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Telemarketing selvaggio, Viale (Lega): “Bloccare pratiche scorrette e limitare abusi e truffe”

Super User 20 Giugno 2024 475 Visite

“Purtroppo ogni giorno siamo vittime di telefonate non desiderate che riguardano la pratica di molti call center italiani ed esteri, che spesso fanno apparire il numero telefonico come italiano anche se in realtà è un numero estero, di effettuare contratti commerciali abusivi e operazioni di ‘telemarketing selvaggio’. Per bloccare queste pratiche scorrette e limitare abusi e truffe, tra le altre cose, è necessario agire presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy affinché il Registro pubblico opposizioni (RPO) previsto dall’attuale normativa diventi uno strumento realmente efficace. In tal senso ho depositato in Regione Liguria un’interrogazione, soprattutto a tutela degli utenti più deboli come gli anziani”. Lo ha dichiarato il vice capogruppo regionale della Lega Sonia Viale.

“L’iscrizione di un cittadino al RPO impedisce infatti agli operatori il trattamento dei dati personali degli utenti ‘per fini di invio di materiale pubblicitario, vendita diretta, comunicazione commerciale o per il compimento di ricerche di mercato’ e annulla i consensi di telemarketing e la cessione a terzi di dati personali. Tra l’altro, il recente decreto legislativo n. 48/2024 dispone interventi nell’uso delle numerazioni e dei siti web. Per esempio, il blocco delle chiamate dall’estero, che possono essere scambiate per telefonate nazionali, potrà rivelarsi in futuro uno strumento utile contro il telemarketing selvaggio, le pratiche commerciali aggressive, frodi e abusi. Però occorre agire al più presto contro questo fenomeno, considerato che a oggi è trascurato dalla normativa di settore e l’azione risulta ben poco incisiva”, conclude Viale.

Tariffe Tari, neutralizzati gli incrementi e contributo per i meno abbienti

Super User 20 Giugno 2024 481 Visite

La Giunta comunale di Genova ha deliberato in data odierna le tariffe della Tari per l'anno 2024. 

Nonostante l'incidenza dell'inflazione sui piani finanziari dei servizi dei gestori dei rifiuti, sono stati neutralizzati incrementi di tariffa rispetto all'anno precedente tanto per l'utenza domestica, quanto per l'utenza non domestica. Rispetto a quest’ultima si registra una lieve flessione del prelievo, peraltro in continuità con il trend di diminuzione già avviato nel precedente anno d'imposta.

Tale risultato viene conseguito grazie, prevalentemente, ad un significativo incremento del numero degli utenti del servizio e dell'estensione delle superfici rilevato tra l'anno 2023 e l'anno 2024: in particolare, con riferimento all'utenza domestica, il numero dei nuclei iscritti è passato da 277.169 dell'anno 2023 a 287.976 di quest'anno; quanto all'utenza non domestica, tra il 2023 e il 2024 le unità iscritte sono passate da 95.846 a 96.940, con un incremento di superficie da 7.847.121 mq a 8.028.318 mq.

La Giunta comunale ha approvato, altresì, lo schema di protocollo di intesa con le organizzazioni sindacali volto al riconoscimento di un contributo in favore dei nuclei familiari e nuclei di pensionati con reddito ISEE fino a 20 mila euro, titolare di unità immobiliare con superficie fino a 100 mq, prevedendo a tale scopo una dotazione economica pari a 1 milione e 200 mila euro.

Si rammenta che sulla tariffa grava per oltre il 20% la quota annuale del piano di rientro del debito del periodo 2014/2017, ammontante ad oltre 185 milioni di euro, che - come disposto dalla Corte dei Conti con deliberazione dell'anno 2020 - deve essere ripianato mediante la TARI.

Il Comune di Genova, nonostante il diffuso incremento in tutta Italia dei piani finanziari dei gestori del servizio a seguito del recupero dell'inflazione, secondo quanto disposto con recenti determinazioni ARERA, si conferma l'unica tra le grandi Città del nostro Paese ad avere evitato incrementi di tariffa.

"Non posso che felicitarmi per questo enorme e non scontato risultato - commenta il vice sindaco e assessore al Bilancio Pietro Piciocchi - frutto di un lavoro paziente e rigoroso dei nostri uffici ma, al tempo stesso, indubbiamente espressione di un trend positivo che la nostra Città sta vivendo e che ha portato ad un aumento molto significativo della base imponibile complessiva del tributo. La nostra Amministrazione, in una contingenza storica certamente non facile per la finanza locale, è riuscita a mantenere fede all'impegno assunto di sterilizzare gli aumenti tariffari e continuerà ad operare in questa direzione. Desidero ringraziare infine le organizzazioni sindacali per la sottoscrizione del protocollo che prevede l'erogazione di un contributo economico in favore dei nuclei con maggiori difficoltà. Lo scorso anno, grazie a tale strumento, abbiamo accolto oltre 1.300 domande e auspichiamo, anche grazie ai miglioramenti apportati, di raggiungere ancora più utenti”.

Arrivo dell’Orient Express a Santa Margherita, assessore Sartori: “Tigullio sempre più glamour”

Super User 19 Giugno 2024 807 Visite

“Con l'arrivo dell'Orient Express a Santa Margherita, il Tigullio si conferma il territorio più glamour della Liguria. Questo iconico treno, con i suoi arredi lussuosi ma allo stesso tempo retro, evoca periodi quasi pionieristici del turismo quando viaggiare era un privilegio di pochi: oggi invece, fortunatamente, tutti hanno la possibilità di girare il mondo. C'è sempre chi però non bada a spese e non disdegna il lusso come gli esclusivi passeggeri del treno che da venerdì avranno anche la possibilità di soggiornare a Portofino in uno degli alberghi più belli della zona. Dopo la festa dei miliardari indiani, il borgo è sempre più una meta internazionale e alla moda: un ottimo ritorno di immagine che ritengo sia positivo ovviamente per il Tigullio ma anche per tutta la Liguria”. Così l'assessore regionale al Turismo Augusto Sartori in merito al treno Orient Express che venerdì 21 giugno, alle 13:00, farà il suo arrivo alla stazione di Santa Margherita dopo essere partito il giorno prima da Parigi.

Elisabetta Calvi è il nuovo amministratore unico di Spim, subentra a Stefano Franciolini

Super User 19 Giugno 2024 560 Visite

Elisabetta Calvi è il nuovo amministratore unico di S.P.Im. S.p.A., la società che gestisce gli immobili del Comune di Genova.

Commercialista, Calvi ha ricoperto in questi anni il ruolo di presidente del Collegio Sindacale della stessa società e sostituisce Stefano Franciolini che ha guidato S.P.Im. negli ultimi nove anni.

