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Consiglio regionale, i capigruppo di maggioranza chiedono le dimissioni di Giordano

Super User 24 Luglio 2025 469 Visite

 

"Prima nazisti, poi fascisti e ora mafiosi: quale insulto ancora avrà in serbo per il centrodestra, il pentastellato Stefano Giordano? In una seduta dedicata al bilancio, con una manovra da circa 180 milioni di risorse per il bene dei liguri, ancora una volta Giordano ha sfruttato l'occasione per screditare e offendere la maggioranza, con atteggiamenti provocatori e fuori luogo. Dopo aver fatto riferimento ad infiltrazioni mafiose in Liguria, ha ricordato "un'anomala quantità di voti dalla provincia di Imperia" ricevuti da Bucci e utili a vincere le elezioni. Si è pubblicamente chiesto se ci siano stati "scambi opachi tra consenso e fondi”, chiudendo con la richiesta di "sottoporre i bilanci regionali al controllo della Direzione Investigativa Antimafia". Lo hanno dichiarato i capigruppo di maggioranza di Fratelli d'Italia (Rocco Invernizzi), Vince Liguria-Noi Moderati (Matteo Campora), Lega (Sara Foscolo), Orgoglio Liguria (Giovanni Boitano) e Forza Italia Berlusconi (Carlo Bagnasco).

“Riteniamo questo ennesimo comportamento gravissimo e lesivo dell'onorabilità dell'aula, pertanto chiediamo al consigliere Giordano le dimissioni da un ruolo che ha dimostrato di non essere degno di ricoprire. Già sicuri di non poterci aspettare un sussulto di dignità da parte sua, invitiamo il presidente Balleari a prendere provvedimenti per ristabilire il rispetto delle istituzioni e ci aspettiamo dai consiglieri di opposizione, almeno in questa occasione, una presa di distanza dalle parole gravissime del loro collega, non nuovo a cadute di stile frutto di estremismo ideologico”, concludono i capigruppo del centrodestra in Regione.

Pericolo di infiltrazioni mafiose in Liguria, Giordano (M5S): “Serve il controllo della DIA”

Super User 24 Luglio 2025 448 Visite

 

“Oggi (ieri, ndr) in Consiglio regionale, presentando la relazione del M5S alla variazione di bilancio, ho fatto una proposta tanto provocatoria quanto necessaria: perché non sottoporre i bilanci al controllo della Direzione Investigativa Antimafia? Come non auspicarlo, visto che parliamo di miliardi di euro tra PNRR, fondi europei, appalti, subappalti e affidamenti? Siamo davvero certi che tutto quel denaro non attiri l’interesse della criminalità organizzata? L’allarme illegalità nella spesa pubblica è ormai tristemente noto in Liguria: non possiamo più accontentarci di controlli di facciata. Serve trasparenza reale, serve prevenzione strutturale. Ma al centrodestra la proposta è risultata indigesta al punto da scatenare il caos in Aula. Peccato: sembra non abbiano imparato nulla dalle recentissime vicende regionali e comunali. Incapaci di motivare il dissenso con argomenti credibili, l’hanno buttata in caciara, arrivando persino a proporre un ordine del giorno per togliermi il seggio. Alla loro personale interpretazione della legalità, la destra aggiunge ora anche una discutibile idea di democrazia”. Così il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano, a margine della discussione sulla variazione di bilancio.

“Ma di che cosa ha paura la destra regionale? Un proverbio sempre attuale recita: “male non fare, paura non avere”. Se è tutto in ordine, se i conti sono trasparenti e la legalità garantita, perché respingere una proposta di buon senso? Occorre un impegno concreto per la trasparenza, per garantire che ogni euro speso sia tracciabile e finalizzato all’interesse pubblico – non a logiche clientelari o, peggio, criminali. Non ci stancheremo mai di difendere la legalità e di denunciare i maquillage contabili visti in questi anni e confermati ancora oggi dalla Giunta Bucci”.

“Il bilancio di oggi ci dice che la destra ha nuovamente fallito. Servono invece scelte coraggiose per garantire una sanità pubblica forte, accessibile e capillare. Serve agire subito per un trasporto pubblico efficiente, in grado di colmare i divari tra centro e aree interne. Servono politiche sociali capaci di non lasciare soli anziani e fragili. Serve un welfare moderno, umano, efficace. Serve accogliere senza più riserve il salario minimo legale, tema che finalmente approda nelle aule consiliari e che diventa proposta concreta grazie alla spinta costante del M5S”.

“La destra si indigna perché dalle opposizioni arrivano proposte serie e realizzabili? Pazienza. Noi continueremo a fare il nostro dovere: pungolare la Giunta, ascoltare i cittadini e portare in Aula le loro esigenze. E, piaccia o meno a chi ciclicamente finisce sulle prime pagine per inchieste e patteggiamenti, continueremo a farlo nel nome della legalità”, conclude Giordano.

Noi Moderati, Cavo presidente del Consiglio nazionale: “Il nostro progetto è indispensabile al centrodestra”

Super User 23 Luglio 2025 390 Visite

 

“E' per me un onore e una grande responsabilità assumere questo incarico per il quale metto a disposizione l'esperienza e la forza di un progetto costruito sul territorio, nel tempo, e l'esempio di una squadra che, partita dal civismo, è diventata parte attiva del partito. Noi Moderati rappresenta oggi più che mai una forza centrista indispensabile nel centrodestra”. Così Ilaria Cavo ha commentato la sua elezione, all'unanimità, alla presidenza del Consiglio nazionale del partito. “Questo Consiglio – ha aggiunto la deputata ligure – segna un ulteriore rafforzamento del nostro progetto. Abbiamo sempre più bisogno di una politica che valorizzi il civismo, rispettandolo e dandogli una prospettiva nazionale. Noi Moderati è la casa di chi fa dell'impegno politico sui territori un modello di partecipazione”.

Cavo ha ribadito l’identità liberale e moderata del partito: “I nostri valori sono chiari: radicamento, concretezza, rispetto del civismo e una politica liberale. Questa sarà la rotta che ci guiderà nelle sfide da affrontare. Su molti temi, dal nucleare alla conciliazione vita-lavoro, dalle politiche sulla scuola alle esigenze concrete come il conto corrente di base, approvato oggi, siamo stati protagonisti e vogliamo continuare a esserlo, anche con il contributo di proposte di questo Consiglio nazionale, organo e motore fondamentale del partito. Vogliamo essere sempre di più la gamba moderata del centrodestra, con coerenza e visione, aprendo sempre di più le porte per crescere. Lo abbiamo dimostrato alle amministrative e continueremo a farlo”.

I ringraziamenti infine a chi ha proposto il suo nome: "Un ringraziamento speciale a Maurizio Lupi, per il lavoro condiviso e per aver proposto oggi il mio nome per questa presidenza, e a Giovanni Toti, in questo momento di passaggio. Cercherò di essere garanzia che il suo investimento in questo progetto vada avanti e sia in buone mani, con sincera gratitudine per avermi dato, dieci anni fa, la possibilità di iniziare questa esperienza che oggi si rafforza e si rinnova”.

Amt, si dimettono presidente e cda. Salis: “Scongiurato il rischio di crisi aziendale”

Super User 23 Luglio 2025 543 Visite

 

«In pochi giorni, grazie a un impegno corale di Comune, Città metropolitana e Amt, abbiamo scongiurato il rischio di una crisi aziendale che avrebbe potuto incidere sul salario di tremila lavoratori e sulla regolarità del servizio di trasporto pubblico nell’intero territorio genovese. Ringrazio la presidente e direttore generale di Amt, Ilaria Gavuglio, e tutto il Consiglio di amministrazione per la disponibilità dimostrata rimettendo il loro mandato nelle mani dei soci. Ne prendiamo atto e convocheremo rapidamente il coordinamento dei soci dell’azienda per assumere le determinazioni conseguenti». Così la sindaca di Genova e della Città metropolitana, Silvia Salis, al termine dell’assemblea dei soci di Amt, a cui ha partecipato assieme al vicesindaco e assessore al Bilancio, Alessandro Terrile.

