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Dossieraggio, anche Toti veniva spiato: “Non si sa bene a che fine ma certamente non benevolo”

Super User 03 Marzo 2024 697 Visite

Tra i tanti nomi di politici e personaggi famosi italiani (in tutto oltre 800) finiti, secondo la Procura di Perugia, sotto la ‘lente’ di Pasquale Striano, finanziere in servizio alla Procura nazionale antimafia, figurerebbe anche quello di Giovanni Toti.

“Apprendo dalla stampa di essere tra coloro su cui qualcuno, addirittura funzionari dello Stato con compiti delicatissimi, avrebbe costruito dossier, non si sa bene a che fine ma certamente non benevolo”. Così scrive sui social il presidente della Liguria Giovanni Toti.

“L’attività di dossieraggio, lo spiare dal buco della serratura cariche istituzionali, politici, o comunque personalità in vista credo sia il frutto malato di una mentalità che si è ormai diffusa in questo Paese, cioè che ci sia sempre qualcosa di marcio, qualcosa di nascosto, qualcosa di torbido - aggiunge il governatore ligure -. È la conseguenza malata di un odio sociale diffuso, che ha trasformato il merito e il consenso in qualcosa da punire, legato a imbrogli e non a capacità. È la voglia di abbattere per sentirsi uguali invece di impegnarsi per sentirsi migliori”.

“Quando poi il dossieraggio avviene, come pare, a senso unico, solo verso una parte politica, porta con sé una ulteriore pericolosissima conseguenza: non basta il consenso popolare per essere legittimati a governare un Comune, una Regione, lo Stato o semplicemente per avere successo – prosegue il presidente della Liguria -. Se la gente sbaglia a votare o scegliere, qualcuno deve intervenire per ricordargli qual è la parte giusta della politica. Immaginatevi le prese di posizione se simili dossier avessero investito personalità della sinistra. Invece il silenzio questa domenica mattina rimbomba più della pioggia che cade”.

“Non è certo piacevole sapere che qualcuno sbircia nella tua vita, anche se non hai nulla da nascondere. Ancor peggio è sapere che qualcuno, tra familiari, amici e collaboratori, è oggetto di dossier solo perché la vita lo ha messo accanto a una persona in vista. Spero che le autorità preposte facciano presto chiarezza, ma soprattutto che finisca una atmosfera nel Paese che è il brodo di cultura di chi lavora nell’ombra per scoprire, o inventare, peccati altrui. Che spesso sono invece i peccati di chi scheda e giudica”, conclude Toti.

 

“Assaggia la Liguria”, studenti ambasciatori dei prodotti enogastronomici Dop

Super User 03 Marzo 2024 575 Visite

Ieri, si è concluso il progetto di Assaggia la Liguria “DOP for future”, un’iniziativa culturale e formativa che ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Marco Polo di Genova in un viaggio emozionante alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche liguri.

Promosso in collaborazione con l’Unione Regionale Cuochi liguri - delegazione ligure della Federazione Italiana Cuochi - e con la professionalità e la capacità comunicativa degli attori del Teatro del Piccione, il progetto ha promosso la conoscenza sulle eccellenze liguri di origine certificata, come il Basilico Genovese DOP, l’Olio Riviera Ligure DOP e i vini liguri con le loro dodici denominazioni DOP-IGP. 

Attraverso un format innovativo che ha combinato le competenze pedagogiche e creative del Teatro del Piccione con una narrazione coinvolgente sulle peculiarità e i valori di questi prodotti certificati, gli studenti hanno avuto l’opportunità di esplorare la cultura gastronomica della Liguria e di acquisire competenze fondamentali per il loro futuro professionale nel settore agroalimentare.

Il progetto ha visto la partecipazione attiva dei docenti, coinvolti dagli esperti in incontri formativi preliminari integrando in modo significativo gli obiettivi e i contenuti dei programmi scolastici, sia per la cucina sia per la sala e l’accoglienza.

La selezione degli istituti scolastici è avvenuta con la collaborazione attiva di Unione Cuochi Liguri, come delegazione regionale della Federazione Italiana Cuochi e sono stati coinvolti gli studenti tra i 14 e i 18 anni di 5 istituti liguri (Alberghiero Nino Bergese di Genova, ISFORCOOP ETS di Varazze, il CIOFS FP Liguria di La Spezia, E. Ruffini - D. Aicardi di Arma di Taggia ad Imperia e l’IPSEOA Marco Polo di Genova) e 3 delle regioni limitrofe, che rappresentano un importantissimo bacino promozionale (Collegio Ballerini di Seregno in Provincia di Monza Brianza, G. Colombatto di Torino Fondazione turistica VDA di Chatillon in provincia di Aosta) per un totale di 30 classi delle scuole e dei centri professionali

Il titolo del progetto richiama perfettamente la mission del progetto: mettere nelle mani dei futuri operatori dell’agro alimentare, questi prodotti come strumenti di successo, perché le nostre eccellenze sono veri e proprio attrezzi del mestiere capaci di portare valore, aumentando la competenza strategica e il cruciale “ruolo culturale” della ristorazione.

Nuovo forno crematorio a Staglieno, Legambiente ricorre al Tar

Super User 03 Marzo 2024 884 Visite

A seguito del ricorso presentato da Legambiente, sarà il Tribunale amministrativo regionale della Liguria a stabilire se il processo per la costruzione del nuovo forno crematorio nel cimitero di Staglieno, approvato dal Comune di Genova alla fine del 2023, può procedere o deve essere interrotto.

Le preoccupazioni riguardano l’impatto delle emissioni sull’ambiente circostante e l’inutilità dell’impianto, considerando l’esistenza di un forno crematorio già operativo e utilizzato solo al 70% delle sue capacità.

Il ricorso mira ad annullare l’approvazione del progetto presentato da alcune aziende lombarde, evidenziando anche questioni procedurali come la mancanza di una valutazione completa dei rischi geologici del sito.

Il Movimento 5 Stelle si è unito al dissenso, sottolineando l'importanza di ascoltare le preoccupazioni dei cittadini.

Genova, i consulenti del lavoro incontreranno oltre 100 studenti

Super User 03 Marzo 2024 841 Visite

“Se me lo dici, lo scordo. Se me lo spieghi, lo ricordo. Se mi coinvolgi, lo condivido”. Questo è il motto attorno al quale ruota l’evento organizzato dal Consiglio provinciale dei consulenti del lavoro, in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’ordine di consulenti del lavoro, Fondazione studi consulenti del lavoro e con la partecipazione attiva dell’Associazione giovani consulenti del lavoro di Genova.

Il prossimo 6 marzo, dalle 9:00 alle 13:00, più di 100 ragazzi, delle classi 4° e 5° di istituti genovesi di scuole secondarie di secondo grado, popoleranno la Sala delle Grida, all’interno del Palazzo della Borsa, per vivere una mattinata diversa ma ricca di significato.

I temi principali sono la legalità e l’etica nel mondo del lavoro, temi non facili da affrontare con i ragazzi. Ma lo si farà attraverso il gioco.