"Desidero esprimere, anche a nome del sindaco Marco Bucci, un sentito ringraziamento a Stefano Franciolini per l'importante lavoro svolto in questi anni a servizio della nostra società e per il suo inestimabile contributo professionale – sottolinea il vice sindaco di Genova con delega alle attività di S.P.Im, Pietro Piciocchi -. Un ringraziamento speciale va anche ai consiglieri e al collegio sindacale per la dedizione e l'impegno profuso all'interno della società. Non da ultimo, un particolare ringraziamento a tutti i dipendenti di S.P.Im. S.p.A., il cui contributo è essenziale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Auguro un sincero “un bocca al lupo” al nuovo amministratore unico di S.P.Im. S.p.A., la dottoressa commercialista Elisabetta Calvi. Siamo pronti a intraprendere insieme questo percorso di costante crescita nella riqualificazione e rigenerazione urbana”.

Stefano Franciolini andrà a ricoprire il ruolo di presidente del Collegio Sindacale formato anche da Gerolamo Giudice e Donatella Maria Paoletti. Barbara Pollicina e Fabrizio Vigo sono i sindaci supplenti.

“In questi ultimi anni abbiamo avviato e consolidato una nuova strategia che ci ha permesso di trasformarci da società focalizzata solo sulla vendita di appartamenti e locali, a veri e propri protagonisti delle attività di gestione e valorizzazione immobiliare, diventando punto di riferimento per lo sviluppo di innovativi progetti di efficientamento energetico – sottolinea Stefano Franciolini - Abbiamo dimostrato che è possibile creare progetti di rigenerazione urbana pensando già in fase di progettazione ad un mix di fruizione e utenza, adattandoli alle esigenze delle comunità. Un modello che oggi viene preso ad esempio in tutta Italia.

Sono certo che Elisabetta Calvi, che conosce a fondo la società, darà un ulteriore impulso alla propensione di S.P.Im. verso ila realizzazione di progetti innovativi”.

Industria, in arrivo due bandi regionali per l'area di crisi complessa e non complessa

Super User 19 Giugno 2024 519 Visite

Trenta milioni per l'industria ligure. È quanto è pronta ad attivare a luglio Regione Liguria per accompagnare lo sviluppo produttivo delle imprese localizzate nelle aree di crisi industriale complessa e non complessa. Ad illustrare le misure, a valere sulle risorse della programmazione FESR 2021-2027, l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana in un punto stampa tenutosi presso la Sala Trasparenza di Regione Liguria.

"Per rafforzare l'occupazione e l'economia dei nostri territori, Regione Liguria, in linea con l'intesa sottoscritta con le sigle sindacali nell'autunno scorso e a seguito del confronto con le associazioni datoriali, attiverà nella seconda metà di luglio importanti opportunità a sostegno delle aree di crisi industriali liguri - spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana - Con queste due misure molto attese dalle imprese liguri, che cubano complessivamente 30 milioni di euro, manteniamo il criterio di proporzionalità tra investimenti da realizzare, quantità e qualità dell'occupazione prevista. Questo per aiutare territori che negli anni hanno subito una pesante de-industrializzazione - aggiunge l'assessore - a investire in un'occupazione più stabile e in un ambiente di lavoro sempre più sicuro e produttivo". 

Si ricorda che, secondo la delibera di giunta del 28 ottobre 2016, rientrano nelle aree di crisi industriale non complessa i comuni di Genova (aree portuali, parte della Val Polcevera, aree di Cornigliano, Erzelli, entroterra di Voltri), Borzonasca, Carasco, Chiavari, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lorsica, Mezzanego, Moconesi, Ne, Neirone, Orero, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d'Aveto, Tribogna, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Dolcedo, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Rezzo, Vessalico, La Spezia, Arcola, Bolano, Santo Stefano di Magra e Follo. 

Mentre i comuni riconosciuti all'interno dell'area di crisi industriale complessa del Savonese sono: Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Plodio, Quiliano, Roccavignale, Vado Ligure, Villanova d'Albenga. 

L'agevolazione prevista dai due strumenti, che avranno una disponibilità economica pari ai 15 milioni di euro, riguarda le attività economiche rientranti nei comuni coinvolti e combina una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell'investimento effettuato dall'impresa a un contributo a fondo perduto che può raggiungere fino al 25% dei costi ammissibili.

Per richiedere l'agevolazione regionale l'investimento dev'essere superiore ai 200 mila euro. Sono consentite spese, anche quelle avviate a partire dal 1° luglio 2023, per: l’acquisto di suolo aziendale (max 10% delle spese), fabbricati, opere edili e impiantistiche nella misura del 50% (incluse le spese di progettazione e collaudo), acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuovi di fabbrica, acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze (es. licenze d’uso per piattaforme digitali, digital market, condivisione di documenti ecc.), know-how (max 20% investimento), prestazioni consulenziali (max 10% investimento), studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale ed ambientale, interventi per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali (es. soluzioni di digital/web marketing, siti internet, “e-business” e “e-commerce”, punto vendita digitale).

Le imprese interessate potranno presentare domanda, accedendo al Sistema "Bandi On Line" di Filse, dal 23 al 31 luglio.

 

Legge autonomia differenziata, assessore Maresca: “Possibile vantaggio per il porto di Genova”

Super User 19 Giugno 2024 529 Visite

“La legge sull’autonomia differenziata approvata in queste ore dal Parlamento può produrre importanti benefici anche dal punto di vista del decentramento portuale”. Così scrive in una nota l’assessore al Porto del Comune di Genova Francesco Maresca.

“Infatti - prosegue la nota -, la possibilità introdotta dalla nuova normativa di trattenere sui territori interessati il 3 per cento del gettito fiscale prodotto dalle attività portuali, rappresenta un vantaggio per le Amministrazioni locali che possono investire queste risorse in opere e azioni di sviluppo del territorio, sia in ambito comunale che regionale. Riteniamo dunque che il decentramento promosso da questa riforma, anche su materie di interesse nazionale come quella portuale, possa essere molto vantaggioso per quanto riguarda il rapporto esistente tra la nostra città e l’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale”.

“Ad oggi, il gettito fiscale di 6 miliardi di euro prodotto ogni anno dal porto di Genova, ovvero il 22% di tutte le entrate fiscali nazionali legate alle attività portuali, viene trasferito nella sua interezza a livello centrale: con la nuova riforma, invece, ci sarebbe la possibilità di trattenere una parte di queste risorse per utilizzarle sul nostro territorio”, conclude l’assessore Maresca.

Concorso candidatura Valle Stura a Comunità dello sport, Cineguida premia il video di una classe di Masone

Super User 19 Giugno 2024 1390 Visite

 Le interviste di Genova3000

Per promuovere la candidatura della Valle Stura a Comunità europea dello sport 2026, l’Istituto scolastico comprensivo che raggruppa le scuole primarie dei tre comuni della valle, Masone, Campo Ligure e Rossiglione, ha chiesto ai piccoli alunni di realizzare un video per promuovere il loro territorio in vista del possibile importante appuntamento sportivo.

Il concorso è stato vinto da una classe di Masone, che si è aggiudicata il premio (800 euro) messo a disposizione da Cineguida, associazione capofila di Aces Cinema presieduta da Enrico Cimaschi.

