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Piano sociale regionale, Muzio: “Approvato importante strumento di risposta al bisogno”

Super User 22 Febbraio 2024 535 Visite

“In questi anni di Consiglio regionale non mi era mai capitato di vedere un provvedimento importante ricevere un consenso così ampio ed unanime quale quello ottenuto dal Piano sociale integrato regionale (PSIR) da parte dei tanti autorevoli soggetti auditi in Commissione. Parliamo di realtà molto diverse tra loro dal punto di vista sociale, culturale e politico, che hanno però riconosciuto la bontà del Piano. Ovviamente tutto è perfettibile e migliorabile, ma il consenso emerso in Commissione è la cartina di tornasole che ci dice che lo PSIR è un Piano ambizioso, innovativo, ben centrato sui problemi sociali che esso si propone di affrontare. Stupisce perciò davvero, a fronte dell’apprezzamento trasversale di tutti i soggetti auditi, il voto contrario espresso ieri da tutta l’opposizione”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia, commentando l’approvazione in aula dello PSIR.

“Lo sforzo da cui nasce lo PSIR – aggiunge Muzio - è quello di superare modelli vecchi ormai inadeguati rispetto a bisogni nuovi, in una regione che è la più anziana d’Europa”.

“Tra i punti cardine del Piano – prosegue il capogruppo di Forza Italia – vi è la parte dedicata agli anziani, un tema che mi sta particolarmente a cuore sin dall’inizio del mio primo mandato in Regione e sul quale, anche con il sostegno dell’allora assessore alla Sanità Sonia Viale, ho potuto portare il mio contributo, ad esempio per quanto riguarda l’aumento del numero dei posti convenzionati nelle RSA”.

“Nella parte dello PSIR incentrata sugli anziani - sottolinea ancora il consigliere - desidero in particolare evidenziare il capitolo sull’invecchiamento attivo, cioè su quei processi che accompagnano la persona ad una forma di invecchiamento che consenta per quanto possibile di evitare il ricorso all’ospedalizzazione e alla dipendenza continuativa dal sistema sanitario; che consenta cioè di dare risposte sociali, e non sanitarie, a problemi di natura sociale prima ancora che sanitaria”.

“Il giudizio del gruppo di Forza Italia sullo PSIR è dunque molto positivo. Non soltanto per l’importante dotazione finanziaria pari a circa 180 milioni di euro, ma per la visione da cui il Piano nasce e per la qualità dei progetti che potranno essere realizzati in sua attuazione. Sono davvero orgoglioso di aver approvato questo provvedimento che, credo, farà il bene della nostra comunità, consentendo di sostenere tante persone in difficoltà. Il mio ringraziamento all’assessore alle politiche sociali Giacomo Giampedrone e ai suoi uffici per il grande impegno ed il grande lavoro svolto sullo PSIR”, conclude Muzio.

Disabilità e malattie croniche, Russo (Fdi): “Chiediamo che il 31 maggio sia la giornata regionale del rare sibling”

Super User 21 Febbraio 2024 367 Visite

“Con questo Ordine del giorno Fratelli d'Italia chiede che in Liguria sia istituita la 'Giornata Regionale dedicata al rare sibling' da celebrarsi ogni 31 maggio in concomitanza con quella europea. La nostra regione sarebbe la seconda in Italia: un bellissimo segnale”. La consigliera regionale Veronica Russo commenta l'Ordine del giorno di Fratelli d'Italia approvato all'unanimità oggi in Consiglio regionale che impegna la giunta regionale ad istituire la giornata dedicata ai fratelli o alle sorelle di soggetti affetti da disabilità o da malattie croniche o rare (rare sibling) e ad attivarsi presso il governo affinché venga istituita analoga Giornata nazionale.

“La figura del rare sibling è poco conosciuta e trascurata nonostante in Italia, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Malattie Rare, quasi mezzo milione di bambini e ragazzi pari al 5% della popolazione al di sotto dei 16 anni, rientrino in questa categoria – spiega la consigliera, prima firmataria dell'Odg – Lo stesso Osservatorio nel 2018 ha deciso di realizzare un progetto che ha come obiettivo di porre l’attenzione su un componente spesso sottovalutato, il sibling, come elemento indispensabile per migliorare la qualità di vita complessiva all’interno dei nuclei familiari toccati dalle malattie rare. Per questo motivo riteniamo che sarebbe opportuno istituire una giornata regionale in cui vengano promossi eventi culturali per sensibilizzare e far conoscere all’opinione pubblica la condizione dei fratelli e delle sorelle di pazienti disabili o con malattie rare”.

“Contestualmente – conclude Veronica Russo - chiediamo che anche la scuola si attivi dando avvio a iniziative didattiche, di formazione e informazione, percorsi di studio e momenti dedicati alla conoscenza dei rare sibling, da tenersi presso gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado della Liguria”. Negli Stati Uniti e in Europa la giornata del rare sibling viene celebrata rispettivamente il 10 aprile e il 31 maggio di ogni anno.

Skymetro, Pastorino (PD): “Dal MIT la conferma che l’iter è fermo e che il Comune di Genova ha chiesto una proroga”

Super User 21 Febbraio 2024 424 Visite

"Il ministero dei Trasporti ha risposto al quesito oggetto della mia interrogazione sul tema dello Skymetro genovese ricordando che il Comune di Genova non ha ancora depositato la progettazione e che per questo motivo l'iter del progetto è fermo. Non ha invece risposto sull'eventuale previsione del completamento del tracciato sino a Struppa. Appare chiaro dalla risposta del ministero come l'atteso collegamento al centro delle valli Trebbia e alta Bisagno sia ancora in alto mare. Ribatte il MIT infatti che il Comune di Genova ha chiesto una proroga in data 13 febbraio, aggiornando il cronoprogramma al 2029. Mi preme ricordare che in quei giorni però, lo stesso Comune annunciava alla stampa l'inizio lavori nel 2024 e la loro fine nel 2027", dichiara il deputato del PD Luca Pastorino.