Nel 2019, la Fondazione Studi aveva avviato il progetto “Lavoriamo per la legalità” e presentato il gioco “Generazione legalità”. Un gioco da tavolo che, con una serie di domande e la conduzione di un consulente del lavoro, stimola i ragazzi alla riflessione ed al dibattito su temi quali la lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, in ogni ambito professionale: lavoro nero, caporalato, sicurezza sul lavoro (tema particolarmente sentito), diritti e i doveri dei lavoratori.

Questo gioco si è evoluto, fino a diventare oggi un videogioco on line, “GenL”, diffuso in ambito europeo.

Gli obiettivi sono evidenti: fornire ai ragazzi gli strumenti per affrontare il mondo del lavoro in maniera più consapevole, facendo propri quelli che sono i diritti ma anche i doveri; far sapere che esistono degli strumenti sociali e legislativi finalizzati a comprendere e combattere il fenomeno criminoso nelle imprese, sia come futuri lavoratori, sia come potenziali futuri imprenditori e datori di lavoro.

Per quanto il gioco abbia una funzione educativa, la mattinata sarà anche ricca di interventi e testimonianze.

Parteciperanno Maurizio Borelli, presidente ANMIL Reggio Emilia, accompagnato da Lorenzo Campagnari, autore di un progetto multimediale realizzato sulle storie di vittime del lavoro dal titolo “I segni del mestiere”, per una maggiore consapevolezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Interverranno anche il tenente colonnello Gian Mario Carta, comandante del Nucleo Informativo Carabinieri, e Sergio Fossati, dirigente Ispettorato Area Metropolitana di Genova, per testimoniare ai ragazzi l’impegno e le attività svolte a tutela della legalità nel mondo del lavoro.

In tutto ciò la figura del professionista, e del consulente del lavoro, in particolare, svolge un ruolo fondamentale.

Il presidente nazionale dei Consulenti del lavoro, Rosario De Luca, che parteciperà all’evento del 6 marzo, alla presentazione dell’iniziativa “Promuovere una giornata europea della legalità nel mondo del lavoro”, che si è svolta presso la sede del CESE a Bruxelles, ha dichiarato: “I consulenti del lavoro sono promotori di legalità e lavoro regolare, valori che sentiamo il dovere civile di diffondere in Italia e in Europa”.

Aeroporto di Genova, Gandolfo: “Pronti a far volare il Colombo”

Super User 02 Marzo 2024 603 Visite

“Nel corso di questi anni di amministrazione, lo scalo è cresciuto grazie ad un serio piano investimenti che ad oggi è in essere. L’anno 2023 si è chiuso con 1.279.445 passeggeri movimentati, il 4,6% in più rispetto al 2022 e Genova è entrato a far parte degli scali strategici in Commissione Trasporti al Senato. Nell'ultimo periodo, con la situazione in atto, c'è stata una battuta d'arresto, ma di certo la volontà suffragata dai nuovi intenti progettuali e strategie, ci fa essere ottimisti affinché il futuro riservi allo scalo sempre più centralità logistica”. Così Nicholas Gandolfo, capogruppo della Lista Toti nel Comune di Genova, è intervenuto nel corso della commissione dedicata al futuro dell’aeroporto Cristoforo Colombo.

“L’interesse da parte dei privati all’ingresso nel capitale, soprattutto di realtà come Msc e Costa, attive nel settore della logistica e delle crociere e con un ruolo fondamentale nel tessuto economico ligure, è un chiaro segnale del potenziale ancora non pienamente sviluppato - prosegue il totiano -. Ma il presidente Toti non è sordo di fronte alle richieste dei sindacati che vogliono il mantenimento di una maggioranza pubblica: non molto tempo fa, infatti, ha dichiarato che, oltre ai finanziamenti già messi in campo e che cubano circa 20 milioni di euro per il nuovo terminal aeroportuale, la Regione stessa potrebbe affiancare Autorità di Sistema Portuale valutando un suo possibile coinvolgimento negli assetti azionari qualora ciò potesse contribuire a rafforzare e rendere più competitiva la struttura azionaria del medesimo. Al netto di ciò, si è già pensato a progetti che prevedano investimenti in campo ferroviario come il collegamento tra Sestri P. ed aeroporto per agevolare la mobilità da e verso la città per i viaggiatori ed un’interconnessione tra Autorità marittima genovese e savonese per la gestione bagagli pensata per i crocieristi che sono una grande risorsa per l'intera Liguria. Certamente, quanto fin oggi dimostrato, è come Toti e la Lista che rappresento siano aperti ad un dialogo propositivo che riconosce il valore centrale del Cristoforo Colombo non solo per la sempre più evidente e vincente vocazione turistica, ma pure per divenire snodo e centro del business nazionale ed internazionale in ottica di uno sviluppo economico sempre più centro dell’attività delle amministrazioni comunali e regionali”.

“Colgo così anche l’occasione per ribadire al presidente Lavarello, per il quale nutriamo grande stima, che la Lista Toti sarà sempre disponibile al confronto, al dialogo ed al supporto di qualsiasi necessità ed iniziativa cooperando proattivamente per assicurare che Genova possa mantenersi all'avanguardia nello scenario competitivo globale”, conclude Gandolfo.

Teatro Carlo Felice, il primo consiglio d’indirizzo di Gianfranco Gadolla

Super User 01 Marzo 2024 1010 Visite

L'intervista di Genova3000 

Alla conferenza stampa di Beatrice di Tenda, la tragedia lirica di Vincenzo Bellini che andrà in scena al Carlo Felice da venerdì 15 marzo, era presente anche Gianfranco Gadolla: il noto imprenditore genovese era seduto in prima fila con in tasca la fresca nomina da consigliere della fondazione del teatro.

Gadolla è entrato nel Consiglio d’indirizzo in quota governo: a nominarlo è stato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano (FdI). Il posto era rimasto vacante dopo le dimissioni del senatore Luca Pirondini (M5S).

Classe 1949, con un passato da consigliere regionale nel gruppo di Alleanza Nazionale tra il 1996 (in quell’anno era subentrato al compianto Giorgio Bornacin) e il 2005, presidente dell'Associazione costruttori dal 1988 al 1994, Gianfranco Gadolla è uno dei tre figli di Fausto, ex presidente del Genoa e costruttore di ‘mezza’ Genova: Palazzo Margherita, Piccapietra, via di Brera e via Brigata Bisagno portano la sua firma, solo per citare alcune opere realizzate in città.

La famiglia Gadolla si è occupata a lungo della gestione del Margherita, teatro leggero utilizzato per anni anche dal Carlo Felice prima della sua ricostruzione.

“Il mio apporto sarà basato un po’ sulla cultura che noi come famiglia ci siamo fatti nella gestione dei teatri. L’opera è certamente una cosa superiore, c’è tanto da imparare. È una cosa che faccio con passione e tanto onore”. Così Gadolla ha commentato il suo ruolo all’interno del Consiglio d’indirizzo del teatro dell’opera.