“Abbiamo dato questo premio perché crediamo nello sport come mezzo di socializzazione e integrazione. Ho apprezzato molto il video che ha vinto: i bambini sono riusciti a spiegare con frasi semplici il motivo per cui visitare il loro territorio”, ha spiegato il presidente Cimaschi.

Alla consegna dell’assegno, avvenuta sabato scorso nella sala comunale di Masone, Comune molto attivo nel sociale con il suo progetto sperimentale la Casa Gialla, hanno partecipato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessio Piana, il sindaco Omar Missarelli, gli assessori Alessia Ottonello e Anna Carlini, il consigliere comunale Daniele Piccardo e la direttrice dell’Istituto comprensivo Ivana Ottonello con alcune insegnati.

L'intervento del sindaco Omar Missarelli

Enrico Cimaschi, Daniele Piccardo, Omar Missarelli e Alessio Piana

Enrico Cimaschi, Omar Missarelli e Anna Carlini

Alcune insegnanti

 

La sala giochi della Casa Gialla

Presentato l’85° Giro dell’Appennino: 200 Km, partenza da Arquata Scrivia arrivo in via XX Settembre

Super User 19 Giugno 2024 836 Visite

Percorso vincente (la cronotabella), non si cambia. E così l’85esima edizione del Giro dell’Appennino regala agli appassionati, domenica 14 luglio, l’undicesimo arrivo in via XX Settembre a 25 anni dal primo che concluse la corsa del 1999. Riconferma il passaggio alla Guardia per il quarto anno consecutivo dopo il successo di folla delle edizioni precedenti. E replica la partenza da Arquata Scrivia che lo scorso anno ha “adottato” con grande entusiasmo per la prima volta la corsa dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo.

Una gara di quasi 200 chilometri molto nervosi con 2.800 metri di dislivello. Dopo il raduno ad Arquata Scrivia ci sarà il trasferimento davanti allo stabilimento Elah Dufour Novi di Novi Ligure dove avrà luogo la partenza ufficiale. Il Giro dell’Appennino non dimentica come sempre il passato: il Km. 0 sarà dedicato al Cav. Flavio Repetto che per tanti anni ha creduto nel valore sportivo e sociale del Giro dell’Appennino.

Dopo il passaggio davanti al Museo dei Campionissimi a Novi e a Pasturana teatri di molti raduni delle ultime edizioni, si entrerà nel vivo della corsa.

Il Passo della Castagnola dopo 55 Km sarà la prima asperità della giornata. Dopo Giovi e Crocetta d’Orero arriverà la parte decisiva della corsa: prima i tornanti lungo la Bocchetta con pendenze anche al 18%. Poi a Pietralavezzara si volterà a sinistra per andare, dopo la discesa verso Isoverde, ad affrontare la Guardia: pendenze del 7 e 8% per arrivare al muro di 500 metri con pendenze al 21% nella zona di Lencisa.

Discesa in picchiata verso Genova con passaggio sotto il Ponte San Giorgio, Sopraelevata e poi gran finale in via XX Settembre.

Cinque i GPM per un dislivello complessivo di 2800 metri. La cima più alta della corsa è posta alla Guardia a 733 metri. I km nella città metropolitana di Genova sono 141, pari al 71% del totale.

Traguardi volanti: i premi saranno distribuiti ai primi cinque ma in virtù della classifica complessiva dei traguardi.

Il miglior piazzamento complessivo all'85° Giro dell'Appennino sommato al 61° Trofeo Laigueglia assegnerà il Challenge Liguria alla sua settima edizione.

Tra le squadre al via sicura la partecipazione tra gli UCI Worldteams della UAE Team Emirates (che avrà il dorsale n. 1, avendo vinto nel 2023), della Astana Qazaqstan Team, della Arkea-B&B Hotels e tra gli UCI Proteams le professional italiane Polti Kometa, VF Group-Bardiani CSF-Faizanè e Corratec-Vini Fanini.

Il Giro dell’Appennino festeggia quest’anno i 90 anni facendo parte degli eventi di punta di Genova Capitale Europea dello Sport 2024. La prima edizione si svolse il 16 settembre 1934 su un percorso di 140 km con partenza e arrivo a Pontedecimo. Fu vinto dall'italiano Augusto Como, che completò il percorso in 4h21'00" precedendo i connazionali Giulio Campastro e Luigi Cafferata. Conclusero la prova 20 dei 32 ciclisti al via.

“Era una gara dura nel 1934, lo sarà anche quella del 14 luglio – commenta Enrico Costa, presidente U.S. Pontedecimo Ciclismo -. Ma anche quest’anno, oltre all’organizzazione di questo grande evento sportivo, ci siamo ulteriormente impegnati sul fronte della sicurezza per i ciclisti: l’inaugurazione della pista ciclabile di Corso Italia di Genova intitolata a Michele Scarponi e Rocco Rinaldi e l’istanza dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo per intitolare la ciclabile della Val Polcevera a Davide Rebellin e al socio Valerio Parodi sono un monito affinché tale tragedie indirizzino le istituzioni a provvedimenti che frenino la strage di ciclisti, atleti o diportisti, sulle strade italiane. Una strage che non trova alcuna scusa. Bisogna garantire agli amatori e ai ragazzi la possibilità di muoversi e allenarsi in sicurezza”.

Non a caso due eventi collaterali saranno proprio dedicati a queste categorie.

Sabato 6 luglio si svolgerà la gara per amatori Pontedecimo-Bocchetta/G.P. Comune di Campomorone, rievocazione della Pontedecimo-Bocchetta organizzata da Luigi Ghiglione negli anni ’30 del secolo scorso: l’edizione del 1933 fu la prova generale per organizzare nel 1934 la prima edizione del Giro dell’Appennino, allora denominata “Circuito dell’Appennino”. Tre mesi esatti dopo l’inaugurazione di via Luigi Ghiglione a Pontedecimo, il percorso unirà questa nuova via dedicata allo storico patron, con il Cippo di Ghiglione sulla Bocchetta, eretto a fianco di quello di Coppi. Ritrovo alle ore 14 presso il Centro Commerciale L’Aquilone, partenza ufficiale a Campomorone. 

Il giorno della gara si svolgerà “Il chilometro dell’Appennino-Memorial Giulio Enante” pedalata di bambini e ragazzi dall’arco dell’ultimo chilometro all’arrivo di via XX Settembre, con qualsiasi tipo di bicicletta, poco prima dell’arrivo dei professionisti, in ricordo di Giulio Enante, già Commissario Superiore della Polizia Municipale di Genova e consigliere direttivo dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo.

La grande festa in piazza De Ferrari sarà completata con la terza edizione dell’Expo dell’Appennino al Palazzo della Borsa, per la promozione delle attività sportive, turistiche, gastronomiche, agricole, artigianali e della tradizione del territorio percorso dal Giro dell’Appennino, grazie alla Camera di Commercio di Genova.

