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Il Rossi alla Grillo

Maurizio Rossi

A Genova non c'è solo Beppe Grillo che vuole riformare la politica. C'è anche Maurizio Rossi, che è sulla stessa strada.

 

Grillo viene dal cabaret, Rossi dalla televisione. L'inventore di Primocanale (che per evitare il conflitto di interessi ha dato in gestione a un suo ex giornalista, Mario Paternostro) si è buttato in politica per caso. Avrebbe voluto farlo con un imprenditore, Luca Cordero di Montezemolo. Ha dovuto farlo con un senatore a vita, Mario Monti. Ma si è subito sentito a disagio in Scelta Civica e si è pure rifiutato di prendere la tessera. Ha poi espresso le sue delusioni a Pier Ferdinando Casini e anche il leader dell'Udc ammette che il matrimonio non è riuscito.

Il signor Rossi è uomo d'azione. E ha deciso di fare il leader di un partito che deve ancora nascere e per il quale non è stato ancora deciso il nome. Si sa solo - l'ha detto il suo inventore - che nascerà dalla fusione delle varie liste civiche, ma non ha specificato se si tratterà di quelle di destra o di quelle di sinistra (com'è più probabile, visto lo schieramento di Rossi in Parlamento). Rossi è animato dalla voglia di fare qualcosa "per la Liguria". Però non sarà lui il leader della lista che si presenterà alle Regionali. Il suo sogno è quello di avere nel proprio team il professor Lorenzo Cuocolo. Un ragazzo-prodigio che a trent'anni era già professore di ruolo alla prestigiosa Bocconi di Milano (ovviamente nella materia imparata dal padre, il compianto professor Fausto Cuocolo, il diritto internazionale).

Maurizio Rossi ha già annunciato il suo programma, che è un programma rivoluzionario.

1-ABOLIZIONE DEL SENATO
Rossi ha dichiarato (al "Secolo XIX"): "Ho accettato la candidatura nella speranza di poter votare questo provvedimento"

2-NIENTE FINANZIAMENTI REGIONALE
I finanziamenti che ora spettano ai gruppi regionali hanno dato origine allo scandalo delle "spese pazze". Rossi ne chiede l'abolizione (non la riduzione).

3-NIENTE PERSONALE ESTERNO
I partiti sostengono che i finanziamenti servono soprattutto per pagare il personale. Rossi dice (non a torto) che i gruppi potrebbero benissimo utilizzare il personale della Regione, che è moltissimo.

4-RIDUZIONE DEGLI STIPENDI
Secondo il senatore Rossi, è assurdo che i consiglieri regionali guadagnino come i parlamentari. A suo avviso 3.000 euro al mese sono più che sufficienti.

La differenza tra Maurizio Rossi e Beppe Grillo è evidente. Il comico vuole solo distruggere. Il senatore ha un suo programma. Vuole costruire un partito "per la Liguria".

Elio Domeniconi

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