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“Qualcuno salvi il soldato Genoa”, la striscia sportiva di Vittorio Sirianni

Vittorio Sirianni

E’ arrivato davvero il momento nel quale “qualcuno” faccia qualcosa per guidare una barca che sta andando alla deriva!

Già, ma chi può essere questo “qualcuno”? Gli americani, Preziosi ancora presidente, l’amministratore delegato Zarbano, il direttore sportivo Taldo?
La sensazione, al di là dei motivi tecnico-tattici di cui parleremo, è che questa squadra con il suo allenatore sia stata abbandonata a se stessa. Che ci sia in questo periodo di arrivo americano, un vuoto non tanto organizzativo-proprietario, quanto una mancanza di vicinanza alla squadra. Il momento è difficile: che stanno facendo gli americani? Che sta facendo il direttore sportivo? Si sente solo parlare del cambio di allenatore (tanti nomi, tutti uguali), non una parola della società sul momento, un dato di incoraggiamento, di fiducia in ‘Balla’ o qualcosa di simile.

Perché ormai su questo Genoa 2021 si è detto tutto e di più. Si sono verificate tutte le possibili situazioni che hanno portato a questi otto punti. Ma non è cambiato nulla.

Si sa che quando le cose vanno male, nel calcio, le colpe non sono mai di una sola persona. Le componenti del fattore calcio sono tante. Dirigenza, uomini, tecnico, preparatori, tifosi (gli unici senza colpa), ambiente, rapporti interpersonali.

Tutto ciò deve essere dimenticato. Basta riandare all’inizio degli allenamenti, basta i ritardi dei nuovi acquisti, basta con gli infortuni, basta con il trequartista che manca (nel calcio si può giocare anche senza trequartista… non ci sono forse i moduli tattici?). Non è più tempo di statistiche, di dati, basta ricordare gol fatti, gol subiti. Quel che è stato, come si dice, è stato. Chi ha dato ha dato…

Ora bisogna assolutamente fare qualcosa, presto e subito. Non spetta a noi (fortunatamente) dire che cosa. Se questa società esiste, deve muoversi in fretta.

Il problema è che non si capisce chi sono oggi i veri responsabili. Sulla carta ci sono, ma in pratica chi prende le decisioni? Gli americani, dopo i vari trionfalismi, sembrano pensare molto ai loro impegni europei, anche se dicono che la loro priorità è il Genoa. Se è così si muovano e presto. E anche Preziosi che pur c’è ed è stato artefice, purtroppo, dell’ennesima campagna acquisti deleteria, faccia davvero il consigliere e cerchi di risolvere (lo ha fatto tante volte) questa situazione.

Ballardini, persona onesta, ha capito ancora una volta di essere caduto nella trappola della campagna acquisti ed ora cerca di arrabattarsi nelle sue dichiarazioni, perché ripetiamo, da persona onesta qual’è, non vuole andare contro la società. E allora “mormora” alcune sue sensazioni, lievemente, “ci sono giocatori non adatti, altri sì”, “il Genoa è una società di tanta tradizione”. E così via.

Intanto, in campo, si gioca, si gioca anche bene a tratti, ma i punti non arrivano. Pensate: ora il Grifo va ad Empoli e, dopo la sosta, incontra Roma, Udinese, Milan, Juventus, derby, Lazio e Atalanta.

Per favore, qualcuno salvi il “soldato” Genoa!

Vittorio Sirianni

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