Una festa che avrà già un’importante anteprima alla vigilia, sabato 13 luglio al Cabannun di Campomorone, quando verrà premiato con l’Appennino d’Oro Domenico Pozzovivo. Partecipando all’ultimo Giro d’Italia (terminato al ventesimo posto), ha raggiunto il record storico di partecipazioni, 18, tante quante quelle di Vladimiro Panizza.

Due volte primo sulla Bocchetta, nel 2010 e nel 2012. Professionista dal 2005, stagione in cui il suo miglior risultato è stato il quinto posto al Giro dell’Appennino. È salito sul podio nel 2010, secondo alle spalle di Robert Kiserlovski.

“A livello personale sono particolarmente legata al Giro dell’Appennino perché questo evento mi accompagna fin dall’inizio del mio assessorato: ricordo che presentammo l’edizione 2021 come quella dell’auspicata ripartenza post-covid, seppur con ancora numerose incertezze legate alla pandemia – ricorda Simona Ferro, Assessore allo Sport della Regione Liguria -. Questo biennio è particolarmente significativo per il mondo sportivo di Genova e della Liguria. L’ottenimento di prestigiosi riconoscimenti come “Genova capitale europea dello sport 2024” e “Liguria regione europea dello sport 2025” dimostrano di come anche il mondo del ciclismo sia stato fondamentale nell’ottenere questi due importanti risultati”.

"Ottantacinque edizioni per il Giro dell'Appennino, venticinque delle quali concluse in via XX settembre con una iconica volata finale. Due speciali ricorrenze per una corsa entrata stabilmente nel cuore dei genovesi e attesa ogni anno con grande trepidazione, a maggior ragione in questo 2024 in cui Genova è Capitale Europea dello Sport -afferma l’Assessore allo Sport del Comune di Genova, Alessandra Bianchi - Quest'evento, di calibro internazionale, unisce all’aspetto agonistico la valorizzazione del nostro territorio offrendo alle bellezze ed eccellenze della nostra città una vetrina unica. Faccio i complimenti all’U.S. Pontedecimo, guidata dal presidente Enrico Costa, per la grande passione, la dedizione e l’impegno che, anno dopo anno, mette in pista per regalare a tutti gli appassionati e non solo una manifestazione sempre più spettacolare. La tradizione ciclistica a Genova ha radici profonde, tanto in campo agonistico quanto in campo amatoriale e, come Amministrazione vogliamo continuare a promuoverla insieme al tema della sicurezza".

“Il Giro dell’Appennino è un evento straordinario che fa battere il cuore della nostra Valpolcevera. Ogni anno, ci riempiamo di orgoglio nel vedere la passione degli organizzatori e la determinazione dei ciclisti in gara – commenta Federico Romeo, presidente del Municipio V Valpolcevera -. Non vedo l'ora di percorrere le strade dove passerà il Giro, e di incontrare le persone che si raduneranno per sostenere i ciclisti. Sarà un'occasione per vivere lo spirito di comunità che contraddistingue la nostra terra, con sorrisi e tanta energia positiva lungo il percorso, fino al magnifico traguardo in Via XX Settembre, nel cuore pulsante di Genova”.

“L’Acquario di Genova non poteva mancare al fianco del Giro dell’Appennino in questo importante anniversario – commenta Beppe Costa, Presidente e Amministratore Delegato di Costa Edutainment -. Siamo felici di offrire ospitalità alla presentazione di questa gara che da 90 anni contribuisce a far conoscere nel mondo il nostro bellissimo territorio. Appuntamento che, nel più ampio contesto di Genova Capitale Europea dello Sport, diventa ancora più volano sportivo e turistico della nostra regione e, con grande attenzione, rafforza ancora di più l’azione di informazione e sensibilizzazione sul tema della sicurezza sulle strade”.

Tumori, Gratarola: “I dati sulla mortalità aggiornati nel registro regionale che fa capo al San Martino”

Super User 19 Giugno 2024 346 Visite

 

“L'attività di sorveglianza epidemiologica locale sulla mortalità per tumori nella provincia della Spezia è stata regolamentata da una specifica Convenzione con il Comune della Spezia. A decorrere dal 2022, dopo la scadenza della convenzione stessa, la produzione di dati relativi a prevalenza, incidenza, sopravvivenza e mortalità dei tumori nel territorio ligure continua ad essere aggiornata, ma compete al Registro Tumori Regionale, in quanto è stato approvato l'aggiornamento di tale Registro, che fa capo alla S.C. Epidemiologia Clinica dell'Ospedale San Martino, con estensione della copertura del Registro Tumori genovese a tutta la popolazione ligure”. Così l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere regionale Paolo Ugolini sui report in merito ai dati sulla mortalità oncologica nello spezzino.

“A partire dal 2012 - continua l’assessore Gratarola - ASL 5, così come tutte le altre ASL liguri, contribuisce all'elaborazione e pubblicazione da parte di A.Li.Sa. del Profilo di salute dei Liguri che contiene un sistema di indicatori di salute con dettaglio di ASL, tra cui indicatori di mortalità e ricovero.

A partire dal 2016, nell'ambito dei Piani Regionali di Prevenzione, la Regione ha anche istituito il Tavolo Ambiente-Salute, composto da rappresentanti di tutti gli Enti interessati dalle problematiche ambientali/sanitarie”.

Treni, Sartori: “I collegamenti sono aumentati e abbiamo introdotto agevolazioni per tutti i pendolari”

Super User 19 Giugno 2024 676 Visite

"Le opposizioni continuano a gettare fango sulla politica regionale dei trasporti ferroviari senza dire nulla di concreto, ma limitandosi a fare futile e vacua propaganda. Con il nuovo orario estivo in vigore dal 9 giugno, invece, abbiamo aumentato i collegamenti da e per la Liguria con il potenziamento nelle fasce orarie serali e notturne nei fine settimana nelle tratte Sestri Levante-La Spezia, Recco-Sestri Levante, Savona-Ventimiglia, in entrambe le direzioni. Oltre a questo, sono state implementate, anche in orario diurno, le corse da Genova Brignole a Sestri Levante nei fine settimana e nei giorni festivi e da Genova Piazza Principe a Savona il sabato. Inoltre, sono state prolungate le corse di nove collegamenti 'Cinque Terre Express' nella tratta da Levanto a Sestri Levante. Abbiamo, insieme alla Regione Lombardia, finanziato i 'Treni del Mare' che collegano Monza, Como, Bergamo, Gallarate, Milano e Pavia alle principali località delle nostre due riviere. A partire da marzo abbiamo inoltre implementato la linea tra Genova e Milano servendo di conseguenza la Valle Scrivia e, su nostra richiesta, abbiamo chiesto e ottenuto da Treni Turistici italiani di inserire le fermate di Imperia e Diano nel nuovo 'Espresso Riviera' che dal 3 agosto fino a fine settembre unirà Milano Centrale e Pavia a Ventimiglia fermando anche a Varazze, Savona, Albenga, Alassio, Sanremo e Bordighera”. Così l'assessore ai Trasporti della Regione Liguria Augusto Sartori replica alle opposizioni in Consiglio regionale.