"La risposta del MIT dimostra che tutto quel che leggiamo sui giornali è ancora da verificare e che non c'è alcuna certificazione di alcun progetto. Ricordo inoltre le parole del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici che ha definito "affrettato, posto in termini estremamente generici" la documentazione presentata dal Comune per il confronto con le alternative progettuali e l'analisi costi benefici", conclude Pastorino.

Consiglio regionale, via libera al Piano sociale integrato regionale 2024-2026

Super User 21 Febbraio 2024 305 Visite

Via libera definitivo da parte del Consiglio regionale al nuovo Piano Sociale Integrato Regionale (Psir) 2024-2026. Il documento era stato approvato dalla Giunta il 29 settembre scorso.

Lo Psir è il risultato di un lungo percorso di dialogo e confronto con i Comuni, il Terzo Settore, le parti sociali e diversi stakeholders, ed è frutto della collaborazione con Anci Liguria e Università di Genova.

Scopo del documento è delineare la cornice strumentale e tematica all’interno della quale gli Ambiti Territoriali Sociali dovranno definire la propria strategia riguardo i servizi sociali sulla base dei bisogni rilevati all’interno delle rispettive aree di riferimento. Tra le principali novità, la nuova geografia degli Ambiti Territoriali Sociali che, in armonia con la normativa nazionale, coincidono con i Distretti Sanitari, e l’individuazione di nuove professionalità ritenute idonee a gestire e svolgere le attività. 

“Siamo molto soddisfatti di questo risultato, che è frutto di un approfondito lavoro – affermano il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alle Politiche sociali Giacomo Giampedrone - in condivisione con Anci, con i componenti della II Commissione che ringrazio e con tutti gli auditi che hanno portato un contributo importante durante tutto il percorso dell’ultimo anno. Questo Piano, assolutamente positivo sia nel metodo che nel merito, riorganizza le risposte territoriali garantite dai Servizi sociali, guarda ai nuovi bisogni emersi via via dopo la pandemia e tende a distribuire le risorse in modo più capillare ed efficace, puntando anche a una razionalizzazione delle risposte che bisogna dare per essere sempre più vicini ai bisogni dei cittadini”.

“Anche sotto il profilo delle risorse, sono stanziati almeno 157 milioni di euro, con un aumento delle disponibilità nell’ultimo anno e mezzo – aggiunge Giampedrone -. Senza contare, ad esempio, gli oltre 10 milioni del Fse per il bonus per gli asili nido gratuiti, una misura assolutamente sociale finanziata però con altre risorse rispetto a quelle del Piano approvato oggi. Questo documento traguarda al triennio ma – spiega – imposta fin d’ora le politiche sociali dei prossimi anni, nell’ottica di una sempre maggiore integrazione con diverse materie, ad esempio le politiche abitative o l'agricoltura sociale, oltre che, ovviamente, con le politiche sociosanitarie, coerentemente con l’impostazione del Pnrr e le Case di Comunità, elemento chiave del dialogo tra il Piano sociosanitario approvato poche settimane fa e il Piano Sociale Integrato”.

Il piano definisce criteri organizzativi e di riparto delle risorse finanziarie, oltre a delineare interventi che mirano al raggiungimento del benessere dei cittadini della regione e dedica specifica attenzione ai territori più fragili sotto il profilo socio-economico e ambientale e vuole garantire equità di accesso ai cittadini, favorendo la riorganizzazione degli Ambiti Territoriali secondo la logica della prossimità: la dotazione prevista a livello complessivo è di oltre 157 milioni di euro ed è composta dal Fondo annuale politiche sociali regionale (8 milioni di euro), Fondo triennale politiche sociali nazionali (oltre 35,5 milioni di euro), Fondo triennale non autosufficienza (quasi 80 milioni di euro) e Fondo povertà triennale (circa 33,5 milioni di euro).

Le aree tematiche affrontate dal Piano riguardano infanzia, minori, giovani, famiglia, disabili, welfare di comunità, povertà, conciliazione vita/lavoro, pari opportunità, violenza di genere, carcerati, cittadini di paesi terzi, non autosufficienza e anziani.

Il ruolo del Direttore sociale, in seguito alla riorganizzazione degli assetti prevista dal Piano si rafforza nell’interlocuzione costante con il Direttore sanitario del distretto. Il Direttore sociale sarà preposto alla direzione tecnica dell’ATS, al coordinamento, alla programmazione, al management dei servizi nonché alla riorganizzazione amministrativa, finanziaria e del personale del settore. Sarà per tanto sia il punto di riferimento per le figure istituzionali e sociali dell’Ambito sia per tutti i settori trasversalmente coinvolti negli interventi e nelle politiche a favore dei cittadini. Sarà supportato da figure specifiche per ciascuna area di attività: i coordinatori di area (minori e famiglie, anziani e disabilità, adulti e povertà, welfare di comunità), lo psicologo, l’educatore professionale e il mediatore di rete e di comunità. Quest’ultima figura rappresenta una novità che, in particolare nell’entroterra, avrà il compito di sostenere processi di partecipazione attiva dei cittadini e di stimolare un nuovo senso di appartenenza alla comunità e al territorio, contribuendo allo sviluppo di un welfare generativo che mira a coinvolgere l’intera comunità locale con le sue risorse e competenze rendendola attiva nei processi d’aiuto e rigenerando il tessuto sociale. Le Case di comunità previste dal Pnrr saranno il luogo fisico dove sarà realizzata l’integrazione sociosanitaria. I PUA, Punti unici di accesso, sono pensati come luoghi fisici o virtuali che consentiranno la presa in carico dei cittadini in quali, a seconda del bisogno specifico, saranno seguiti da equipe integrate sociosanitarie con progetti personalizzati. 

Nell’ambito delle diverse aree tematiche, sono previsti l’istituzione di nuovi centri famiglia, il potenziamento delle attività di inclusione e supporto rivolte alla disabilità o alla non autosufficienza, nuovi servizi (stazioni di posta, iscrizione anagrafica e ‘housing first’) rivolti alle persone in stato di povertà ed estrema povertà, oltre alla prosecuzione dei progetti di supporto agli anziani (per esempio custodi sociali, maggiordomo di quartiere) con una particolare attenzione alle politiche in favore dell'invecchiamento attivo e alle politiche rivolte ai più giovani nella doppia ottica di prevenzione e di promozione del loro ruolo di cittadini attivi e consapevoli.

