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Notizie

Darsena, una porzione dell’edificio Tabarca destinato alla formazione dell’Accademia della Marina Mercantile

Super User 13 Luglio 2024 446 Visite

Approvato dalla giunta del Comune di Genova, su proposta del vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi e dell’assessore al Patrimonio e Porto Francesco Maresca, l’assegnazione di una porzione dell’immobile “Tabarca” alla Fondazione dell’Accademia italiana della Marina Mercantile per il nuovo centro di alta formazione. L’edificio, su tre piani per un totale di circa 4.800 metri quadri, è adiacente a quello del Metelino, nella darsena comunale: entrambi gli immobili sono interessati da un progetto di riqualificazione e valorizzazione nell’ambito del Pnrr-Programma innovativo della qualità dell’abitare-Pinqua, con oltre 18,5 milioni di euro di finanziamenti governativi.

«Il recupero degli edifici del Tabarca e del Metelino rientrano nel piano di rigenerazione del centro storico e quindi dell’area della Darsena, con la riqualificazione di via Boccanegra e via Lercari – spiega il vicesindaco Piciocchi – tassello dopo tassello, stiamo portando avanti un piano di valorizzazione della zona di Prè, riallacciandola anche al tessuto urbano circostante, rendendola un luogo vivo e sicuro, puntando molto anche sulle nuove generazioni e sull’offerta rivolta ai giovani. Con la facoltà di Economia e la futura sede dell’Accademia Italia della Marina Mercantile si andrà a implementare un polo dedicato alla formazione con sicuro beneficio anche per tutta la zona circostante».

«L’insediamento del nuovo centro di alta formazione dell’Accademia italiana della Marina Mercantile sarà un fiore all’occhiello per la zona, un hub di eccellenza nazionale dedicato alla formazione delle professioni del mare, in una location straordinaria – dichiara l’assessore Maresca - la Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile potrà implementare la propria offerta formativa al Tabarca, una sede in grado di ospitare avanzati impianti di simulazione navale, con nuovi gli spazi per i laboratori e la didattica, realizzando un moderno centro di training di interesse pubblico, a carattere nazionale e internazionale». «La realizzazione di questo progetto consente all'Accademia di investire 8 milioni di euro destinatigli dal PNRR per un avanzato complesso di simulatori navali a vantaggio della formazione degli allievi e fruibile dall'intero cluster marittimo – spiega il presidente della Fondazione Accademia Italiana della Marina Mercantile Eugenio Massolo - Inoltre, la sede sarà frequentata da oltre 800 studenti che concorreranno alla rivitalizzazione del tessuto urbano circostante in termini sociali ed economici».

Borsino delle notizie

Super User 13 Luglio 2024 1316 Visite

Borsino delle notizie della settimana, selezionate da Genova3000

GIOVANNI TOTI
L’annuncio che non si presenterà alle prossime regionali non gli è bastato per ottenere dai giudici del Riesame la revoca degli arresti domiciliari. “La poltrona è più un peso che un onore”, ha scritto in una lettera al suo avvocato, facendo intendere che si potrebbe dimettere da governatore.

LORENZO CUOCOLO
Il presidente di Fondazione Carige, indicato tra i papabili negli ambienti del centrodestra, ha categoricamente escluso la propria candidatura per le prossime regionali.

MAURIZIO ROSSI
L'editore di Primocanale è entrato nel Liguria-gate a causa dei settemila spot pubblicitari regalati, secondo la Procura, a Toti e anche ai rapporti con Francesco Moncada, ex ad di Esselunga.

EDOARDO RIXI
Il viceministro alle Infrastrutture, allarmato sul futuro della Gronda, ha rimarcato la mancanza di finanziamenti chiedendo l'intervento della Cassa Depositi e Prestiti.

EDOARDO GARRONE
Il presidente del Gaslini entusiasta del progetto di accorpare in tre grandi padiglioni l'attività dell'ospedale, per poter curare piccoli ammalati da tutto il mondo. 

CRISTINA LODI
Genovese, classe 1977, cofondatrice assieme a Aldo Montano, Ignazio Moser e Nicola Ventola dell’agenzia di consulenza strategica specializzata nel management di atleti e celebrità, è stata inserita tra le “100 leader vincenti” nella prestigiosa rivista Forbes Italia.

MICHELE MARCHESIELLO
L’ex magistrato è morto all’età di 83 anni, dei quali 40 passati nel Tribunale di Genova. Giurista, autore di numerosi libri, anche dopo la pensione era rimasto molto attendo ai fatti della società, che commentava nella sua rubrica su Micromedia.

CESARE CASTELBARCO ALBANI
Della serie “a volte ritornano”, l'ex presidente di Carige sta per assumere la guida della Banca Cesare Ponti, altra realtà della galassia BPM.

GIANLUCA BUFO
Su proposta dal sindaco Bucci, l'ad di Iren Mercato assumerà il comando di Iren, colmando la lacuna provocata dal licenziamento di Paolo Emilio Signorini.

ROBERTO TRAVERSI
Il coordinatore regionale di M5S caldeggia il varo dell'alleanza progressista anche in Liguria per spingere la destra in minoranza alla prossima tornata elettorale.

VALENTINA GHIO
La parlamentare di Sestri Levante, ex coordinatrice regionale del PD, lancia l'allarme sullo stato della sanità ligure invocando le dimissioni di Giovanni Toti.

ALESSANDRO PIANA
Il reggente pro tempore della Regione conferma la propria assoluta fedeltà al progetto politico di Toti anche sul delicatissimo tema dell'autonomia differenziata. Ma sul rigassificatore a Vado fa un passo indietro.

ALDO SPINELLI
Sciu Aldu mette in scena una singolare protesta: la Gip gli respinge la richiesta di vedere il figlio, lui fa saltare lo scopone (autorizzato) con gli amici.

ROBERTO SPINELLI
Il figlio del terminalista, chiamato direttamente in causa, smentisce l'accusa di aver apportato una modifica alla delibera sulla concessione del Terminal Rinfuse.

CIRO GRILLO
La fresca laurea in giurisprudenza col massimo dei voti potrebbe aiutare il figlio del comico e fondatore dei Cinque Stelle a difendersi dall'accusa di violenza sessuale.

