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Politica

Amministrative a Genova, Bucci presenta il simbolo: “Il futuro è qui!”

Super User 15 Marzo 2022 3441 Visite

Il gruppo Vince Genova a Palazzo Tursi, da non confondere con l'omonima associazione, ha organizzato ieri, al Moody di Piccapietra, un incontro pubblico con il sindaco Marco Bucci. All’apericena (pagamento alla romana: 20 euro a testa) hanno partecipato circa 150 persone.
Molti i candidati che correranno con la lista del sindaco, sia in comune sia nei municipi, e alcuni imprenditori, tra questi il terminalista Aldo Spinelli.

Presente anche Marta Brusoni che però non ha partecipato alla foto di gruppo, confermando così le indiscrezioni pubblicate da Genova3000 che danno la capogruppo di Vince Genova in Comune in partenza verso la lista di Toti.

Presentando il nuovo simbolo elettorale, Bucci ha detto di essere pronto per il nuovo mandato: “Quando sono arrivato c’era chi si preoccupava solo di gestire il declino. Oggi, i genovesi pensano alla crescita. Noi siamo il futuro”.

E i sondaggi, ad oggi, lo danno vincente.

L'intervento del presidente dell'associazione Vince Genova Luciano Grasso

L'intervento del consigliere comunale di Vince Genova Carmelo Cassibba

L'arrivo del commendatore Aldo Spinelli

Spinelli al tavolo con Bucci

Cassibba tra le assessore Barbara Grosso e Lorenza Rosso

Barbara Grosso e Paolo Gozzi

Il sindaco intervistato dalle tv

L'ex assessora al Personale Arianna Viscogliosi

Foto di gruppo per i candidati

Saba Wesser con il sindaco

Walter Pilloni, il re degli scooter elettrici

Annamaria Guerrina, imprenditrice nel settore ricevimenti e catering

Elena Manara, storica dirigente della Camera di Commercio di Genova, ora in pensione 

Il buffet targato Moody

 

 

Il borsino della politica

Super User 13 Marzo 2022 2643 Visite

Il borsino della politica, secondo Genova3000.

MARCO BUCCI
Lo spostamento dei depositi chimici da Multedo a Ponte Somalia ha aperto una nuova polemica in città. A scendere in campo questa volta non sono abitanti di Sampierdarena o politici contrari al trasferimento ma la compagnia di navigazione Grimaldi, che ha annunciato di voler aprire un collegamento con la Sardegna da Savona, tagliando così fuori Genova. Subito è arrivata la replica del primo cittadino: “E’ possibile trovare una soluzione”. Il sindaco ci ricorda quei vecchi spot nei quali il protagonista risolveva casi complessi grazie ad un noto tè che gli garantiva nervi distesi. Allora, tè per tutti a Tursi.

GIOVANNI TOTI
E’ volato all’Expo di Dubai per promuovere la nautica regionale: “Bilancio positivo, seminato per sviluppo futuro”. Grazie all’intuito del governatore, che aveva organizzato la missione negli Emirati Arabi in tempi non sospetti (la guerra in Ucraina non era ancora scoppiata), i cantieri liguri potranno aumentare le vendite dei loro yacht agli emiri, sostituendoli così ai ‘sanzionati’ oligarchi.

MATTEO ROSSO
Il commissario regionale di Fratelli d’Italia è contrario al cosiddetto salto della quaglia, il passaggio da un partito all’altro fatto solitamente con una certa nonchalance. Inoltre, il leader dei meloniani liguri avverte: “Da chi verrà eletto pretenderò che stia sempre in mezzo alle persone e non comodamente seduto in un ufficio. La politica si fa ascoltando i problemi e mettendosi a disposizione delle persone e nel mio piccolo da anni cerco ogni giorno di farlo”. Ma così la politica diventa poco interessante per chi la fa. Soprattutto nei comuni e nei municipi.

ALESSANDRO TERRILE
“Mi interrogo se sia davvero utile impiegare dodici agenti per due giorni per trovare tre ragazzi con lo spinello”. Così il capogruppo PD a Tursi ha commentato su Facebook la notizia data dal Comune di Genova sui risultati di un’operazione di controllo del territorio portata a termine dalla Polizia Locale, con l’ausilio di unità cinofile, nella zona di corso Montegrappa e i giardinetti di via Ponterotto. Il risultato non è confortante. Eppure i cani avevano lavorato sodo.

REMO BENZI
Tutti in città lo chiamavano ancora “Comandante”. E’ morto a 83 anni l’ex capo, lo è stato tra il 1994 e il 1997, dei cantuné, ruolo dal quale si era dimesso per divergenze di vedute con il sindaco di allora, Adriano Sansa. E’ stato consigliere comunale di Liguria Nuova (Sergio Castellaneta) e Lista Biasotti. Alle scorse regionali si è candidato con Giacomo Chiappori. Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto alla scrittura, libri di poesie ma anche autobiografie. Per raccontare il suo importante vissuto.

MARTA BRUSONI
Dopo la partecipazione alle regionali 2020 con Forza Italia - Liguria Popolare, per la capogruppo a Tursi di Vince Genova si apre una nuova esperienza elettorale: il suo passaggio dalla lista del sindaco Bucci a quella del governatore Toti sembra ormai certo, anche se nessuna conferma è ancora arrivata dalla diretta interessata che preferisce attendere. L’attesa è il sale dell’amore. E a volte anche della politica.

ELISA SERAFINI
L’assessora alla Cultura del primo anno della giunta Bucci ha trovato il rimedio per affrontare i costi delle campagne elettorali, a volte molto elevati: “a Genova un candidato sindaco ha bisogno di quasi mezzo milione di euro”. La soluzione si chiama Politically (www.politic-ally.it), una piattaforma che aiuta a raccogliere fondi in modo trasparente. Così tutti sapranno chi ha sostenuto chi. Ma nessuno saprà mai il perché!

GIUSEPPE MUROLO
Rappresenta la cultura vista da destra. Molto seguiti i recenti incontri che ha organizzato in città, prima con Marcello Veneziani e poi con Daniele Capezzone. Da mesi è in campagna elettorale: alle prossime comunali è candidato con Fratelli d’Italia. L’ex consigliere comunale adesso vuole fare l’assessorato alla Cultura del Bucci bis.

FRANCESCO DE BENEDICTIS
Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, universalmente conosciuto grazie ai suoi canarini che hanno vinto numerosi titoli in giro per il mondo, si è lasciato andare a uno sfottò calcistico in Sala Rossa. Parlando di una passerella che attraversa il Bisagno, il meloniano-fittiano ha detto che la struttura è utile perché viene attraversata anche durante i derby, “quando i tifosi del glorioso Grifone e i ciclisti blucerchiati vanno alla partita”. Apriti cielo. I sampdoriani gli hanno subito tuonano contro sui social. E presto lo faranno anche nelle cabine elettorali. Pedalare!

GIANCARLO VINACCI
Ha deciso di strutturare il suo think tank, trasformandolo in una fondazione nella quale ha coinvolto personaggi di spicco dell’economia nazionale, sia pubblica sia privata. Il primo impegno è già fissato per il 15 marzo a Genova, dove si terrà un forum sull’approvvigionamento di petrolio e gas, tema molto attuale da quando è iniziata la guerra in Ucraina. C’è però chi dice che la fondazione non si occuperà solo di economia ma si impegnerà anche in vista delle imminenti amministrative genovesi. L’ex assessore, attualmente è responsabile nazionale del Dipartimento Innovazione e sviluppo di Forza Italia, non ha però ancora detto con quale coalizione si schiererà. E la cosa non è piaciuta ai vertici regionali di Forza Italia, che stanno "assolutamente" nel centrodestra.

Daniele Capezzone ospite di Giuseppe Murolo a “Interviste d’autore”

Super User 07 Marzo 2022 1475 Visite

Daniele Capezzone, giornalista de “La verità” e opinionista Mediaset, sabato scorso è stato a Genova per partecipare a “Interviste d’autore”, la rassegna d’incontri organizzata da Giuseppe Murolo, responsabile del Dipartimento Cultura di Fratelli d’Italia – Liguria.

Vittorio Sirianni ha intervistato i due protagonisti di questo secondo appuntamento culturale, il primo aveva visto la partecipazione di Marcello Veneziani.

“Partito degli 11”, ecco quanto guadagnano assessori e consiglieri regionali

Super User 13 Febbraio 2022 2594 Visite

La bagarre all’interno del centrodestra è scivolata sugli emolumenti percepiti da assessori e consiglieri regionali.

Per il coordinatore ligure di Forza Italia, Carlo Bagnasco, la giunta regionale non cadrà mai - quindi Toti non sarà sfiduciato dalla sua stessa coalizione - perché sarà sostenuta dal “partito degli 11”, ovvero “quelli che guadagnano 11 mila euro al mese”, che in Regione "stravince" in quanto è il partito bipartisan “più forte di tutti”.