«Ringrazio nuovamente il cda di Amt per il lavoro svolto e per aver gestito questa delicata situazione - prosegue la sindaca - attraverso l’iniezione di liquidità necessaria da parte di Comune di Genova e Città Metropolitana e con gli accordi intervenuti con alcuni principali creditori, l’azienda può ora fare fronte agli impegni immediati. Contiamo anche sull’annunciata disponibilità di Regione Liguria ad anticipare l’erogazione dei contributi a favore del trasporto pubblico locale per poter traguardare l’approvazione del piano industriale, che sarà presentato entro il 15 ottobre».

Salis aggiunge che «Le lavoratrici e i lavoratori hanno il diritto di lavorare in serenità e sicurezza. Voglio ribadire quanto già detto per tranquillizzare tutti, dipendenti e città intera: Amt resterà una società pubblica, che deve erogare un servizio pubblico di qualità». 

La sindaca spiega che «Se siamo riusciti a gestire la criticità finanziaria è anche grazie alla disponibilità e sensibilità dimostrata dall’amministratore delegato di Trenitalia, Gianpiero Strisciuglio, che ho chiamato personalmente ieri sera a seguito dell’alert ricevuto dai nostri legali: oltre ad aver accolto la nostra richiesta di congelare le azioni di recupero del credito di 9,8 milioni di euro dovuti da Amt a Trenitalia, si è reso disponibile a un incontro a settembre in cui discutere dei rapporti tra le due aziende, in un’ottica di maggiore integrazione del trasporto pubblico locale».

Ex Ilva, Pastorino a ministro Urso: “Gli annunci di oggi sono ancora tutti sulla carta”

Super User 23 Luglio 2025 382 Visite

 

"In risposta alla mia interrogazione di oggi al ministro Urso in aula in merito al Piano nazionale di decarbonizzazione, bene che sia stato confermato che ogni passaggio sarà concordato con il territorio: mi auguro anzi che questo atteggiamento venga mantenuto anche nei fatti”. Così il deputato ligure del Partito Democratico Luca Pastorino al question time in diretta dall'aula di Montecitorio con il ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso, dopo le notizie dello scorso 17 luglio sul futuro di Acciaierie d'Italia e sul Piano nazionale di decarbonizzazione.

“Preoccupa però - prosegue il deputato PD - che a oggi le dichiarazioni del ministro sul futuro di Acciaierie d'Italia siano esclusivamente sulla carta: c'è solo un'idea che non è supportata da finanziatori pronti a mettere le risorse, e prima di aggiornare la gara, cosi come vorrebbe fare Urso, occorrono elementi ancora sconosciuti, come i siti di approvvigionamento energetico per far funzionare i forni elettrici, tutti da individuare. Questo per rendere l'operazione sostenibile e in grado di riscuotere eventuali interessi di quegli interlocutori privati che, come detto, a oggi non ci sono ancora. Cosi come non vi è traccia di una ipotetica partecipazione dello Stato”.

“Occorre quindi attendere l'evolversi della situazione sotto tantissimi aspetti, non da ultimi quelli dell'impatto sull'occupazione e sulla tutela dell'ambiente. Tutti elementi che appaiono ancora lontani”, conclude Pastorino.

Bilancio consuntivo della Regione, Sanna (PD): “Questa amministrazione galleggia senza tracciare la rotta”

Super User 23 Luglio 2025 446 Visite

“Inconsapevoli dei rischi, come l’orchestrina sul Titanic, questa Giunta galleggia e sta guidando la Liguria in un mare agitato - tra crisi economica, dazi e instabilità internazionale - senza intervenire e tracciare la rotta. Il bilancio consuntivo è la dimostrazione di come questa amministrazione abdichi ogni giorno al suo ruolo di indirizzo politico, ma si limiti a quello di ordinaria amministrazione”. Così si legge in una nota di Armando Sanna, capogruppo PD in Regione e relatore di minoranza per il PD sul bilancio consuntivo, dopo la discussione in aula. 

“Con il costo di questa inefficienza - prosegue la nota - che, soprattutto a livello sanitario, si scarica sulle tasche dei cittadini: in Liguria la spesa sanitaria privata, a carico delle famiglie, ha superato il 24% del totale della spesa sanitaria regionale, secondo valore più alto del centro Nord, mentre il 9% dei cittadini liguri (dati Crea) ha rinunciato a curarsi per motivi economici, percentuale che supera il 15% nelle fasce sociali più deboli. Questa è l’eredità di Toti a cui Bucci sta tenendo saldamente fede come dimostra questo bilancio consuntivo. Dove si registrano ritardi sull’uso dei fondi del Pnrr per la realizzazione delle Case e Ospedali di comunità, con un disavanzo sanitario certificato dalla Corte dei conti a 112 milioni e ripianato tagliando servizi ai cittadini. Oltre al ritardo della digitalizzazione in sanità e i mancati investimenti in telemedicina.  Un bilancio consuntivo alieno dalla realtà soprattutto per quanto riguarda la parte economica e il sostegno alle imprese, dove non si tiene in nessuna considerazione il rischio di aumento dei dazi. Nel documento presentato dalla Giunta si parla ancora di dazi non oltre il 10 per cento quando ormai si discute di dazi oltre il 30 per cento e nessuna misura è prevista per il supporto alle aziende e ai settori che più potrebbero subire contraccolpi, ma anzi si minimizza il problema”.

“I dati economici liguri sulla crescita occupazionale - prosegue il capogruppo PD - sono minati dalla precarietà con oltre i 2/3 delle nuove assunzioni che sono a termine e con i Neet che rappresentano il 12 per cento dei giovani tra i 15 e i 29 anni. E la Giunta cosa fa per i giovani e il lavoro? Nulla. Mentre investe 7milioni di euro in comunicazione e si cercano escamotage per creare sempre nuove ‘poltrone’ dai Commissari per la costruzione degli ospedali al Capo di Gabinetto, figure contestate dalla stessa Corte dei conti che ne ha evidenziato la dubbia legittimità. Mentre su temi cruciali che potrebbero dare una svolta alla Regione e indicare la linea politica la Giunta si riduce all’ordinaria amministrazione limitandosi all’assegnazione di fondi nazionali o europei. Lo fa con la sanità e lo fa con il Trasporto pubblico locale, dove Bucci si riempie la bocca di risanare Amt, ma nei fatti non aggiunge un euro del bilancio regionale per il rilancio del trasporto pubblico locale. Come se l’assestamento fosse un documento contabile, non l’occasione per intervenire rispetto a temi cruciali per la Regione e il suo sviluppo”.

“La Liguria ha le carte per essere protagonista delle transizioni in corso: quella energetica, quella digitale, quella demografica (siamo la Regione con 276,6 anziani ogni 100 giovani e un’età media di 49,5 anni). Serve però una classe dirigente all'altezza delle sfide, capace di visione strategica e coraggio nelle scelte. Questa destra invece ha scelto di non cambiare nulla. Anzi ha scelto di proteggere alcuni a scapito di molti. Una prospettiva contro la quale ci batteremo perché abbiamo bisogno di una regione che lotti contro le disuguaglianze e crei lavoro e giustizia sociale”, conclude Sanna.

