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Levante alla Claque

“The Lilith Nest”, giovedì 5 dicembre con il concerto di Levante, cantautrice in rapida emersione reduce

dal Sotto Casa Tour di Max Gazzè a cui ha aperto numerosi concerti. Il suo singolo Alfonso è stato trasmesso da tutte le radio. In uscita il suo album Manuale Distruzione.

Levante è come le sue melodie: un carezzevole vento d’estate pronto ad esplodere all’improvviso in violenti temporali, gli occhi sempre fissi al sole alto nel cielo. Nasce nel 1987 a Caltagirone in provincia di Catania. Cresciuta ascoltando le grandi voci internazionali di Janis Joplin, Tori

Amos, Alanis Morisette ma anche delle nostrane Meg e Cristina Donà, Levante ama raccontare delle cose semplici in modo limpido intessendo con grazia un tappeto di suoni, immagini e parole dove viene voglia di sedersi e farsi cullare storia dopo storia. La musica da sempre è il baricentro della sua vita : “Ho iniziato a cantare da piccola come tutti i bambini improvvisavo melodie e parole con gli occhi puntati al cielo... Con gli stessi occhi puntati verso lo stesso cielo, anni più tardi ho trovato nella musica la mia salvezza, la mia valvola di sfogo, il mio diario segreto, la mia libertà”. Intorno agli undici anni ha iniziato a scrivere i primi testi, ispirati da semplici melodie che riusciva a comporre con la chitarra. “Era davvero un diario segreto per me la musica e a volte lasciavo che qualche fidato membro della famiglia lo leggesse ed è così che a casa si accorsero di me, di quella passione che, forse, stava cercando un modo per proporsi al pubblico”. Inizia così una lunga trafila di provini e audizioni dove le sue canzoni arrivano sino a Teddy Reno che le definisce insolitamente profonde per una ragazza di appena tredici anni.Un nuovo soffio di vento la porta a Torino dove può alimentare la sua sete di musica confrontandosi con la composita realtà artistica della città. Nel 2001 partecipa all “Hit festival Saint Vincent”, divenendo presto presenza abituale delle rassegne dell'hinterland come il "Senza Etichetta", rassegna dove viene notata dal produttore Andrea Casamento e dove getta le basi per il suo primo contratto discografico firmato con la A&A Recordings Publishing e l' Atollo Records di Ivan Russo. Il 2009 è l'anno del singolo.Troppo Diva" pezzo scelto come sigla iniziale di un importante evento itinerante, “Festival Show”, che la vedrà sui palchi del Veneto e della bassa Lombardia insieme alle Effemeridi. Tuttavia, nonostante i primi successi la voglia è quella di trovare una strada tutta sua e intraprendere un nuovo percorso di crescita artistica e personale partendo per Leeds con chitarra in mano e un nuovo progetto tutto in inglese per dare sfogo alle emozioni con un diverso slancio e maggiore consapevolezza, abbracciando il pubblico del rock cantautoriale d’oltremanica. Forte dell’accresciuto bagaglio musicale torna a Torino dove nel 2011 incontra Davide “Anti Anti” Pavanello che s’innamora della ballata “La scatola blu”, spronandola a dare alla luce “Manuale Distruzione” il suo primo disco solista in uscita nel 2014 per l’etichetta indipendente INRI. Il primo singolo estratto dall’album, Alfonso, raccoglie subito il consenso delle maggiori emittenti radiofoniche italiane suscitando l’attenzione del grande pubblico fino ad arrivare ad essere classificato dalla stampa come il l’ “antitormentone” del 2013. A notarla fra gli altri Max Gazzè che la sceglie come spalla della versione estiva del suo “Sottocasa Tour” sino al settembre 2013. 

Paolo Fizzarotti

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