L’affermazione del forzista ha scandalizzato i totiani, che in un comunicato stampa precisano: “Esistono persone che hanno un lavoro e fanno politica con genuina passione senza pensare al proprio tornaconto economico. Inoltre, l’indennità lorda è sensibilmente inferiore a quanto indicato da Bagnasco. Vista la sua attenzione per i costi della politica, il coordinatore Bagnasco potrebbe cominciare a battersi insieme al papà Roberto (che ha votato a favore del taglio dei parlamentari, ndr), deputato, per un sensibile taglio delle indennità e dei privilegi di cui godono i parlamentari. Lo appoggeremo convintamente!”. 

Comunquemente e qualunquemente, direbbe Cetto La Qualunque, quanto guadagnano i nostri regionali?

Ce lo svela la tabella sotto, scaricata dal portale di Regione Liguria. Gli importi lordi sono comunque più alti rispetto a quanto indicato da Bagnasco.

“Lotta alle diseguaglianze”, il programma del candidato sindaco Dello Strologo

Super User 12 Febbraio 2022 1559 Visite

E’ sabato 12 febbraio, siamo al bistrot Mentelocale di Palazzo Rosso e sono le 14:55. Le telecamere sono accese, i fotografi sono posizionati e i social media manager hanno i telefonini già connessi per le dirette Facebook. Insomma, tutto è pronto per la conferenza stampa, prevista per le 15:00, ma il protagonista informa: “Aspettiamo 10 minuti e poi iniziamo”.

Eppure, uno che deve annunciare al mondo la sua candidatura a sindaco di una città importante e di una coalizione indecisa dovrebbe avere una certa fretta!
Ma l'avvocato Ariel Dello Strologo non ha premura, per lui è più importante aspettare gli ultimi.

Da questo annuncio si intuisce già su cosa si fonda il programma del candidato sindaco del centrosinistra: lotta alle diseguaglianze e aiuto a chi resta indietro.
Naturalmente gli ultimi di cui parlavamo prima non sono tali anche nella vita: sono solo abituali ritardatari, anche perché trattasi di deputati, segretari locali di partito, consiglieri regionali e comunali.

Al netto di questo preambolo, ecco il programma del candidato Dello Strologo e il suo parere sulla ineleggibilità di Bucci.

L’accordo di coalizione
“Abbiamo passato varie ore a confrontarci sui programmi, alla fine abbiamo trovato una convergenza forte. Ovviamente, essendo una coalizione ampia non è possibile essere d’accordo su tutto, altrimenti saremmo un unico partito, ma abbiamo trovato un elemento centrale, che è quello di coniugare sviluppo economico e giustizia sociale, che ci trova tutti uniti”. Così si presenta Ariel Dello Strologo alla sua prima conferenza stampa da candidato sindaco di Genova per 12 sigle di centrosinistra: Articolo Uno, Demos, Europa Verde, è Viva, Linea Condivisa, Lista Crivello, Lista Sansa, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Partito Socialista Italiano, Possibile e Sinistra Italiana.

Le esperienze professionali
“Mi sono dovuto occupare della Fiera di Genova nel momento più difficile della sua vita e mi piace ricordare che come amministratore del Porto Antico ho partecipato ad una vera rivoluzione che ha portato alla riqualificazione dell’area in un momento di declino: abbiamo portato la vasca dei delfini, Eataly e riqualificato il fronte mare. Ho sempre partecipato alla vita della società anche dentro le istituzioni. Ma è chiaro che per uno che ha questa spinta che non riesce a reprimere anche quanto sta conducendo un’altra vita professionale la possibilità di correre per fare il sindaco era un richiamo della foresta a cui era difficile resistere. Non l’avrei fatto se fosse stata solo una spinta individuale l’ho fatto perché mi è stato presentato un progetto che riguarda tutta l’area del centrosinistra che vuole una città diversa”.

Genova non è meravigliosa
“Genova non è meravigliosa, ma disorientata e frammentata. E’ una città dove ci sono enormi disparità tra un quartiere e l’altro, tra una generazione e l’altra. Uno dei motivi per cui ho accettato questa candidatura è il punto principale del nostro programma: la lotta alle diseguaglianze, tema messo al centro anche dal nostro Presidente della Repubblica. Per diseguaglianze intendo quelle economiche, culturali e sanitarie. Oggi in città ci sono 100/120 mila persone che vivono sulla soglia della povertà, abbiamo 1/5 della popolazione che rischia di cadere nella povertà estrema. Occorre creare una società che non produca disagio e disuguaglianza. Questo si può raggiungere solo con un forte sviluppo economico e con interventi sociali”.

L’economia
“Il progetto che abbiamo in mente di lotta alle diseguaglianze può funzionare solamente se è collegato allo sviluppo economico. Questa ricchezza però deve essere ridistribuita nel modo giusto. Genova ha almeno tre assi su cui lavorare. Il primo è il porto, che è una risorsa fondamentale che permette alla città di essere considerata in Italia e in Europa. Il secondo è il turismo: abbiamo la fortuna di vivere in una regione tra le più belle al mondo. Bene, questo turismo deve crescere per dare spinta al terziario. Terzo asse: l’industria leggera che gira intorno all’alta tecnologia e all’industria dei centri direzionali. Poi c’è il Pnrr che ci permetterà di spendere 6 miliari di euro. Ma non basta spendere: bisogna sapere che quella spesa porterà un ritorno sul territorio”.

Abitanti e decoro
In questi 5 anni Genova ha perso altri 30mila abitanti, perché non ha avuto uno sviluppo economico. Sicuramente ci sono state forze esterne, come la pandemia e la crisi economica che non è ripartita, ma non si è visto un cambiamento. Forse potremmo recuperare una caratteristica tutta genovese che Renzo Piano ha reso universale quando raccontava che suo padre gli diceva che a ‘Genova non si butta via nulla’. Noi abbiamo una città molto vasta, piena di aree abbandonate, trascurate. Ebbene, invece di andare a costruire altre cattedrali preoccupiamoci di recuperare quelle aree e diamole ai giovani e agli anziani per una nuova vita sociale di comunità. E soprattutto teniamo in ordine questa città che ha una crisi manutentiva terrificante: le strade sono rattoppate, i marciapiedi dissestati, il verde non è curato, la segnaletica è selvatica. Il decoro cittadino deve essere curato”.

Depositi costieri e Gronda
“I depositi devono essere spostati da Multedo, perché dove stanno adesso è ancora molto peggio rispetto a dove potrebbero andare, perché sono in mezzo alle case. Devono essere spostati nell’unica area dove è giusto che vadano: il porto. Ovviamente, all’interno del porto devono trovare la collocazione migliore nella tutela della salute dei cittadini. Sto già lavorando a una alternativa perché ho a cuore questo problema. Per quanto riguarda la Gronda è ancora più assurdo: c’è qualcuno in grado di spiegarmi perché i cantieri sono fermi da quattro anni? Non siamo stati capaci di far partire un progetto approvato da Comune, Regione e Ministero”.

L'ineleggibilità di Bucci, candidato e commissario
“Da uomo di legge credo che il problema ci sia e sia grave. Mi risulta che ci sia l'ineleggibilità per chi è già commissario. Non lo dico io, ma una legge. Sono già stati fatti tentativi parlamentari per modificare la legge, non riusciti perché posti in contesti non idonei”.

Alla fine saluti e tante foto di rito con i rappresentanti delle 12 liste.

Politica, il borsino della settimana

Super User 06 Febbraio 2022 1802 Visite

Il borsino della politica, secondo Genova3000.

GIOVANNI TOTI
A un anno e mezzo dalla sua rielezione, è disposto ad andare a elezioni anticipate. Il governatore non indietreggia di un passo: va avanti per raggiungere la tanto ambita alleanza con il rottamatore Renzi e cannoneggia (a parole, s’intende) gli alleati che in Liguria cercano di sbarrargli la strada verso il suo obiettivo centrista. Anzi, con il centrodestra addirittura alza il tiro, chiedendo agli assessori di Lega e FdI un resoconto sul loro lavoro svolto. Insomma, vuole stilare una classifica. Forse l’idea gli è venuta durante le lunghe ore (alcune un po’ noiose) passate all’Ariston.

EDOARDO RIXI
Nella fratricida (o fra cugini) guerra contro il governatore, il segretario regionale della Lega deve aver ritirato i suoi. Almeno, così sembra: il Carroccio non ha più mandato comunicati stampa al veleno contro Toti. Magari ai leghisti è venuto il dubbio che da questa vicenda potrebbero uscirne a pezzi: sia per il crescente disappunto interno (sottolineato su Facebook da Paolo Ardenti, capo di gabinetto dell’ex assessora Sonia Viale) sia perché, continuando a bocciare l’operato del governatore e assessore a Sanità e Bilancio, alla fine otterrebbero solo l’irritazione dei liguri, ai quali interessa la risoluzione dei problemi piuttosto che le beghe interne ai partiti. E la Lega non vuole passare dalla parte del torto. E della minoranza.