Portale SUAP, Mascia (FI): “La rivoluzione digitale va condivisa con gli ordini professionali”

Super User 23 Luglio 2025 554 Visite

 

A Genova, dal 21 luglio, l’unico canale d’ingresso per i procedimenti aventi ad oggetto l'esercizio di attività produttive e di prestazioni di servizi è costituito dallo Sportello Unico per le Attività Produttive S.U.A.P., operante attraverso il portale ‘Impresa in un giorno’ gestito da Camera di Commercio. In questi giorni, è stata disattivata la sezione S.U.I. (procedimenti edilizi rivolti alle attività di impresa ex L.R. Liguria n. 10/2012) che si trovava all’interno del portale S.U.E.

"É una rivoluzione digitale che finalizza un percorso avviato con lungimiranza dall'amministrazione comunale nel secondo mandato del sindaco Bucci ed ora va condivisa con gli ordini professionali. La messa on line è un bel punto di approdo, ma l'interfaccia è senz'altro perfettibile. 'Arrivarci non è semplice ma funziona', questo mi ha scritto un autorevole professionista a proposito del nuovo portale" - dichiara Mario Mascia, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, ex assessore a Urbanistica, Sviluppo Economico e Lavoro, che ha presentato in Sala Rossa un’interrogazione a risposta immediata al nuovo Assessore al Commercio Tiziana Beghin. 

"Nella speranza che ogni effetto 'caccia al tesoro' venga prontamente scongiurato da un’accessibilità del sistema sempre più intuitiva e veloce, l'auspicio è che almeno i primi 6 mesi di operatività del nuovo portale vengano subito presidiati da una cabina di regia tra Comune, Camera di Commercio ed Ordini Professionali - aggiunge Mascia -. Quando sono diventato assessore all'Urbanistica, grazie alle interlocuzioni con i professionisti partecipanti alla Conferenza Permanente dell'Edilizia, ho potuto traguardare il tanto atteso caricamento dei file pdf sul portale dell'edilizia. Un’innovazione elementare che è stata accolta dai professionisti come una sorta di rivoluzione copernicana”.

“Credo che parlare de visu con chi quotidianamente fruisce dei servizi comunali per delega dei cittadini è un approccio non solo dovuto ma anche intelligente ed all'altezza di una amministrazione che vuole prevenire inutili complicazioni, evitare ogni disservizio e semplificare la vita non solo alle imprese e ai professionisti ma anche ai propri dipendenti che si rapportano con i cittadini genovesi”, conclude il capogruppo azzurro.

Palazzo Tursi, il M5S a Piciocchi: “Più rispetto per le istituzioni e più onestà quando si parla di bilancio”

Super User 23 Luglio 2025 624 Visite

 

“Noi non ci abbassiamo al livello dell’ex facente funzione che scientemente oggi ha insultato la sindaca e la sua giunta. Certo, sarebbe facile fare lo stesso gioco e tacciarli di infamia, ma no… noi non cadiamo in quella trappola. Però, un consiglio, anzi due, sentiamo sia doveroso darli a lui e alla sua compagine: meno espressioni inopportune quando si prende la parola nella casa dei genovesi; più onestà quando si parla di bilanci”. È quanto si legge in una nota del gruppo del M5S a Palazzo Tursi, formato da Marco Mesmaeker (capogruppo) e da Marco Casini.

“Anziché concionare di buona amministrazione - prosegue la nota -, Piciocchi legga attentamente i numeri: all’indomani delle elezioni, abbiamo aperto i cassetti e scoperto una voragine. Letteralmente. E sono debiti da far tremare i polsi! Qualcuno rammenti all’ex vicesindaco bocciato dai cittadini che mancano all’appello quasi 50 milioni di euro. E qualcuno gli ricordi che non è con i giochi di prestigio che si salva il sociale, che si mette in sicurezza il territorio provvedendo a viabilità, decoro urbano, pulizia. Non è con gli scivoli in via XX Settembre o con la focaccia e le trenette al pesto in piazza à-la-Toti che si risanano i conti di Amt, tutelando i lavoratori e i loro stipendi. Non è con i fuochi d’artificio che si aiutano le fasce deboli lasciate sole da una destra che solo oggi se ne ricorda. Non è con i costosissimi e fallimentari Genova Jeans o con gli Euroflora noti da un lato per le vendite truccate e dall’altro per la devastazione dei Parchi di Nervi, che si assumono maestre d’asilo o si aiutano i commercianti strozzati dai supermercati amici della destra cittadina e regionale. Potremmo andare avanti a lungo, ma ci fermiamo qui per pietà!”

“Concludiamo - scrivono Mesmaeker e Casini - però dicendo che oggi, noi, siamo costretti a rimediare a 8 anni di pessima gestione della cosa pubblica con Genova passata alla storia per la Tari più costosa d’Italia ma per una delle differenziate meno performanti. E che dovremo fare anche i conti con la manovra finanziaria più ridicola a memoria d’uomo: chi ha venduto al privato il Palazzetto per 14 milioni di euro salvo poi ricomprarlo per 29 milioni di euro? Non noi”.

Aumento Imu, Ghio (AVS) replica a Vince Genova: “Inutile fare la morale dopo aver svuotato le casse”

Super User 23 Luglio 2025 2133 Visite

 

“In merito al comunicato diffuso da Vince Genova e dal consigliere Pietro Piciocchi, come gruppo consiliare di AVS esprimiamo sconcerto per i toni utilizzati, a partire dall’uso del termine 'infame' nel titolo: un linguaggio inaccettabile nel confronto politico, tanto più quando si parla di provvedimenti dolorosi ma necessari per il bene collettivo”. Così si legge in una nota di Francesca Ghio, capogruppo di AVS in Consiglio comunale a Genova.

“Chi oggi grida allo scandalo - prosegue la nota - dimentica, o finge di dimenticare, che la manovra approvata nasce da una situazione finanziaria gravissima lasciata in eredità dalla precedente amministrazione, che ha portato il Comune sull’orlo del dissesto. Abbiamo scelto di non tagliare i servizi essenziali - asili, assistenza ai disabili, trasporto scolastico - e per farlo siamo stati costretti a interventi straordinari, come un piccolo aumento temporaneo, ci teniamo a sottolinearlo, dell’IMU per le abitazioni con canoni concordati”.

“La maggioranza - aggiunge la capogruppo AVS - ha agito con responsabilità e trasparenza, senza sottrarsi al peso delle decisioni difficili. Quindi a chi insulta, urla sguaiatamente e rallenta i lavori dell’aula dando vita a siparietti indecenti e rumorosi suggeriamo di collaborare, invece, alla ricostruzione di una città che per otto anni ha vissuto solo di annunci e proclami. Noi ci siamo assunti la responsabilità di una scelta difficile, proprio perché vogliamo ricostruire su basi solide e vere, non sulle illusioni. Perché chi ha svuotato le casse oggi fa la morale, ma noi siamo qui a cercare di rimettere in piedi Genova. E la ricostruzione della città passa anche da questo: dire la verità, assumersi le proprie responsabilità, fare scelte difficili e rifiutare la propaganda di chi oggi protesta, ma ieri taceva di fronte agli sprechi e alla cattiva gestione”.

“Siamo disponibili a discutere di tutto, ma non accettiamo che si trasformi un dibattito serio come quello su questa manovra finanziaria in uno scontro urlato, offensivo e denigratorio”, conclude Ghio.