“A chi ci accusa di pensare solo ai turisti e non ai pendolari – conclude Sartori - ricordo un fatto incontrovertibile: abbiamo introdotto la gratuità per gli studenti under19 e le riduzioni del 50% per gli under26 consentendo alle famiglie liguri di risparmiare fino a 500 euro all'anno. Per quel che riguarda i lavoratori, infine, abbiamo congelato i rincari sugli abbonamenti, che altrimenti sarebbe stato del quasi 5% e abbiamo raddoppiato il valore del bonus previsto per i pendolari in caso di ritardi e soppressioni".

Aggressione autista Amt, la solidarietà dell’assessore Campora e i comunicati dei sindacati Faisa-Cisal e Ugl

Super User 18 Giugno 2024 1023 Visite

“Quanto accaduto lunedì sera a un autista AMT, preso a pugni in faccia per avere cambiato il percorso dell’autobus, è gravissimo. Da parte mia, della Giunta e del Comune di Genova, massima solidarietà non solo al lavoratore vittima di questa vergognosa aggressione, ma anche a tutti i dipendenti dell’azienda che sono oggetto, a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale, di minacce e violenze, verbali e fisiche. Per fare subito chiarezza sull’accaduto, e impedire il ripetersi in futuro di episodi di questo genere, giovedì ci sarà una riunione con l’azienda e le organizzazioni sindacali: continueremo a lavorare insieme, come abbiamo fatto in tutti questi anni, per garantire la sicurezza dei lavoratori di AMT”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità Integrata e Trasporti del Comune di Genova Matteo Campora.

 

Il comunicato di Faisa-Cisal, Cgil, Cisl e Uil Trasporti

Negli ultimi anni, dopo la ripresa susseguitasi alla crisi pandemica, il TPL a Genova ha subito grandi mutazioni a causa del traffico congestionato, per l’avvento di nuove forme di mobilità che non sono facilmente coniugabili con il trasporto tradizionale, con i cantieri che sono sorti in molte parti della nostra città, e oltre a questi aspetti ci sono diverse abitudini della società che sono cambiate ed è cresciuto sia il traffico privato che la domanda di Trasporto Pubblico.

Le scriventi OO.SS. hanno dapprima più volte sensibilizzato AMT riguardo alle condizioni di lavoro del Personale Viaggiante esasperate da tempi di percorrenza assolutamente inadeguati, per poi, in mancanza di risposte organizzative TANGIBILI da parte aziendale, esortare con il comunicato del

19 aprile u.s. affinchè venisse programmato un servizio che prevedesse un’adeguata quantificazione dei tempi di percorrenza. Abbiamo posto l’accento, se mai ce ne fosse stato bisogno, sul fatto che, in presenza di un servizio offerto al pubblico che su più linee urbane mancava di regolarità, si stava mettendo a repentaglio la sicurezza delle Lavoratrici e dei Lavoratori aumentando le pressioni da parte della clientela e, con esse, il rischio di aggressione.

CREDEVAMO DI AVERLO SCRITTO IN MANIERA CHIARA.

A seguito di mancati interventi, abbiamo informato l’Azienda che le aggressioni verbali nei confronti dei dipendenti erano esponenzialmente in aumento, in particolar modo sulla linea 1, in perenne e costante sofferenza (tagli necessari addirittura alle 6 della domenica mattina), abbiamo chiesto nuovamente, prima che le aggressioni verbali diventassero fisiche, tempi di percorrenza adeguati,e che fosse convocata la commissione verifica percorrenze, per dare noi stessi in primis il nostro contributo, abbiamo sottolineato in diverse sedi, quanto una direttrice principale come la linea 1 fosse in sofferenza in molte fasce orarie, e quanto di conseguenza fossero esasperati i Lavoratori e la clientela che fruiva di un servizio lubrico.

Ieri, primo giorno del servizio estivo, si è arrivati dove non sarebbe mai dovuto: un nostro collega, appena sceso dall' ennesimo bus della linea 1 che non avrebbe raggiunto la sua naturale destinazione ma era "tagliato" a Prà, si è visto sferrare due pugni in faccia. La sua colpa? Essere un TRANVIERE e rappresentare in quel momento la sua azienda che ha continuato a essere sorda e cieca: due pugni sferrati da una persona violenta, che sfogava anche verbalmente la sua rabbia contro un servizio totalmente inadeguato.

Per noi non è accettabile che il Personale Viaggiante sia sottoposto a questi atti di violenza, causati principalmente dall’azienda che non è in grado di programmare un servizio adeguato e di far lavorare i colleghi in maniera dignitosa.

NON SIAMO DISPONIBILI A SACRIFICARE LA SICUREZZA DEI LAVORATORI.

SE NON AVREMO RISPOSTE LA CATEGORIA SARÀ PRONTA ALLA LOTTA!

 

Il comunicato di Ugl Autoferro Genova

Ieri un autista è stato letteralmente preso a pugni in faccia da un utente, il giorno prima altri due autisti aggrediti verbalmente perché a dire da qualche utente avevano atteso troppo i bus.

La Ugl Autoferro di Genova, audita in Commissione Consiliare sulla questione sicurezza, congiuntamente alle altre Organizzazioni Sindacali, ha ribadito con forza alcune criticità che assumono conseguenze importanti nella valutazione della sicurezza del personale front line.

In primo luogo abbiamo portato l’attenzione sulla necessità di rivisitare i tempi di percorrenza: infatti, la presenza di situazioni che non sono verosimili, sia in termini di tempi che di carico, non fa che aumentare il rischio critico per il personale, che si trova a dover gestire un disservizio, quale quello della frequenza troppo diradata nel tempo, con relativo eccessivo carico, creando una situazione di disagio che non garantisce un servizio efficace e può, facilmente, generare in situazioni di tensione.

Abbiamo, poi, rimarcato la necessità di avere un numero superiore di guardie giurate a bordo. Questo strumento, adottato con il Protocollo Sicurezza, rappresenta un ottimo deterrente per salvaguardare la sicurezza di personale ed utenza, ma a nostro avviso non è sufficiente: serve potenziare il servizio, per aiutarci a ricostruire un clima di rispetto e civiltà nell’utilizzo dei mezzi pubblici.

Ci teniamo, in questa sede, a sottolineare che la presenza massiva di guardie a bordo – ottenuta grazie alle nostre prese di posizione ed ai nostri scioperi – non rappresenta affatto una militarizzazione del servizio, così come non significa voler lanciare segnali di “pericolo” per l’utenza: piuttosto rappresenta la certezza di un servizio controllato e garantito, almeno in termini di salvaguardia e sicurezza, dove si possa viaggiare con serenità, sia come utente che come lavoratore.