“Giorno dopo giorno, mi sembra che il teatro stia migliorando. Io ho partecipato solo ad un consiglio, nel quale ho visto molto entusiasmo, molta frenesia di innovarsi, sia dal punto di vista degli allestimenti sia dal punto di vista della programmazione e dell’azione di marketing che il Carlo Felice merita per diventare veramente il teatro di tutti i liguri”, ha concluso.

Silvia Burdese, la prima donna questore nella storia di Genova si presenta e convince

Super User 01 Marzo 2024 768 Visite

Garantire la sicurezza dei cittadini, mantenere la legalità, l’ordine pubblico, essere tutela della stessa democrazia in una città bella ma complessa, policentrica come nessun’altra forse in Italia, multietnica, dai mille diversi aspetti talvolta pure contrastanti, come Genova ed in un momento storico tra i più turbolenti della storia recente.
È un compito non facile, impegnativo, delicato ma che può certamente essere ben onorato da Silvia Burdese, neo questore del capoluogo ligure, prima donna a ricoprire tale alta carica sotto la Lanterna e che si è presentata alla città spiegando se stessa, le sue strategie con puntiglio e precisione.

È apparsa come una bella figura di rappresentante dello Stato che approda in via Diaz con un curriculum di tutto rispetto, ma anche con un modo di fare che convince, dimostrando cultura, determinazione ed esperienza.  
Fiumicino, Ufficio Immigrazione a Torino, a capo di vari Gabinetti, della Polfer in Piemonte e Val D’Aosta, questore a Modena e alla Spezia, tappa ligure prima del suo insediamento al vertice della Polizia genovese sono i punti salienti del suo lavoro di poliziotta.

“È un momento delicato, quando occorre fare delle riflessioni, ma che ci vede anche sereni”, ha esordito la prima donna responsabile della sicurezza genovese. E sull’ordine pubblico ha sottolineato le difficoltà generate da “dinamiche nazionali e sovra nazionali” ma che si devono superare.
Ha indicato attenzione agli studenti, alle giovani generazioni, ai territori dove prevede controlli precisi ed attenti, all’immigrazione puntando, ha detto, “a dare attenzione soprattutto a quella buona, integrata”.
E non ha dimenticato di assicurare grande monitoraggio su eventuali infiltrazioni malavitose, attratte dal capitale sempre e dovunque, e quindi pure a Genova dove potrebbero tentare di entrare attraverso i tanti cantieri esistenti oggi in città.
Per lei, dirigente centrale di Polizia, è importante la funzione della stampa, che può aiutare a conoscere situazioni e problemi, mentre ha sottolineato come il suo sarà un lavoro di squadra con tutto il suo staff (con buona presenza femminile), per il quale ha dimostrato grande stima e fiducia.

“Buona la prima”, si potrebbe dire, dopo che il suo esordio si può definire certamente positivo.
Succede ad Orazio D’Anna, poliziotto gentiluomo si narra di lui nella Ps genovese, che è andato in pensione e ha dichiarato che finalmente potrà dedicarsi alle sue molte passioni.

Dino Frambati

Tursi, i dipendenti del Comune hanno incontrato la Consigliera di Parità della Città Metropolitana

Super User 01 Marzo 2024 488 Visite

Questa mattina, nell’auditorium di Palazzo Rosso, si è svolto il primo di due incontri che il segretario e direttore generale del Comune di Genova Concetta Orlando ha organizzato per illustrare ai dipendenti comunali la figura della Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Genova. La sua attività riguarda sia le aziende sia gli enti pubblici e privati del territorio con il compito di controllare il rispetto della normativa antidiscriminatoria e promuovere le pari opportunità. L’incontro, contraddistinto da un’ampia partecipazione, ha offerto l’opportunità di affrontare in modo attento le varie tematiche in discussione.

«Nell’attuale fase storica in cui nei rapporti familiari esplodono fenomeni cruenti che rivelano la difficoltà della società di accettare il nuovo ruolo femminile, il Comune di Genova rappresenta un esempio virtuoso a livello nazionale anche sotto l'aspetto delle pari opportunità – ha spiegato Concetta Orlando, segretaria e direttore generale del Comune di Genova -. Tra i suoi oltre cinquemila dipendenti, infatti, il 62% è rappresentato da donne ed il 38% da uomini, mentre i posti dirigenziali sono equamente ripartiti al 50%. Dopo l'adozione del Codice di comportamento dei pubblici dipendenti, desideriamo quindi ribadire l’importanza della cultura del rispetto delle differenze di genere e di altre condizioni personali, dando evidenza al ruolo della Consigliera di Parità. Questa figura, istituzionalmente prevista dal Codice delle pari opportunità, ci consente di approcciare in modo complessivo un tema così delicato ponendo l'accento sul divieto di comportamenti discriminatori, molesti e di body shaming».

All’evento formativo (che verrà replicato lunedì 11 marzo, dalle ore 10 alle 12, nell’auditorium del Matitone) sono intervenute anche la Consigliera di Parità di Città Metropolitana Alessandra Volpe e la Consigliera Supplente Irene Mercuri che svolgeranno lo stesso ruolo anche all’interno del Comune di Genova. Con loro la disability manager del Comune di Genova Cristina Bellingeri e l’assessore al Personale Marta Brusoni che ha dichiarato: «Il rispetto ed il benessere delle persone sono al centro delle azioni della nostra amministrazione comunale e, in particolare, del mio Assessorato che è particolarmente sensibile a questi temi. Ho quindi ritenuto molto importante fornire a tutti i dipendenti la possibilità di conoscere direttamente la Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Genova, e il ruolo da lei svolto, per contrastare in modo efficace ogni discriminazione di genere così come qualsiasi atto di molestie o mobbing».

Nell’esercizio delle proprie funzioni la Consigliera di Parità è un pubblico ufficiale che ascolta, valuta e tratta ogni singolo caso di cui viene informata agendo in piena autonomia e riservatezza. Ha inoltre l’obbligo di segnalare all’autorità giudiziaria i reati di cui viene a conoscenza, procedendo contestualmente all'eventuale promozione e sostegno di azioni in giudizio, individuali e collettive, nei casi di rilevata discriminazione basata sul sesso. A lei potrà rivolgersi ogni lavoratore o lavoratrice che ritiene di aver subito una discriminazione di genere nell’accesso al lavoro, nella formazione professionale, nello sviluppo della carriera, nella retribuzione, per questioni relative alla maternità e/o al rientro dai periodi di congedo parentale per maternità e/o paternità.

Oltre all’attuale ufficio ubicato nella sede della Città Metropolitana di Genova, in piazzale Mazzini 2, la Consigliera di Parità ne avrà a breve un altro anche a Palazzo Tursi; è contattabile telefonicamente ai numeri 0105499514 e 3341049491 ed anche via email all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Lavoratori Piaggio Aerospace, a Tursi l’incontro tra sindacati e direttore generale dell’aeroporto

Super User 01 Marzo 2024 463 Visite

Si è svolto ieri, presso l’ufficio dell’assessore al Lavoro del Comune di Genova Mario Mascia, l’incontro tra Cgil Cisl Uil confederali e di categoria e il direttore generale dell’Aeroporto “C.Colombo” di Genova Francesco D’Amico per discutere del futuro dei lavoratori di Piaggio Aerospace.