PIERO PELLIZZARI
Il direttore marittimo della Liguria annuncia l'imminente inaugurazione della nuova torre piloti e rimarca l'importanza della Diga per lo sviluppo dello scalo genovese.

MENTORE CAMPODONICO
L'ex sindaco di Rapallo è stato nuovamente eletto presidente del Consiglio comunale, ma non sono mancate le sorprese: ha ricevuto un voto anche dall’opposizione.

Regione, Piana: “No al rigassificatore, abbiamo ascoltato le esigenze del territorio”

Super User 12 Luglio 2024 487 Visite

Si è svolta oggi, nella sede della Regione Liguria, una riunione del tavolo comprensoriale e della struttura commissariale dedicata al riposizionamento del rigassificatore al largo della costa di Vado Ligure e al relativo collegamento con la rete nazionale del gas naturale. All’incontro, richiesto dai 12 Comuni e dalla Provincia di Savona, hanno preso parte il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana e la struttura commissariale, oltre ai consiglieri regionali savonesi, ai rappresentanti della Provincia di Savona stessa e dei Comuni di Albissola Marina, Albisola Superiore, Altare, Bergeggi, Cairo Montenotte, Carcare, Noli, Quiliano, Spotorno, Vado Ligure e Vezzi Portio.

"Gli amministratori del comprensorio hanno espresso inequivocabilmente le difficoltà di gestione territoriale dovute ai possibili danni collaterali legati a turismo, ambiente, agricoltura e artigianato, che il progetto che fa capo al piano energetico nazionale potrebbe causare - commenta il presidente ad interim Alessandro Piana -. Si è ragionato sulla necessità di individuare il nome di un nuovo commissario straordinario. Nell’interesse della comunità, la Regione Liguria proporrà al Governo un nuovo incontro a Roma per esprimere le volontà dei Comuni e trovare insieme la soluzione migliore. Il protrarsi dello stato di impedimento dell’attuale commissario Giovanni Toti in seguito all’esito negativo del Riesame, considerando che l’iter procedurale sta comunque andando avanti, impone decisioni insieme al territorio coinvolto, che ha evidenziato anche nel corso di questa riunione troppe perplessità in merito allo scenario attuale e futuro". 

La struttura commissariale fa sapere che il monitoraggio delle procedure deve proseguire e che richiederà un incontro tra Comitato tecnico regionale e Mase per chiarire le tempistiche relative al rilascio del nulla osta di fattibilità.

Il presidente ad interim Alessandro Piana e la struttura commissariale hanno inoltre confermato la disponibilità a nuovi incontri con i rappresentanti del territorio per accompagnare le decisioni future.

Pnrr, Piana: “90mila euro alla Liguria per valorizzare e catalogare parchi e giardini storici”

Super User 12 Luglio 2024 522 Visite

Nuove risorse in arrivo per Regione Liguria grazie alla misura 2.3 ‘Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi’ dal Next Generation EU: si tratta di 90mila euro, erogati dal Ministero della Cultura a valere su risorse PNRR che serviranno a produrre 300 schede per la catalogazione dei parchi e giardini storici presenti sul territorio ligure.

“Le risorse assegnate alla Liguria contribuiranno fattivamente alla salvaguardia e alla conoscenza di beni culturali paesaggistici, un patrimonio di inestimabile valore, evidenziandone la complessità e la varietà - dice il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana –. Al contempo, creare una catalogazione aggiornata e puntuale dei giardini e parchi storici supporterà la pianificazione di ulteriori possibili interventi di valorizzazione, contribuendo ad assicurarne la migliore conservazione possibile. Si concretizza così un percorso di attenzione al nostro territorio che vedrà la collaborazione di diversi enti e soggetti nel segno di questi veri e propri monumenti viventi, testimonianza di biodiversità, di cultura, di stili e di determinate epoche, quindi dell’evoluzione, nel corso del tempo, delle modalità e del gusto dell’intervento dell’uomo sul paesaggio”.

“Parchi e giardini storici - continua il presidente ad interim Piana - sono la chiave di volta per un miglioramento della qualità paesaggistica e sono alla base del progresso della qualità della vita e del benessere psicofisico di residenti e turisti. Garantiscono inoltre una maggiore qualità ambientale, creando nuove modalità di fruizione turistica e culturale con evidenti ricadute socio-economiche positive in tutta la regione”.

Riforma guide turistiche, Sartori: “Maggiori opportunità e limitazioni all’abusivismo”

Super User 12 Luglio 2024 455 Visite

 

“Come Regione abbiamo seguito passo dopo passo l'iter di questa riforma attesa da troppi anni: ringrazio il ministro Santanchè per il risultato raggiunto, si tratta di un altro impegno preso in campagna elettorale da Fratelli d'Italia e che è stato portato a termine. Da oggi possiamo ragionevolmente auspicare che, nell'ambito di questa professione, ci possano essere maggiori limitazioni al fenomeno dell'abusivismo e al contempo maggiori opportunità lavorative al fine di una valorizzazione di qualità del patrimonio culturale dei nostri territori. Comunico che la Regione ha già trasmesso al Ministero l'elenco delle guide turistiche nazionali residenti in Liguria”. Così l'assessore regionale al Turismo Augusto Sartori commenta la notizia dell’intesa raggiunta in Conferenza Stato-Regioni sul regolamento attuativo della professione di guida turistica.

Professioni scientifiche e tecnologiche, il Comune di Genova aderisce al progetto che promuove i talenti femminili

Super User 12 Luglio 2024 823 Visite

 

Il Comune di Genova raccoglie l’invito di Confindustria Genova e aderisce alla rete STEAMiamoci per la promozione e la valorizzazione dei talenti femminili nelle professioni scientifiche e tecnologiche.

A deliberarlo è stata la giunta su proposta di Francesca Corso il cui assessorato alle Pari Opportunità e Politiche per i Giovani è già capofila di un Tavolo di lavoro che su questi temi mette insieme importanti attori pubblici e privati della città allo scopo di attuare interventi, iniziative e progetti in sinergia con i Municipi e le associazioni del territorio. 