Consiglio comunale, approvato un odg di ‘Noi moderati-Bucci-Orgoglio Genova’ sulla morosità incolpevole

Super User 22 Luglio 2025 330 Visite

"Il Consiglio comunale ha approvato oggi un nostro ordine del giorno con il quale impegniamo la Giunta ad aumentare il fondo per la morosità incolpevole a due milioni di euro, rispetto ai 250mila euro previsti. Si tratta di una misura necessaria anche in vista delle possibili conseguenze che potrebbe avere la decisione, presa dalla stessa Giunta, di aumentare l'Imu sulle abitazioni affittate a canone concordato. È importante che anche la maggioranza abbia preso atto di questo rischio e, ascoltando il nostro grido d'allarme, abbia accolto una proposta in grado quantomeno di mitigare eventuali pesanti ricadute sulle fasce più deboli della popolazione". Così i consiglieri comunali di Noi Moderati-Bucci-Orgoglio Genova Lorenzo Pellerano, primo firmatario dell'ordine del giorno, la capogruppo Ilaria Cavo e Vincenzo Falcone commentano l'approvazione dell'ordine del giorno sulla morosità incolpevole nella seduta del Consiglio comunale sulla variazione di bilancio.

Assestamento di bilancio, Bucci offre il suo aiuto a Salis: “Marco, un minuto prima di affogare ti chiamo”

Super User 22 Luglio 2025 1013 Visite

Ieri sera, Primocanale ha ospitato il primo incontro pubblico tra il presidente della Liguria, Marco Bucci, e la sindaca di Genova, Silvia Salis. L’atmosfera è stata inizialmente cordiale e collaborativa: entrambi hanno sottolineato l’importanza di lavorare insieme su progetti utili alla città, come le infrastrutture, la logistica portuale, l'aeroporto, il forno elettrico a Cornigliano, il termovalorizzatore e gli ospedali.

La conversazione, moderata dall’editore Maurizio Rossi, è rimasta pacata anche quando è stato affrontato uno dei temi più infuocati dell’ultima campagna elettorale, lo Skymetro. Ovviamente, Bucci si è dichiarato favorevole all’opera, opinando che le alternative siano poco probabili. Si è detto anche disponibile ad accogliere eventuali modifiche dall’attuale giunta comunale per portare avanti un lavoro bipartisan. Salis ha spiegato però che sono già in corso consultazioni con esperti per valutare la presentazione di un nuovo progetto al ministero, in vista del bando previsto il prossimo anno.

L’atmosfera si è accesa quando si è toccato il tema dell’assestamento di bilancio, che ha comportato l’aumento dell’Imu su circa 27 mila abitazioni affittate a canone concordato. Da qui sono nati toni più accesi, che hanno trasformato il talk-melassa in un animato botta e risposta.

“Io non voglio fare i conti in tasca agli altri - ha detto Bucci -, ma voglio solo dire innanzitutto che questa storia del buco non è dimostrata. Secondo, bisogna cercare di andare a beccare tutti i fondi, in tutti i punti, magari copiando da quello che abbiamo fatto negli anni precedenti, perché di bilanci del Comune ne abbiamo fatti sette e in tutti i sette non c'è mai stato un problema. Quindi, andare a vedere in tutte le varie parti dove si possono recuperare: è un gioco che si fa regolarmente. Noi di assestamenti ne facevamo circa dieci all'anno, non uno. Però, siccome è il primo, io posso capire che non ci sia grande esperienza nel fare queste cose. Va benissimo. Se c'è bisogno di aiuto, io sono il primo che è disponibile a aiutare per far sì che queste cose possano andare avanti. Dire però che 5 milioni sono un problema su più di un miliardo e mezzo è veramente difficile da credere”.

“Ma non ho detto che sono un problema - replica Salis -, ho detto che tra le altre cose che abbiamo fatto abbiamo dovuto fare anche questa, per trovare i primi 26 milioni e spostare gli altri 25. Ti assicuro, Marco, che se avessi potuto evitare l'avrei evitato”.

“Ma se me lo chiedevate, vi aiutavo io”, risponde Bucci.

“Ma guarda - ribatte la sindaca -, ora fai il presidente della Regione, sei già molto impegnato con la sanità e tutti i problemi della sanità, non ti voglio disturbare. Casomai, se proprio saremo con l'acqua alla gola, ti chiamerò”.

“Ma anche prima, anche prima”, si augura Bucci.

“Guarda, un minuto prima di affogare ti chiamo”, chiude Salis.

Futuro dell’ex Ilva, Rosso: “Ho chiesto al ministro Urso un incontro con i dirigenti di Fratelli d’Italia”

Super User 22 Luglio 2025 864 Visite

“Con il nuovo forno elettrico abbiamo, a Genova, la possibilità di produrre acciaio nel rispetto dell’ambiente e con tecniche innovative che, se da un lato ci portano ad essere un’eccellenza dall’altro hanno bisogno di essere spiegate. Per questo motivo, condividendolo con gli altri parlamentari liguri, ho chiesto al ministro Urso un confronto con la classe dirigente di Fratelli d’Italia, a partire da coloro che hanno ricevuto la fiducia dei genovesi e dei liguri, per comprendere tutte le fasi future e saperle poi trasferire al meglio ai cittadini che devono essere informati”. Così Matteo Rosso, deputato e coordinatore ligure di Fratelli d’Italia, annuncia l’incontro di lunedì prossimo tra il ministro e i consiglieri comunali di Genova, regionali e i parlamentari circa il futuro di Ilva e di Cornigliano.

“Con il loro voto - ha aggiunto Rosso - i cittadini hanno delegato a noi il compito di rappresentarli nelle sedi istituzionali, dove si decide, tutelare i loro interessi le loro aspettative, ma anche quello del confronto diretto, magari anche aspro se necessario, ma non possiamo delegare ad altri le spiegazioni a cui i genovesi hanno diritto”.

“Dobbiamo spiegare i pro e i contro del piano di decarbonizzazione e i benefici che deriverebbero dal dire sì a questa straordinaria opportunità per l’Italia - spiega il meloniano, riferendosi ai circa 700 nuovi posti di lavoro, oltre che quelli dell’indotto, che Marco Bucci ha annunciato”.

“Abbiamo il dovere di comprendere e raccontare questo progetto. E dobbiamo farlo noi per primi perché con Ilva il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha compiuto un vero e proprio miracolo, recuperando più volte una trattativa che sembrava destinata al declino aprendo un baratro in una filiera che è sempre stata un vero fiore all’occhiello per l’Italia e di cui Genova ha fatto la storia”, conclude Rosso.

Tursi, Mascia (FI): “Sospesa la circolare sulle giornate non fruite dai dipendenti comunali in smart working”

Super User 22 Luglio 2025 462 Visite

È stata sospesa la circolare interpretativa che, a partire dal 1° settembre, avrebbe impedito ai dipendenti comunali in lavoro agile di recuperare le giornate non fruite nel mese. La decisione è stata presa dopo la presentazione, lo scorso 10 luglio, di un ordine del giorno straordinario da parte del capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Mario Mascia, nel corso della Conferenza dei capigruppo.

“Ho appreso con soddisfazione che l’entrata in vigore della circolare è stata sospesa fino al termine del necessario confronto con le organizzazioni sindacali, così come avevo auspicato - ha dichiarato Mascia, già assessore della giunta Bucci bis -. Una notizia importante per oltre 2.500 dipendenti comunali, i cui diritti sul lavoro agile vanno rispettati e tutelati, come previsto dal regolamento comunale approvato con deliberazione di giunta n. 28 del 27 febbraio 2025, su mia proposta”. 

Durante la seduta odierna del Consiglio comunale, l’ordine del giorno presentato da Mascia è stato approvato all’unanimità. Il documento impegna la sindaca Silvia Salis e la giunta comunale a proseguire il dialogo con le direzioni, gli uffici comunali competenti e le organizzazioni sindacali, al fine di garantire una più efficace applicazione del regolamento sul lavoro agile.