«La delega al Lavoro è stata istituita dal Sindaco Marco Bucci all'inizio di questo secondo mandato per contribuire a risolvere i problemi che coinvolgono non solo i lavoratori, le loro famiglie e le aziende ma anche l'intera comunità genovese e le sue prospettive di sviluppo economico. Vogliamo tutelare le professionalità e i posti di lavoro – ha detto l’assessore Mario Mascia durante l’incontro – e vogliamo farlo sviluppando nuove sinergie e rinnovando quelle già in essere. I lavoratori della Piaggio hanno un know how che va tutelato, ma ci sono dei profili il cui upgrade formativo può essere fondamentale nell’ottica del loro futuro e questo può essere garantito anche grazie all’ausilio di enti certificatori come Enac oltre che di Regione Liguria. Sono molto soddisfatto di questo incontro, perché ho visto da entrambe le parti la volontà di trovare una soluzione fattiva e collaborativa nell'interesse dei 180 lavoratori di Piaggio, delle loro famiglie e della nostra Genova».

Durante l’incontro, infatti, le sigle sindacali hanno ripercorso quanto accaduto nel recente passato ai 185 lavoratori di Piaggio Aerospace e da parte del dg di Aeroporto Francesco D’Amico si è riscontrata subito la disponibilità, previo accordo con la parte datoriale Piaggio, a fare da facilitatore di sinergie logistiche e lavorative tra i lavoratori di Piaggio e i clienti che abbisognino di servizi proprio nel settore manutenzione, che rappresenta il core business prevalente di Piaggio a Genova.

Si è trattato del primo tavolo che, dopo decenni, con la mediazione del Comune di Genova è riuscito a mettere a diretto contatto i sindacati e i lavoratori Piaggio con l’Aeroporto.

È stato condiviso l’avvio di un percorso che prevede il coinvolgimento al tavolo di Enac, di Piaggio come parte datoriale e di Regione Liguria affinché si arrivi a un protocollo di intesa che preveda la facilitazione da parte di Aeroporto di Genova nell'upgrade delle professionalità dei lavoratori Piaggio, anche con la collaborazione tecnica e di certificazioni Enac stessa.

L’obiettivo finale è quello di affiancare in futuro al piano industriale di Piaggio anche altre attività a servizio dell’utenza dell'Aeroporto di Genova.

Giornalismo e poesia, il cronista Paolo Zerbini incontra i poeti genovesi

Super User 01 Marzo 2024 478 Visite

Nella magnifica Sala della Fondazione Carige, si è svolto un interessante incontro tra i poeti genovesi del Corimbo e il cronista di lungo corso (Il Lavoro e Rai Liguria) Paolo Zerbini, per confrontare la fantasia della vena poetica con la severità asciutta della notizia.

L’incontro si è aperto con la nomina dell’avvocato Giuseppe Gallo (ambasciatore di Genova per la Cultura) a membro onorario dei poeti.

Poi, Zerbini ha raccontato giornali, giornalisti, tv e social visti da dentro, dal vivo. Il principe Edgardo Guida Farnesi ha introdotto il poeta Nicola Ricciardi, un poliziotto calabrese del reparto Mobile di Bolzaneto, che ha presentato il suo libro di poesie. La regia dell’incontro è stata curata dalla presidente del Corimbo, Emilia Fragomeni.

Sabato 2 marzo, ore 16:00, si terrà un nuovo confronto, sempre sul tema giornali e tv social, con i pittori genovesi, che fanno riferimento alla Saletta di Pegli.

L'intervento dell'avvocato Giuseppe Gallo

Il giornalista Paolo Zerbini

Liguria prima per riduzione di gas serra, Toti “Risultato legato alla chiusura delle centrali a carbone”

Super User 01 Marzo 2024 502 Visite

 

“Si tratta di un risultato molto positivo, legato certamente alla chiusura delle due centrali a carbone di Genova e Spezia ma a cui hanno contribuito e stanno contribuendo anche le misure messe in campo da Regione Liguria per supportare da un lato la mobilità sostenibile, attraverso ad esempio la gratuità degli abbonamenti sui treni regionali per gli studenti under19 o gli sconti del 50% per quelli under26, e, dall’altro, l’efficientamento energetico sia degli edifici pubblici sia degli stabilimenti delle imprese”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in merito al primato nazionale della Liguria, prima regione per riduzione pro capite di emissioni di gas serra. La notizia è emersa durante la presentazione della nuova piattaforma Ciro (Climate Indicators for Italian Regions) di Italy for Climate (centro studi della Fondazione per lo sviluppo sostenibile) che raccoglie le buone pratiche ambientali delle regioni italiane.

“Le istituzioni - conclude Toti - devono continuare a lavorare per sviluppare un’azione condivisa e integrata con ricadute ed impatti positivi per tutta la regione in termini di sviluppo sostenibile, crescita occupazionale, miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della popolazione, transizione industriale ed energetica. Va in questa direzione anche l’ultimo bando da 10 milioni di euro a valere sul PR Fesr 2021-2027 per l’efficientamento energetico delle aziende liguri, per cui i termini di chiusura sono stati prorogati al 18 marzo per andare incontro alle esigenze del territorio così da consentire la più ampia partecipazione”.

Al Centro del riuso di via Bologna una giornata per imparare a riparare gli oggetti

Super User 29 Febbraio 2024 675 Visite

Sabato 2 marzo a Genova, apertura straordinaria del Centro del Riuso di via Bologna 110r, per il “Repair Cafè genovese”.

Grazie ad AMIU, il Centro di via Bologna è entrato a far parte della rete Repair Cafè Foundation, trasformando così il luogo fisico simbolo dell’economia circolare, dove i cittadini possono condividere le proprie competenze per aiutare altre persone nel riparare e dare nuova vita ad oggetti rotti o vecchi riducendo gli sprechi e, nello stesso tempo, imparare condividendo esperienze e creando momenti di coesione sociale.

Una giornata dedicata al valore del riuso. Un'occasione unica per il quartiere, per riunirsi e mettere in pratica l'importanza della riparazione e del riutilizzo. Sono tutti invitati a partecipare portando piccoli oggetti da casa: utensili, giocattoli, tutto ciò che potrebbe avere una seconda vita. Sono esclusi oggetti di telefonia, informatica, tv, calzoleria, sartoria e orologeria.

Esperti saranno a disposizione per aiutare con le riparazioni, condividendo competenze e trucchi del mestiere. Un'opportunità per imparare, condividere conoscenze e promuovere una cultura del consumo responsabile e sostenibile.