STEAMiamoci è un progetto, nato nel 2016 da Assolombarda, ideato e sviluppato per ridurre il gap di genere, sostenere l’importanza delle donne nel tessuto culturale e produttivo e per trovare misure per aumentarne l'incidenza e il valore coinvolgendo attori politici, imprenditoriali e civili in grado di innescare un cambiamento culturale che vede la diversità di genere come un elemento base della crescita sociale di un Paese e fondamentale per l’innovazione e la competitività dell’impresa.

«L’adesione al progetto STEAMiamoci è un ulteriore significativo tassello al percorso di valorizzazione delle donne che la nostra amministrazione comunale sta perseguendo con assoluto impegno anche attraverso lo sviluppo delle Linee Programmatiche 2022-2027 - spiega Francesca Corso, assessore alle Pari Opportunità e Politiche per i Giovani -. Nonostante in Italia le iscritte all'università siano in maggioranza rispetto agli uomini, i pregiudizi e gli stereotipi di genere scoraggiano le ragazze dal perseguire studi in ambito scientifico, tanto che solo il 18% si iscrive a percorsi in materie STEM. La valorizzazione delle loro potenzialità nelle materie scientifiche ed il sostegno nel perseguimento di percorsi di studio in ambito STEM costituiscono un punto fondamentale da cui partire per realizzare la parità di genere anche in questo settore. Occorre quindi promuovere l'empowerment femminile e favorirne l'occupazione in settori di vitale importanza per il progresso tecnologico e nei quali la domanda di competenze è destinata a crescere esponenzialmente nei prossimi anni».

STEAMiamoci ha portato alla creazione di una comunità nazionale composta da decine di attori istituzionali (Camere di Commercio, Associazioni territoriali di Confindustria, Università, Istituzioni nazionali ed internazionali) che si occupa di elaborare iniziative e progetti di valorizzazione dei talenti femminili nelle professioni scientifiche e tecnologiche, le cosiddette materie STEM, acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathemathics.

Risparmio energetico edifici pubblici, Garibaldi: “1,2 milioni ai comuni dell’entroterra e del Levante”

Super User 12 Luglio 2024 458 Visite

“Bando regionale Aree interne. A dieci Comuni dell’entroterra genovese e del Levante sono stati assegnati 1,2 milioni a fondo perduto per realizzare interventi di efficientamento energetico alle proprie strutture pubbliche o ad uso pubblico”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della III commissione Attività produttive Sandro Garibaldi.

“Si tratta - prosegue Garibaldi - di un’ulteriore reale azione della Lega in Regione Liguria che continua a porre grande attenzione alle esigenze del nostro territorio e per cui ringrazio l’assessore allo Sviluppo economico Alessio Piana. Questo provvedimento, infatti, aiuterà concretamente le amministrazioni comunali nell’affrontare le spese necessarie a migliorare le prestazioni energetiche e ad abbattere i consumi in bolletta, in alcuni casi con importi a copertura del 100% degli interventi. Il Comune di Borzonasca ammodernerà il Rifugio Monte Aiona in località Prato Mollo (135mila euro); Lumarzo sostituirà l’esistente impianto termico dell’edificio scolastico di Via Chiappato con uno alimentato a biomasse (141mila euro); Masone sostituirà gli infissi del palazzo comunale al piano terra e al primo piano (147mila euro); Fontanigorda realizzerà specifici lavori al tetto del palazzo comunale (125mila euro); Mele effettuerà un intervento per ridurre i consumi energetici del palazzo comunale (71mila euro); Rossiglione riqualificherà la centrale termica a cippato (150mila euro); Torriglia effettuerà specifici interventi per la sede comunale e scolastica dell’Istituto Comprensivo Valtrebbia (150mila euro); Rezzoaglio interverrà energeticamente sull'Istituto Comprensivo Aveto (67mila euro); Campo Ligure migliorerà le prestazioni energetiche della Caserma dei Carabinieri in via Repubblica (107mila euro); Davagna rinnoverà l’involucro esterno della palestra scolastica comunale (135mila euro)”.

“Ancora una volta la Lega si conferma attenta alle esigenze dell'entroterra e dei piccoli comuni con un'azione concreta che sgraverà, con importi in alcuni casi addirittura a copertura del 100% degli interventi, le amministrazioni da spese necessarie a migliorare le prestazioni energetiche e ad abbattere i consumi in bolletta”, conclude il consigliere regionale della Lega.

È morto l’ex magistrato Michele Marchesiello

Super User 12 Luglio 2024 725 Visite

“Se ne è andato quasi senza accorgersene, lasciandoci un grande vuoto ma la gioia di averlo amato”. Così la moglie Isa insieme ai figli Francesca, Giovanni, Luigi, Lorenzo e Silvia hanno annunciato in un necrologio la morte del loro caro, l’ex magistrato Michele Marchesiello.

Nato a Bolzano, 83 anni, dei quali 40 passati nel Tribunale di Genova, grande giurista, autore di numerosi libri, Marchesiello anche dopo la pensione è rimasto molto attendo ai fatti della società, che commentava nella sua seguitissima rubrica su Micromedia.net.

Il funerale verrà celebrato sabato 13 luglio, alle ore 10:00, nella chiesa parrocchiale di Tagliolo Monferrato.

“Giorni fa lo avevo chiamato, come ho fatto per anni, ed era appena tornato da una gita torinese nel suo buen retiro d’oltre Appennino, pronto a rituffarsi nella passione di sempre: la scrittura. Mi aveva parlato di programmi saggistici sui temi che più l’appassionavano: la politica, la giustizia e – in misura crescente – l’ethos nazionale”. Così lo ricorda Pierfranco Pellizzetti, saggista di MicroMega.

“Mi dicono che la sua sia stata la morte del giusto, come è giusto che fosse: un rapido scivolare dal sonno al dopo. Siamo noi che rimaniamo qui, a considerare ingiusta questa perdita. La perdita di questo bell’uomo cortese e sempre disponibile, amante della vita e dalla vita molto amato. Magistrato e cittadino rigorosamente attento a mantenere assoluto equilibrio nei propri giudizi, opinionista di vaglia (anche se chi scrive, in veste di editor, doveva controllargli sempre la punteggiatura dei pezzi, sistematicamente trascurata per sublime indifferenza), organizzatore culturale immancabilmente disponibile. Compresa la partecipazione al varo della nostra Controinformazione Ligure, a cui ha collaborato regolarmente. Sicché, come il suo amato Jacques Brel, ora anch’io dichiaro “che se fossi il Buon Dio, adesso avrei del rimorso”. Caro amico. Anche se ritornerò sovente a trovarti nella memoria. Nel ricordo di una vita in cui ci siamo incrociati, magari per caso, e ritrovati nel piacere dell’incontro. Addio Michele, ci mancherai”, conclude Pellizzetti.