Alle critiche della minoranza, l’assessore Giampedrone risponde: "Sembra che alcuni consiglieri di opposizione abbiano cercato alibi per non votare un buon Piano, su cui tutti gli stakeholders hanno espresso un grande apprezzamento”.

Pietra d'inciampo in via Buozzi: Orazio Robello è tornato a casa

Super User 21 Febbraio 2024 400 Visite

Orazio Robello, militare della Marina, aveva 30 anni, abitava qui al 18 di via Buozzi, a Sampierdarena, con la moglie e il figlio Alberto, appena nato. Lo hanno arrestato i tedeschi, nel luglio del 44. Aveva detto “no” alla Repubblica di Salò. Prima il carcere. Poi, con altri 432 militari, la deportazione nel campo di Flossemburg, in Germania, sul Trasporto 81, primo di tre convogli, partiti da Milano verso la morte. Erano diventati solo numeri, marchiati dal Triangolo Rosso.   Orazio Robello, morirà sfinito in una cava, nel dicembre del '44.

Oggi il suo spirito è tornato a casa. Da stamattina, c’è murata sulla via una pietra d’inciampo in sua perenne memoria. È riuscita a farla mettere Raffaella, la nipote, facendo un lungo e appassionato lavoro di ricerca. Con l’appoggio decisivo dell’avvocato Filippo Biolè, presidente genovese dell'Associazione ex Deportati. Loro, la comunità ebraica e l'associazione Partigiani, curano la ricerca di chi fu assassinato da nazisti e fascisti.

La sua pietra d’inciampo è la 25esima a Genova. In Europa e Sud America sono 105 mila, tutte prodotte da Gunter Demnig, il suo inventore tedesco. C’è un percorso da seguire: indagini, giudizio, pietra, per la quale si paga alla Fondazione Demnig una piccola cifra, 175 euro. Giusta precauzione contro il fai da te.

Orazio era il papà di Alberto Robello, mio giovanissimo collega al quotidiano Il Lavoro, poi capo dell’Ansa di Aosta e di Genova, portato via nel fiore delle sue capacità, e dei suoi affetti, da una malattia neurovegetativa.

C’è un progetto: affidare la cura delle pietre ai ragazzi delle scuole di Genova, per capirne il valore e difendere la memoria.

Paolo Zerbini

Alberto Robello

 

Consiglio regionale, Muzio sul ritorno di Vaccarezza in FI: “Lavoreremo insieme per la crescita del partito”

Super User 21 Febbraio 2024 388 Visite

“Il gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che mi onoro di presiedere, si rafforza con l’ingresso ufficiale di Angelo Vaccarezza. È un ritorno che accolgo a braccia aperte, sul piano umano oltre che politico. Angelo è stato mio capogruppo nella scorsa legislatura per oltre quattro anni ed oggi assume il ruolo di vice-capogruppo. In un quadro di assoluta collaborazione lavoreremo insieme con impegno affinché Forza Italia possa crescere e dare sempre più voce alla componente moderata del centrodestra”. È quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Claudio Muzio, capogruppo di Forza Italia.

Il Consiglio comunale approva la delibera: Genova è ufficialmente “Città dell’Inno Nazionale”

Super User 20 Febbraio 2024 385 Visite

È stata approvata all’unanimità la delibera che conferisce a Genova il titolo di “Città dell’Inno Nazionale”. L’iter, iniziato con le precedenti amministrazioni comunali ma mai portato a termine, ha raggiunto l’approvazione mercoledì in commissione dopo il nulla osta della Presidenza del Consiglio dei ministri – Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze, per concludersi questo pomeriggio in sala rossa con l’esibizione, mai avvenuta prima, della Filarmonica Sestrese che ha intonato il “Canto degli Italiani” al cospetto del Gonfalone, simbolo della città. 

«La delibera approvata oggi rappresenta un grande riconoscimento per Genova- dichiara il sindaco Marco Bucci- Il Canto degli Italiani è uno dei simboli del nostro Paese, scritto dal genovese Goffredo Mameli e musicato da un altro nostro illustre concittadino: Michele Novaro. Diventare la Città dell’Inno Nazionale è un grande orgoglio. "Fratelli d'Italia" venne suonato per la prima davanti al santuario di Nostra Signora di Loreto, a Oregina. È trascorso tanto tempo da quel lontano 1847 ma sentire risuonare oggi le note dell’inno italiano in sala rossa è stata una grande emozione. Grazie alla Filarmonica Sestrese per questa esibizione, ci impegneremo sempre di più per far conoscere a tutto il Paese la storia del Canto degli Italiani, indissolubilmente legata alla nostra città».

«La Filarmonica Sestrese oggi ha regalato a tutti noi una grande emozione - ha commentato il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba, proponente della delibera - Ascoltare le note dell'Inno Nazionale nell’aula del Consiglio comunale, cuore dell’amministrazione genovese, ha dato modo di riflettere ancora una volta su tutto ciò che il nostro inno rappresenta: la lotta per l'indipendenza, il sacrificio di coloro che hanno combattuto per la libertà e l'orgoglio di appartenere a una nazione ricca di storia e cultura. Il 10 dicembre del 1847 questa nobile e antica associazione, lustro e decoro del nostro Paese, ha suonato per la prima volta il “Canto degli Italiani”, oggi per la prima volta lo esegue in sala rossa, a suggellare il diritto, riconosciuto anche dal Quirinale, della nostra città di appellarsi “Città dell’Inno Nazionale”».

