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Covid, in Liguria scendono curva pandemica e pressione ospedaliera

Matteo Bassetti

“Continua a diminuire la pressione ospedaliera legata al Covid-19: lunedì scorso, il 25 luglio, avevamo 480 ricoverati che oggi sono scesi complessivamente di 7 unità. Nel nostro hub regionale, il Policlinico San Martino, i positivi sono scesi a 79, 11 in meno rispetto ai 90 di una settimana fa. Sono dunque confermate le previsioni dei nostri esperti: fatte salve alcune possibili variazioni giornaliere, la curva pandemica è finalmente tornata a scendere, non solo per quanto riguarda i contagi ma anche per quanto riguarda i ricoveri in ospedale”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, fa il punto sull’andamento della pandemia.

“Questi dati sono incoraggianti ma non devono farci abbassare la guardia – aggiunge il governatore - soprattutto per quanto riguarda la protezione delle persone più a rischio, gli over60 e i soggetti con patologie pregresse a cui rinnovo l’invito di fare la quarta dose, senza indugiare. Per quanto ci riguarda, non ci fermeremo neppure nelle prossime settimane: voglio ringraziare tutto il personale sanitario che continua ad essere impegnato non solo negli ospedali ma anche nei punti vaccinali su tutto il territorio, grazie anche al prezioso supporto delle farmacie e dei medici di medicina generale. L’obiettivo – conclude - è quello di arrivare preparati all’autunno: con la ripartenza delle attività produttive, del mondo della scuola dobbiamo tutti compiere un ulteriore sforzo per non disperdere i sacrifici fatti fino ad oggi per far ripartire la nostra regione, soprattutto il tessuto economico-produttivo”.

“Il quadro epidemiologico è caratterizzato dalla continua diminuzione dell’incidenza: dopo il picco di metà luglio – aggiunge il direttore generale di Alisa, Filippo Ansaldi - i valori sono in chiara discesa. Il dato sui contagi in calo mostra però una diminuzione meno rilevante nelle persone tra i 65 e i 79 anni: questo sottolinea l’importanza della vaccinazione in questa fascia d’età. Sul fronte della pressione ospedaliera – prosegue - gli indicatori mostrano, dopo un lungo plateau che dura da circa tre settimane, i primi segnali di discesa della curva: la scorsa settimana infatti abbiamo osservato la diminuzione del 10% dei nuovi positivi in ospedale. In coerenza con questo dato, il numero di posti letto occupati in media intensità è ormai stabile da diversi giorni e mostra le prime tendenze alla diminuzione”.

“Si può dire che questa “fiammata” estiva si stia risolvendo – aggiunge Matteo Bassetti, responsabile Dipartimento interaziendale regionale di Malattie Infettive e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino - ormai sono diverse settimane che abbiamo raggiunto il picco e continuiamo a scendere. È chiaro che continueranno a esserci persone positive che potranno entrare negli ospedali perché il virus continua comunque a circolare. Ma non dobbiamo continuare a pensare che il numero di persone che entrano negli ospedali come positivi sia un indicatore negativo dell’andamento dell’epidemia, perché l’importante – sottolinea Bassetti – è vedere quante di quelle persone arrivano con una polmonite: ad oggi la situazione per quanto riguarda le malattie infettive dice che sono veramente pochissime, al San Martino sono in tutto due i pazienti con polmonite da Covid. Quindi non bisogna guardare in maniera ossessiva gli ingressi ma – conclude - vedere con quale gravità e patologia”.

Dal bollettino odierno emerge un calo degli ospedalizzati (-3 rispetto a ieri) a livello regionale, uno dei quali in terapia intensiva. I nuovi positivi sono 472 a fronte di 2.713 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, di cui 2227 tamponi antigenici rapidi e 486 molecolari. Registrati i decessi di due pazienti, avvenuti tra il 28 e il 31 luglio, entrambi over75enni.

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