Forbes Italia, la genovese Cristina Lodi tra le 100 leader vincenti

Super User 12 Luglio 2024 1342 Visite

La genovese Cristina Lodi, classe 1977, cofondatrice assieme al campione di scherma Aldo Montano, a Ignazio Moser e all’ex calciatore Nicola Ventola dell’agenzia di consulenza strategica specializzata nel management di atleti e celebrities Golden Sabre Agency, è stata inserita tra le “100 leader vincenti” nella prestigiosa rivista Forbes Italia.

“La sua intuizione di investire sull’autenticità e la nicchia dei microinfluencer del mondo dello sport e della danza ha permesso ai brand di ottenere un coinvolgimento autentico con il pubblico, veicolando valori positivi e autenticità, aiutando i giovani a sviluppare l’autostima e fiducia in loro stessi”, si legge in una nota dell’agenzia.

Da sinistra: Nicola Ventola, Aldo Montano, Cristina Lodi e Ignazio Moser

Pegli, Maresca: “La terrazza panoramica e il prolungamento della ciclopedonale si faranno”

Super User 11 Luglio 2024 744 Visite

«Il progetto del prolungamento della ciclopedonale di Pegli va avanti con il prolungamento della passeggiata. Anche la piattaforma sul mare, pensata come un'area di svago aperta ai cittadini, sarà realizzata, rispettando gli impegni presi col territorio in progettualità condivise. Non ci saranno altri riempimenti se non quelli già previsti dal 2001 dalla linea del cosiddetto "dentino" sul sesto modulo. Non so chi siano i suggeritori del Comitato Pegli comune, ma invito i cittadini che ne fanno parte a prendere notizie dalle fonti primarie, evitando sparate che non fanno di certo il bene né di Pegli né della città, alimentando infondate voci probabilmente messe in circolazione da chi vorrebbe tornare indietro di decenni, con il Ponente ridotto a una servitù di interessi di pochi. Prima di lanciare annunci secessionisti, invito quindi il comitato in questione a un confronto diretto: la mia porta è sempre aperta». Lo dichiara l'assessore al Porto Francesco Maresca rispondendo al Comitato Pegli bene comune.

Protocollo intesa cadaveri non identificati, Gratarola: “Restituiamo dignità ai corpi senza nome”

Super User 11 Luglio 2024 464 Visite

“Oggi è una giornata importante per la Liguria perché è stato siglato un documento che aiuta a dare risposte a quelle famiglie che non possono elaborare il lutto, risposte che oggi possono arrivare grazie anche alla tecnologia, attraverso strumenti che fino a qualche anno fa non esistevano. L’obiettivo principale è quello di restituire dignità alle salme ancora senza nome”.

Così l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola durante la firma del protocollo d’intesa siglato in Prefettura a Genova al fine di promuovere e sviluppare azioni, progetti e iniziative in materia di anagrafe dei corpi senza identità allo scopo di evitare che gli stessi possano restare privi di esame esterno o autopsia ed essere sepolti senza il prelievo del campione biologico, necessario per la successiva comparazione con i dati riguardanti le persone scomparse. Il protocollo verrà recepito con una delibera nella prima Giunta utile.

Ad oggi in Italia sono circa mille i corpi non identificati, dei quali 38 nella sola regione Liguria. Il protocollo mira a gestire in maniera coordinata, ciascuno per le proprie competenze, la documentazione informativa relativa ai cadaveri o i resti umani senza identità, evitando che gli stessi corpi possano restare privi di esame esterno o autoptico ed essere sepolti senza il prelievo del campione biologico, necessario per la successiva comparazione con i dati riguardanti le persone scomparse e per l'inserimento nella banca dati DNA.

Riesame, Piana: “Vicini a Toti, proseguiamo lavoro per il bene della Liguria”

Super User 11 Luglio 2024 497 Visite

“La decisione del Tribunale del Riesame ci rammarica ma questo non cambia la nostra volontà a proseguire il lavoro di giunta e maggioranza nel portare avanti il progetto di crescita e sviluppo della Liguria che non si è mai fermato in questi mesi. A Giovanni va il nostro abbraccio e la nostra vicinanza con la speranza che la Cassazione possa intervenire sulle misure restrittive a cui oggi è costretto, convinti che abbia sempre agito nell'interesse del territorio".

Così il presidente ad Interim della Regione Liguria Alessandro Piana dopo la decisione del Tribunale del Riesame.

Costruzioni, Musso (ANCE): “Il 2023 è stato un anno molto positivo grazie a PNRR e Superbonus”

Super User 11 Luglio 2024 680 Visite

L’anno appena trascorso è stato, per molti aspetti, un anno eccezionale. L’andamento del settore delle costruzioni ha registrato ancora un significativo incremento della produzione e dell’occupazione, trainato sia dai forti investimenti in opere pubbliche sul territorio, sia dalla straordinaria stagione vissuta dal comparto degli appalti privati, grazie al potente motore degli incentivi fiscali.

Quanto al primo profilo, il trend favorevole è dovuto in larga misura agli investimenti del PNRR. “Il 2023 – sottolinea il presidente di ANCE Genova, Ing. Giulio Musso – è stato molto positivo per il nostro settore grazie allo slancio dei fondi del PNRR che su Genova hanno avuto un impatto decisamente positivo. Basti pensare che circa l’80% degli appalti messi in gara dal Comune di Genova è stato aggiudicato ad imprese locali”.

Al riguardo, vale la pena sottolineare che il solo Comune di Genova – dando prova di una davvero encomiabile efficienza e capacità organizzativa - nel corso del 2023 ha messo in gara ben 108 bandi per un valore complessivo pari a circa 371 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi agli 86 milioni appaltati dall’Amministrazione Comunale per lavori extra PNRR.