Il regolamento dello scorso 27 febbraio rappresenta l’approdo di un percorso articolato, sviluppato da Mascia durante il precedente mandato amministrativo in qualità di assessore al Lavoro e alle Relazioni sindacali. Tale iter ha visto la condivisione con i sindacati di un verbale di accordo firmato il 2 aprile 2024 e del successivo protocollo d’intesa su flessibilità e smart working del 26 luglio 2024.

“Il lavoro agile non è solo una modalità lavorativa moderna e sostenibile, ma uno strumento utile per migliorare l’equilibrio tra vita privata e lavoro e per contribuire al benessere collettivo - ha sottolineato Mascia -. Aiuta a ridurre il traffico, l’inquinamento e a gestire con maggiore efficienza le criticità dovute a cantieri o grandi eventi cittadini”.

Secondo i dati aggiornati al 31 marzo 2025, sono 2.517 gli accordi individuali attivi di smart working ordinario, pari a oltre il 49% dell’organico comunale, mentre i contratti di telelavoro attivi sono soltanto 72, ovvero circa l’1,4%. Il tema interessa anche una rete di circa 30 aziende, enti e associazioni datoriali operanti sul territorio, che fino ad aprile 2025 hanno aderito al Protocollo di Intesa con il Comune e le parti sociali, favorendo la diffusione delle buone pratiche in tema di flessibilità lavorativa.

“Il lavoro agile è una risorsa da valorizzare, non da ostacolare - ha concluso Mascia -. Questo passo indietro sulla circolare rappresenta invece un passo avanti per una pubblica amministrazione più giusta, moderna e al passo coi tempi”.

Rilancio dell’ex Ilva, Bucci: “Il piano di decarbonizzazione ha una visione strategica”

Super User 22 Luglio 2025 466 Visite

“Come Regione Liguria siamo perfettamente allineati al piano per il rilancio dell’ex Ilva, che punta con decisione sulla decarbonizzazione e prevede un forno elettrico a Genova capace di produrre 2 milioni di tonnellate d’acciaio l’anno: è senza dubbio un piano dotato di visione, strategico, che guarda al futuro e punta su tecnologie d’avanguardia, che non hanno nulla a che spartire con le vecchie modalità legate alla colata a caldo”.

Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, che questa mattina ha incontrato in videoconferenza il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e la sindaca di Genova Silvia Salis sul tema del futuro dell’ex Ilva di Cornigliano e il piano di Decarbonizzazione, alla presenza del consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana.

“Il piano – aggiunge Bucci – conferma ancora una volta l’impegno del Governo per il rilancio industriale non solo del sito di Genova Cornigliano, ma dell’intera produzione dell’acciaio a livello nazionale. La prospettiva di produrre 8 milioni di tonnellate all’anno di acciaio è quello di cui questo Paese ha bisogno, e avere 2 milioni di tonnellate a Genova è senza dubbio un grande risultato, ovviamente con tecnologie assolutamente rispettose dell’ambiente e della salute. Per quanto riguarda i dettagli, il forno elettrico, per funzionare, non avrà bisogno di nave rigassificatrice. Secondo una prima stima, con il nuovo assetto dell’ex Ilva resterebbero circa 300mila metri quadri a disposizione: l’auspicio della Regione Liguria è che ci sia la possibilità di insediare in questi spazi nuove attività industriali, che consoliderebbero ulteriormente il rilancio di Genova come sito produttivo. Ci aspettiamo, grazie al piano di decarbonizzazione, circa 700 nuovi posti di lavoro, senza contare le opportunità occupazionali legate ai nuovi insediamenti nelle aree che saranno disponibili”.

“Da parte nostra – conclude Bucci – voglio sottolineare che Regione Liguria si assume fin da ora l’impegno di investire risorse, assieme a Comune di Genova e agli investitori privati che gestiranno lo stabilimento, per sostenere un piano di riqualificazione a servizio del quartiere di Cornigliano e delle aree della città che gravitano attorno allo stabilimento”.

 

Presentata la 18ª edizione dell’Annuario ligure dello sport, Salis: “Per anni ha raccontato i miei risultati sportivi”

Super User 22 Luglio 2025 423 Visite

E’ stata presentata questa mattina, nella Sala della Trasparenza di Regione Liguria, la diciottesima edizione dell’Annuario ligure dello sport. La pubblicazione curata da Michele Corti e Marco Callai, con la collaborazione tecnica di Cristina Cambi, diventa maggiorenne nell’anno in cui la Liguria è Regione europea dello sport. Sono 396 le pagine della guida che fotografa lo sport regionale immediatamente dopo il rinnovo delle cariche nazionali e locali di Coni e Cip, di 50 Federazioni Sportive, 13 Discipline Sportive Associate, 14 Enti di Promozione e 20 Associazioni Benemerite. 

Dopo i successi di Parigi 2024, lo sport ligure inizia il suo percorso in direzione delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Los Angeles 2028. Disciplina per disciplina, l’annuario censisce tutti i riferimenti di comitati e delegazioni regionali, delle società sportive affiliate con il riassunto dell’ultima stagione sportiva 2024/2025, profili dei migliori atleti e gli interventi dei massimi dirigenti regionali. Una carta d’identità preziosa per il mondo sportivo ligure, nata nel 2005 e cresciuta, anno dopo anno, nell’ambito del progetto Stelle nello sport.

In copertina alcune delle “stelle” sportive della Liguria protagoniste ai Giochi di Parigi e nella stagione 2024-2025: da Alice D’Amato, Ilaria Spirito e Francesco Bocciardo, straordinari ori ai Giochi, a Lorenzo Musetti, Francesca Salvadé, Camilla Moroni (prima volta per l’arrampicata alle Olimpiadi) e Andrea Fondelli con la sua Pro Recco che ha vinto tutto, in Italia e in Europa. Sorrisi azzurri per Arianna Arado (protagonista con l’Italbasket proprio a Genova), Filippo Armaleo, Davide Mumolo e Lorenzo Mark Finn, astro nascente del ciclismo con la vittoria nel mondiale juniores. E infine Giulia Segatori, stella della ginnastica, fresca di medaglia d’oro nella Coppa del Mondo di ritmica.

I numeri dello sport in Liguria. Con le elezioni tenute tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, si registrano diciassette cambiamenti ai vertici delle Federazioni Sportive liguri, quattro nelle Discipline Sportive Associate e altrettanti negli Enti di Promozione. Con 12.468 tesserati ogni 100.000 abitanti (fonte report Coni), la Liguria è quinta nella classifica per densità sportiva, preceduta soltanto da Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Marche. Sono, invece, 138 le società sportive ogni 100.000 abitanti, con la Liguria in questo caso all’ottavo posto. Lo sport ligure conta, a fine 2023, 184.704 atleti tesserati, 2.046 società sportive e 29.713 operatori sportivi. Rispetto al 2020 c’è stata quindi una crescita di oltre 40.000 atleti e 54 società.

Questa la ripartizione per ogni singola provincia. A Genova: 1002 società sportive, 8347 dirigenti, 5461 tecnici, 1730 ufficiali di gara, 99990 atleti. A Imperia: 265 società sportive, 1748 dirigenti, 1072 tecnici, 556 ufficiali di gara, 17942 atleti. Alla Spezia: 313 società sportive, 2688 dirigenti, 1457 tecnici, 462 ufficiali di gara, 25240 atleti. A Savona: 466 società sportive, 3488 dirigenti, 1958 tecnici, 746 ufficiali di gara, 41532 atleti.