Rimandiamo quindi al mittente eventuali accuse di chi volesse appellare la presenza di forze dell’ordine come di un "comportamento squadrista”, che possa solo mettere paura agli utenti e disincentivare l’accesso al servizio: questo termine, già usato in altre situazioni per apostrofare i lavoratori, non fa, al contrario, che esasperare certi atteggiamenti e minimizzare una situazione sociale che va ricostruita capillarmente. E’ chiaro che questa operazione non è possibile senza l’ausilio delle Forze dell’Ordine, anche perché altrimenti l’unico titolare di autorità in vettura sarebbe il personale front line, con i rischi e le conseguenze che ben conosciamo e che non permetteremo più si scatenino contro le lavoratrici ed i lavoratori di AMT.

Piccardo Roberto segretario Regionale Ugl Fna.

Ecosistema, Piana: “L’equilibrio è un fenomeno dinamico da monitorare con studi scientifici”

Super User 18 Giugno 2024 347 Visite

“Il ruolo ecologico del lupo è indiscutibile. Come evidenziato in numerosi studi scientifici, le sue abitudini alimentari sono molto ampie e riguardano anche, ma non esclusivamente, il cinghiale”. Così il presidente ad interim Alessandro Piana nella seduta odierna del Consiglio regionale in risposta alla Lista Sansa sull’interrogazione avente ad oggetto eventuali rischi ambientali derivanti dal depopolamento dei cinghiali e dagli interventi umani nell’ecosistema.

“L’equilibrio dell’ecosistema è un fenomeno dinamico – continua Alessandro Piana –. Per questo la Regione Liguria si avvale del supporto dell’Università degli Studi di Genova, attraverso una apposita convenzione pluriennale con il Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita (DISTAV) per lo sviluppo di ricerche di comune interesse sulla fauna selvatica. Negli ultimi anni, si è aggiunta a tale complesso quadro, la lotta attiva all’epidemia della Peste Suina Africana, che segue per le aree indenni, le indicazioni del PRIU “Piano regionale di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie Cinghiale”.

“Ricordo invece che, per le aree soggette a restrizione per la Peste suina africana, valgono le disposizioni del “Piano Straordinario” emanato dal Commissario straordinario e valido per il periodo 2023-2028 - conclude Piana - L’incentivo deliberato dalla Giunta regionale per sostenere l’abbattimento dei capi di cinghiale da parte dei bioregolatori (cacciatori appositamente formati) nelle zone di restrizione per la PSA, risponde alla urgente necessità di provvedere al depopolamento ovvero alla riduzione della densità della specie per fini sanitari, indispensabile per limitare, e possibilmente evitare, la propagazione dell’epidemia”.

Borse di studio universitarie, Regione Liguria aumenta importo e platea di chi potrà fare domanda

Super User 18 Giugno 2024 423 Visite

C’è tempo fino al 31 luglio per presentare domanda per le borse di studio universitarie erogate da Regione Liguria attraverso Aliseo relative all’anno accademico 2024/2025. I destinatari del bando di concorso sono gli studenti iscritti all’Università di Genova o a un’istituzione AFAM (alta formazione artistica, musicale e coreutica) della Liguria.

Il bando prevede un requisito di merito, vale a dire un numero di crediti crescenti in base all'anno di frequenza, e un requisito di reddito, con un limite ISEE per presentare la domanda fino a 27.726 euro e un limite ISPE fino a 60.275 euro. Tutti gli studenti vincitori hanno diritto a una borsa di studio che prevede contributi economici, alloggio e ristorazione. Beneficiano inoltre dell'esonero della tassa regionale per il diritto allo studio e delle tasse universitarie per la frequenza dei corsi universitari.

“L’anno scorso abbiamo erogato la borsa di studio a tutti i 3.620 studenti aventi diritto – ricorda l’assessore alla Scuola di Regione Liguria Simona Ferro. – Un impegno globale di oltre 13 milioni di euro a sostegno di tanti ragazzi meritevoli ma privi di mezzi che vogliono frequentare l’università di Genova e un istituto AFAM della nostra regione. Aumentiamo inoltre il valore delle singole borse di studio e la platea di chi potrà fare domanda alzando al massimo la soglia dell’ISEEU e dell’ISPEEU prevista a livello nazionale. Anche quest’anno sono previsti aumenti alle borse per gli studenti con disabilità e quelli in particolare svantaggio economico. Confermiamo l’aumento degli importi anche per le ragazze iscritte ai corsi di studio in materie STEM: un provvedimento di cui vado orgogliosa perché la libera scelta dell’indirizzo universitario è uno dei primi passi verso il reale raggiungimento della parità di genere nel mondo del lavoro, con particolare riferimento ai settori della scienza, dell’ingegneria e della tecnologia”.

Nel dettaglio, la principale novità è l’aumento del valore delle singole borse di studio rispetto all’anno accademico 2023/2024: l’importo varia, in base al reddito ISEE dello studente e alla città di residenza, da un minimo di 2.683 euro (280 euro in più, oltre a un pasto gratuito giornaliero) a un massimo di 7.016 euro (359 euro in più, comprensivi di alloggio e di ristorazione). Si riconosce inoltre il 15% in più della borsa agli studenti con un ISEEU/ISEEUP inferiore o uguale al 50% del limite massimo di riferimento di 13.863 euro. Le studentesse iscritte ai corsi di studio in materie STEM e tutti gli studenti iscritti contemporaneamente a più corsi di studio possono richiedere il 20% in più dell’importo previsto. Agli studenti con disabilità è assegnato il 40% in più.

Gli studenti possono presentare domanda sul sito di Aliseo (aliseo.liguria.it). Sono richieste le credenziali SPID (II livello) o la CIE per gli studenti che richiedono per la prima volta i benefici per il diritto allo studio universitario per l’a.a. 2024/2025. Tali credenziali non vengono richieste per gli studenti minorenni e gli studenti non in possesso di cittadinanza italiana e di un documento di identità italiano valido. Le matricole possono fare domanda con la sola pre-immatricolazione.

È attivo un call center 840.848038 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e il martedì e il mercoledì anche dalle ore 14.30 alle ore 16.30. Inoltre, attraverso lo sportello virtuale, si potrà richiedere un appuntamento telefonico, in videochiamata o in presenza presso gli uffici di Aliseo a Genova in via San Vincenzo 4.

Artigianato, a Palazzo Imperiale le eccellenze liguri incontrano la Francia

Super User 17 Giugno 2024 434 Visite

Le imprese liguri di eccellenza incontrano la Francia. Si è svolta oggi a Palazzo Imperiale “Liguria in vetrina”, la manifestazione che ha portato a Genova dieci buyer francesi interessati ad acquistare prodotti dei settori del food, dell'arredo e dell'arte della tavola. L’evento, sostenuto da Regione Liguria attraverso Liguria International e organizzato da Confartigianato Liguria e dalla Camera di Commercio Italiana di Marsiglia, ha già visto la firma dei primi accordi tra acquirenti francesi e imprese artigiane liguri.