Secondo il Presidente Musso, inoltre, “è importante evidenziare come anche la Regione Liguria e la Città Metropolitana, in particolare sul tema della rigenerazione urbana, della sanità, della messa in sicurezza del territorio e degli edifici scolastici abbiano contribuito ad un incremento della capacità produttiva delle nostre aziende”.

Sul secondo versante, vanno sottolineati gli importanti impatti positivi legati in larga parte al cosiddetto Superbonus, misura che nel 2023 ha rappresentato un decisivo driver di sviluppo per il settore delle costruzioni. “Non dobbiamo dimenticare gli effetti positivi del Superbonus – sostiene il Presidente di ANCE Genova – che, nonostante le difficoltà dovute ad una normativa sempre in evoluzione, ha fornito un impulso sostanziale al mercato, sia in termini di crescita che a livello occupazionale”.

Infatti, secondo i dati del monitoraggio Enea-MISE, nel corso del 2023 gli interventi sostenuti dal Superbonus energetico in Liguria hanno raggiunto quota 2.396, per un investimento di quasi 1,1 miliardi di euro. E ancora nei primi tre mesi del 2024 si segnalano 887 nuove comunicazioni, per un ammontare vicino ai 418 milioni di euro.

Sul fronte occupazionale, in Liguria, nel 2023, i dati divulgati dalle quattro Casse edili della regione rispecchiano la tendenza positiva registrata a livello nazionale.

Anche in Liguria, e a Genova, si conferma la performance positiva, complice la tenuta dei livelli produttivi su valori storicamente elevati, che dà seguito a una dinamica di crescita in atto dal periodo post-pandemico.

Il numero di imprese attive è cresciuto di 184 unità rispetto al 2022: si è passati, infatti, dalle 4.348 del 2022 alle 4.532 dello scorso anno. Nel capoluogo ligure, il numero di imprese attive è aumentato di 90 unità con un innalzamento in termini percentuali del 4,47% rispetto ai livelli del 2022.

Un altro parametro significativo della positività congiunturale è quello relativo al numero di ore lavorate. Nel 2023, in Liguria, il numero di ore lavorate è salito, in termini percentuali, del 6,41% rispetto al 2022, passando dalle 24.571.695 del 2022 alle 26.147.811 dello scorso anno. 

Sul fronte degli investimenti, nell’area metropolitana di Genova, il settore dei lavori pubblici ha continuato la formidabile crescita registrata a partire dal 2018: infatti, nel 2023 il numero dei bandi di gara per lavori pubblici prettamente edili è stato pari a 166 per un valore complessivo stimabile attorno ai 240 milioni di euro.

Relativamente alle prospettive del comparto per il 2024, sarà ancora una volta fondamentale l’apporto delle opere pubbliche sostenuto dal PNRR: la realizzazione del PNRR nei prossimi anni assumerà un ruolo ancor più decisivo per il sostegno all’economia e del settore delle costruzioni. Al proposito, secondo il Presidente dei Costruttori genovesi “è doveroso rammentare il ruolo fondamentale della Regione Liguria nel veicolare i finanziamenti del PNRR e di altri fondi statali sul nostro territorio. Ci auguriamo pertanto che le inchieste in corso non ostacolino questo processo di crescita e che si possano prendere le decisioni per la programmazione futura delle opere per il dopo PNRR”.

Controllo infezioni correlate all’assistenza, Brunetto: “Migliori tecniche in ospedali e strutture sanitarie liguri”

Super User 11 Luglio 2024 358 Visite

 

“E’ necessario intervenire nelle strutture sanitarie della Liguria per migliorare l’igiene ambientale con protocolli omogenei di prevenzione e controllo. Infatti, le infezioni acquisite e correlate all’assistenza (ICA) costituiscono la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria e possono verificarsi non soltanto negli ospedali, ma anche in altri ambiti assistenziali come le strutture di lungodegenza, gli ambulatori, l’assistenza domiciliare, le strutture residenziali territoriali. Sono quindi soddisfatto che l’Assemblea legislativa della Liguria abbia approvato all’unanimità il mio ordine del giorno che impegna la giunta a promuovere delle linee guida regionali affinché vengano adottati, in modo omogeneo sull’intero territorio, idonee procedure e sistemi atti al controllo, alla verifica e alla convalida delle operazioni di sanificazione degli ambienti, che siano riferibili alle migliori tecniche e alle buone pratiche relative ai processi di sanificazione ambientale nelle strutture ospedaliere e territoriali per il controllo delle infezioni correlate all’assistenza”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.

Legacoop Liguria, l’innovazione gentile delle cooperative sociali

Super User 10 Luglio 2024 369 Visite

L’innovazione può essere gentile. E le cooperative di Legacoop Liguria hanno saputo applicarla per dare un futuro al lavoro sociale.

La conferma è arrivata oggi ai Giardini Luzzati, in una giornata di studio e confronto con istituzioni ed esperti provenienti da tutta Italia, che ha permesso di consolidare e riprogettare un modello imprenditoriale che in Liguria - per le sole cooperative sociali aderenti a Legacoop - si concretizza con la presenza di 56 società con un valore della produzione che sfiora i 100 milioni di euro grazie al lavoro quotidiano di 4300 addetti di cui 3000 soci.

Una realtà che mette insieme intuizioni di decenni fa che hanno permesso di trasformare i bisogni in servizi in diversi settori: da quelli socio sanitari a quelli socio educativi e culturali, dal sostegno alla disabilità ad una diversa attenzione alla terza età.  Coinvolgendo, ad esempio, le tifoserie di Genoa e Sampdoria o i degenti degli ex ospedali psichiatrici; realizzando le prime Comunità Alloggio; creando occupazione e inserendo persone fragili in tanti settori diversi dall’edilizia all’agricoltura. 

E che oggi continua a riproporre esempi di inserimento lavorativo in chiave moderna. Dalla ristorazione alle attività portuali, dalla gestione di parchi pubblici alle pulizie di edifici storici: le cooperative sociali liguri mettono in campo professionalità spesso introvabili.