MARCO BUCCI
Stupisce la sua calma olimpica. Sorprende soprattutto chi a Tursi l’ha visto sbottare per nulla, tanto che lo chiama “u sindacu cu cria”. Eppure, nella bagarre interna al centrodestra il primo cittadino non si smuove e, soprattutto, non prende tessere di partito. Non è importante chi lo appoggerà alle imminenti elezioni comunali: per lui, l’importante è lui. Perché ha costruito il ponte in tempi record. Tutto il resto è slow. O polemica sterile.

MATTEO ROSSO
L’idea di un’alleanza tra totiani e renziani, al commissario regionale di Fratelli d’Italia non piace proprio. E’ stato il primo ad opporsi alla possibilità di fare entrare Italia Viva nella coalizione che sosterrà la ricandidatura di Bucci: “O noi, o loro”. Il meloniano-lollobrigidiano (per la sua vicinanza al deputato Francesco Lollobrigida) ieri ha ribadito il concetto: “Paita? Sarebbe un problema”. Insomma, la deputata renziana è sempre un problema. Alle regionali 2015 ha rotto il centrosinistra, mentre a quelle del 2020 ha diviso il centrosinistra. Oggi fa di meglio: spacca centrodestra e centrosinistra. Chapeau!

CARLO BAGNASCO
L’avevamo scritto ieri ed oggi ne abbiamo la conferma. Il coordinatore regionale di Forza Italia, partito che ha dato il via al centrodestra, ha invitato gli alleati liguri a “ritrovare l’unità”, perduta con l’ennesimo strappo di Toti. L’azzurro chiede una cabina di regia e di confronto con tutti i partiti, per affrontare insieme i temi e concordare la linea d’azione più adeguata da mettere in campo in vista delle elezioni della prossima primavera. Bagnasco preferisce la linea moderata imparata da papà Roberto, che ha militato a lungo nella Democrazia Cristiana.

ARIEL DELLO STROLOGO
Il presidente genovese della comunità ebraica pensava di trascorere il fine settimana da candidato sindaco del centrosinistra. Invece, ancora una volta, la sua nomina è stata rinviata. Sul suo nome si sono trovati d’accordo PD e M5S, mentre restano dubbi per i tanti cespugli e cespuglietti centristi e progressisti. Adesso, che il centrodestra sta vivendo un momento di sbandamento, la sinistra non ha fretta. Il candidato può deciderlo anche più avanti.

MARTA BRUSONI
La capogruppo in Comune di “Vince Genova”, la lista del sindaco, ha dichiarato che il loro gruppo è come la Svizzera: neutrale. Pertanto, non si farà coinvolgere in battaglie di palazzo. Anche perché il conflitto in corso nel centrodestra si sta svolgendo nel palazzo della Regione Liguria. Mentre loro sono a Palazzo Tursi.

ANTONIO OPPICELLI
Il commissario cittadino di Fratelli d’Italia su Facebook: “Gli assessori sotto esame mi pare obiettivamente giusto. Partiamo per l’estrema importanza della delega da quello della Sanità, cosa dite?”. Evidentemente, la provocazione è diretta all’assessore regionale alla Sanità, cioè Toti, che ha chiesto le pagelle della giunta. Perché il meloniano non può riferirsi all’assessore comunale alla Salute dei cittadini, il vicesindaco Massimo Nicolò, voluto a Tursi dal suo stesso partito, Fratelli d’Italia.

UBALDO SANTI
Il ribelle consigliere comunale, eletto in Comune nella lista Vince Genova, poi passato in Fratelli d’Italia e ora tornato al suo vecchio amore, il PSI, ha annunciato che il Partito Socialista a Genova non aderirà a progetti con Cambiamo e Italia Viva, mettendosi così in contrasto con la linea del presidente nazionale, il senatore Riccardo Nencini. I socialisti a Genova, infatti, si sono schierati con il centrosinistra e i progressisti: avevano indicato come candidato sindaco Annamaria Furlan, ma si sono detti disponibili, “se ci saranno le condizioni”, a sostenere Ariel Dello Strologo. L’importante è non appoggiare Bucci, con cui Santi è venuto più volte in contrasto su diverse scelte. A partire dalla spinosa vendita (poi accantonata) delle farmacie comunali.

MATTIA CRUCIOLI
L’ex grillino ha battuto sul tempo tutti, pure il centrosinistra: è il primo anti-Bucci ufficialmente candidato alle imminenti amministrative genovesi. Il senatore è sostenuto da Alternativa, il movimento che ha raccolto i pentastellati che si sono ribellati a Grillo, Italexit (di Gianluigi Paragone) e altri gruppi che si oppongono al governo Draghi e strizzano l’occhio ai no-vax. Alle amministrative, quindi, saranno determinanti i voti dei non vaccinati. E quelli di chi si è vaccinato per poter lavorare.

Alleanza Toti-Renzi, la stoccata di Rosso (FdI): “Paita? Sarebbe un problema’’

Super User 05 Febbraio 2022 1468 Visite

Si muovono ancora in ordine sparso e con prudenza: studiano gli alleati e valutano i rischi di una spaccatura definitiva. Ma, dopo il cosiddetto patto del Balilla siglato nella storica caffetteria di via Cesarea, sperano di poter costituire presto un fronte compatto per sferrare l’attacco (non mortale, politicamente parlando: nessuno vuole andare al voto per il rinnovo del Consiglio regionale) al loro governatore. Sono i leader liguri dei tre partiti che sostengono, con Cambiamo, la giunta Toti; cioè: Edoardo Rixi (Lega), Matteo Rosso (FdI) e Carlo Bagnasco (FI).

L’annunciata alleanza tra Cambiamo (o Coraggio Italia) e Italia Viva - già ipotizzata da Genova3000 nel lontano agosto scorso - aveva creato da subito notevoli mal di pancia all’interno della coalizione di centrodestra.

I primi ad agitarsi sono stati i meloniani: “O noi, o loro”, avevano detto. Il concetto è stato ribadito oggi dal commissario regionale, Matteo Rosso, che nell’intervista a Michela Bompani per Repubblica ha dichiarato: “Se ci troviamo alleati con Paita, si apre un problema”.

Poi sono arrivati i leghisti che, in una conferenza stampa plenaria con tutti i big regionali presenti, hanno battuto i piedi, non molto di più, per protestare contro il progetto centrista del “faccio quel che voglio” Toti, che, se portato avanti, “farebbe uscire il governatore dall’alleanza con la quale è stato eletto dai liguri”.

Ad oggi, il più silenzioso è Carlo Bagnasco. Il coordinatore regionale di Forza Italia, e sindaco di Rapallo e vice di Bucci nella Città Metropolitana, segue la linea moderata imparata da papà Roberto, che ha militato a lungo nella Democrazia Cristiana.

Ma la resa dei conti all’interno del centrodestra sembra però ormai vicina. Qualcuno dovrà mollare qualcosa, per non mollare tutto. 

Anche perché è impegnativo fare il governatore, l’assessore regionale alla Sanità e al Bilancio e il leader di un partito nazionale, “se non sei Superman”. E se lo dice Salvini…

Comunali, Rixi: “Bucci è il nostro candidato, se non prende tessere di partito”

Super User 01 Febbraio 2022 1321 Visite

“Più volte abbiamo chiesto a Bucci di prendere la tessera della Lega, ma ci ha sempre risposto di no. Per noi resta il candidato sindaco della coalizione, ma sia chiaro: non deve prendere tessere di partito”. Così il segretario ligure del Carroccio, Edoardo Rixi, durante la conferenza stampa di ieri, convocata per rispondere allo smarcamento dal centrodestra di Giovanni Toti.

Quindi, Bucci è avvisato: se vuole il sostegno della Lega non deve tesserarsi.

Altrimenti? Non si sa! Ma potrebbe trovarsi un concorrente dal nome Rixi, ad esempio.

LE INTERVISTE DI VITTORIO SIRIANNI A BUCCI E RIXI DELLO SCORSO DICEMBRE

 

 

Bufera nel centrodestra, la Lega chiede la verifica di maggioranza in Consiglio regionale

Super User 31 Gennaio 2022 1219 Visite

“Sostenere un presidente che ci ha pugnalato alla schiena ci dà fastidio”. E ancora: “O mangia la minestra o salta dalla finestra” e “Lui avrebbe bisogno di una Regione con un solo assessore, lui, e un solo consigliere regionale, lui”. Il segretario regionale della Lega, Edoardo Rixi, non usa mezzi termini (e spesso non usa neppure il nome, che sostituisce con il pronome “lui”) nel suo sfogo contro il governatore Giovanni Toti, reo di non aver votato come il centrodestra alle quirinarie - scelta che in parte ha contribuito alla bocciatura della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati - e, soprattutto, di aver schiacciato l’occhio ad una parte della sinistra, quella renziana.