Tariffe turistiche dei treni per le Cinque Terre, Toti: “Nessun ligure pagherà 1 euro in più”

Super User 29 Febbraio 2024 528 Visite

“Il dialogo con categorie, sindaci e associazioni è andato avanti e sono state recepite molte delle richieste avanzate, come l’aumento dei treni notturni, la riduzione delle giornate in fascia rossa, la scontistica per chi soggiorna per più giorni alle Cinque Terre. Richieste che sono state accolte perché sono state valutate ragionevoli. Il protocollo che abbiamo proposto serve ad erogare risorse aggiuntive ai Comuni che si consorziano, in accordo con Regione Liguria, e che sono pronti quindi ad attivare politiche di contenimento dell’overtourism o di gestione dei flussi. Di certo, nessun cittadino delle Cinque Terre e nessun cittadino ligure pagherà un euro in più rispetto al 2023: al contrario, i residenti delle Cinque Terre avranno uno sconto sulle tariffe dell’80% rispetto all’anno scorso, così come i proprietari di abitazioni, anche seconde case, e i loro nuclei familiari. L’aumento di cui parliamo si riferisce quindi ai 4,5 milioni di turisti che affollano le Cinque Terre durante la primavera e l’estate, nella speranza che la segmentazione tariffaria favorisca atteggiamenti di consumo più spalmati nel tempo e più consapevoli. Vogliamo un turismo di qualità e vogliamo che il servizio su quel territorio, patrimonio Unesco unico al mondo, valga almeno come un servizio offerto a Venezia, Amalfi, Positano o più banalmente valga come un viaggio in seggiovia per raggiungere un rifugio”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti al termine dell’incontro che si è svolto ieri tra i sindaci delle Cinque Terre e i rappresentanti degli operatori economici e delle associazioni locali sulle nuove tariffe esclusivamente ‘turistiche’, non applicate ai residenti in Liguria, per i treni alle Cinque Terre, all’interno del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia. Presenti anche l’assessore ai Trasporti Augusto Sartori, la presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre Donatella Bianchi, il presidente della Provincia e sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e il direttore regionale Liguria di Trenitalia Tiziano Savini.

Le richieste accolte prevedono, in particolare, l’introduzione di treni notturni nei fine settimana dal 9 giugno al 16 settembre, l’applicazione della tariffa ‘verde’ (quella del 2023, senza aumenti) tutti i giorni dopo le 19.30 per i treni in partenza da Levanto e dalla Spezia, una riduzione delle giornate con tariffa ‘rossa’ (da 115 a 104) e un aumento delle giornate ‘gialle’ (da 52 a 57) e ‘verdi’ (con la tariffa 2023, passano da 66 a 72 giornate), una maggiore scontistica dell’80% per i residenti nei Comuni delle Cinque Terre nella tratta Levanto-Spezia (per abbonamenti mensili o annuali), estesa anche ai proprietari di immobili ad uso abitativo e ai componenti dei loro nuclei familiari, l’applicazione di una scontistica alla carta per 3 giorni adulti (pari al 3,5% nelle giornate ‘rosse’, al 5% nelle giornate ‘gialle’ e al 6,7% nelle giornate ‘verdi’), l’introduzione di carte da 2 o 3 giorni per famiglie, ragazzi under12, adulti over70 con percentuali di sconto, rispetto alla carta giornaliera, dell’11% per la carta 2 giorni e del 20% per la carta 3 giorni.

“Non dimentichiamo che quest’anno arriverà a compimento il piano di rinnovo di tutta la flotta dei 48 treni regionali – ricorda Toti - gli abbonamenti dei pendolari non sono aumentati di un centesimo, gli studenti sotto i 19 anni viaggiano gratis per andare a scuola e sotto i 26 anni hanno uno sconto del 50% per raggiungere l’università o le sedi dei corsi di formazione. Va ricordato che, come stabilito da una legge regionale, senza la firma del protocollo con i Comuni (Levanto, Monterosso, Vernazza, Riomaggiore, La Spezia) e l’Ente Parco, non potremo erogare ai Comuni le risorse aggiuntive che abbiamo previsto. Per il resto, il protocollo non cambia nulla nella programmazione regionale: le nuove tariffe ferroviarie turistiche concordate con Rfi entreranno comunque in vigore”, conclude il governatore. 

“Grazie anche all'ottimo lavoro degli uffici regionali, a seguito di numerosi incontri svoltisi in queste ultime settimane, siamo venuti incontro alle richieste del territorio – aggiunge l’assessore ai Trasporti Augusto Sartori -. Abbiamo implementato, e di molto, l'offerta Carta Parco estendendola anche alle categorie che potevano averla solo per un solo giorno come le famiglie, i ragazzi under12 e gli over 70 che avranno il 12% di sconto sui 2 giorni e il 20% sui 3 giorni. L'obiettivo è agevolare non i turisti mordi e fuggi ma quelli che decidono di stare più giorni alle Cinque Terre e nei Comuni limitrofi. Un altro aspetto che va incontro ai commercianti e ai ristoratori del territorio è quello di lasciare la tariffa 'verde' per i treni in partenza da Levanto e dalla Spezia dopo le 19.30, così da favorire chi decide di fermarsi alle Cinque Terre dopo cena. Inoltre, per agevolare chi lavora alle Cinque Terre, abbiamo introdotto treni notturni fino alle 3 del mattino verso Sestri Levante o fino alle 1.55 verso La Spezia al venerdì, sabato e domenica dal 9 giugno al 16 settembre”.

Florovivaismo, Cavo (Noi Moderati): “Legge quadro fondamentale per la nostra Liguria leader nella produzione”

Super User 28 Febbraio 2024 383 Visite

“Il settore florovivaistico ligure, un'eccellenza riconosciuta dal mercato internazionale di cui il nostro Paese va giustamente fiero,  potrà contare, insieme a tutto il sistema italiano, su una legge quadro che prevede decreti attuativi finalizzati all'applicazione dei contratti di coltivazione, a un coordinamento nazionale del settore, a un piano nazionale quinquennale del settore florovivaistico, a un sistema di rilevazione annuale dei dati statistici, all’istituzione di piattaforme logistiche per macroaree”. Così Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati e coordinatrice regionale della Lista Toti, vice presidente della Commissione Attività Produttive, commenta il provvedimento dopo essere intervenuta in dichiarazione di voto in aula per il gruppo Noi Moderati.

“Dopo una ricognizione dei marchi esistenti - aggiunge la deputata di Noi Moderati - potrà essere promosso un marchio unico che garantisca le produzioni nazionali: questi gli obiettivi che si pone la legge quadro licenziata ieri alla Camera, ed ora trasmessa al Senato, attesa da tutto il settore e particolarmente sentita in Liguria, prima regione italiana per la produzione di fiori all'aria aperta, con un valore di produzione di 435,6 milioni di euro all'anno”.

“Questa è una riforma che gli imprenditori attendono e che conferma l'attenzione del governo per un settore strategico: 17 mila aziende con circa 100 mila addetti, oltre 3 miliardi di valore con un andamento in crescita continua, 1,23 miliardi di euro dall’export. La Liguria è la prima regione produttrice di fiori in piena aria, con le province di Imperia e Savona che fondano buona parte della loro economia su questa eccellenza. Ma tutta l'Italia è interessata da questo provvedimento. Dopo aver sostenuto i florovivaisti con uno stanziamento di 25 milioni per abbattere gli extracosti energetici, sono ora previste misure per la riconversione delle serre dei vivai in siti agroenergetici. Si attiveranno nuovi percorsi formativi negli ITS Academy; si favorirà l’aggregazione tra produttori attraverso la semplificazione delle procedure volte alla costituzione di organizzazioni di produttori del settore”, conclude Cavo.