Università, in arrivo i rimborsi della tassa regionale per il diritto allo studio

Super User 20 Febbraio 2024 303 Visite

“Abbiamo avviato attraverso Aliseo le procedure per restituire a 2.456 studenti circa 288mila euro complessivi, ovvero la somma degli importi della tassa regionale per il diritto allo studio universitario, non dovuta o pagata in eccesso, relativa agli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023. La nostra Agenzia regionale ha restituito l’importo tramite bonifico ai 1477 studenti per i quali è in possesso del codice IBAN, mentre sta contattando telefonicamente i restanti 979 studenti che non hanno comunicato le proprie coordinate bancarie. Si tratta di un atto dovuto, ma che certifica la prontezza e l’efficacia della macchina amministrativa di Regione Liguria”.

Così l’assessore alla Scuola e Università di Regione Liguria Simona Ferro sull’avvio delle procedure di rimborso della tassa regionale per il diritto allo studio per gli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023.

La tassa definita dalla legge regionale 22/2012 varia da un importo di 120 euro per gli studenti con ISEE fino a 15.093,53 euro, a un importo di 140 euro con un ISEE da 15.093.54 euro a 30.187,06 euro, fino a 160 euro per un ISEE superiore ai 30.187,06 euro. Lo studente che al momento dell’iscrizione all’Università ha pagato la tassa regionale più del dovuto rispetto all’ISEE presentato riceverà il rimborso.

Sono invece completamente esonerati dal pagamento della tassa regionale gli studenti che, in base a parametri combinati di reddito e merito, risultano vincitori della borsa di studio universitario elargita annualmente da Aliseo, oltre agli studenti ai quali sia stato riconosciuto un grado di invalidità pari o superiore al 66%.

È possibile consultare tutte le informazioni relative al pagamento, alle esenzioni, le casistiche per le quali è previsto il rimborso e l’elenco dei 1477 studenti rimborsati al seguente link: https://www.aliseo.liguria.it/benefici-economici-universitari/tassa-regionale-per-il-diritto-allo-studio-universitario/

Strada dei Forti, in autunno pronto il percorso ciclo-pedonale da piazza Manin al Diamante

Super User 20 Febbraio 2024 724 Visite

 

Cantieri già partiti a Santa Tecla, Puin e Belvedere; Forte Begato in fase di pre-cantierizzazione e Tenaglie in progettazione esecutiva, mentre sarà inaugurata a fine 2024 la Strada dei Forti, il nuovo percorso ciclo-pedonale attrezzato tra il Diamante e piazza Manin.

Entra nel vivo il progetto del Comune di Genova per il restauro e la valorizzazione della cinta muraria e del Sistema dei Forti. Una rete integrata di interventi volti a restituire le antiche fortificazioni genovesi a residenti e visitatori, coniugando l’attenzione per il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico alla valorizzazione a scopo turistico, con benefici dal punto di vista sociale, culturale ed economico per la Città e per tutto l’entroterra genovese.

Il progetto, che cuba complessivamente quasi 28 milioni di euro tra restauro dei primi 5 Forti (19,21 milioni) e Strada dei Forti (8,6 milioni), a cui aggiungere 40,5 milioni per la Funivia di Begato e 2 per l’Acquedotto Storico, per un totale di circa 70 milioni di euro, è finanziato con risorse PNRR e rientra tra i 14 interventi strategici nazionali per il recupero di complessi di elevato valore storico e architettonico, e di grande significato culturale, in stato di abbandono o bisognosi di radicali azioni di restauro.

Grazie alle progettualità sviluppate dai suoi uffici, il Comune di Genova ha potuto beneficiare di un importante stanziamento economico destinato a strappare al degrado e all’abbandono, attraverso un elaborato piano di recupero e rivitalizzazione, quella che con i suoi 19 km è a tutti gli effetti la più lunga cinta muraria d’Europa, seconda a livello mondiale solo alla Grande Muraglia cinese.

Un ambizioso programma di riqualificazione che l’Amministrazione ha già cominciato a mettere a terra con lavori in parallelo, nell’ottica di ottimizzare i tempi e arrivare, nel medio-lungo periodo, al rilancio complessivo delle antiche fortificazioni militari genovesi.

Forte Begato, in particolare, diventerà l’hub del Sistema dei Forti: pensato come punto di accoglienza di turisti ed escursionisti, vedrà l’allestimento di info-point, bike-rent con bagni e docce, area pump-track/bike-school, locale ciclo-officina per le piccole riparazioni delle biciclette (muscolari ed elettriche). Lungo la Strada dei Forti saranno installate bacheche informative e totem digitali per scoprire e approfondire la storia delle antiche fortificazioni militari genovesi. Inoltre, è prevista l’illuminazione scenografico-monumentale dei Forti Begato, Sperone, Puin, Diamante e Fratello Minore.

«Siamo al lavoro per rilanciare il Sistema dei Forti che per troppi anni è stato abbandonato e finalmente adesso è pronto a rinascere – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – 
 L’obiettivo è quello di restituire le fortificazioni a residenti e turisti, con un occhio di riguardo al patrimonio storico, architettonico e paesaggistico e alla valorizzazione turistica, che porteranno benefici dal punto di vista sociale, culturale ed economico per la Città e per tutto l’entroterra genovese. Sarà uno spettacolo unico poter ammirare Genova da queste meravigliose vallate». 

«Il piano di recupero e rifunzionalizzazione del circuito delle antiche fortificazioni di Genova è un progetto di amplissimo respiro con cui vogliamo valorizzare un patrimonio storico e artistico di grande interesse internazionale – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi – Un investimento complessivo di quasi 70 milioni di euro di fondi PNRR per ripristinare i primi cinque Forti e renderli finalmente usufruibili a genovesi e turisti che potranno scoprire, frequentare e vivere luoghi speciali e dall’altissimo valore paesaggistico e culturale, nel segno della massima accessibilità e sostenibilità. Dopo il restauro dei primi cinque Forti e la realizzazione del percorso ciclo-pedonale tra piazza Manin e il Diamante, la nostra intenzione è di proseguire con la riqualificazione di tutta la cinta muraria: un obiettivo molto ambizioso a cui abbiamo già cominciato a lavorare con i nostri uffici, il cui contributo è stato determinante per l’aggiudicazione dei finanziamenti, l’elaborazione e la messa a terra delle progettualità di restauro e rivitalizzazione dei primi cinque Forti e del percorso ciclo-pedonale tra piazza Manin e il Diamante».