"L’iniziativa mira a favorire l'internazionalizzazione delle imprese liguri per promuovere il “Made in Liguria” nel mondo – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Alessio Piana – Le realtà coinvolte nell’iniziativa sono piccole e medie imprese, aderenti al marchio Artigiani in Liguria e spesso a conduzione familiare, che offrono prodotti di nicchia e di altissima qualità. Imprese che oggi sono chiamate ad affrontare i mercati globali e per farlo hanno bisogno di tutto il supporto possibile da parte di istituzioni e associazioni. Come Regione abbiamo messo in campo bandi specifici per sostenerle nella crescita, rafforzarle e dar loro supporto per affrontare i nuovi mercati digitali ed esteri. In particolare l’iniziativa di oggi è stata inserita all’interno del Piano Attuativo 2024 di Liguria International per strutturare, insieme alle associazioni di categoria e alle imprese, un percorso di promozione di prodotti tipici e peculiarità del territorio capace di dare forza all’intero “sistema Liguria” e creare nuove opportunità di sviluppo sui mercati internazionali".

I dieci buyer presenti a Genova rappresentano tutte le aree geografiche francesi. Nel corso della mattinata di lavoro hanno già siglato nuove partnership e avviato collaborazioni con le imprese artigiane presenti a Palazzo Imperiale.

"Per la Liguria la Francia rappresenta il primo mercato di esportazione in Europa (9,07%) e i buyer presenti in questa due giorni stanno toccando con mano il “saper fare ligure” - afferma Luca Costi, segretario regionale di Confartigianato Liguria. – Siamo orgogliosi di far conoscere le nostre eccellenze, valorizzando in particolar modo le imprese con il marchio "Artigiani In Liguria" e di aiutare anche le realtà più piccole ad approcciare la sfida dell’internazionalizzazione. L’interesse dei buyer francesi e gli accordi che si stanno già concretizzando ci confermano di essere sulla strada giusta".

La due giorni prosegue domani con la visita alle aziende del territorio per scoprire i velluti di Zoagli e la sedia chiavarina e due aziende del food nel genovesato appartenenti ai settori dell’arte cioccolatiera e della panificazione.

Toti chiede di incontrare i leader liguri del centrodestra

Super User 17 Giugno 2024 440 Visite

Tramite il suo legale Stefano Savi, Giovanni Toti ha chiesto al Tribunale di incontrare i leader liguri del centrodestra: Matteo Rosso (FdI), Edoardo Rixi (Lega) e Carlo Bagnasco (FI).

All’incontro, che potrebbe avvenire da remoto in presenza nella casa di Ameglia dove Toti è agli arresti domiciliari dallo scorso 7 maggio, potrebbe partecipare anche la coordinatrice dei totiani, la deputata Ilaria Cavo.

Fincantieri, il cordoglio della Regione Liguria per la morte del generale Graziano

Super User 17 Giugno 2024 363 Visite

"Esprimo il più profondo cordoglio a nome mio e della Giunta regionale per l'improvvisa scomparsa del generale Claudio Graziano, dal 2022 presidente del Gruppo Fincantieri ed ex capo di stato maggiore della Difesa”. Così Alessandro Piana, presidente ad interim della Regione Liguria, in merito alla notizia del decesso del Generale Claudio Graziano.

“Graziano è stato un esempio di dedizione e servizio al nostro Paese, distinguendosi per la sua integrità, la sua professionalità e il suo impegno per il progresso: una perdita che lascia un vuoto nel mondo dell'industria navale del Paese. La Giunta regionale si stringe attorno alla famiglia del Generale Graziano, ai suoi colleghi e a tutti coloro che hanno avuto l'onore di conoscerlo e lavorare con lui”, conclude Piana.

Summit Toti, l’avvocato Savi: “Le dimissioni non sono l’oggetto degli incontri”

Super User 17 Giugno 2024 395 Visite

La volontà di Giovanni Toti di incontrare i leader dei partiti della coalizione, l'eventuale summit deve però essere autorizzato dallo stesso Gip che gli ha respinto la revoca degli arresti domiciliari, aveva fatto pensare che tra gli argomenti in calendario ci potessero essere anche le sue dimissioni da presidente della Regione Liguria.

Ma il legale di Toti, l'avvocato Stefano Savi, ha specificato che le dimissioni “non sono l'oggetto degli incontri” e che il confronto servirà a tracciare la rotta sulle scelte che il Consiglio regionale “dovrà portare avanti in attesa del ritorno alla piena agibilità politica del presidente”.

Raccolta differenziata: la Liguria sfiora il 60%, nello spezzino i comuni più virtuosi

Super User 17 Giugno 2024 324 Visite

 

È arrivata a sfiorare il 60% la raccolta differenziata in Liguria nel 2023, in aumento rispetto al 57,64% dell’anno precedente e di quasi 21 punti percentuali rispetto al 38,63% del 2015. È quanto emerge dai dati consolidati accertati da Regione Liguria e approvati attraverso una delibera di Giunta, su proposta dell’assessore al Ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone.

“Un risultato senza dubbio importante, frutto di un impegno costante da parte dell’amministrazione regionale su un tema delicato e rilevante per il futuro di tutti noi e del nostro territorio come quello della gestione dei rifiuti – commenta il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana – Il lavoro portato avanti da Regione è stato fondamentale, ma è altrettanto importate ovviamente quello realizzato dai Comuni e dai cittadini, grazie alla cui collaborazione stiamo proseguendo in questo percorso virtuoso”.

“Siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo portando avanti insieme alle amministrazioni comunali con il fondamentale supporto dei cittadini che si dimostrano sempre più attenti rispetto al corretto smaltimento dei rifiuti – dichiara Giampedrone -. Ad oggi sono ben 139 i Comuni che hanno raggiunto e superato la percentuale del 65% di raccolta differenziata: erano 32 nel 2015. Questi dati confermano la bontà dell’impostazione avviata 9 anni fa, con la Regione al fianco dei Comuni maggiormente in difficoltà rispetto ad un cambio radicale di impostazione e cultura nella gestione del ciclo. I risultati sono evidenti. Proseguiremo in questo percorso virtuoso convinti di poter migliorare ancora anche grazie alla realizzazione del Piano regionale che, per la prima volta nella storia della Liguria, traguarda la chiusura del ciclo per assicurare l’autosufficienza della nostra regione nella gestione dei rifiuti”.

I 139 Comuni con la raccolta differenziata pari o superiore al 65% avranno diritto, a partire da luglio, allo sgravio fiscale per il conferimento in discarica della frazione residua, articolato in fasce di risultato, con risparmio dal 30% al 70% sull’importo base.

La percentuale complessiva della raccolta differenziata 2023 sul territorio ligure risulta pari al 59,35% in costante aumento rispetto al 57,64% dell’anno precedente, al 55,71% del 2021, al 53,46% del 2020, con un incremento di 21 punti percentuali in più rispetto al 38,63% del 2015.