“Se dai più importanza agli incontri con Renzi piuttosto che a sistemare la sanità in Liguria, diventa un problema. Come sarebbe un problema se ci trovassimo Raffaella Paita o qualche renziano in giunta alla Spezia o a Genova. E tutto questo sta creando mal di pancia anche all’interno del suo partito: lo dico perché i suoi consiglieri mi chiamano spesso”, afferma il segretario regionale del Carroccio, ricordando così che Toti è anche assessore regionale alla Sanità.

“Toti si è vantato di aver spaccato il centrodestra - interviene il capogruppo in Regione Stefano Mai -. Noi invece siamo preoccupati per la tenuta di questa maggioranza e per gli elettori che hanno voluto che questa regione fosse governata da una coalizione di centrodestra e ora sono un pochino smarriti. Pertanto, chiederò al presidente Toti una verifica di maggioranza per verificare se ci sono ancora le condizioni per poter continuare questo rapporto”.

Usa toni più morbidi invece il senatore Francesco Bruzzone: “Non è crisi, non è niente: è una riflessione puramente politica che ci mette in difficoltà. Di certo ci sono due cose che creano interrogativi. La prima è che un governatore si ponga come capo politico di un partito nazionale; la seconda è che durante il percorso un governatore si collochi al di fuori della coalizione”. 

“Nel 2015 - ricorda il sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli - noi ci siamo presentati contro Raffaella Paita, che ora è esponente di Italia Viva e quindi di Renzi. Ebbene, un momento di chiarificazione è necessario in maggioranza e, se il percorso di Giovanni Toti sarà in quel senso, anche nei confronti dei liguri”. 

Intanto, in serata, il governatore ha chiesto agli alleati di salvaguardare la coalizione e ha pure detto che non si candiderà alle politiche del 2023.

Come dire: Lega, stai serena!

La conferenza stampa della Lega

Borsino della politica

Super User 23 Gennaio 2022 2661 Visite

Il borsino della politica, secondo Genova3000. 

GIOVANNI TOTI
Il governatore è partito alla volta di Roma, “con grande orgoglio e senso di responsabilità”, per partecipare alla votazione del Presidente della Repubblica. “Il nostro Paese ha bisogno di una guida sicura e noi gliela daremo, scegliendo il meglio”, ha scritto il grande elettore su Facebook. Parole che, se associate al passo indietro di Silvio Berlusconi, candidatura che Coraggio Italia avrebbe appoggiato, fanno nascere qualche domanda sul significato di “meglio”.

VALENTINA GHIO
La sindaca di Sestri Levante si è candidata ufficialmente alla segreteria regionale del Partito Democratico, proposta condivisa da gran parte dei dem. La probabile segretaria in conferenza stampa ha detto che lavorerà per creare un’alternativa alla “peggiore destra locale” che si è limitata a gestire il declino, per la stoccata ha utilizzato il ‘fioretto’ che il centrodestra aveva usato contro l’ex sindaco Marco Doria. A Genova3000 la sindaca ha chiarito che non è d’accordo sul modello “Draghi al pesto” proposto da Bucci, pertanto nessuna apertura nei confronti del sindaco uscente. E sui grillini e renziani, che spesso i democratici devono tirare per la giacchetta, ha detto che è per la coesione, ma le idee non devono essere molto distanti.

MARCO BUCCI
Il sindaco, ormai in campagna elettorale, sta cercando di addolcire le ‘pillole amare’ (piste ciclabili, multe dei T-Red ‘impazziti’, lavori e viabilità di Nervi, depositi chimici, ecc.) che ha fatto ‘ingoiare’ ai genovesi nei suoi primi cinque anni di mandato. A Palazzo San Giorgio, in occasione della conferenza stampa sullo stato dei progetti che interesseranno il porto di Genova, ha detto però che è stata l’Autorità portuale a individuare nel Ponte Somalia la nuova area dove trasferire i depositi chimici. Pertanto, in questa faccenda lui non c’entra. Giusto per chiarire. E per non perdere la ‘chimica’ con gli elettori di Sampierdarena. 

LILLI LAURO
Nella settimana del suo compleanno (per lei sono 58 primavere ottimamente portate) la consigliera comunale ha confermato che alle amministrative genovesi di primavera (o quando?) non si ricandiderà, preferisce fare “l’allenatore” politico, non di calcio come Mourinho. Entrata a Tursi con Forza Italia (dell’allora potente Biasotti) e passata poi nella lista di Toti, la verace ischitana si è trovata, dopo un acceso diverbio con il sindaco, senza deleghe. E con ‘zero tituli’ evidentemente non le interessa restare in Comune. Manterrà però il suo titolo nell’aureo Consiglio regionale. Sognando un posto in Parlamento.

CARLO BAGNASCO
Il sindaco di Rapallo gongola: nel suo comune continua ad aumentare la popolazione, sono circa 500 i residenti in più nell’ultimo anno. Un boom demografico che va in controtendenza con la vicina Santa Margherita, dove il sindaco Paolo Donadoni ha annunciato iniziative per cercare di convincere i proprietari delle seconde case, soprattutto lombardi, a stabilirsi in città. Mentre resta aperta la disputa tra i due comuni su chi deve essere la perla del Tigullio, la partita delle anagrafi è stata vinta dal sindaco ruentino. 

GIANCARLO VINACCI
L’ex assessore allo Sviluppo Economico della Giunta Bucci è uscito allo scoperto: “Mi candido con una mia lista alle comunali genovesi”. Ma non si è capito con chi, perché il capo Dipartimento nazionale dello Sviluppo economico di Forza Italia non lo ha spiegato. Anzi, ha attaccato tutti, pure il sindaco uscente. Dichiarazioni che hanno obbligato il coordinatore regionale degli azzurri, Carlo Bagnasco, a chiarire: “Noi sosteniamo Bucci”. L'ex assessore comunale, “sacrificato” dal sindaco nel rimpasto del settembre 2019, per la terza volta in dieci anni potrebbe tornare in competizione con il candidato di centrodestra alla poltrona più alta di Palazzo Tursi: un film già visto nel 2012 con il quasi omonimo Pierluigi Vinai, candidato sindaco del PDL, e nel 2017 con Marco Bucci, candidato sindaco del centrodestra in quota Lega. Ma in quelle occasioni si è trattato di un bluff. 

UBALDO BORCHI
Candidato alle europee 2019 con Fratelli d’Italia e alle scorse regionali con la lista Forza Italia - Liguria Popolare, ma non eletto in entrambi i casi, torna in pista con una nuova carica: Noi con l'Italia lo ha nominato responsabile Sanità per la regione Liguria. Seguirà le direttive del suo leader-amico Andrea Costa, che è uno dei due potenti sottosegretari alla Salute. Dopo una promozione così non potrà astenersi dal sostenere il partito alle prossime comunali genovesi, candidandosi.

ANGELO GATTORNA
L’ex consigliere municipale (Pdl) del Medio Levante è stato nominato segretario genovese di Azione, il partito dell’ex ministro Carlo Calenda. Dopo il boom di consensi (19,8%) ottenuti alle amministrative romane, Azione punta a fare l’ago della bilancia anche alle comunali genovesi. Al ballottaggio romano l’europarlamentare Calenda aveva sostenuto il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri, poi eletto, perché si era impegnato a non far entrare i grillini in giunta. A Genova, dove l'accordo PD - M5S sembra definito, Azione come si comporterà?

SERGIO PIPPO ROSSETTI
Al consigliere regionale PD è stato affidato l’incarico di rappresentare la minoranza in Consiglio regionale all’elezione del Presidente della Repubblica, si unirà agli altri delegati, Giovanni Toti e Alessandro Piana, e ai parlamentari liguri. La sua elezione ha creato l’ennesima spaccatura all’interno del centrosinistra, che ancora una volta non è riuscito a trovare un candidato condiviso.

MARYLIN FUSCO-NICOLÒ SCIALFA
Stessa sorte. Dopo l’annullamento delle condanne in Cassazione e rinvio alla Corte d’Appello, i due ex esponenti di spicco di Italia dei Valori sono stati condannati dalla Suprema Corte per le cosiddette spese pazze in Regione Liguria relative al periodo 2010-2015: due anni e due mesi per l’ex vicepresidente della Regione e due anni e quattro mesi per il consigliere e professore. Con molta probabilità saranno affidati in prova ai servizi sociali. Ma entrambi hanno dichiarato che si appelleranno alla Corte Europea.

Comunali genovesi, Vinacci se ne andrà da solo

Super User 10 Gennaio 2022 1343 Visite

I rumors genovesi erano fondati e oggi Giancarlo Vinacci, ex assessore allo Sviluppo Economico della Giunta Bucci, è uscito allo scoperto confermandoli col virgolettato in un'intervista al “Secolo XIX”. 