«Chi vive a terra ammira il mare di Genova e chi va per mare ammira anche i suoi monti: la ricetta di Genova mare e monti, grazie a questa massiccia opera di recupero e di valorizzazione del sistema dei Forti, prende forma e diventa centrale anche nella pianificazione e nello sviluppo economico del territorio – commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Lavoro e Urbanistica Mario Mascia – Nell'urban planning stiamo mappando tutti i punti di raccordo cittadini al sistema dei Forti, anche quelli meno noti ma proprio per questo più sorprendenti ed attrattivi per imprenditori e associazioni. I Forti che fanno da corona al conglomerato urbano diventano così occasione di riscoperta, valorizzazione e presidio sociale anche delle zone periferiche che fungono da connettivo urbano ed extraurbano. L'obiettivo è incentivare genovesi, e non, a fruire del verde dei Forti non solo per sport e per svago ma anche per studio e per lavoro: in questo senso, la sentieristica dei Forti viene presidiata anche da una rete di fibra ottica che consente a chi va per monti di rimanere connesso e continuare ad usufruire di tutto quanto orbita intorno al suo smartphone». 

«Il rilancio del Sistema dei Forti è il frutto di un complesso lavoro che nasce da lontano, nel quadro di un programma di valorizzazione generale di cui il Comune di Genova è stato protagonista insieme al Segretariato Generale Mibact e all’Agenzia del Demanio – sottolinea l’assessore al Patrimonio Francesco Maresca – Oggi stiamo raccogliendo i frutti di questa importante sinergia che ha consentito, negli ultimi anni, di perfezionare l’acquisizione degli immobili e delle aree che, dopo tanti anni di abbandono, hanno cominciato a vedere la luce e che diventeranno, nel medio-lungo periodo, una straordinaria vetrina nazionale e internazionale per Genova, oltre che un importante fattore di arricchimento economico e culturale per la città». 

«Le antiche fortificazioni militari che circondano Genova dall’alto rappresentano una ricchezza storica e architettonica di inestimabile valore, per la Città e per tutto l’entroterra – aggiunge il consigliere delegato alla Tutela e Sviluppo delle vallate Alessio Bevilacqua – Infatti, il complesso lavoro che si sta portando avanti per il restauro e la valorizzazione dei Forti e sulla rete sentieristica avrà effetti molto positivi sulle nostre vallate, che vedranno aumentare la loro attrattività e migliorare la loro accessibilità grazie ai vari collegamenti escursionistici, con benefici dal punto di vista economico, produttivo e sociale. Fondamentale, in questo senso, la sinergia con le associazioni del territorio che, con il loro impegno quotidiano, ci aiutano a valorizzare l’entroterra e il suo importante patrimonio paesaggistico, di produzioni artigianali ed enogastronomiche». 

Il progetto del Sistema dei Forti comprende il restauro di Santa Tecla, Puin, Belvedere, Tenaglie, Forte Begato e la realizzazione del percorso ciclo-pedonale della Strada dei Forti, di collegamento tra il centro città e il crinale tra Val Polcevera e Val Bisagno.

 

RESTAURO FORTI

 

Forte Belvedere

Allo stato attuale, le pertinenze storiche e le connessioni pedonali esistenti versano in uno stato di parziale degrado, come pure la strada di accesso al complesso. Inoltre, alcune parti storiche non sono visibili in quanto ricoperte da detriti e folta vegetazione.

Il progetto di restauro del Forte Belvedere ne prevede la trasformazione in parco urbano pedonale con nuove alberature ed essenze vegetali, punti panoramici, attrezzature per l’attività fisica, aree riposo e picnic. Oltre a continuare ad ospitare servizi a carattere sportivo e sociale, diventerà un ecosistema con diverse componenti per diventare una nuova risorsa per il quartiere e per la città. 

Nel dettaglio, gli interventi progettuali prevedono: il restauro e la valorizzazione delle parti storiche fortificate, anche con un’illuminazione scenografica dei manufatti monumentali; il recupero a fini culturali degli spazi sotterranei che venivano usati come magazzini, polveriera e luogo dove rifugiarsi; la valorizzazione dei bunker/postazioni anti-aeree della Seconda Guerra Mondiale; la creazione di un parco urbano prevalentemente pedonale con nuove alberature ed essenze vegetali, con la sua messa in sicurezza tramite ringhiere e parapetti; la realizzazione di diversi punti di vista e belvedere a quote diverse per godere dell'ampia vista che inquadra il Golfo Ligure e le colline genovesi; la riconnessione con la città e l'abitato circostante sfruttando la sua collocazione geografica e l'ormai storicizzata presenza del complesso nell'immaginario degli abitanti del quartiere; il recupero dell'ulteriore percorso storico pedonale di Salita Millelire; la realizzazione di attrezzature dedicate all'attività fisica outdoor adatte a tutte le fasce di età; la predisposizione di aree di riposo con panchine e aree picnic.

I lavori, iniziati nel gennaio 2024, si concluderanno entro luglio 2025. Finanziamento complessivo, 5,5 milioni di euro.

 

Forte Tenaglie 

Il progetto di recupero di Forte Tenaglie prevede la sua trasformazione in un centro per attività assistenziali, sociali e solidali, destinato ad attività del terzo settore insieme ad aree didattiche, formative e di accoglienza. 

In particolare sono previsti: il restauro conservativo del manufatto fuori terra colpito dai bombardamenti della seconda guerra mondiale; la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica indipendente al suo interno; il recupero delle aree della caserma ipogea e dei tre livelli interrati.

L’inizio dei lavori è previsto nel marzo 2024 per concludersi entro luglio 2025. Finanziamento complessivo, 3,4 milioni di euro di fondi PNRR più 340.000 euro di fondi FOI (Fondo Opere Indifferibili) per un totale di 3,74 milioni.

Forte Puin 

Il progetto di restauro e valorizzazione di Forte Puin ne prevede la trasformazione in un punto di sosta ed accoglienza lungo i percorsi escursionistici della Strada dei Forti.