Gli sport più praticati in Liguria. Il Calcio, con le sue 264 società e i suoi 29.201 atleti, è ancora lo sport maggiormente praticato. La crescita di tennis e padel (e pickleball) è però straordinaria e vale il secondo posto nella classifica per tesserati (ben 25.500). Pesca sportiva e attività subacquee si confermano punto di riferimento importante in Liguria con ben 216 associazioni affiliate. Così come la Vela che ha 11.558. Supera quota diecimila anche la Pallavolo (10.162 tesserati). Per numero di società brillano anche judo, lotta, karate e arti marziali (102) e bocce (77).

Nella classifica per numero di atleti, la top 10 vede il calcio davanti a tennis e padel (25500), pesca sportiva e attività subacquee (12050), vela (11558), pallavolo (10162), nuoto, pallanuoto, sincro e tuffi (7475), pallacanestro (6702), judo, lotta, karate e arti marziali (6691), atletica leggera (4939) e ginnastica (3941).

Nella classifica per numero delle società, la top 10 è composta da Calcio, Pesca Sportiva e Attività Subacquee (216), tennis e padel (154), judo, lotta, karate e arti marziali (102), pallavolo (97), bocce (77), ciclismo (73), atletica leggera e vela (72) e pallacanestro (68).

Tra gli Enti di Promozione, l’Uisp può contare su 46.162 tesserati, il Csi su 38.458, la Libertas su 21478, la Pgs su 5.651 e lo Csain su 304.

“L’Annuario dello sport è un lavoro prezioso, che evidenzia l’importante attività svolta giorno dopo giorno dalle tantissime realtà che operano sul nostro territorio – commenta l’assessore allo Sport di Regione Liguria Simona Ferro. –. Quest’anno la Liguria è stata insignita del prestigioso titolo di “Regione europea dello sport” e l’amministrazione regionale sta investendo come mai prima d’ora in ambito sportivo: solamente nel 2025 sono stati stanziati quasi 11 milioni di euro per la riqualificazione di nuovi impianti e il sostegno alle società per la manutenzione delle strutture. Tra le eredità più significative di questo anno speciale spicca la realizzazione di 23 aree attrezzate in tutto il territorio per offrire a cittadini di ogni età la possibilità di fare attività fisica e prendersi cura del proprio benessere. La Liguria sportiva continua a crescere grazie alle sue eccellenze, alle tantissime discipline in forte sviluppo e alle buone pratiche promosse: vogliamo continuare a rafforzare il legame tra sport, salute, educazione e turismo per crescere ancora insieme”.

“Con emozione ho firmato, tra i miei primi atti ufficiali da sindaca di Genova, questo Annuario dello sport ligure che, per tanti anni, ha registrato e raccontato i miei risultati sportivi come atleta - sottolinea Silvia Salis -. Genova ha una grande tradizione sportiva, figlia della sua natura portuale, della sua innata tensione internazionale, dell’impegno delle centinaia di presidenti di società che, ogni giorno, sacrificano tempo, risorse e una impareggiabile passione per garantire continuità e futuro a tutte le discipline sportive. Come amministratori, il nostro impegno deve essere innanzitutto quello di supportarli, garantendo impianti adeguati, funzionali, sostenibili, avvicinando sempre più giovani atlete e atleti alla pratica sportiva, agonistica e non, offrendo al tempo stesso l’accesso allo sport a tutti, in particolare alla terza età che può trarre enormi benefici dalla pratica sportiva. Lo sport è lavoro di squadra, crescita personale, benessere individuale e collettivo e l’unico, vero ascensore sociale del nostro Paese: per questo, come sancito dalla nostra Costituzione, deve essere di tutte e di tutti. È un impegno che ho avuto chiarissimo nei miei anni da vice presidente vicario del CONI e che continuerà a guidarmi nei prossimi cinque anni da Sindaca di Genova, nel corso dei quali l’impegno a rendere sempre più centrale la città nel panorama politico sportivo andrà a braccetto con l’impegno a uno sport diffuso e accessibile a tutte e tutti i genovesi”.

L’Annuario è distribuito in tutto il mondo sportivo, mediatico e istituzionale della Liguria. Può essere ordinato alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  al costo di 15 euro (spedizione inclusa) e contribuirà alla raccolta fondi di Stelle nello sport a favore della Fondazione Gigi Ghirotti. Ad oggi, la 26° edizione del progetto che promuove i valori dello sport in Liguria, ha già superato quota 50.000 euro di raccolta fondi nella “Maratona benefica” a favore della storica realtà fondata e presieduta dal Prof. Henriquet.

Il bilancio delle Stelle. Stelle nello Sport è un percorso quotidiano, ricco di attività ed eventi dedicati alla promozione dello sport e dei suoi valori tra i giovani, cercando di valorizzare e sostenere l’attività delle associazioni sul territorio. Dopo lo screening di tutti i migliori risultati degli sportivi liguri, sono stati oltre 130 mila i voti che hanno permesso di eleggere gli sportivi dell’anno, celebrati nell’ambito del 26° Galà delle Stelle che ha avuto come ospite d’onore Valentina Vezzali, icona dello sport italiano.

La Festa dello Sport, promossa da Porto Antico e Stelle nello Sport, ha coinvolto oltre 140.000 partecipanti in tre giorni. Ben 2.100 gli studenti che hanno gareggiato nell’Olimpiade delle Scuole. Oltre 4.500 gli studenti raggiunti nei 23 incontri di “Una Classe di Valori”. Sono 130 le scuole in Liguria che hanno partecipato al concorso “Il Bello dello Sport” raccogliendo la cifra record di 10.425 elaborati. Oltre 400 gli alunni in gara nel “Più Veloce della Città”, storica manifestazione di Villa Gentile, giunta alla 40° edizione. Grande successo anche per il Premio Fotografico Nicali - Iren che ha ricevuto ben 367 foto generando oltre 20 mila interazioni sui social. Tredici gli eventi sostenuti grazie al progetto “Energie per lo Sport”: dopo il Meeting di Atletica Leggera a Celle Ligure si è chiusa la tappa del Summer Hoops di basket che ha richiamato a Lerici migliaia di giovani in tre giornate di gara e spettacolo.

Nell’anno in cui Liguria è Regione Europea dello Sport, si è ampliato il raggio d’azione del progetto SportAbility grazie all’innovativo percorso al fianco di Bic Genova e Figc Sgs. Genova e Savona hanno vissuto le prime tappe del Calcio Integrato, format che permette di far giocare insieme ragazzi di tutte le abilità. In autunno il tour porterà questa esperienza anche nelle province di Imperia e della Spezia.

Intanto è già scattato il conto alla rovescia verso lo SportAbility Day 2025, la più grande festa dello sport per tutte le abilità, fissata per sabato 4 ottobre al MySport Village Sciorba di Genova. A seguire arriveranno la 5° edizione il Torneo di Pallavolo S3 “Memorial Gian Luigi Corti”, gli incontro con le “Stelle nello Sport” al Festival Orientamenti per chiudere con il Charity Event delle Stelle e la consegna del Premio Internazionale “Un Cuore da Leone – Gian Luigi Corti”.