Ne ha per tutti, il capo Dipartimento nazionale dello Sviluppo economico di Forza Italia. Innanzitutto, per il suo partito, che secondo lui dovrebbe puntare al 7% del trend nazionale ma si accontenterebbe di molto meno.

E allora la ricetta di Vinacci è lanciare un'altra lista civica che, come quelle di Bucci e di Toti, paradossalmente punta a pescare proprio nell'elettorato moderato dei berlusconiani, andando a sottrargli voti.

Vinacci, nel suo colloquio col giornalista del Decimonono, attacca l'amministrazione Bucci sui debiti, sul patrimonio di case sfitte, sulla Tari, sul trasporto pubblico, sull'Amiu, sulla gestione del caso Carige, in prevalenza sulle deleghe assegnate ai super assessori Pietro Piciocchi e Matteo Campora.

L'unico apprezzamento è rivolto alla presa di posizione di Edoardo Rixi sul trasferimento dei depositi chimici da Multedo a Vado Ligure, piuttosto che a Ponte Somalia.

Un cenno che secondo alcuni indicherebbe un'apertura alla Lega e alla possibilità di farle da stampella civica in uno scenario elettoralmente imprevedibile, in cui l'attuale primo partito di maggioranza a Palazzo Tursi (sono 9 i consiglieri leghisti) alle prossime elezioni comunali rischia di scalare al terzo se non al quarto posto tra gli alleati, dietro le liste di Vince Genova, Cambiamo con Toti e Fratelli d'Italia.

Elezioni comunali di Genova, Vinacci va da solo?

Super User 07 Gennaio 2022 983 Visite

Le elezioni comunali di Genova di quest'anno saranno forse la volta buona per la discesa in campo di Giancarlo Vinacci, capo del Dipartimento nazionale sviluppo economico di Forza Italia.

L'ex assessore comunale, “sacrificato” dal sindaco Bucci nel rimpasto del settembre 2019, per la terza volta in dieci anni potrebbe tornare in competizione con il candidato di centrodestra alla poltrona più alta di Palazzo Tursi: un film già visto nel 2012 con il quasi omonimo Pierluigi Vinai, candidato sindaco del PDL, e nel 2017 con Marco Bucci, candidato sindaco del centrodestra in quota leghista.

Mentre nelle due passate elezioni comunali aveva ritirato in extremis la sua candidatura, questa volta, anche in vista delle future politiche, Vinacci potrebbe decidere di misurare la sua forza elettorale sotto l'insegna del suo Think Tank, anche perché il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco ha già detto in tutte le salse che il candidato sindaco che potrà contare sull'appoggio del simbolo di Forza Italia a Genova sarà solo l'uscente Bucci. 

Se così fosse, sarebbe la prima (e forse l'ultima) sfida elettorale per Vinacci. Non si capisce ancora se giocata in solitaria, con l'appoggio di una lista civica autonoma dagli schieramenti, o addirittura sostenuta dal PD.

Il PSI Genova: “Ci distinguiamo dai sedicenti riformisti dell'ultima ora”

Super User 29 Dicembre 2021 1195 Visite

“Il Psi, che partecipa sin dal primo momento alla costruzione di una coalizione che si pone come obiettivo di sfidare, con un programma serio e concreto, le destre sovraniste e conservatrici alle prossime elezioni comunali di Genova, prende atto dell'annunciato interesse verso questo progetto di alcune forze laiche e liberal centriste che sembrerebbero quindi aver superato certe supposte ambiguità. Al contempo è opportuno sottolineare come i socialisti, nel solco di una grande tradizione genovese, stiano collaborando per costruire all'interno della coalizione insieme alle forze progressiste e riformiste un chiaro e coerente punto di riferimento anche per coloro che  si riconoscono nelle idee e nei valori del socialismo europeo”. E’ quanto si legge in una nota sottoscritta da Corrado Oppedisan, segreteria regionale Psi, Ubaldo Santi, consigliere comunale - EELL metropolitano, Riccardo Oliva, segreteria provinciale, e Alberto Merello, portavoce metropolitano PSI Genova.

Politica, il borsino della settimana

Super User 28 Novembre 2021 1695 Visite

Il borsino della politica della settimana secondo Genova3000.

GIOVANNI TOTI
Dopo un lungo periodo di tregua, in settimana è tornata la tensione tra il governatore e Forza Italia. A far andare il leader arancione su tutte le furie sono state le dichiarazioni di Nanni Grazzini, coordinatore azzurro alla Spezia, che si è detto nuovamente contrario al Peracchini bis. “In questo modo, Forza Italia si mette in contrasto con tutto il centrodestra e non potremmo non tenerne conto anche a Roma, quando parleremo di scelte comuni sulle prossime battaglie nazionali”, ha tuonato il presidente della Liguria. Ora si attende la contromossa di Berlusconi.

MARCO BUCCI
Quando nel borsino della scorsa settimana abbiamo scritto che il primo cittadino pensa alla sua giunta bis sullo stile del governo, cioè con quasi tutti i partiti dentro, qualcuno ha parlato di fantapolitica. Ma, ad avvalorare la nostra tesi, in settimana è arrivata la conferma dallo stesso sindaco, che ha parlato di “modello Draghi al pesto” per Genova. Così vorrebbe cucinare l’opposizione.

SIMONE D’ANGELO
Gran parte del merito del successo della conferenza programmatica del PD, che si è svolta ieri ai Magazzini del Cotone, va al neo segretario provinciale dei Dem. Tanta la partecipazione, sia in sala sia via web. Ed entusiasmo alle stelle, perché “Bucci si può battere”. Ma le idee sul possibile candidato sindaco condiviso da tutto il centrosinistra sembrano ancora confuse. Si pensa addirittura alle primarie, un ritorno al passato che fa venire in mente la disputa fra Doria, Pinotti e Vincenzi. Ma i tempi erano diversi: allora il nome contava poco, bastava appartenere alla sinistra per comandare a Palazzo Tursi.

GIORGIO VIALE
Il giovane assessore alla Sicurezza del Comune di Genova ha un difficile compito nel centro storico: trovare un compromesso per far convivere in armonia abitanti, gestori di locali e frequentatori della sempre più tormentata movida. Alcuni titolari di pub, raggiunti dall’obbligo di chiusura alle 23:30 per schiamazzi, praticamente da quando iniziano ad arrivare gli avventori, hanno promesso battaglia a colpi di firme: sono circa 500 quelle già raccolte fra esercenti e clienti. Per la Lega, che gestisce anche la problematica delega al Commercio, questa ‘battaglia’ potrebbe finire con una perdita di voti alle prossime comunali.

FEDERICO BERTORELLO
“E’ un uomo illuminato”. A dirlo sono le donne che, nell’ambito degli stati generali a loro dedicati e patrocinati dalla Commissione europea, lo hanno premiato per il suo impegno da presidente del Consiglio comunale. La motivazione del prestigioso riconoscimento sta nell'approvazione della delibera che sancisce l'adesione di Genova alla “Città delle donne”. Un progetto che evoca il grande Fellini, ma questa volta la regia è di un altro Federico, Bertorello.

VALENTINA GHIO
La prima cittadina (al secondo mandato) di Sestri Levante si è piazzata al secondo posto nella classifica dei sindaci più virtuosi d’Italia. Il riconoscimento le è arrivato dall’Associazione nazionale dei comuni virtuosi che, insieme ai cittadini, ogni anno vota i sindaci che hanno lavorato a favore di un’armoniosa e sostenibile gestione dei propri territori. Il parco urbano Mandela, esempio nazionale e seconda area di questo tipo per dimensioni in Liguria, ha contribuito al premio assegnato alla sindaca, che ora punta al Tigullio come capitale europea della cultura.

GUIDO GRILLO
Il decano (classe 1938) e vice presidente del Consiglio comunale di Genova, da sempre autentica bandiera dei forzisti, è stato nominato dal responsabile nazionale Enrico Pianetta coordinatore per la Liguria del movimento Forza Italia Seniores. Subentra a Giuseppe Costa, improvvisamente scomparso nell’agosto scorso.

Politica, il borsino della settimana

Super User 21 Novembre 2021 2299 Visite

Il borsino della politica della settimana.

MARCO BUCCI
Il suo intervento alla Leopolda 11, unico sindaco di centrodestra alla convention renziana, è sembrato l’ennesimo flirt politico, piuttosto che il mero racconto di un modello, quello Genova, del quale ormai tutti sanno tutto. E’ andato a Firenze perché ci tiene ad essere il sindaco di tutti, anche di chi nel 2017 ha preferito votare per Gianni Crivello. La prossima giunta comunale la vorrebbe sullo stile Draghi: tutti dentro. Ma restano due schieramenti da convincere: Fratelli d’Italia, che ha giurato di non voler governare con Italia Viva, e gran parte della sinistra, che vuole provarci con un proprio candidato.