L’intervento di restauro conservativo ha l’obiettivo di ripristinarne le condizioni di sicurezza attraverso una serie di consolidamenti strutturali, il rifacimento della copertura e la ricostituzione del piccolo corpo di fabbrica retrostante detto “Casamatta”. Lo stato di conservazione del corpo di fabbrica appare buono. Per quanto riguarda invece le strutture murarie, all’esterno necessitano di manutenzione programmata senza interventi strutturali e all’interno, a causa del prolungato abbandono, si rendono necessari interventi sulle strutture e sugli impianti, oltre a lavori di risanamento e di restauro.

Gli interventi insisteranno principalmente sul torrione e sulla “Casamatta”. Per il torrione sono previsti all’esterno il ripristino della pavimentazione e della scala della copertura, attualmente in pessimo stato, la sistemazione dei parapetti in mattoni lesionati e l’adeguamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche. All’interno si ripristineranno gli intonaci degradati e la volta al piano terra.

Il cantiere è iniziato nel novembre 2023 e terminerà entro l’ottobre 2024: il finanziamento complessivo ammonta a 720.000 euro.

Forte Begato

Il Polo di Forte Begato diventerà l’hub di accoglienza di tutto il Sistema dei Forti: la Funivia connetterà la città, i Forti e il Parco delle Mura, e l’edificio della caserma diventerà un polo ricettivo, culturale e museale, con aree dedicate a servizio dell’arena esterna, aree didattiche, aree destinate all’accoglienza, sala convegni, sala ristorante e una foresteria per accogliere circa 20 posti letto. 

I lavori prevedono una manutenzione straordinaria focalizzata a due obiettivi principali: ripristino del Forte e interventi di restauro atti a riportare gli ambienti interni all’assetto originario. Forte Begato sarà completamente accessibile alle persone con disabilità e a capacità motoria ridotta, grazie anche alla realizzazione di un ascensore.

I lavori inizieranno nel marzo 2024 per concludersi nell’ottobre 2025. Il finanziamento complessivo ammonta a 7,5 milioni di euro.

Forte Santa Tecla 

L’obiettivo del progetto è di trasformare Forte Santa Tecla in un presidio per la valorizzazione e promozione del territorio e di attività culturali, educative e ricreative.

I lavori consistono in: messa in sicurezza dei percorsi pedonali esterni di accesso mediante la realizzazione di parapetti a difesa dalle cadute accidentali; nuove pavimentazioni; nuova illuminazione a norma; la sistemazione dei camminamenti interni; ristrutturazione dell’attuale percorso carrabile; risanamento delle murature storiche ammalorate atte a garantire l’inviolabilità del percorso all’interno del fossato del Forte; abbattimento o eliminazione delle barriere architettoniche; restauro dei manufatti originali; collocazione di inferriate e/o nuove cancellate per garantire l’interdizione delle aree in cui l’accesso è precluso; rimozione delle macerie in corrispondenza del ponte attualmente invisibile presso i pilastri di accesso carrabile. 

A livello impiantistico il progetto prevede la realizzazione di servizi igienici (in sostituzione di quelli esistenti al piano terra) e di una nuova condotta fognaria a gravità e il relativo allaccio alla rete comunale. Le lampade a led sostituiranno quelle obsolete, inoltre saranno collocati dei punti luce su palo per illuminare i percorsi carrabili dotati di doppio diffusore per garantire anche l’illuminazione pedonale: infine, sarà installato un nuovo impianto di illuminazione scenografica della cortina muraria esterna. 

I lavori sono partiti nel dicembre 2023 e termineranno nell’ottobre 2024, con un finanziamento complessivo di 1,75 milioni di euro.

 

LA STRADA DEI FORTI 

Un percorso turistico attrezzato, lungo 13 km, per collegare la città ai cinque Forti (Begato, Sperone, Puin, Diamante, Fratello Minore) collocati lungo lo spartiacque tra Val Bisagno e Val Polcevera. È la Strada dei Forti, che attraversando tre contesti paesaggistici diversi tra loro – urbano, periurbano, montano – li mette in connessione per migliorare l’accessibilità ad una porzione di rilievo del sistema dei Forti genovesi, consentendo a residenti e turisti di raggiungerli, frequentarli e viverli in sicurezza, libertà e autonomia.

Partendo da piazza Manin, il percorso della Strada dei Forti si snoda lungo viali alberati seguendo le mura di San Bartolomeo e arrivando al Righi, salendo sempre in parallelo alle mura e costeggiando i Forti Castellaccio e Sperone a quota 512 metri. Quindi, proseguendo attraverso strade bianche e sentieri, il percorso raggiunge il crinale tra la Val Polcevera e la Val Bisagno, dove il Forte Diamante svetta in posizione dominante a 667 metri sul livello del mare.

Non solo un collegamento tra Genova e Forte Diamante: la Strada dei Forti rappresenta una porta d’ingresso alla zona collinare genovese, collegando la città all’entroterra attraverso l’Alta Via dei Monti Liguri fino al Parco regionale naturale dell’Antola.

Ad oggi è stato completato circa il 50% dei lavori, avviati nel gennaio 2023 e in via di conclusione entro fine 2024. I cantieri hanno interessato il tratto di crinale tra il Cancello dell’Avvocato e Forte Diamante e il tratto periurbano mentre la zona urbana, risultando più facilmente accessibile, sarà oggetto di interventi più limitati nell’ultima fase di cantiere.

L’investimento complessivo è di 8,6 milioni di euro.

