Skin ADV

Adriana Asti al Duse

Adriana Asti

Iniziano martedì 21 gennaio al Teatro Stabile di genova le prenotazioni e le vendite dei biglietti di La voce umana

e Il bell’indifferente di Jean Cocteau, in scena al Duse da martedì 28 gennaio a domenica 2 febbraio.

Prodotto da Spoleto56 Festival dei 2Mondi, Teatro Metastasio Stabile della Toscana e Mittelfest per la regia di Benoît Jacquot , questo spettacolo unico composto dai due celebri testi di Cocteau, tradotti in italiano da René de Ceccatty, è interpretato da una grande attrice del teatro italiano come Adriana Asti, affiancata da Mauro Conte. Le scene sono di Roberto Plate, i costumi di Nicoletta Ercole e Christian Gasc e le luci di Daniele Nannuzzi e Jacques Rouveyrollis.

Adriana Asti indossa il ruolo delle protagoniste dei due atti unici scritti da Jean Cocteau rispettivamente nel 1930 (La voce umana) e nel 1940 (Il bell’indifferente). Rappresentate di seguito, senza intervallo, le due pièce vengono a comporre un’unica rappresentazione della donna in amore e trovano nella Asti l’interprete ideale per dare voce e corpo a personaggi che Cocteau avrebbe voluto dessero attraverso la recitazione dell’attrice «l’impressione di sanguinare, di perdere il proprio sangue come una bestia azzoppata».

In La voce umana, la storia di un amore finito viene ripercorsa da una donna al telefono, nella sua camera da letto, aggrappata alla presenza dall’altra parte del filo dell’uomo che l’ha lasciata per un'altra; mentre in Il bell’indifferente la stessa fine di un amore si condensa nel monologo rivolto dalla protagonista a una presenza maschile, muta e indifferente. Annota il traduttore René de Ceccatty: «Due tipi di solitudine. Quando Cocteau scrisse La voce umana, s’ispirò a un fatto personale. Innamorato del giovane poeta Jean Desbordes, egli aveva trasfigurato quell’amore infelice nella disperazione telefonica di una donna. Jean Desbordes morirà il 16 luglio del 1944, torturato dai tedeschi e rifiutando di dare i nomi dei suoi compagni francesi della Resistenza. Morirà eroicamente. Non era un uomo frivolo. Molto diverso è, invece, Il bell’indifferente, scritto per Edith Piaf e il suo compagno di quell’epoca, l’attore Paul Meurisse (celebre per il suo modo molto distaccato di recitare, appunto quasi indifferente). Lo stile è più gergale, meno «borghese», meno compassionevole. Con un tono più spiritoso e scherzoso. Si sente un’altra voce, insieme più brutale e più sfumata. L’uomo questa volta è presente, ma muto. Mentre il primo era assente, o almeno astratto, nel mitico telefono. Comunque in entrambi i casi, la donna è sola. Ma la sua solitudine non è la stessa».

Per La voce umana e Il bell’indifferente – in scena al Duse da martedì 28 gennaio a domenica 2 febbraio 2014 - sono validi tutti gli abbonamenti (Fisso, Libero e Giovani), oltre che le consuete agevolazioni per studenti e gruppi organizzati in collaborazione con l’Ufficio Rapporti con il Pubblico.

Info:  010/5342300  www.teatrostabilegenova.it  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.genovateatro.it

orari: feriali ore 20,30 - domenica ore 16

prezzi: 25,00 euro (1° settore), 17,00 euro (2° settore)

Prenotazioni a partire da martedì 21 gennaio.

Pin It

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024