i traditori”, con sottofondo la colonna della canzone ‘Un giudice’ nella quale Fabrizio De André canta “Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura”.

“Mi sono sentito violentato - ha detto Brunetta. Io voglio bene a Berlusconi, ma si possono subire invettive personali. E’ una vita che vengo violentato per la mia altezza, mi dicono tappo o nano, ho sofferto e continuo a soffrire. Per fortuna ho le spalle larghe, perché ho fatto molte cose: sono stato professore universitario, deputato, parlamentare europeo, ministro due volte. Di questo sono responsabile, ma non della mia statura. E lo dico non tanto per me, ma per i bambini che non hanno avuto la fortuna di essere alti e che stanno soffrendo e che possono avere in me un esempio, e che dicono ”Guardate Brunetta, tappo come è, nano come è, fa il ministro”. Ecco: sdogano questo termine su di me”.

La solidarietà di Toti a Brunetta arriva dopo le recenti polemiche nate a seguito delle parole del sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulé, che aveva paragonato il governatore ligure ad un “Di Battista un po' sovrappeso”.

Ma in questo caso non si può parlare di body shaming, perché il riferimento non era al fisico.

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