Il sindaco di Recco Carlo Gandolfo ricevuto da Papa Francesco: “Un’emozione indimenticabile”

Super User 28 Febbraio 2024 447 Visite

Questa mattina, i sindaci di Recco, Carlo Gandolfo, di Camogli, Giovanni Anelli, e di Avegno, Franco Canevello, il presidente del Consiglio comunale di Recco Paolo Badalini, alcuni consiglieri di Avegno e Camogli e una ristretta delegazione di cittadini, sono stati ricevuti in udienza da Papa Francesco.

L'incontro con il Pontefice è stato preceduto, nella giornata di ieri, dal colloquio con il cardinale Tarcisio Bertone. Presenti alla due giorni romana anche don Francesco Pepe, priore del monastero di San Prospero di Camogli, e il maresciallo dell’Arma dei Carabinieri di Recco Amedeo Bartoli.

Il Papa ha salutato e incontrato i fedeli, tra cui la delegazione del territorio, con cui ha scambiato alcune parole.

“Partecipare all’udienza generale è stata un’emozione indimenticabile – ha dichiarato il sindaco Carlo Gandolfo - mi sono sentito parte di una grande comunità di fedeli provenienti da tutto il mondo, desiderosi di vedere e incontrare il Santo Padre. È stata un’esperienza intensa che, credo, resterà a lungo nei nostri cuori. Ogni occasione di incontro con Papa Francesco è fonte di grande emozione, è un momento speciale in cui si rappresenta una collettività e si riceve un richiamo a valori forti. Il Papa ha incentrato la sua riflessione su due vizi capitali: l’invidia e la vanagloria. E, citando san Paolo, ha suggerito il rimedio: amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda”.

L’udienza generale si è svolta nell’Aula Nervi, dove il Santo Padre ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo. I sindaci di Recco, Camogli e Avegno hanno consegnato al Papa un bassorilievo in ardesia che raffigura un trealberi, un veliero di altri tempi che idealmente accomuna i tre comuni, ricordati dai rispettivi stemmi: Avegno, Camogli e Recco. Il veliero che solca il mare è un simbolo che collega il passato del territorio dei tre comuni con l’oggi e con il futuro, ancora da scoprire. Il bassorilievo è adagiato su un tessuto in damasco di Lorsica. Il sindaco Gandolfo ha consegnato a Papa Francesco il volume “Obiettivo su Recco, una storia in 1.000 foto”.

 

Palasport, Ceraudo (M5s): “Spacciano per operazione a costo zero un acquisto quintuplicato rispetto alla vendita”

Super User 28 Febbraio 2024 520 Visite

“Abbiamo convintamente firmato la sospensiva della delibera di indirizzo per il riacquisto da parte del Comune di Genova del Palasport per 23 milioni di euro, e lo abbiamo fatto per tutelare i cittadini dall’ennesimo (sicuro) salasso. Le panzane sentite in queste settimane sull’operazione auspicata dalla Giunta hanno infatti dell’incredibile: la maggioranza si è addirittura spinta a dire che con l’operazione che ha in mente venderà una 500 per comprare una Ferrari. Ma in quale mondo fantasioso vive il centrodestra genovese?”. Così il capogruppo comunale del M5S Fabio Ceraudo sulla delibera approvata ieri in Aula.

“Bene - continua - che si possa ripristinare il Palasport, ma non pesando ancora una volta sulle tasche dei cittadini per soddisfare i soliti appetiti privati. Soprattutto se l’operazione presuppone vendere la parte buona e tenersi invece quella che genererà costi aggiuntivi a carico dei contribuenti genovesi. Dobbiamo forse ricordare al sindaco e al suo vice che era stato proprio a causa di un disequilibrio di questo genere che era fallita la Fiera?”.

“Sull’operazione che la Giunta sta cercando di portare a compimento, siamo sicuri che non si accenderà il faro della Corte dei conti? Vendere per poi riacquistare a un costo quintuplicato non è esattamente l’operazione a costo zero per il pubblico ventilata dalla maggioranza”, conclude Ceraudo.

“Porteremo nelle aule giudiziarie preposte questo ennesimo scandalo che esprime l'inadeguatezza del sindaco e della sua giunta, che continuano a sfregiare la città. Mentre si spendono i soldi dei contribuenti in operazioni tutt’altro che trasparenti, il territorio paga lo scotto della propria fragilità, cui l’amministrazione pubblica non dedica investimenti mirati, preferendo destinare le risorse alla cementificazione, o a operazioni torbide come questa del Palasport, e riducendo via via il diritto alla sicurezza di tutti, in particolare dei nostri figli”, commenta il coordinatore provinciale del M5S Stefano Giordano.

Forza Italia, Mascia: “Ora basta, via i depositi chimici da Multedo”

Super User 28 Febbraio 2024 749 Visite

In vista della seduta di giovedì prossimo in cui è iscritta all'ordine del giorno del Consiglio del Municipio Ponente una mozione di Vince Genova, la prima lista civica del sindaco Marco Bucci, sullo spostamento dei depositi chimici da Multedo a Ponte Somalia, il segretario cittadino di Forza Italia, Mario Mascia, ribadisce la posizione degli azzurri sul tema.

"La nostra linea è la stessa mantenuta già dallo scorso mandato consiliare, quando ero capogruppo di Forza Italia in Sala Rossa - dichiara Mascia, che ora è assessore a Urbanistica, Sviluppo Economico, Lavoro, Demanio Marittimo e Relazioni Sindacali -. Abbiamo sentito lanciare le idee di ricollocazione dei depositi più disparate da Calata Oli Minerali alla Diga Foranea al Porto Petroli, che però è a Rischio Incidente Rilevante e comprende aree in parte interessate dal ribaltamento a mare di Fincantieri, in parte occupate da 4 moli di accosto che rischierebbero di ridursi a 2 in caso di insediamento dei depositi. È chiaro a tutti che ora sul tavolo l'unica opzione rimasta è quella di Ponte Somalia, a meno che non si voglia considerare un'alternativa la non scelta della c.d. "opzione zero", che non è nemmeno lontanamente immaginabile né per noi, né per gli abitanti di Multedo che si trovano i depositi sotto casa".

"Col nostro capogruppo di Forza Italia in Consiglio municipale Nello Sammarco voteremo convintamente a favore della mozione municipale di Vince Genova - conclude Mascia -. Diciamo basta ai depositi chimici a Multedo perché, come partito della coalizione di centrodestra in Comune, non possiamo non batterci per l'attuazione delle Linee Programmatiche presentate dal sindaco nella seduta del 6 settembre 2022, che al punto 9.3 hanno individuato l'obiettivo di "giungere alla completa rilocazione dei Depositi Costieri di Superba spa e Carmagnani spa da Multedo alle aree portuali", ciò che del resto era già previsto dal Piano Urbanistico Comunale entrato in vigore il 3 dicembre 2015 e auspicato in maniera bipartisan da almeno 60 anni di polemiche e dibattiti rivelatisi alla prova dei fatti sterili ed inutili".