Stelle nello Sport con i suoi canali ha superato nei primi 6 mesi del 2025 il milione di visualizzazioni. Una promozione puntuale e preziosa per i protagonisti dello sport ligure grazie alla trasmissione settimanale in Tv, il sito LiguriaSport.com, la Newsletter dello Sport ligure e i canali social. “E’ stato un primo semestre ancora più intenso del solito - racconta Michele Corti, presidente di Stelle nello Sport -. Siamo davvero felici di questo percorso che ogni anno cresce e coinvolge sempre maggiori Associazioni. Il nostro ringraziamento va a Istituzioni, Sponsor e Associazioni che sono sempre al nostro fianco in questa “sfida” davvero preziosa. E’ una rete costruita su passioni e valori comuni con due obiettivi speciali: promuovere lo sport e i suoi valori verso un pubblico sempre più ampio e sostenere la Fondazione Gigi Ghirotti che è un punto fermo del nostro territorio, una realtà fondamentale che ogni anno assiste oltre 3000 famiglie a domicilio e nei due hospice a Bolzaneto e Albaro”.

 

Zona Logistica Semplificata Genova, avviato l’iter per includere nuove aree liguri e piemontesi

Super User 22 Luglio 2025 377 Visite

 

Si è tenuta oggi una nuova seduta del Comitato d’indirizzo della Zona Logistica Semplificata Porto e Retroporto di Genova, nel corso della quale è stato formalmente avviato l’iter per una prima rimodulazione del perimetro della ZLS, in attuazione dell’articolo 8, comma 1, del DPCM 40/2024.

Tra le principali novità, l’estensione del perimetro ligure della Zona Logistica Semplificata grazie alla cessione transitoria di 454,66 ettari da parte di Regione Lombardia.

L’integrazione consentirà di includere nuove aree strategiche, tra cui: l’intera area di Erzelli, le aree ex Ilva, il Distretto urbanistico Multedo, la Marina di Sestri Ponente, le zone industriali di Val Leira e Valbisagno per il Comune di Genova; le aree demaniali dei porti di Savona, Vado Ligure e Bergeggi, e i compendi statali “ex Funivie”, attualmente in gestione commissariale.

“Con l’odierna seduta si compie un ulteriore passo avanti verso il pieno sviluppo della Zona Logistica Semplificata, uno strumento essenziale per rilanciare la competitività del sistema economico-produttivo ligure e attrarre nuovi investimenti – dichiara il consigliere delegato allo Sviluppo economico della Regione Liguria e presidente del Comitato di indirizzo Alessio Piana –. L’inclusione di aree strategiche come quelle di Savona, Vado Ligure, Erzelli e Multedo rappresenta un risultato importante che ci consente di ampliare concretamente le opportunità per le imprese. Desidero esprimere un sentito ringraziamento al presidente e alla giunta regionale della Lombardia per la disponibilità dimostrata nel condividere risorse territoriali utili allo sviluppo dell’intero sistema logistico del Nord Ovest. Un gesto di grande visione e collaborazione istituzionale”.

L’accordo tra Regione Liguria e Regione Lombardia sarà formalizzato nel prossimo mese, a seguito degli atti deliberativi delle rispettive giunte regionali.

Alla riunione ha preso parte anche l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture di Regione Piemonte, Enrico Bussalino, che ha condiviso l’avvio dell’iter regionale per l’integrazione di nuove aree piemontesi all’interno della ZLS, in coerenza con quanto già previsto dalla deliberazione della giunta regionale del febbraio 2022. Le proposte di ampliamento includono nodi logistici chiave come gli interporti di Novara (CIM) e Torino (SITO), ambiti strategici dell’Astigiano, del Cuneese e del Basso Alessandrino, oltre a realtà direttamente interessate dal progetto del Terzo Valico dei Giovi. 

Nel corso della seduta, il Comitato ha inoltre approvato la proroga di 90 giorni – fino al 28 ottobre 2025 – del termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse all’insediamento in Zona Franca Doganale interclusa, pubblicate a partire dallo scorso aprile sul sito di Regione Liguria. La decisione tiene conto della recente pubblicazione della documentazione anche in lingua straniera (inglese, tedesco, cinese, spagnolo), con l’obiettivo di ampliare la partecipazione di operatori nazionali e internazionali.

È possibile consultare la cartografia aggiornata della Zona Logistica Semplificata di Genova, comprensiva delle aree già perimetrate e di quelle oggetto di ampliamento, attraverso il Geoportale di Regione Liguria, disponibile al seguente link: https://geoportal.regione.liguria.it/catalogo/mappe.html

Residenze marittime, Portofino sul podio del lusso con Cap Ferrat e Saint Tropez

Super User 22 Luglio 2025 353 Visite

 

Non è solo una cartolina d’Italia, ma un simbolo dell’eleganza mediterranea: Portofino sale sul podio delle località marittime più esclusive d’Europa, affiancata da due icone francesi del lusso, Cap Ferrat e Saint Tropez. È quanto emerge dallo studio condotto da Abitare Co., che ha analizzato i prezzi di acquisto per abitazioni e ville di fascia alta in 20 località top tra Italia ed estero.

Con un prezzo medio di 15.800 euro al metro quadro per un immobile di prestigio vista mare, Portofino si piazza terza nella classifica generale, superando altre destinazioni italiane storicamente legate al turismo di lusso. Le ville più esclusive nel borgo ligure toccano anche i 27.500 €/mq, confermando una crescita del +15% negli ultimi cinque anni, a fronte di un’offerta estremamente limitata: appena una dozzina di compravendite all’anno.

 

Il podio del lusso marittimo

In vetta alla classifica, Cap Ferrat si conferma la regina assoluta del lusso mediterraneo, con prezzi medi che raggiungono 18.500 €/mq, ma che per le ville più esclusive possono arrivare a 43.500 €/mq. Segue Saint Tropez con 16.800 €/mq, e picchi fino a 38.500 €/mq per dimore fronte mare. La crescita dei valori in queste località è significativa: +40% a Cap Ferrat e +30,2% a Saint Tropez negli ultimi cinque anni.

 

Santa Margherita Ligure entra in classifica

A testimonianza del valore crescente della Riviera di Levante, anche Santa Margherita Ligure entra nella top 20 con un prezzo medio di 6.800 €/mq, posizionandosi al 14° posto. Rispetto ad altre mete italiane come Porto Cervo (8.600 €/mq) e Positano (8.200 €/mq), Santa è più accessibile, ma si mantiene saldamente nella fascia alta del mercato immobiliare.

 

Ville da sogno: i prezzi delle residenze fronte mare

Lo studio di Abitare Co. conferma che per le ville luxury vista mare i valori salgono vertiginosamente. Oltre ai 43.500 €/mq di Cap Ferrat e i 38.500 €/mq di Saint Tropez, spicca Portofino con 27.500 €/mq, che si distingue tra le destinazioni italiane più ambite per chi cerca privacy, bellezza naturale e servizi esclusivi. Seguono Capri (25.400 €/mq), Forte dei Marmi (24.250 €/mq) e Positano (23.700 €/mq).

 

Chi compra il lusso sul mare? Italiani a Portofino, stranieri sulla Costa Azzurra

A Portofino, gli acquirenti sono in maggioranza italiani (65%), mentre all’estero domina la clientela internazionale: a Cap Ferrat solo l’8% delle transazioni riguarda residenti locali, con il restante 92% attribuito a investitori stranieri. Dati simili emergono a Mykonos (90% di stranieri) e Formentera (85%).

 

Mediterraneo da sogno: un trend in crescita

Comprare casa nelle località più iconiche del Mediterraneo è una scelta sempre più diffusa tra milionari e investitori di fascia alta. A trainare la domanda, oltre al fascino paesaggistico e allo stile di vita esclusivo, ci sono anche vantaggi fiscali e un mercato immobiliare che si dimostra solido e in crescita. Per Portofino, e per altre perle italiane del lusso, il futuro si prospetta ancora più brillante.

