Giro dell’Appennino Donne: per la prima volta la storica corsa si tinge di rosa

La presentazione
Nella lunga storia del Giro dell’Appennino, che ha visto la partecipazione dei più grandi ciclisti, il 2025 segna una svolta: arriva per la prima volta la gara femminile, inserita ufficialmente all’interno del programma del 24 giugno. Le donne anticiperanno di qualche ora gli uomini, regalando al pubblico una doppia giornata di grande ciclismo.
Le strade si coloreranno di rosa già dal mattino, con partenza da Novi Ligure, davanti al Museo dei Campionissimi. Il percorso misura 93 chilometri e presenta due Gran Premi della Montagna: il primo al Passo dei Giovi, dopo 51 km, e il secondo a Livellato, dopo 70 km. Proprio su queste salite si definirà la classifica della montagna, dedicata alla memoria di Mario Rossi, atleta granata e campione italiano assoluto di ciclocross nel 1955, nel centenario della sua nascita.
Il tracciato ricalca in parte quello della corsa maschile ma introduce anche alcune varianti: a Campomorone, ad esempio, non si sale verso Pietralavezzara, ma si svolta verso la Gaiazza e Livellato, per poi scendere lungo la Val Polcevera, attraversare Cornigliano e Sampierdarena, e concludersi in via XX Settembre a Genova intorno alle 12.30, circa quattro ore prima dell’arrivo degli uomini.
Silvano Parodi, presidente dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo, ha evidenziato l’importanza di questa novità: «La gara femminile prevede un tracciato più breve, ma altrettanto sfidante. Con orgoglio possiamo dire che il montepremi sarà lo stesso della corsa maschile. Un obiettivo che abbiamo condiviso con la Lega del Ciclismo Professionistico, grazie alla sensibilità del presidente Roberto Pella».
Alla presentazione, tenutasi presso la sede BPER Banca di Genova, è stato mostrato un video introduttivo con la ciclista Marzia Salton Basei, che ha illustrato le peculiarità del tracciato. Il direttore regionale Liguria-Piemonte di BPER Banca, Luigi Zanti, ha sottolineato il valore simbolico dell’iniziativa: «Partecipare alla nascita della prima edizione del Giro dell’Appennino Donne è per noi motivo di grande orgoglio. È un passo avanti verso la parità di genere, un obiettivo prioritario per la nostra banca».
L’iniziativa è inserita nel calendario della “Regione Europea dello Sport 2025”, come ricordato dall’assessore allo sport della Regione Liguria, Simona Ferro: «È un momento storico per il ciclismo ligure. La prima edizione del Giro dell’Appennino Donne porta al centro dell’attenzione il tema delle pari opportunità. Sono certa che la Liguria saprà accogliere questa novità con entusiasmo».
Durante l’evento è stato assegnato anche il terzo Appennino Rosa, il riconoscimento alle donne che si sono distinte nel mondo del ciclismo. Dopo Edita Pucinskaite e Norma Gimondi, quest’anno il premio è andato ad Alessandra Cappellotto, prima italiana a vincere il Mondiale su strada nel 1997, e fondatrice dell’associazione “Road to Equality”. Cappellotto si è distinta anche per l’impegno umanitario, aiutando atlete afghane a fuggire dal loro Paese e ricostruire una carriera sportiva in Italia.
A completare la giornata di celebrazione, è stato presentato anche il Premio Soroptimist, intitolato ad Alfonsina Strada, prima donna a partecipare al Giro d’Italia nel 1924. Il riconoscimento sarà consegnato alla vincitrice del Giro dell’Appennino Donne Elite dalle associazioni Soroptimist Club Genova e Genova Due.
L’86esimo Giro dell’Appennino maschile e il primo Giro dell’Appennino Donne Elite rientrano nella “Coppa Italia delle Regioni”, promossa dalla Lega del Ciclismo Professionistico in collaborazione con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
Una giornata di sport che si annuncia memorabile, non solo per l’intensità della competizione, ma per il valore simbolico che porta con sé: quello di una nuova strada percorsa insieme, uomini e donne, con pari dignità e pari riconoscimenti.