Amiu, ritorna il camioncino green anche a Carignano, Castelletto, Oregina, Portoria e Principe

Super User 28 Febbraio 2024 576 Visite

Torna da lunedì 1° marzo il Camioncino Green AMIU nei quartieri dove continua il posizionamento dei nuovi contenitori ‘Smart’ della raccolta differenziata: Carignano, Castelletto, Oregina, Portoria e Principe.

Per tutto il mese di marzo farà tappa nelle principali piazze, vie e luoghi maggiormente frequentati il mezzo AMIU, un vero e proprio info-point itinerante, dove tutti i giorni - dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 - saranno distribuiti ai cittadini tutti i materiali informativi sul corretto conferimento di tutte le frazioni differenziabili, dépliant sulla raccolta differenziata e sul nuovo sistema delle Ecoisole.

Questa iniziativa fa parte della comunicazione, sempre più capillare, per una maggiore sensibilizzazione dei genovesi sui temi ambientali: il progetto delle Ecoisole rappresenta uno degli assi portanti per migliorare qualità e quantità dei materiali riciclabili.

All’info-point mobile, i cittadini potranno anche ritirare gratuitamente i cestelli traforati e una prima fornitura di sacchetti compostabili per fare bene a casa la raccolta differenziata del rifiuto organico.

Le postazioni dove si fermerà il camioncino green e il calendario completo di marzo è consultabile sul sito web di AMIU Genova a questo link: https://www.amiu.genova.it/wpcontent/uploads/2024/02/calendario_marzo_camioncino_green.pdf

Grazie a una comunicazione specifica, i cittadini potranno trovare ulteriori notizie sul sito e sui canali social AMIU Genova e, per ogni tipo di informazione o segnalazione è a disposizione il call center contattando il numero 800.95.77.00.

Progetto Unesco, al via gli scambi interculturali tra le scuole di Genova e di Mar del Plata

Super User 27 Febbraio 2024 789 Visite

È stato presentato questa mattina in Regione il progetto "Turismo Scolastico delle Radici 2024" realizzato da Massimo Ruggero, project manager e presidente del Club per Unesco di Genova Metropolitana in collaborazione con l'Associazione dei Liguri nel Mondo. Si tratta del progetto internazionale tra Genova e Mar del Plata che condividerà i programmi ecomuseali italo-argentini di internazionalizzazione della Rete ligure di Club Unesco Genova e che gode del patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica di Argentina in Italia, del Consolato d'Italia di Mar del Plata, della Direzione scolastica delle Circoscrizioni consolari di Buenos Aires e Mar del Plata, di Acaesit (Asociación Civil Asistencia Escuelas Italianas Mar Del Plata) e di Regione Liguria che condividerà i programmi ecomuseali italo-argentini di internazionalizzazione della Rete ligure di Club Unesco Genova.

Le attività proposte valorizzano gli scambi interculturali tra le scuole metropolitane liguri e le rappresentanze istituzionali di Argentina finalizzati alla costituzione dell'Ecomuseo italiano internazionale storico-antropologico delle Radici della città di Mar del Plata.

Nell'ampio ed articolato programma di eventi italo argentini sono previsti accordi e scambi di best practices tra le scuole Italiane della rete Acaesit di Mar del Plata ed alcuni Istituti scolastici metropolitani genovesi e dei territori dell'Ecomuseo dei territori limitrofi colombiani e dell'emigrazione ligure che ad oggi si rivolgono ad alcune amministrazioni delle aree tra la Val Fontanabuona e i territori limitrofi del Chiavarese.

Il progetto, aperto anche alla collaborazione delle altre 8 strutture Ecomuseali della Rete Unesco di Liguria (attualmente con oltre 40 Comuni coinvolti), prevede, inoltre, l'incontro delle delegazioni diplomatiche sui territori degli Ecomusei (la cosiddetta "Esperienza delle Radici" tra gli ecomusei a Genova e in Buenos Aires e Mar del Plata), attività didattiche e laboratoriali, conferenze, due mostre internazionali ed una serie di concorsi artistico-culturali tra gli studenti genovesi con cui verranno individuati i quattro giovani “Ambasciatori delle Radici italiane" premiati da Club Unesco Genova e Associazione dei Liguri nel mondo.

“Con questo progetto entriamo nel vivo di quelle che saranno le tante iniziative previste per quest'anno, dichiarato dal Ministero della Cultura e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale 'Anno delle radici' – ha dichiarato Augusto Sartori, assessore regionale al Turismo - L'Argentina è il Paese in cui la stragrande maggioranza degli emigrati liguri si recarono all'inizio del secolo scorso alla ricerca di un futuro migliore: non posso quindi che essere felice di presentare questo progetto che consolida lo storico legame tra le due terre e che prevede percorsi turistico-esperienziali nel genovesato e a Mar del Plata”.

“Il turismo scolastico delle radici non solo punta a far conoscere luoghi tra loro molto lontani che hanno però un legame tra loro, ma favorisce lo scambio culturale tra studenti: un'esperienza di grande valore che porta numerosi benefici sia a livello personale che sociale - ha detto Simona Ferro, assessore regionale alla Scuola e all'Università - Quando i ragazzi hanno l'opportunità di interagire con persone provenienti da differenti contesti culturali possono ampliare i propri orizzonti, imparare nuove prospettive e confrontarsi con punti di vista diversi. È un processo di arricchimento reciproco che favorisce la crescita personale. In questo caso il rapporto che si crea è arricchito dal fatto che c’è qualcosa in più da condividere: le proprie origini”.

“Il collegamento tra Genova e Mar del Plata si è rafforzato circa un anno fa nell’ambito del progetto Iurc che ha portato alla sottoscrizione delle best practice del turismo tra le due città e presenziare oggi alla presentazione di questo progetto, che rappresenta l’evoluzione della predetta cooperazione, mi fa davvero molto piacere – ha aggiunto Alessandra Bianchi, assessore al Turismo del Comune di Genova - Attraverso percorsi didattici, laboratori, conferenze, seminari, viaggi e tante altre attività, il progetto 'Turismo Scolastico delle Radici 2024' si configura, per tutti i giovani che ne prenderanno parte, come un percorso non solo di riscoperta delle proprie origini e delle proprie radici ma più in generale della propria identità storico-culturale”.

“Con il programma 'Turismo scolastico delle Radici' intendo continuare un dialogo con le istituzioni regionali, poiché le azioni di salvaguardia, valorizzazione e promozione delle tradizioni rientrano nella nostra missione per l’Unesco – ha affermato Massimo Ruggero, presidente del Club Unesco di Genova città metropolitana e Direttore della Rete metropolitana degli Ecomusei urbani e metropolitani e dei territori di Liguria (Relu) di Unesco Genova - Come interfaccia regionale accreditata alla salvaguardia e valorizzazione dei territori e delle sue specifiche eredità, grazie alle nostre esclusive creazioni delle Reti ecomuseali, il tema delle radici non sarà solo un progetto educativo a scadenza, quanto piuttosto un programma continuo, da alimentare e condividere negli anni con le nostre rappresentanze. Un esercizio di crescita e sviluppo turistico-culturale dei territori di Liguria da declinare anche con le comunità estere”.