A livello provinciale, lo spezzino mantiene il suo primato con una raccolta differenziata ulteriormente salita al 76,21% seguito dal savonese con il 63,05%, dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente. Seguono, con un incremento di due punti percentuali rispetto al 2022, la provincia di Imperia che arriva al 57,12% e la Città Metropolitana di Genova, che raggiunge il 53,84%: ad incidere su quest’ultimo dato, il risultato del Comune di Genova che comunque cresce significativamente fino al 47,02%, rispetto al 43,46% dell’anno precedente. Al netto del Comune di Genova, la Liguria supererebbe l’obiettivo del 65% (65,94%), mentre il resto della Città Metropolitana si troverebbe già al 68,14%.

Salgono da 16 a 18 i comuni con una percentuale di raccolta differenziata superiore all’80%: Riccò del Golfo (leader anche per il 2023 con il 89,85%), Pieve Ligure (86%), Vendone (84,58%), Rialto (83,68%), Mignanego (82,810%), Sant’Olcese (82,36%), Ortovero (82,32%), Luni (82,31%), Cairo Montenotte (82,06%), Castelnuovo Magra (81,55%), La Spezia (81,37%), Leivi (81,35%), Framura (81,29%), Vessalico (81,08%), Villanova d’Albenga (80,75%), Carrodano (80,70%), Ceranesi (80,62%) e Serra Riccò (80,36%).

Tra i comuni con oltre 15mila abitanti hanno superato il 65% di raccolta differenziata il comune della Spezia (81,37%) seguito da Albenga (75,04%), Sestri Levante (73,20%), Imperia (68,78%), Chiavari (68,52%) e Sarzana (65,54%).

Lieve arretramento per Rapallo e Sanremo, scesi rispettivamente al 62,63% e al 58,81%, mentre, pur migliorando, restano in coda Genova (47,02%), Savona (43,76%) e Ventimiglia (28,40%).

Torna a salire, seppur molto lievemente, la produzione totale dei rifiuti urbani, che si attesta complessivamente a 804.972 tonnellate contro le 803.108 tonnellate dell’anno precedente.

Per quanto riguarda invece la sola frazione indifferenziata residua, scendono a 53, rispetto ai 60 dell’anno precedente, i comuni che hanno un pro capite inferiore ai 100 kg / abitante anno. Di questi sono 8 quelli che non arrivano nemmeno a 60 chili per abitante all’anno: il più virtuoso è Ricco del Golfo, con soli 40 Kg / abitante all’anno di indifferenziato da smaltire, che ha scalzato Vendone che segue comunque a 44 Kg / abitante anno.

La delibera stabilisce anche il contributo economico da versare entro settembre a carico dei 63 Comuni in cui si è riscontrata una eccedenza di rifiuto indifferenziato rispetto ai target prefissati: i contributi complessivi scendono da circa 425mila euro a poco più di 367mila euro (-13,5%).

Gran parte del contributo da versare è dovuto dal Comune di Genova (251.948,98 euro rispetto ai 303.710,81 euro del 2022). Seguono i Comuni di Savona (33.139,98 euro rispetto ai 35.121,89 euro su base 2021) e Ventimiglia (26.780,34 rispetto a 29.764,68). Sono poi solo 11 gli altri comuni tenuti ad un versamento superiore ai 1.000 euro, mentre altri 49 comuni dovranno versare cifre inferiori ai 1.000 euro.

Sestri Ponente, commemorato l’80° anniversario della deportazione nazifascista dalle fabbriche genovesi

Super User 16 Giugno 2024 517 Visite

Questa mattina, a Sestri Ponente, alla presenza delle Autorità civili e Militari, si sono svolte le cerimonie di commemorazione in ricordo dell’80° anniversario della deportazione nazifascista di millecinquecento operai dalle fabbriche genovesi. Quella del 16 giugno 1944 fu una delle rappresaglie più gravi e più vaste dell’intero periodo di occupazione tra quelle attuate nel Nord e Centro Italia.

Alla Santa Messa officiata nella basilica di N.S. Assunta in piazza Baracca, sono seguite la deposizione di corone nell’atrio di Palazzo Fieschi e l’orazione commemorativa tenuta da Marco Granara, responsabile CISL dell'Area Metropolitana.

Insieme a Granara hanno partecipato l’assessore del Comune di Genova al Lavoro e allo Sviluppo Economico Mario Mascia, la presidente del Municipio VI Medio Ponente Cristina Pozzi, il presidente dell’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea (ILSREC) Mino Ronzitti, il presidente dell’associazione 16 Giugno ‘44 Francesco Quaglia e Daniela Botta consigliera della Città Metropolitana di Genova, oltre alla consigliera regionale Selena Candia.

Tra i momenti più toccanti della cerimonia il commosso ricordo da parte del presidente Ronzitti di Cristina Quaglia, sorella di Francesco ed ex presidente dell’associazione 16 Giugno ‘44, scomparsa a maggio, a cui è stato dedicato un minuto di silenzio in memoria.

«Sono passati ben 80 anni da quella deportazione di millecinquecento operai dalle fabbriche genovesi, ad opera dei nazifascisti, eppure lo sguardo dei Genovesi, anche grazie a queste rievocazioni annuali, è come se fosse rimasto fisso a quel male così inspiegabile, inflitto alla comunità cittadina tutta, ai suoi lavoratori, alle loro famiglie, da uomini accecati dall'istinto di sopraffazione – afferma l’assessore comunale Mario Mascia – È una pagina della nostra Storia che ci ricorda quanto male può essere perpetrato quando si pretende di soffocare quel senso di umanità che invece dovrebbe fare capolino da ogni nostro pensiero ed azione nel segno del rispetto della dignità di ogni persona. Oggi, ricordando quanto avvenuto allora, è quindi più che mai indispensabile far sì che ricordi così dolorosi non sbiadiscano mai. Occorre che restino vividi affinché non smettano mai di diffondere, anche nelle nuove generazioni, quegli insegnamenti di saggezza ed umanità utili a percorrere con passo sempre più deciso le strade che portano alla pace e a quei percorsi popolari e democratici che, come ricordato dalla nostra stessa Costituzione, ripudiano la guerra così come ogni forma di violenza anche solo morale, come strumenti di offesa alla dignità e alla libertà altrui e come mezzo di risoluzione di qualsivoglia disputa o controversia».

 

Liguria-gate, Toti intenzionato a incontrare i leader del centrodestra

Super User 16 Giugno 2024 537 Visite

Incontrare i leader, locali e nazionali, in presenza o da remoto, dei partiti alleati per decidere il suo futuro e quello della giunta regionale. Sarebbe questa l’intenzione di Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dallo scorso 7 maggio per corruzione e voto di scambio, dopo che si è visto negare dalla Gip Paola Faggioni la revoca della misura cautelare.

Secondo quanto si apprende dalla stampa, il legale del presidente (sospeso), l’avvocato Stefano Savi, avrebbe già pronta questa nuova richiesta da presentare alla Gip Faggioni.

Qualora venisse autorizzato, tra le tante cose da valutare durante il summit ci potrebbero essere anche le eventuali dimissioni di Toti da governatore.

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