 

Aumento Imu, centrodestra Genova: “Giunta Salis si fermi ascoltando appello associazioni”

Super User 21 Luglio 2025 487 Visite

“Ripensateci. L’aumento dell’Imu è socialmente insostenibile, sia per i proprietari che avranno la batosta di Natale, sia per gli inquilini che vedranno aumentare gli affitti rispetto a un canone concordato non più incentivato. È quanto emerso dalle audizioni delle associazioni di proprietari e inquilini, oggi, in commissione comunale nel silenzio assordante della maggioranza. Tutti gli intervenuti hanno confermato sia l'urgenza di trattare in sala rossa il tema dell'aumento dell'Imu (così come richiesto giovedì scorso), sia tutti gli effetti a cascata della misura deliberata dalla giunta. I costi sociali saranno ingenti: rischiano di essere il triplo degli incassi prodotti dal gettito incrementato”. Così i capigruppo Ilaria Cavo (Noi Moderati Orgoglio Genova), Paola Bordilli (Lega), Pietro Piciocchi (Vince Genova), Alessandra Bianchi (Fratelli d’Italia), Mario Mascia (Forza Italia) e il consigliere comunale Sergio Gambino (Gruppo Misto). 

“Di fronte a maggiori entrate pari a 5 milioni per l'aumento dell'Imu sugli immobili affittati a canone concordato - proseguono -, l'effetto dato dall'aumento dei canoni di affitto porterà a una necessità di ricorso esponenziale al fondo per la morosità incolpevole.  Quello che il Comune incamererà con l'aumento dell'Imu dovrà spenderlo per far fronte agli effetti sociali che si scateneranno. Ci uniamo all'appello delle associazioni per fermare la misura.  Colpire lo strumento del canone concordato significa colpire e far saltare il banco della locazione privata. E' emerso inoltre che su una variazione di oltre 49 milioni di euro, solo 15 sono destinati a scuola e sociale per dare continuità ad attività già in corso, senza aggiungere alcun nuovo servizio in questi comparti, nonostante i proclami di questi giorni. Non è vero, pertanto, che si deve aumentare l'Imu per sostenere scuola e sociale: la reale necessità di questo aumento delle tasse resta tuttora ignota. I lavori odierni hanno anche fatto emergere come la Giunta Salis abbia mentito perché non ha trovato alcun buco di 50 milioni di euro, tenuto conto che l'aumento dell’Imu vale 5 milioni su una manovra complessiva di 49, di cui ben 23 accantonati nell'ultimo rendiconto del centro destra”.

“Come se non bastasse, l'audizione del Presidente di AMIU ha confermato che, a decorrere dal prossimo anno, si profila un incremento della TARI necessario a finanziare i rinnovi contrattuali del personale. Come opposizione ci opporremo in ogni sede a questo continuo ricorso alla leva fiscale ai danni di cittadini e imprese”, concludono i capigruppo del centrodestra.

Economia ligure in crescita, Rosso: “Il governo di centrodestra produce risultati, Salis solo ideologia”

Super User 21 Luglio 2025 1033 Visite

“I dati che arrivano dalla Liguria su occupazione e Pil non solo sono confortanti, ma dimostrano che con il centrodestra all’opera la crescita c’è così come stiamo vedendo a livello Nazionale”. Così Matteo Rosso, deputato coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, commenta i dati economici della Liguria.

“I numeri sono chiari - prosegue il meloniano - il Pil regionale in crescita all’1% tiene conto di un’economia resiliente e di un impegno del nostro tessuto imprenditoriale che, accompagnato dalle scelte della Regione, ha saputo puntare sui porti, sulla blue economy e sul turismo. Il binomio pubblico e privato che funziona, dove il primo deve essere a supporto e non di ostacolo a chi vuol far crescere la Liguria come l’Italia. Crescita che si vede anche nei numeri sull’occupazione in cui la crescita del 3,7% sul 2024 e la diminuzione degli inattivi mantengono le promesse fatte ai cittadini liguri”.

“I dati della Liguria espressi nel Defr riflettono il trend nazionale e vanno in controtendenza alla propaganda della sinistra che dipinge l’Italia al collasso economico e isolata nel mondo. I fatti smentiscono la narrazione della sinistra che, al contrario, sta già deprimendo Genova a poche settimane dal suo insediamento - aggiunge Rosso -. Incuranti del confronto con cittadini, imprese e sindacati proseguono sulla via della decrescita felice che fu di Doria e che nel 2017 abbiamo interrotto. L’ultimo atto ideologico è quello del salario minimo per gli appalti con il Comune che, estromessi gli organismi sindacali, e basandosi sull’aggiudicazione al maggior ribasso non farà che abbassare il costo del lavoro che oggi potrà contare su un nuovo valore non concordato dai sindacati. Un altro risultato dopo aver aumentato le tasse, smantellato la sicurezza nel centro storico, la gratuità dei mezzi pubblici e le opere di modernizzazione della Città”.

“Una bella differenza con quanto fatto dal centrodestra nel 2017 che aumentò la sicurezza spostando il mercatino illegale di Corso Quadrio e che diminuì la tariffa dei parcheggi di Genova che sotto la sinistra erano i più cari d’Italia”, conclude il deputato di Fratelli d’Italia.

Turismo, Genova si promuove sul portale Visit Italy puntando su autenticità e identità

Super User 21 Luglio 2025 376 Visite

 

Genova punta a diventare una delle nuove capitali del turismo sostenibile e autentico. Con la recente selezione tra le Best in Travel 2025 di Lonely Planet – unica città italiana a ricevere questo riconoscimento – il Comune ha deciso di investire in una nuova campagna di promozione turistica, affidata a Visit Italy, portale leader del settore. Obiettivo: rafforzare il posizionamento internazionale della città e attrarre viaggiatori consapevoli, lontani dalle logiche del turismo di massa. 

La campagna mira a raggiungere oltre 10 milioni di utenti entro il 2025, promuovendo Genova come destinazione autentica e sostenibile. Attraverso contenuti editoriali curati, percorsi tematici, valorizzazione delle eccellenze locali e diffusione su canali nazionali e internazionali, la narrazione si concentra su ciò che rende Genova unica: i suoi vicoli ricchi di storia, l’armonia tra mare e colline, il fascino discreto di una città da scoprire con lentezza.

“Genova incarna ciò che oggi i viaggiatori cercano: autenticità, qualità dell’esperienza e un forte legame con il territorio - afferma Ruben Santopietro, CEO di Visit Italy -. È una città che non si esaurisce in uno sguardo veloce, ma che premia chi sceglie di viverla davvero. In un momento in cui il turismo globale si sta ridefinendo, Genova si propone come modello di equilibrio tra attrattività, sostenibilità e visione. È pronta per essere raccontata e scoperta da chi vuole viaggiare con più consapevolezza e meno fretta. Un’alternativa vera al turismo della checklist era”.

“Siamo davvero soddisfatti, come amministrazione comunale, di avere affidato a un portale autorevole e conosciuto in tutto il mondo come Visit Italy la nuova campagna internazionale di promozione della nostra città - dichiara l’assessora al Turismo del Comune di Genova, Tiziana Beghin -. Già oggi tra le mete italiane più ricercate e amate dai turisti europei e internazionali, Genova ha ancora delle potenzialità inespresse in termini di valorizzazione del suo straordinario patrimonio storico, culturale, ambientale e paesaggistico. Ecco perché, con il sostegno di Visit Italy, contiamo di incrementare ulteriormente i flussi di visitatori diretti nella nostra città, per far scoprire al grande pubblico la bellezza autentica e variegata del territorio genovese, nel segno di un turismo capace di convivere in maniera armoniosa con la nostra comunità e improntato ai fondamentali criteri di sostenibilità e accessibilità”.

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