GIOVANNI TOTI
Spinge sempre di più sull’acceleratore dei vaccini: ha fatto inviare gli sms di avviso per la terza dose, è tra i governatori più favorevoli al super green pass (che consente una vita sociale solo agli immunizzati), sui social promuove la campagna vaccinale come unica soluzione per uscire dalla pandemia. Per molti è l’assessore alla Salute più attivo che la Liguria abbia mai avuto.

CRISTINA LODI
Scuse formali e risarcimento economico “simbolico” di 500 euro a testa. Dopo tre anni, si è conclusa così la vicenda giudiziaria nella quale erano coinvolti sei leoni da tastiera che avevano diffamato su Facebook la consigliera comunale del PD. Tanti i messaggi di solidarietà a favore della dem, compreso quello del sindaco, anche lui preso di mira dagli haters, che però ha ricordato il famoso commento della consigliera: “(Bucci) è in Cina per una settimana… sta progettando la fuga”. Ma il primo cittadino ha detto di non aver mai querelato nessuno.

SIMONA FERRO
L’assessora regionale alle Pari opportunità è stata la promotrice della campagna promossa da Regione Liguria contro la violenza sulle donne. Alcuni bus cittadini sono stati tappezzati con la scritta “Qui non c’è posto per la violenza” nel tentativo di trasformare gli aggressivi in gentil cavalieri. Testimonial della comunicazione anche Jo Squillo, la showgirl che con Sabrina Salerno cantava “oltre alle gambe c’è di più”. Uno slogan ancora attuale per indicare le donne che hanno anche la testa.

ILARIA CAVO
Oltre 230mila partecipanti tra visitatori (in presenza e on line) e interazioni social. Così si è conclusa la settimana di Orientamenti, la kermesse andata in scena ai Magazzini del Cotone con lo scopo di informare gli adolescenti sui percorsi scolastici da intraprendere e farli avvicinare al mondo del lavoro. Artefice principale del successo della rassegna è stata l’assessora regionale alla Formazione che, per essere più diretta con i ragazzi, si è presentata con una permanente mossa, tendenza del momento. 

MARIO MASCIA
Il capogruppo e commissario cittadino di Forza Italia è stato il promotore del convegno sulla gentilezza che si è svolto a Palazzo Tursi nella giornata ad essa dedicata. “Ai cani arrabbiati nessuno si vuole avvicinare”, ha commentato l’avvocato azzurro. Forse è per questo che da quando è cambiata la leadership regionale in tanti si sono avvicinati al partito di Berlusconi.

FEDERICA CAVALLERI
Diventa sempre più potente. Dopo la stretta amicizia con i Solimena, la notissima famiglia di notai e avvocati che a Genova è presente nei consigli d’amministrazione di alcune partecipate che contano e in un municipio, l’assessora municipale adesso può vantare di avere anche un fratello, Carlo, console onorario, della Corea del Sud. Una potenza. Ma pacifica.

LUCA PIRONDINI
Sui social è piaciuta la foto del papà del capogruppo grillino a Tursi che dona al nipote una tromba. In pratica, si è trattato di un passaggio di testimone, perché il maestro Franco Pirondini è stato, ora in pensione, un talentuoso trombettista dell’orchestra del Carlo Felice. Il nonno vuole trasmettere al piccolo Leonardo la passione per la musica, così come ha fatto con il figlio Luca, apprezzato maestro di viola e membro del consiglio d’indirizzo del teatro lirico genovese in quota governo, che vediamo sempre fra gli orchestrali del Festival di Sanremo.

Comunali 2022, inaugurato a Genova il point della lista Toti

Super User 13 Novembre 2021 1057 Visite

È stato inaugurato oggi il point della Lista Toti in vista delle amministrative della prossima primavera a Genova. Il punto d’incontro in salita Salvatore Viale 13r, all’angolo con via XX Settembre, rimarrà aperto dalla prossima settimana tutti i giovedì dalle 15,30 alle 19,30 e tutti i venerdì dalle 14:30 alle 18:00, orari che saranno incrementati con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale.

“Avevamo a disposizione questo spazio da circa due anni - ha detto Giovanni Toti nel corso dell’inaugurazione - e finalmente possiamo aprirlo a tutti gli effetti con l’attenuarsi dell’emergenza pandemica. Non sarà un mero point elettorale, ma un vero e proprio spazio d’incontro e di discussione ed elaborazione politica nel quale graviteranno eletti e candidati e nel quale accoglieremo a braccia aperte amici e simpatizzanti che vogliano iscriversi o conoscere più da vicino le nostre proposte. Si tratta anche di un modo per dare il via ad una campagna elettorale che, come al solito, vogliamo vivere sul territorio, nei quartieri, evidenziando quanto fatto di buono dall’amministrazione Bucci in questi cinque anni, nei quali, oltre ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che addirittura vengono assurti a modello internazionale, è cambiato il sentiment della città. I candidati della Lista Toti sapranno interpretare tutto questo e proporre idee valide e concrete per il futuro”.

“Mi ha fatto piacere partecipare all’inaugurazione del point della Lista Toti. - ha dichiarato il sindaco di Genova, Marco Bucci - Ritengo importante l’apertura di un presidio di questo genere sul territorio, aperto a tutti i genovesi come luogo di confronto e di elaborazione di nuove proposte per la Genova che verrà. In questo senso abbiamo bisogno del contributo di tutti”.

“La Lista Toti dimostra ancora una volta di essere sul pezzo - il commento del coordinatore regionale Angelo Vaccarezza - con l’apertura di un point che non vuole essere solo un mero strumento politico, ma un luogo dove gli eletti, i candidati e i simpatizzanti potranno trovare una ‘casa’ che non chiuderà i battenti il giorno dopo le elezioni ma resterà aperta e sarà animata anche dopo. Un vero e proprio ‘presidio’ nel pieno centro di Genova di cui non possiamo che essere orgogliosi”.

“L’apertura di questo spazio - ha commentato la coordinatrice cittadina Lilli Lauro - è il nostro punto fermo per mettere al centro il territorio e tutte le sue esigenze per un governo della città sempre più efficiente. Da tempo siamo al lavoro per avere un gruppo di candidati fatto di persone presenti sul territorio, esponenti della società civile, in grado di apportare un valore aggiunto notevole alla prossima amministrazione comunale. Siamo certi che i genovesi sapranno cogliere questo importante aspetto, dando ancora una volta larga fiducia ad una lista che ha sempre messo il bene di Genova e della Liguria davanti a tutto, centrando in poco tempo risultati concreti che non si vedevano da anni”.

Politica, il borsino della settimana

Super User 07 Novembre 2021 2644 Visite

Il borsino della politica della settimana dal 1° al 7 novembre.

GIOVANNI TOTI
Nella sua prima settimana con la scorta, gli è stata assegnata a seguito delle ripetute minacce dei no vax, lo ha spiegato lui stesso sui social e in diretta tv nazionale su Rete 4 a Controcorrente, il presidente ha annunciato l’apertura del point elettorale della sua lista in vista delle comunali genovesi del prossimo anno. Ancora una volta l’ex delfino di Berlusconi ha giocato d’anticipo sulla concorrenza, lasciando sui blocchi di partenza pure gli amici alleati. A Laura Tecce, la brava conduttrice di ‘Onorevoli confessioni’ su Rai 2, ha detto che vorrebbe vincere i 100 metri però non crede di poterlo realizzare, perché non ha il fisico atletico. Ma per molti il governatore è il Jacobs della politica.

MARCO BUCCI
Qualcosa non torna. All’interno del centrodestra tutti gli dicono che è un bravissimo sindaco, gli chiedono di restare alla guida della città per un altro mandato e gli fanno gli auguri più affettuosi per i suoi 62 anni, ma intanto cercano di depotenziarlo. L’obiettivo principale dei partiti alleati pare infatti sia quello di limitare il numero degli eletti della lista Vince Genova, quella di Bucci per intenderci, alle prossime comunali. Il primo a partire è stato il governatore Toti che, conoscendo bene strategie e tempistiche della politica (scuola Berlusconi), per questo è riuscito a sorprendere gli alleati alle scorse regionali, ha annunciato l’apertura del point elettorale della sua lista. Gli altri si stanno organizzando, sempre con lo stesso intento: ridurre la forza politica del sindaco “cu cria”. Evidentemente, i partiti preferiscono un sindaco burattino.

SANDRO BIASOTTI
Il senatore di Coraggio Italia risulta tra le persone indagate dalla Procura di Genova per falso in bilancio. L’inchiesta era partita a seguito di presunte irregolarità sulla compravendita di automobili ed evasione Iva. “Io sono indagato - ha detto a Repubblica - come membro del cda della Biasotti Group, che nulla c’entra con l’indagine che riguarda le concessionarie. Bastava chiedere agli oltre 200 dipendenti delle stesse, per sapere che io non mi sono mai occupato di amministrazione o di operatività. Per queste ingiustizie sono stato portato a vendere sei mesi fa tutto il mio gruppo di concessionarie, che purtroppo ora non sono più genovesi”. In compenso i genovesi avranno sotto la Lanterna, negli ex terreni della famiglia Biasotti a pochi metri dalla concessionaria di via di Francia, un grande supermercato Esselunga dove fare la spesa. 