“Nel cast di quello splendido film che risponde al titolo di “welfare sociale”, sia nella traduzione nazionale che in quella della Liguria, troviamo un attore protagonista: la Cooperazione Sociale. È un attore affidabile, prezioso, competente, un protagonista gentile. Un protagonista che anche durante la terribile esperienza del Covid ha mostrato a tutti la sua capacità rara di resilienza – spiega Fabio Musso, coordinatore ligure di Legacoopsociali -. Molti dei servizi che sostengono il welfare di questa regione sono nati da uomini e donne che, attraverso il modello cooperativo, sono stati capaci di leggere   profondamente la comunità dove vivevano, avviando una stagione di progettazione di servizi che per anni sono stati una risposta concreta e adeguata alle necessità della comunità. E i numeri sono lì a confermarlo. In Liguria lavorano oggi nelle cooperative di inserimento lavorativo, che fanno riferimento a Legacoop, più di 800 persone fragili. La maggior parte di queste persone non riuscirebbero a rimanere nel mondo del lavoro senza l’opera quotidiana di supporto e di sostegno che contraddistingue il modello della cooperazione sociale di tipo B”.

Una realtà che oggi deve affrontare sfide nuove.  Dalla sostenibilità economica, al rapporto con l’ente pubblico, riprogettando la relazione con le nuove generazioni di lavoratori e lavoratrici.

“Quest’anno c’è stato il rinnovo del contratto nazionale delle cooperative sociali, atteso da molti, troppi, anni, considerato che il precedente contratto era scaduto con la fine del 2019 – prosegue Fabio Musso -.  Dal 1° febbraio le cooperative sociali hanno avuto un incremento del costo del lavoro del 5%, che a regime supererà il 13%. Per le cooperative sociali liguri questo si traduce in un incremento del costo del lavoro pari a circa 12 milioni di euro per il 2024, che, a regime, salirà a 25 milioni di euro a fine 2025. Non abbiamo mai nascosto in ogni tavolo a cui ci siamo seduti che la cooperazione sociale non può reggere ancora a lungo senza vedersi riconosciuti gli aumenti contrattuali richiesti. Ci auguriamo che le ultime risposte ricevute dalla regione sulle tariffe del sociosanitario e dal Comune di Genova per i servizi socio educativi possano fungere da volano virtuoso per le altre amministrazioni liguri le cui risposte possono regalare alle nostre imprese la necessaria serenità legata alla sostenibilità economica. Il sistema sociale della nostra regione non può permettersi una cooperazione sociale a rischio di default. Siamo tutti chiamati a svolgere, ognuno per il suo ruolo, il proprio compito per fare in modo che questo rischio sia allontanato prima possibile”.

La cooperazione sociale di inserimento lavorativo si sente sempre più sola. Molti servizi comunali nei territori della Liguria che una volta venivano destinati alla cooperazione sociale sono stati negli ultimi anni banditi in gare d’appalto aperte all’impresa generica.

“Vogliamo rinnovare un patto con il pubblico che torni a riconoscere la funzione essenziale della cooperazione sociale, basato sulla centralità delle sue professioni, grazie alla quale questo Paese ha potuto sostenerne lo sviluppo e il consolidamento del welfare – spiega Mattia Rossi, presidente di Legacoop Liguria -. Da parte nostra abbiamo il dovere di continuare nella ricerca quotidiana della qualità e nuovi modelli, esplorando tutti i settori di mercato, coniugando tecnologia e innovazione ai nostri lavori e del benessere delle persone che inseriamo nelle nostre linee di servizio e produzione. I nostri committenti storici, dai comuni alle regioni, non hanno più le risorse di cui disponevano un tempo. Ma noi siamo consci della nostra capacità di muoverci in anticipo, come abbiamo sempre fatto, per dare servizi che siano sempre rispondenti ai bisogni e coerenti al contesto economico attuale”. 

Un rilancio che passa anche dall’adozione di un linguaggio comune. Organizzato a tal punto da dare vita ad un Glossario nazionale messo a punto da Legacoopsociali.

Mutualismo, presa in carico, minore, badante, diversità, disabile, disagio, svantaggio: tante parole fragili da maneggiare con cura. Come la cooperazione sociale ligure ha dimostrato sempre di saper fare. 

“Progettare servizi del futuro e ripensare insieme il ruolo generativo delle cooperative sociali: ce lo impongono il contesto socio economico in forte evoluzione e le sfide e le transizioni in atto – conferma Eleonora Vanni, presidente nazionale Legacoopsociali -.  Occorre aggiornare linguaggi, modelli di partnership per centrare le progettualità in risposta a bisogni nuovi e complessi delle persone e delle comunità con un’attenzione particolare alla sostenibilità e al ruolo delle tecnologie”. 

“I processi di trasformazione che investono il nostro Paese sul piano economico, sociale, demografico - sottolinea Simone Gamberini, presidente nazionale Legacoop - rendono sicuramente opportuno l’avvio di un percorso di rigenerazione e riprogettazione del lavoro sociale, per rinnovarne la capacità di rispondere in modo efficace alla costante evoluzione e specializzazione della domanda di welfare. Si tratta di qualificare ulteriormente un impegno non certo nuovo per la cooperazione sociale, che da tempo si è accreditata come interlocutore affidabile del soggetto pubblico, in grado di costruire, a partire dai bisogni, servizi di qualità nel rispetto dei diritti degli utenti e del lavoro dei propri operatori, giustamente valorizzato nel recente rinnovo del contratto nazionale che le cooperative hanno sottoscritto pur consapevoli della sua onerosità. Un atto di responsabilità che da solo non basta. Serve un nuovo patto pubblico-privato per il lavoro di qualità, per affermare una stagione di co-programmazione e di co-progettazione che consenta di garantire servizi di qualità senza comprimere i diritti dei lavoratori. Questo significa, nell’immediato, un cambio di rotta della Pubblica Amministrazione nella prassi fin qui seguita nelle gare di affidamento, prevedendo tariffe adeguate a riconoscere l’aumento dei costi legati ai rinnovi contrattuali ed introducendo una norma per la revisione dei prezzi dei contratti di appalto in essere. È la condizione indispensabile affinché la cooperazione sociale possa continuare ad affinare la qualità del proprio lavoro a vantaggio della comunità”.

