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Rapallo, il ritorno dell’ex sindaco Capurro: “Dove eravamo rimasti?”

Armando Ezio Capurro

Anche se non era stato specificato il motivo dell’incontro, il titolo della serata e il passato da sindaco del padrone di casa avevano lasciato pochi dubbi sulla natura politica dell’apericena offerto da Armando Ezio Capurro nel suo albergo di Santa Margherita Ligure.

A fare subito chiarezza su quel “Dove eravamo rimasti?” (domanda resa famosa da Enzo Tortora) è stato proprio l’ex primo cittadino di Rapallo: “Se saremo chiamati a governare nuovamente la città, cercheremo di utilizzare il Pnrr”.

Ed è sul Piano Nazionale Ripresa Resilienza che lancia la prima stoccata alla giunta ruentina: “I fondi sono passati sopra a Rapallo, ma non si sono fermati”. E aggiunge: “Noi potremmo agganciarli, visto che li stanno prorogando e ho un amico che fa il ministro (Raffaele Fitto, ndr) che verrà qui a giugno”.

Davanti ad una ottantina di fedelissimi, Capurro elenca gli errori commessi, a suo giudizio, dal Comune di Rapallo. È un fiume in piena: “Hanno comprato Villa Devoto per farci giocare i bambini, ma come fanno visto che i solai sono di legno e non c’è l’ascensore per chi ha handicap? Hanno venduto Villa Riva, ma non hanno incassato perché chi l’ha comprata aspetta il cambio d’uso, da servizi turistici a residenza. Agli Emiliani, oggi in vendita, ci devono andare le scuole, non si può fare un’altra lottizzazione. Il supermercato al Macera porterebbe nella zona circa 1000 macchine, noi avevamo proposto un centro di interscambio. Sono riusciti a fare la spiaggia (delle Saline, ndr) nel punto più inquinato della città, dove i campioni dell’acqua esaminata danno valori peggiori. Per il San Francesco hanno speso 20 milioni di euro per salvare 35 posti auto; con gli stessi soldi avrebbero potuto fare 2000 posteggi a rotazione e il fiume sarebbe rimasto libero come era nel 2020”.

Ma è sul Tunnel della Val Fontanabuona che Capurro si infiamma: “Mi fa rabbrividire! In occasione del consiglio comunale hanno riservato ai cittadini solo 5 posti, pertanto è stato impossibile parteciparvi. Bucci ha detto in diretta che ci saranno compensazioni per Rapallo (si pensa ad un maxi parcheggio, ndr), quindi la città avrà un danno. E in effetti, cosa serve il tunnel a Rapallo se poi deve subire il traffico della Fontanabuona?”.

Da buon imprenditore, Capurro si batte anche per il settore dove fa business, il turismo. “Sono contrario al numero chiuso, così come lo è il governatore Giovanni Toti. Pensate che la sera di Pasqua su Booking la camera doppia con colazione a Santa Margherita costava 135 euro e a Rapallo 155 euro. Ciò significa che a un albergatore di Santa restano 90 euro a camera; e parliamo ancora di numero chiuso? L’unico modo per allungare la stagione è creare un centro congressi, guardate ad esempio il calendario degli appuntamenti congressuali che ha Rimini. Sono cose dette anche al recente incontro dei direttori dei grandi alberghi che si è svolto a Rapallo”.

Prima di dare il via all’apericena, c’è spazio per tre interventi: prendono il microfono il vice presidente provinciale di Confesercenti Enrico Castagnone, l’architetto Massimo Zero e l’editore Marco Delpino.

La chiusura spetta naturalmente al padrone di casa: “Dove eravamo rimasti? Centro congressi e piscina cancellati”.

Poi, tutti verso la sangria, per rallegrare la serata.

 

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