Diverse le tipologie dei lavori effettuati e/o in programma:

- Pulizia vegetazionale e lavori sul verde: Decespugliamento infestanti, anche con cippatura del materiale tagliato e spandimento in loco del cippato; potature finalizzate al contenimento delle alberature interferenti con le lavorazioni 

- Impianti: Realizzazione nell’area di crinale di una rete impiantistica per la fornitura di energia elettrica di media e bassa tensione per tutti i Forti coinvolti nel progetto, unitamente alla rete di fibra ottica e alla rete di approvvigionamento idrico. Ad oggi sono stati installati i cavi della fibra ottica, della media e bassa tensione e della rete di approvvigionamento idrico, oltre alla nuova cabina Enel presso la sella del Diamante 

- Interventi di sistemazione del sentiero: Opere legate alla riqualificazione del sedime del percorso mediante interventi di movimentazione del terreno – scavi e riporti – e di realizzazione di nuove pavimentazioni. È stata effettuata una limitata riprofilatura lato monte per ristabilire l'originaria larghezza del sedime a 2,5 metri. Allo scopo di riproporre una tipologia di pavimentazione in linea con gli stessi contenuti paesaggistici dello stato di fatto, lo strato di finitura è stato definito, di concerto con la Soprintendenza, attraverso tre diverse tipologie: terra stabilizzata con leganti naturali; terra stabilizzata senza leganti; pietra e cemento. Un intervento particolare è quello realizzato lungo il sentiero che sale al Forte Diamante, dove sono stati ripristinati alcuni tratti dell'acciottolato che erano andati distrutti nel tempo

- Opere di ingegneria naturalistica: Opere realizzate per il contenimento delle attività erosive e per favorire la regimazione delle acque superficiali

- Elementi architettonici: Il progetto prevede l'inserimento lungo il tracciato, in area di crinale, di due punti ristoro, localizzati in tratti strategici e destinati alla promozione di prodotti locali dell'entroterra e al presidio del sentiero. Si tratta di strutture in legno di dimensioni ridotte (6,50 x 4,50 m), dotate di pannelli fotovoltaici e punti di ricarica per le bici elettriche. Lungo il tracciato saranno anche realizzate delle aree picnic con tavoli-panca in legno e delle chaise longue in legno per consentire all'escursionista di rilassarsi ammirando il panorama

- Regimazione delle acque e opere di drenaggio: Per contrastare l’erosione superficiale dovuta alla mancata regimazione delle acque di ruscellamento, soprattutto nelle tratte a maggiore pendenza, nelle aree periurbana e di crinale è stata prevista la regimazione delle acque superficiali attraverso la posa di canalette trasversali e longitudinali al percorso. Le canalette trasversali, posate nello spessore della pavimentazione, scaricheranno direttamente in quelle longitudinali e le acque saranno allontanate tramite sistemi dissipatori costituiti da sistemi drenanti in pietrame e/o legname (palizzate) paesaggisticamente compatibili con il contesto

- Arredi e segnaletica: Oltre ai tavoli-panca e le chaise longue in legno, è prevista l’installazione di altri elementi per accogliere il visitatore e guidarlo alla scoperta della Strada dei Forti e delle sue bellezze quali: bacheche informative sulla storia dei Forti e sugli aspetti ambientali del contesto, in legno, e totem in acciaio corten nella zona più urbana; fontanelle presso le aree picnic in progetto; staccionate in legno nei punti più esposti; staccionate in legno nei punti più esposti. Tra gli allestimenti più significativi, sono da citare una terrazza panoramica che verrà realizzata su un tratto di crinale particolarmente ben esposto per fornire una vista del paesaggio a 360° (zona incrocio Fratello Minore-Forte Diamante) e una segnaletica a completamento di quella esistente con indicazioni più dettagliate sui tempi di percorrenza e sulle destinazioni. Il progetto della segnaletica è frutto della collaborazione attiva con alcune delle associazioni di biker e di escursionisti maggiormente radicate sul territorio genovese.

Genova, percorre galleria Colombo a 149 km/h: scatta il divieto di prendere la patente

Super User 20 Febbraio 2024 575 Visite

Sfrecciava a 149 km/h in galleria Colombo, circa 100 sopra il limite, il ragazzo che ieri sera a Genova è stato fermato dalle due pattuglie specialistiche del Reparto Sicurezza stradale impegnate nei consueti controlli della velocità. Per il ragazzo, un italiano classe ‘98, titolare soltanto del foglio rosa, è scattata la sanzione e la segnalazione al prefetto per il divieto di conseguire la patente come previsto dal Codice della strada.

Nella stessa serata, gli agenti, hanno fermato un altro cittadino genovese, classe ‘75, questa volta per guida di motociclo in stato di ebbrezza: con un tasso alcolico di 1.28 g/l l’uomo è stato denunciato.

Sanità, incontro tra il presidente Toti e il ministro Schillaci

Super User 19 Febbraio 2024 291 Visite

Governo delle liste d’attesa, sblocco del tetto assunzionale, appropriatezza prescrittiva e investimenti di edilizia sanitaria. Sono i temi principali affrontati nel confronto che il presidente della Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola hanno avuto questo pomeriggio a Roma al Ministero della Salute con il ministro Orazio Schillaci.

Nell’incontro è stata ribadita l’unicità della nostra regione in termine di composizione della popolazione che ancora recentemente Eurostat ha certificato: la Liguria è la regione più anziana d’Europa con un indice di vecchiaia elevato. E questo si riflette inevitabilmente sull'assorbimento di importanti risorse legate alla diagnostica, alla ospedalizzazione, all’uso di farmaci, tutti elementi necessari alla cura delle malattie croniche tipiche di questa fascia di popolazione.

Sulle risorse ex articolo 20 fondamentali per il futuro dell'edilizia ospedaliera il ministro si è dichiarato disponibile all'apertura di un tavolo con le Regioni. È previsto un prossimo aggiornamento sulle iniziative di investimento immobiliare di elevata utilità sociale nel campo dell'edilizia sanitaria finanziabili da Inail. Verrà presentata una nuova proposta alla luce delle mutate esigenze.

All’incontro hanno preso parte anche il direttore del Dipartimento Salute e Servizi sociali Roberta Serena e il direttore generale Finanza, Bilancio e Controlli Claudia Morich.

Stati generali della cantieristica: il comparto costituisce la maggior densità occupazionale del porto di Genova

Super User 19 Febbraio 2024 850 Visite

È la fotografia di un comparto industriale vitale e in crescita per fatturato, occupazione e creazione di nuove unità produttive, quella emersa oggi dagli Stati generali della cantieristica, promossi da Ente Bacini, che nella Sala del Capitano di Palazzo San Giorgio ha chiamato a raccolta i protagonisti della navalmeccanica genovese.