“Ringrazio Legacoop Liguria per aver promosso questa importante occasione di confronto – commenta l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro Mario Mascia – fin dall’inizio di questa consigliatura, è stato avviato, su input del sindaco Bucci, il tavolo comunale per il lavoro come sede proprio deputata al confronto con tutte le parti sociali per trovare soluzioni tempestive ed efficaci alle sfide che oggi siamo tutti chiamati ad affrontare, ognuno per propria competenza, sul piano occupazionale. L’ambito sociale e quello dell’erogazione dei servizi in particolare alle famiglie, alle fasce più deboli e fragili sono sicuramente i terreni su cui siamo chiamati a un impegno che trovi punti di riferimento nell’innovazione e nella capacità di interpretare i sempre nuovi bisogni dei cittadini, fornendo un’offerta che sappia integrare sostenibilità sociale e di impresa, garantendo occupazione e qualità nei servizi”.

Consiglio metropolitano: entrano Altobelli, Collorado e Manara. Escono Peragallo, Senarega e Tasso

Super User 10 Luglio 2024 529 Visite

Avvicendamento sugli scranni della assemblea che governa la Città Metropolitana di Genova, a seguito dei risultati delle elezioni amministrative dello scorso giugno, con l’ingresso di tre nuovi consiglieri, tra cui due donne, Elena Manara ed Patrizia Altobelli, alla loro prima esperienza in ambito Metropolitano, ed un ritorno per Giovanni Collorado che già aveva fatto parte del Consiglio Provinciale prima della trasformazione dell’Ente ed era anche stato uno dei protagonisti del primo ciclo amministrativo Metropolitano dal 2014 al 2017.

Le ultime consultazioni di giugno hanno visto la decadenza dal ruolo di consigliere del proprio comune di Franco Senarega e Maria Caterina Peragallo, e la elezione di Giorgio Tasso con successiva nomina a vicesindaco e assessore a personale e commercio per il Comune di Rapallo (città con più di 15.000 abitanti).

Secondo quanto previsto dalla legge 56/2014 e dal “Testo unico sull’Ordinamento degli enti Locali”, i tre membri risultano decaduti dal Consiglio metropolitano e sono stati sostituiti, con atto di surroga, dai primi candidati non eletti nelle liste dei rispettivi gruppi nelle elezioni metropolitane di secondo livello del 6 novembre 2022.

In base a tali liste, sono entrati nel Salone del Consiglio della Città Metropolitana di Palazzo Doria Spinola, per il gruppo di maggioranza “Per la Città Metropolitana”, la consigliera del Comune di Genova Manara Elena che aveva ricevuto 3291 voti ponderati, Collorado Giovanni sindaco del Comune di Castiglione Chiavarese con 3024 preferenze, ed infine Altobelli Patrizia, consigliera del Comune di Sant'Olcese, con 2787 voti ponderati.

La surroga è stata quindi ufficializzata oggi nel corso della seduta del Consiglio Metropolitano di Genova come primo punto all’ordine del giorno, in un incontro avvenuto in modalità mista, vista la presenza di 3 consiglieri in collegamento remoto sui 18 totali presenti. 

Contestualmente sono anche state ufficializzate dal Sindaco Metropolitano Marco Bucci le deleghe ad Andrea Rossi e Giacomo Robello, che vedono Rossi (consigliere del Comune di Cogorno) ricevere la nomina a Consigliere Delegato a Pianificazione territoriale, Supporto ai Comuni e Viabilità, mentre Robello (consigliere del Comune di Arenzano) ricoprirà il ruolo di Consigliere Delegato a Organizzazione e Transizione digitale.

Città Metropolitana, le deleghe di Franco Senarega passano a Andrea Rossi

Super User 10 Luglio 2024 505 Visite

Il consigliere della Città Metropolitana Andrea Rossi (Lega, consigliere nel Comune di Cogorno)

ha assunto le deleghe (Pianificazione territoriale, Supporto ai Comuni e Viabilità) che in precedenza era in mano a Franco Senarega, che non essendo stato rieletto in Consiglio comunale a Recco è uscito pure da quello metropolitano.

Senarega, mettendosi contro anche il suo partito, la Lega, aveva deciso in solitaria di sostenere la candidatura a primo cittadino di Dario Capurro, che si era presentato come alternativa a Carlo Gandolfo (sindaco uscente, centrodestra) e Andrea Brunelli (centrosinistra).

Capurro, arrivato terzo, è rimasto consigliere (ma di opposizione) a Recco come sindaco non eletto. Mentre Senarega è rimasto senza scranno. 

“No cinghiali”, la protesta di Coldiretti sotto il palazzo della Regione. Piana: “Raddoppiati gli interventi”

Super User 10 Luglio 2024 383 Visite

Si è tenuta stamattina la manifestazione indetta da Coldiretti Liguria per chiedere un Piano Straordinario alla Regione per quanto riguarda il problema della fauna selvatica, nello specifico dei cinghiali, ormai fuori controllo su tutte le province, da Levante a Ponente.

Ai numerosi agricoltori si sono aggiunte anche le voci dei cittadini che lamentano problematiche relative a ingombro di cinghiali nelle vie pedonali della città, nelle spiagge e sulle strade che percorrono gli automobilisti. Una piaga, questa, che c’è chi ha pagato con la vita. Nello specifico, secondo i dati dell’Osservatorio ASAPS, a livello nazionale nel 2023 ci sono stati 193 incidenti gravi da animali che hanno causato 11 morti e 232 feriti, di cui ben 170 con animali selvatici, tra cui cinghiali.

“Al di là del numero, dipende che storia abbiamo intenzione di raccontare qui oggi - hanno spiegato Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, presidente di Coldiretti Liguria e delegato confederale - non si può negare che questa sia una piaga non solo per l’agricoltura, ma per l’intera società”.

A tal proposito, è stata letta pubblicamente la lettera che ha inviato Giacinto Picozza, presidente dell’Associazione Vittime della Strada, per ricordare che “ogni sinistro non è solo un numero, ma una storia di sofferenza, di vite sconvolte e, purtroppo, talvolta spezzate”.

Durante la manifestazione hanno preso la parola anche tutti i membri della giunta regionale di Coldiretti, con i direttori delle province, e alcuni imprenditori che hanno subito particolari danni hanno raccontato le loro importanti testimonianze. Si è ribadito come la conta dei danni da cinghiali alle produzioni agricole, ogni anno, generi una perdita in termini reddituali di rilevanti proporzioni che, soprattutto in determinati areali di tutte le province liguri, mettono a rischio la continuità dell’attività produttiva.