SIMONE D’ANGELO
Il neo segretario genovese del Partito Democratico è partito in quarta, complici anche l’entusiasmo generale che aleggia all’interno della sinistra dopo la vittoria sul modello Toti alle recenti amministrative e l’avvicinarsi delle comunali genovesi. In pochi giorni ha formato la nuova segreteria, “una squadra molto giovane, l’età media è di 37 anni, costruita nel pieno rispetto della parità di genere e con grande attenzione alla rappresentanza dei territori”, e fissato la data, il prossimo 27 novembre, per la conferenza programmatica, durante la quale saranno discusse le varie proposte. “Ci sono le condizioni per costruire un'alternativa all'attuale amministrazione genovese e voltare pagina dopo cinque anni di governo del centrodestra”. Assicura. Parole D’Angelo.

KATIA PICCARDO
La neo vicesegretaria del PD Genova per molti è la donna del futuro della sinistra. A soli 37 anni la sindaca di Rossiglione (al secondo mandato) ha dimostrato più volte di avere capacità e grinta, come in occasione della recente alluvione che ha colpito il suo comune, sia per come ha reagito all’emergenza sia per come ha replicato al governatore Toti che l’aveva accusata di utilizzare l’evento meteo avverso per avere visibilità. Adesso, con il segretario D’Angelo, si trova alla guida dei dem genovesi. E’ la prima volta per una donna. Segno che anche il PD sta cambiando.

GIANNI BERRINO
L’assessore regionale al Turismo è finito sotto la lente d’ingrandimento di Ferruccio Sansa, capogruppo in Regione della lista che porta il suo cognome. “Berrino - scrive Sansa - si vaccina contro l'influenza e mette su Facebook una sua foto a petto nudo. Un'immagine però che appare ritoccata e nasconde un ciondolo. Se l'immagine cancellata fosse la croce celtica (simbolo storico anche di tante forze di estrema destra europee) che Berrino dice di portare da anni al collo? Non è una domanda da bar, soprattutto in una regione dove il Comune di Genova manda fiori per commemorare i morti di Salò”. A guardare bene la foto, infatti, sul petto villoso dell’assessore in un punto manca un po’ di peluria. Questione di pochi peli. Cose da RIS di Parma.

CLAUDIO BURLANDO
L’ex presidente della Regione Liguria e ministro dei Trasporti è salito su uno yacht con i terminalisti Aldo Spinelli e Giulio Schenone e con il consigliere regionale (PD) Armando Sanna per un pranzo di lavoro: una lasagnata radical chic che ha fatto discutere gli attivisti della base del Partito Democratico, già in fibrillazione in vista delle elezioni comunali genovesi del prossimo anno. I commensali hanno però precisato che si è trattato solo di un vertice sul porto di Genova. E c’è da crederci, perché l’ex sindaco di Genova ormai si muove solo per il porto e i funghi.

ANTONIO OPPICELLI
Dopo l’annuncio fatto dal diretto interessato al microfono di Genova3000, siamo in grado di raccontarvi alcuni sviluppi sulla vicenda relativa all’autocandidatura dell’avvocato marittimista e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a presidente del Genoa americano. Ebbene, Oppicelli avrebbe contattato direttamente la nuova proprietà della società rossoblu, i responsabili del fondo “777 Partners”, e il presidente uscente Enrico Preziosi, dai quali adesso attenderebbe una risposta. Il professor Alberto Zangrillo, che molti già chiamavano presidente, deve quindi attendere.

GIOVANNI STAGNARO
Ha innescato polemiche la sua partecipazione al corteo dei no-vax a Casarza Ligure. Il sindaco ha ringraziato i manifestanti per aver sfilato in maniera pacifica e ha detto ai presenti che non è accettabile che nel nostro Paese sia diventato difficile andare a lavorare, pare evidente il riferimento al green pass. In suo soccorso è arrivato il capogruppo di Forza Italia in Regione ed ex sindaco, ora consigliere comunale, di Casarza. “Il PD prima dà patenti di democrazia - scrive Claudio Muzio - ora si cimenta nel rilasciare patenti di diritto costituzionale. Credo che anche in questo secondo caso ci sia bisogno di un bel corso di scuola guida. Dare voce alla protesta civile è un dovere delle istituzioni. Questa mattina peraltro, all'inizio della manifestazione, sono stato presente pure io ed ho potuto constatare di persona. Le voci dissonanti non vanno mai soffocate. Accadeva così in tempi bui che non vogliamo più rivivere. Almeno noi”. Una lezione di democrazia che merita una laurea honoris causa. 

FABRIZIO BELOTTI
L’ex coordinatore genovese del movimento di Irene Pivetti, Italia Madre, è entrato in Vince Genova, la lista del sindaco Bucci. Belotti sarà il futuro candidato del centrodestra per il Municipio Valpolcevera, una zona che conosce bene in quanto è stato presidente del comitato degli abitanti della zona rossa del ponte Morandi.

Politica, il borsino della settimana

Super User 31 Ottobre 2021 1587 Visite

Il borsino della politica della settimana dal 25 al 31 ottobre.

MARCO BUCCI
Nel giorno del suo compleanno (62 anni portati piuttosto bene, soprattutto da quando ha riacquistato il peso forma), il sindaco di Genova ha ricevuto sui social tantissimi auguri. Ovviamente, non sono mancate le frasi affettuose dei politici di casa nostra. “Un buon marinaio si conosce nelle tempeste. E anche un buon sindaco. Tanti auguri Marco e grazie: con la tua determinazione e la passione per la tua città non c’è sfida che non possiamo superare. Buon compleanno Mayor Bucci, avanti insieme per Genova!”, ha scritto su Facebook il governatore Toti, che sta preparando una super lista propria per sostenere (e forse anche superare) l’amico “Mayor” alle comunali del prossimo anno.

GIOVANNI TOTI
Il governatore della Liguria ha deciso di presentare alle amministrative genovesi 2022 una lista sul modello Savona: nel simbolo ci sarà solo il suo nome, senza Cambiamo o Coraggio Italia per intenderci. La lista sarà super competitiva senza favori per nessuno, ma la differenza rispetto a Savona e ad Ameglia, dove era stata data carta bianca ai big del territorio, Angelo Vaccarezza e Giacomo Giampedrone, è che i candidati da mettere in squadra li sceglierà personalmente il leader arancio-fucsia, che ha di fatto 'commissariato' il partito. La decisione pare non sia stata presa benissimo da chi era già pronto a schierare i suoi fedelissimi in Comune e nei Municipi.

MATTEO CAMPORA
E’ toccato a lui metterci la faccia. L’assessore alla Transizione ecologica ha dovuto replicare all’inviata di Striscia la notizia, Chiara Squaglia, tornata a Genova per sentire la versione del Comune sulle piste ciclabili cittadine, dopo che il tg satirico aveva messo in onda un servizio con cui le aveva decisamente bocciate. “Le norme sono cambiate, ma siamo pronti ad apportare modifiche. E comunque hanno aumentato la sicurezza”, ha risposto l’assessore, che ha avuto così i suoi 15 minuti warholiani. Addirittura su Canale 5.

PIETRO PICIOCCHI
E’ stato lui in Consiglio comunale ad anticipare la proprietà degli ottocento metri di cavi che si sono staccati dalla Sopraelevata, la cui caduta ha causato feriti e danni ma per fortuna non ha provocato conseguenze peggiori. “Presumiamo siano dell’Autorità Portuale”, aveva detto l’assessore in Sala Rossa. Passando così la palla da Palazzo Tursi a Palazzo San Giorgio. 

MASSIMO NICOLO’
Nei giorni della commemorazione dei defunti, il vicesindaco e assessore ai Servizi cimiteriali ha avuto il suo bel daffare, saltando da un camposanto all’altro. La situazione nei cimiteri cittadini non è sicuramente buona: il degrado è generale, ma soprattutto mancano i posti (ad eccezione delle tombe di famiglia), tanto è vero che le cremazioni sono salite al 67%. Pösâ e òsse a Zena è diventato quasi impossibile.

FRANCESCO MARESCA
L’assessore al porto di Genova è diventato docente all’Accademia della Marina Mercantile e tra qualche mese inizierà le lezioni su diritto portuale, logistica, diritto europeo, diritto internazionale e logistica dei trasporti marittimi. Così Maresca Jr seguirà le orme del padre Maurizio, professore all’Università di Udine. Buon sangue non mente.

