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Wylab, premiate le tre idee innovative sviluppate dagli studenti dell’Università di Genova

Quando il mondo accademico e quello del lavoro si parlano è sempre una bella notizia. Quando lo fanno all’insegna dell’innovazione e della creatività tecnologica significa che qualcosa sta davvero cambiando. Nella giornata di mercoledì 24 maggio, circa 50 studenti del corso di laurea magistrale in Computer Engineering dell’Università di Genova hanno avuto la possibilità di presentare a Wylab, incubatore di start up con sede a Chiavari, i progetti sviluppati durante il corso di Human Computer Interaction. Da una applicazione per segnalare pericoli stradali a soluzioni innovative per aiutare persone con disabilità, tutte le proposte sono state valutate da una giuria composta dai docenti Antonio Camurri e Alberto Massari, da Elena Cocchi della Fondazione David Chiossone, dal Ilaria Torre, presidente del corso di laurea in Digital Humanities, da Chiara Leontina Sanino di Palazzo Reale e da alcuni membri del team di Wylab.

“Siamo particolarmente grati a Wylab per questa opportunità offerta ai nostri studenti. Un’esperienza professionalizzante e un’opportunità unica per completare il percorso di apprendimento, per mettersi in gioco in un contesto reale e per una maturazione e preparazione al mondo del lavoro nei settori della progettazione di sistemi multimediali e interfacce innovative. Ci auguriamo di poter continuare e far crescere questa preziosa collaborazione. A partire dal prossimo anno accademico il corso di Human Computer Interaction della laurea magistrale in Computer Engineering verrà mutuato anche dal nuovo curriculum “Affective Computing, Arts, and Cultural Welfare” della laurea magistrale in Digital Humanties”, spiegano i docenti del corso Human Computer Interaction Antonio Camurri e Alberto Massari.

Le tre idee innovative che hanno totalizzato i punteggi più alti sono state “B-Eye”, un'interfaccia multimodale che utilizza diversi dispositivi per permettere agli utenti ciechi di fare la spesa al supermercato in completa autonomia in modo semplice e intuitivo; “MuseNav”, un progetto innovativo pensato per consentire alle persone ipovedenti di navigare e vivere l'arte nei musei in modo indipendente, senza bisogno di un cane guida o dell'assistenza del personale del museo; “LantaVia”, app con funzionalità appositamente pensate per segnalare nella città di Genova pericoli stradali come buche, attraversamenti e scarsa illuminazione.

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