“Quello che abbiamo chiesto oggi a gran voce al vice presidente Piana - hanno detto gli agricoltori - è di stabilire un Piano Straordinario regionale che preveda che si amplino le tipologie di soggetti che possono essere chiamati a intervenire a supporto del proprietario o conduttore del fondo a difesa del terreno agricolo.  Ma non solo: ad oggi, pur essendo normata l’autodifesa, come peraltro dalla scrivente Coldiretti Liguria ha auspicato e più volte richiesto, le procedure attuative non consentono la tempestività di intervento. Se io agricoltore ho un cinghiale che mi devasta il campo, non posso aspettare quindici giorni prima di un intervento. Così facendo il mio raccolto muore e non rimane più niente da salvare”.

“Chiediamo quindi che si possa ampliare il numero di soggetti che possono effettuare l’attività di depopolamento. Lo strumento invece delle guardie venatorie volontarie riteniamo possa essere utile a supporto di tale attività, e dunque ne va promossa e incentivata la formazione, con la creazione di corsi ad hoc che ne consentano la relativa abilitazione”, hanno concluso.

Si è parlato poi di Peste Suina Africana, che proprio in Liguria ha raggiunto il picco italiano: Genova è ad oggi la provincia in Italia con il maggior numero di ritrovamenti di capi infetti, con ben 812 capi rilevati al 30 giugno 2024; stesso primato negativo spetta alla conta regionale, che con 975 capi infetti ritrovati sui 2.340 rilevati a livello nazionale, si aggiudica la coccarda come peggior regione italiana. (fonte: Bollettino epidemiologico nazionale).

Sul palco è poi salito il presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana: "Un piano di risarcimento danni da ungulati che ha visto l’erogazione dal 2019 al 2023 di 1,1 milioni di euro, a cui si aggiungono 3 milioni di euro erogati dal 2019 dal Piano di sviluppo rurale per opere di prevenzione dei danni da fauna selvatica, per la tutela delle attività produttive e la conservazione della biodiversità, oltre a un progetto portato avanti con l’Università di Genova per la realizzazione di recinzioni comprensoriali in diversi comuni liguri”.

“Comprendiamo le ragioni della protesta – ha aggiunto Piana –. La Regione è impegnata a ricevere le richieste degli agricoltori e a trovare una soluzione. Riteniamo da sempre che gli imprenditori agricoli siano un punto di riferimento importante per l’ambiente, per i consumatori, per il turismo e per l’economia in generale. Vogliamo ricordare che siamo stati la prima regione ad aver autorizzato l’autoconsumo dei capi sani nelle zone colpite dalla PSA, per incentivare l’abbattimento. Fondamentale il lavoro svolto dal Nucleo regionale di Vigilanza faunistica-ambientale nelle attività di controllo faunistico, che ha raddoppiato gli abbattimenti. Il nostro obiettivo è quello di dirigere i finanziamenti verso le opere di prevenzione, molto più utili rispetto al risarcimento danni, e stiamo lavorando per accelerare l’erogazione degli indennizzi per andare incontro alle legittime richieste dei coltivatori. Importanti risorse, pari a 200 mila euro, sono state inoltre destinate ad incentivare le attività di depopolamento ad opera dei cacciatori e degli ambiti territoriali di caccia”.

“Il lavoro svolto in questi mesi – ha concluso il presidente ad interim Piana – è stato continuo e, anche se il numero di cinghiali abbattuti non corrisponde esattamente a quanto previsto, ci impegneremo a rafforzare ulteriormente tutte quelle misure che aumentano la sicurezza e che sono necessarie ai nostri coltivatori”.

Sanità, Muzio (FI): “Dall’opposizione poche proposte e tanta demagogia elettorale”

Super User 10 Luglio 2024 406 Visite

“Mi aspettavo dall’opposizione, che aveva chiesto la convocazione di un’apposita seduta di Consiglio regionale, proposte puntuali e serie per affrontare le sfide e i problemi della sanità. Ho dovuto invece prendere atto che tali proposte non sono arrivate. C’è stato persino chi, come Ferruccio Sansa, ha usato toni da pubblico ministero più che da consigliere regionale, con inaccettabili accuse, grossolane e generiche, che di certo non hanno contribuito ad un dibattito di qualità”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia.

“La sanità sta vivendo a livello non soltanto regionale ma in primo luogo nazionale - prosegue Muzio - una serie di problematiche complesse che richiedono risposte di sistema, non demagogia elettorale un tanto al chilo”.

“Tra queste problematiche - sottolinea il capogruppo di Forza Italia - vi è la questione delle risorse, che vanno aumentate perché è aumentata la domanda di salute, di prevenzione, con una popolazione anziana che ha bisogno di grande attenzione, di cure di qualità, di assistenza”.

“Il tema degli anziani e della cronicità - aggiunge Muzio - è di capitale importanza, oltre che di estrema delicatezza. In questi anni ho assunto diverse iniziative al proposito, mirate soprattutto ad ampliare l’offerta di posti convenzionati nelle RSA e quindi a venire incontro alle famiglie che devono sostenere costi molto elevati per i loro cari affidati alle strutture residenziali. Investire in questo campo è una mission che assumerà sempre più rilevanza per la sanità che verrà”.

“Un altro snodo di primaria importanza - dichiara ancora il consigliere - è quello del ruolo dei medici di famiglia, su cui occorrono a mio avviso una profonda riflessione ed un serio ripensamento, perché è chiaro che dall’impostazione che si dà e si darà a questo tema dipendono anche, a cascata, la gestione dei Pronto Soccorso e, per altro verso, delle Case di Comunità, dei presidi di medicina territoriale che assumeranno giocoforza sempre più centralità nell’offerta sanitaria”.

“Credo che su queste due tematiche, l’assistenza agli anziani e il ruolo dei medici di famiglia, si giochi molto del futuro del nostro sistema sanitario, ed è su questo che mi sarebbe piaciuto discutere approfonditamente nella seduta di Consiglio sulla sanità richiesta dall’opposizione. Purtroppo non è stato così”, conclude Muzio.

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