FLAVIO DI MURO
“Da oggi un nuovo ventimigliese è in giro per la città!”. Con questo messaggio su Facebook il deputato della Lega ha annunciato l’arrivo del piccolo Mattia. Due anni fa, l’onorevole era finito su tutti i telegiornali per la richiesta lanciata dalla Camera dei Deputati in diretta tv all’allora fidanzata, che era presente in tribuna. “Elisa, mi vuoi sposare?”, aveva esclamato mostrandole un prezioso anello. Nell’arco di 24 mesi, la coppia si è sposata ed ha avuto un figlio. Visto il buon esito della dichiarazione d’amore, altri deputati vorrebbero seguire l’esempio del leghista piemontese  eletto nel Ponente. Ma con Draghi premier le cose sono cambiate: la Camera è tornato un luogo istituzionale.

STEFANO BERNINI
L’esito favorevole delle recenti comunali in Liguria sta riattivando chi nel centrosinistra si era messo in stand by. E’ il caso del vicesindaco e assessore all’Urbanistica della giunta Doria. Secondo i bene informati, infatti, il democratico potrebbe scendere in campo alle prossime comunali genovesi per un posto nel Municipio Medio Ponente. Per lui sarebbe un ritorno al passato.

Politica, il borsino della settimana

Super User 24 Ottobre 2021 2156 Visite

Il borsino della politica di questa settimana secondo Genova3000

MATTEO ROSSO
Al primo posto del borsino mettiamo il commissario regionale di Fratelli d’Italia, perché ha scritto un post che ha emozionato molti cibernauti (1200 like). “Sono profondamente commosso nel vedere assegnare a mio papà, purtroppo in videoconferenza perché essendo diventato cieco non è potuto andare a Roma a ritirarlo, il premio alla carriera di medico oncologo che gli ha appena assegnato l’Associazione Nazionale degli Oncologi Italiani”. Parole bellissime che hanno arricchito l’arido Facebook e fatto capire da dove proviene la passione di Rosso Jr per la medicina.

GIOVANNI TOTI
Dopo la bruciante sconfitta alle recenti comunali, in Liguria sono volati gli stracci tra i leader del centrodestra. Per qualcuno una resa dei conti che covava dalle regionali dello scorso anno, da quando il governatore aveva fatto l’asso pigliatutto di voti, sottraendoli ai partiti alleati che adesso si stanno mettendo di traverso per impedirgli di fare il bis alle comunali genovesi del prossimo anno. Ma l’eventuale lista di Cambiamo!, da affiancare a quella di Bucci, per il presidente potrebbe avere un effetto boomerang, qualora il distacco tra la sua squadra e quella del sindaco uscente risultasse troppo ampio. Un test quindi rischioso, soprattutto in vista delle politiche del 2023. Vero obiettivo del futuro (?) parlamentare.

MARCO BUCCI
Il ‘doge’ di Genova guarda con distacco la bagarre che è in corso all’interno del centrodestra, coalizione che lo sostiene. Punta sulla sua forza, che è il consenso dei genovesi, senza preoccuparsi né delle liste che lo appoggeranno il prossimo anno né delle critiche di chi dice che la tragedia del Morandi ha nascosto i problemi irrisolti, come quello del calo demografico. “Attraverso le celle telefoniche, possiamo dire che ci sono sicuramente più di 650 mila persone”, ha chiarito il tecnologico sindaco che per anni ha guidato la società informatica della Regione, Liguria Digitale.

EDOARDO RIXI
Il segretario ligure della Lega è stato il primo a insorgere contro “L’eccessivo protagonismo di Cambiamo!”, e quindi di Toti, che alle comunali di Savona non ha prodotto il risultato auspicato. Sono passate settimane, ma lo strappo tra i due leader non è ancora stato ricucito, così sembra dal loro comportamento in pubblico e da ciò che si legge sui giornali. Anzi, c’è chi giura che lo spacco si allargherà ancora fino alle comunali genovesi, perché Rixi deve difendere i novi seggi ottenuti dalla Lega nel 2017, mentre Toti punta ad avere un buon numero di consiglieri, almeno quanti la lista di Bucci. La gara è aperta. Ma non sarà facile per entrambi.

CARLO BAGNASCO
A Villa lo Zerbino, alla presenza del sindaco Bucci, di alcuni assessori regionali e comunali e della megadirettrice Aci Alessandra Rosa, il coordinatore regionale di Forza Italia ha inaugurato il suo lustro da presidente dell’Automobile Club di Genova. Ha assicurato che svolgerà il nuovo incarico con la stessa dedizione con la quale porta avanti i ruoli da primo cittadino di Rapallo e da vicesindaco della Città Metropolitana. Oltre ai tanti vantaggi offerti dal club, da oggi i soci Aci hanno anche il privilegio di avere un presidente come Bagnasco.

LAURA GAGGERO
L’assessore comunale al Turismo di Fratelli d’Italia scalpita: vorrebbe altri incarichi, come ad esempio i Grandi eventi, delega che le permetterebbe di dare maggiore impulso alle sue azioni di comunicazione. Agli amici ha però confessato di essere molto soddisfatta del lavoro svolto nei primi 24 mesi di mandato, da quando è stata chiamata ad occupare la quota lasciata libera da Arianna Viscogliosi, che però in Comune si occupava di tutt’altro, il personale. La sua scelta, di pianificare le campagne di promozione della città soprattutto su mezzi esteri, si è rivelata vincente: il turismo straniero a Genova ha fatto registrare un aumento importante. Un risultato che ipoteca il suo bis a Tursi.

ARCANGELO MERELLA
L’Arcangelo della politica è tornato con un comunicato nel quale analizza il voto delle scorse amministrative, annuncia la ripartenza degli incontri del venerdì a Palazzo Ducale e chiede un sostegno economico per la sua lista, Ge9si. La pausa di riflessione, inizialmente obbligata dal covid, è tornata utile agli incerti della politica che erano in attesa di conoscere l’esito del voto di Savona prima di decidere come schierarsi alle comunali genovesi del prossimo anno. E’ così anche per lui? Non lo sappiamo, ma nei mesi scorsi si era inteso che l’ex assessore al Traffico fosse disponibile a sostenere il Bucci bis. Ebbene, leggendo il suo recente comunicato, nel quale si affanna a elargire elogi al centrosinistra e al sindaco di Milano Sala, forse qualcosa nella sua testa è cambiato.

RENATA BRIANO
Con la politica ha chiuso, lo sappiamo. Ma la inseriamo comunque nel borsino perché per la prima volta l’abbiamo vista dal vivo nel suo nuovo ruolo di food blogger. L’occasione è stata offerta da una serata organizzata dal consorzio della focaccia al formaggio di Recco nel ristorante Alfredo. L’ex europarlamentare è stata messa alla prova, superata egregiamente: con mattarello professionale in mano, ha tirando la sfoglia con una maestria non comune tra le casalinghe. La focaccia preparata dall’improvvisata focacciaia, una volta cotta, è stata servita agli ospiti. Ottima!

ISABELLA SUSY DE MARTINI
Come Renata Briano, anche lei è stata europarlamentare e ora politica in stand by, ma alla cucina ha preferito la sua professione di medico di bordo. Ebbene, ha stupito il suo nuovo incarico assegnatole da Bucci di ambasciatrice di Genova nel mondo. Le qualità le ha, non dubitiamo, e poi trascorre molto del suo tempo a New York, dove ha tempo, tra un imbarco e l’altro, per promuovere la nostra città. Ma leggete cosa la dinamica Susy scrive il 4 gennaio 2019 sul giornale on-line Faro di Roma. “Non aveva coinvolto mezza Città, questo Sindaco così democratico, nominando Ambasciatori e Saggi per aiutarlo a rendere Genova davvero Meravigliosa? Quelle nomine mi avevano ricordato alcuni passi del libro di Stella, La Casta, che ci aveva informato dell’esistenza di Assessori alla Pace nel Mondo, con esclusione del Consiglio Comunale, dove è consentita la rissa, alle guerre Puniche, ai Terremoti ma anche all’Identità, gestito forse da un collega neuropsichiatra?”. La casta logora chi non ce l’ha, avrebbe detto Andreotti.

ALICE SALVATORE
Un’altra politica in stand by. In questo caso si tratta di uno stop causato da una felice missione: la gestazione, la nascita e la crescita di un figlio. L’ex consigliera regionale grillina e fondatrice del movimento IlBuonsenso ha informato costantemente i suoi follower sulla sua gravidanza, fino all’annuncio dell’arrivo di Isabella, bellissima bimba avuta dal comunicatore Enrico Moizo. La coppia ovviamente è molto social: su Facebook si vedono foto di lei col pancione, di lui con lei e poi lei e lui con la piccola. Insomma dei ‘Ferragnez’ alla genovese. “Ciao bella gente, stiamo imparando a fare i genitori ed è bellissimo”, ha scritto lei. Un messaggio che inizia con il saluto del Gabibbo e termina con un inno alla vita che incoraggia le giovani donne a diventare mamme. Uno spot che potrebbe porre fine al calo demografico nella nostra città.

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