“Il progetto 'Turismo scolastico delle Radici' rappresenta un’importante iniziativa di promozione e valorizzazione delle identità storiche e culturali che accomunano Italia e Argentina, che ha altresì il pregio di coinvolgere un gran numero di giovani tramite le scuole a cui appartengono – ha aggiunto Santo Purello, Console d'Italia a Mar del Plata - L’augurio è che questa iniziativa contribuisca a rafforzare il legame storico tra il nostro Paese e la numerosissima collettività italiana che abita in Argentina favorendo la riscoperta da parte delle nuove generazioni di italo-discendenti delle comuni radici italiane”.

“L’iniziativa in area argentina è coordinata dal Dirigente titolare dell’Ufficio Educazione e Scuola sia del Consolato d’Italia in Mar del Plata che del Consolato generale di Buenos Aires – ha dichiarato Giampiero Finocchiaro, Dirigente dell’Ufficio Educazione e Scuola per il Consolato generale d’Italia in Buenos Aires e Consolato d’Italia in Mar del Plata - Ciò permetterà in un prossimo futuro di ampliare la diffusione delle attività del Progetto anche al di fuori del territorio di Mar del Plata dove ha già avuto inizio nel corso del 2023 coinvolgendo le scuole locali che offrono l’insegnamento dell’italiano”.

“Intendiamo valorizzare questo lavoro con le comunità liguri all’estero per favorire l’interscambio di informazioni e cultura per la realizzazione di percorsi ecomuseali liguri che possano dialogare anche oltreoceano – ha precisato Mario Menini, Presidente dell'Associazione dei Liguri nel Mondo - Come Associazione dei Liguri siamo da sempre impegnati alla ricerca di nuove realtà e gruppi di comunità sparse per il mondo e in totale sintonia con il programma proposto dal Club per Unesco di Genova intendiamo salvaguardare, valorizzare e potenziare la bellezza dei nostri territori, scongiurandone altresì il rischio di spopolamento o abbandono e il conseguente oblio di eredità e tradizioni, accelerate dolorosamente anche dall’impersonale utilizzo dalle nuove tecnologie cosiddette intelligenti”.

“Intendiamo condividere le istanze di questo importante progetto internazionale per incentivare e promuovere il turismo delle radici – ha dichiarato Antonio Blandi, Project manager di Officine delle Idee - Per questo è necessario ampliare i momenti di confronto tra le comunità e le generazioni, in questo approccio si inserisce la proposta di organizzare dopo questa iniziativa sul turismo scolastico di una fiera del turismo delle radici da tenersi in Liguria”.

“La pubblicazione Italia Più ascrivibile al quotidiano Il Sole 24 Ore è disponibile e pronta a dialogare con tutti gli attori pubblici e privati coinvolti in questa azione di promozione del turismo delle radici e del sistema ecomuseale ligure nel suo complesso”, ha concluso Sergio Famulari, editor Italia Più-Il Sole 24 Ore.

CantineDOC Liguria, presentato il libro che racconta i vini della regione

Super User 27 Febbraio 2024 636 Visite

La Liguria è terra eroica, così come la sua viticoltura. Ed è proprio questo il principio che anima CantineDOC: il nuovo volume traccia uno scenario dettagliatissimo sul panorama enologico della regione. Edito da Multiverso, è stato presentato nella giornata di ieri, lunedì 26 febbraio, nella Sala delle Grida del Palazzo della Borsa Valori di Genova.

In una sala gremita di ben oltre cento persone, la partecipazione estremamente sentita è stata accompagnata da una tavola rotonda altrettanto densa e ricca di spunti. Gli interventi dei relatori e delle relatrici hanno rispecchiato appieno tutte le storie contenute nel libro, facendosi forti di un principio di pluralità degli attori che rende l’opera corale e complementare.

A dare il via all’incontro, il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana: “Ci congratuliamo per questa impresa editoriale grazie a cui il nostro vino sarà ulteriormente percepito nella ricchezza delle sue declinazioni e particolarità zonali. Il testo ripercorre la nostra straordinaria biodiversità e i servizi fruibili nei vari comprensori, andando ad offrire un vero e proprio strumento di marketing territoriale integrato capace di promuovere tout court le eccellenze liguri, dalle informazioni tecniche a quelle turistiche e d’insieme”. Le sue importantissime parole hanno fatto luce su un settore che le istituzioni stanno sempre più cercando di valorizzare e di rendere competitivo sul piano nazionale. A testimonianza di ciò, il vice presidente ha incontrato personalmente tutti i produttori presenti, in un clima di dialogo e confronto in grado di valorizzare coloro che vivono dei e nei campi.

E poi l’autore Virgilio Pronzati, che nella sua lunga esperienza e carriera ha visto l’evolversi dell’enologia regionale: “La Liguria è orgogliosamente passata dall’essere Cenerentola della viticoltura nazionale a diventarne la principessa: nella produzione laddove si è perso la quantità, c’è stato un esponenziale miglioramento della qualità. Oggi la Regione non ha nulla da invidiare alla grande tradizione degli altri territori vocati alla produzione di vino”. 

Ideatore di CantineDOC, Mario Cucci ha sottolineato con orgoglio l’unicità dell’opera: “Abbiamo trovato ben 170 cantine in tutta la Regione: prima di noi nessuno aveva mai stabilito un dato preciso che facesse una fotografia enologica della Liguria. Di queste, in CantineDOC 140 aziende vitivinicole trovano un loro spazio e racconto: il nostro obiettivo - come dice anche il sottotitolo del libro - era prima di tutto quello di restituire la complessità del territorio tramite le storie di vite e di vita dei produttori e delle produttrici. Possiamo affermare con orgoglio di esserci riusciti, nonostante le difficoltà e l’imponenza dell’opera stessa”.

Ma non solo, hanno contribuito con le loro parole anche alcuni tra gli attori fondamentali che hanno permesso di dare alla luce il progetto: Paola Noli (Vice Presidente CCIAA Genova), Simona Venni (Enoteca Regionale), Marco Quaini (delegato Provinciale AIS Genova), Filippo Zangani (Presidente del Consorzio Luni), Mattia Briganti (responsabile delegazione FISAR Genova), Linda Salvetti (delegata regionale FIVI), Lorenza Olmi (referente ONAV Liguria), Massimo Enrico (Presidente Vite in Riviera), Paolo Bosoni (Cantine Lunae), Marco Miano (Cantina Müragni).

Al termine i numerosi ospiti hanno degustato alcuni tra i vini presenti nel libro. Ben 18 i produttori che hanno reso la presentazione ancora più esclusiva con le loro etichette. Si ringrazia: BioVio, Ca’ di Mare, Cantina dell’Ara, Cantina Müragni, Cantine Lunae, Casa del Diavolo, I Cerri Val di Vara, La Baia del Sole – Cantina Federici, La Pietra del Focolare, La Ricolla, Laura Aschero, Le Chicche di Nicchia, PEQ Agri, Podere Donzella, Possa, San Sebastiano, Stella di Lemmen, Tenuta Maffone.

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