Con oltre 80 aziende operanti nell'area demaniale di levante, tra Calata Gadda e la zona adiacente alla Fiera del Mare, e altre significative presenze nell'area demaniale di Sestri Ponente, e un fatturato complessivo diretto annuo di 1,5 miliardi di euro, il distretto delle costruzioni e riparazioni navali genovese impiega complessivamente oltre 2.700 lavoratori diretti e circa 2.000 indiretti, specializzati nella costruzione, riparazione, allestimento e demolizione di navi, nella costruzione di grandi navi da crociera, nonché nella costruzione e refitting di mega yacht. Delle oltre 80 aziende operanti nel distretto, ad oggi 69 imprese sono titolari di licenza del ramo industriale rilasciata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che ne certifica la specializzazione. Con una superficie complessiva di 717.000 mq, il comparto delle costruzioni e riparazioni navali ha la maggiore densità occupazionale del porto di Genova, con oltre 0,0065 addetti/mq, significativamente più alta rispetto alle altre funzioni portuali.

“Gli Stati generali della cantieristica, che abbiamo fortemente voluto per avvicinarci al centenario di Ente Bacini, che celebreremo nel 2025, confermano l’assoluto rilievo dei cantieri genovesi nel panorama nazionale e l’importanza strategica per lo sviluppo della città, grazie a una costante capacità di crescita. Per Ente Bacini questa crescita, tra il 2022 e il 2023, si è concretizzata in un incremento del 12% del numero di navi (da 57 a 64) immesse nei suoi 5 bacini di carenaggio e del numero di giorni di bacino (da 1202 a 1347), oltre che in un aumento del 27% dei giorni di ormeggio per 109 navi, contro le 107 dell’anno precedente” ha dichiarato Mauro Vianello, presidente di Ente Bacini. “Risulta evidente che, per supportare questo processo di crescita che accomuna tutto il settore delle costruzioni e riparazioni navali, e un proporzionale incremento dell’occupazione, sia fondamentale l’aumento delle aree nella disponibilità del comparto. In questo senso la realizzazione della nuova diga rappresenta l’occasione per realizzare nuovi tombamenti e recuperare spazi”. 

Dal confronto tra imprese e istituzioni, sono emersi così progetti e strategie per vincere le sfide del futuro per il settore delle riparazioni navali, che soprattutto necessita di interventi infrastrutturali volti al potenziamento dell’operatività e allo sviluppo della produzione.

All’evento hanno portato i loro saluti istituzionali Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’Ammiraglio Piero Pellizzari, direttore marittimo della Liguria e comandante del porto di Genova, e Alessio Piana, assessore allo sviluppo economico della Regione Liguria.

“L'Italia deve tornare a parlare di riparazioni navali a livello organico. È uno dei comparti che si svilupperà di più nei prossimi anni compatibilmente con la parte ambientale, ma senza tralasciare l’aspetto economico e sociale. Genova ha un know how importante a livello internazionale. Serve un nuovo grande bacino, oltre a quello in corso di realizzazione da 400 metri di Fincantieri che ha già attirato l'interesse di potenziali clienti. Dobbiamo ritrovare quella capacità che abbiamo perso per una mancanza di lungimiranza nei decenni scorsi" ha commentato Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

“Genova e il suo porto, un legame indissolubile che ne fa oggi, e da sempre, la prima industria della città. Non solo per container e crociere, perché, ‘silenziosamente’ e spesso lontani dai riflettori mediatici, operano più di 80 imprese nel settore delle riparazioni, costruzioni e refitting – ha sottolineato l'assessore regionale allo Sviluppo economico con delega ai Porti Alessio Piana -. Ringrazio Ente Bacini, punto di riferimento per le imprese del settore, per consolidare con questo incontro la centralità che tutte queste attività ad alto impatto economico, spesso artigianali, rivestono per la nostra città”.

Massimo Debenedetti, amministratore delegato di Cetena, ha poi approfondito il ruolo di Fincantieri sul territorio.

Per approfondire il complesso rapporto tra il porto industriale e il territorio sono inoltre intervenuti Marco Bucci, sindaco di Genova, Paolo Piacenza, commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Mauro Vianello, presidente di Ente Bacini, e Marco Bisagno, past president di Confindustria Genova.

“La cantieristica ha contribuito da sempre a definire l'identità marittima di Genova e la sua reputazione come centro industriale e portuale” ha commentato Marco Bucci, Sindaco di Genova. “I numeri delle costruzioni e delle riparazioni navali, presentati durante gli Stati Generali della Cantieristica, sono assolutamente importanti e disegnano il futuro della nostra città. Settori fondamentali per la nostra economia e per l’occupazione che nei prossimi anni sono destinati a crescere. Presto Genova potrà contare su un porto sempre più all’avanguardia grazie alla costruzione della nuova diga foranea ma anche su nuovi spazi grazie a interventi importanti come il nuovo Waterfront di Levante. Da sempre l’economia di Genova è strettamente legata al mare e il nostro intento è quello di proseguire lungo questa rotta.” 

Le sfide della filiera industriale sono state infine delineate da alcuni dei protagonisti del settore, quali Ferdinando Garrè, amministratore delegato di GIN Genova Industrie Navali, Marco Ghiglione, amministratore delegato di T. Mariotti S.p.A., Aldo Negri, amministratore delegato del Gruppo Finsea, Riccardo Pompili, amministratore delegato di De Wave, e Vincenzo Poerio, amministratore delegato di Tankoa.

Open day, associazione magistrati celebra i 100 anni della Dichiarazione dei diritti del fanciullo

Super User 19 Febbraio 2024 479 Visite

Sarà una giornata certamente indimenticabile per gli oltre 400 studenti che ne saranno protagonisti. Perché venerdì prossimo, 23 febbraio, a Genova si celebreranno i 100 anni dalla “Dichiarazione dei diritti del fanciullo”, che venne promulgata il 23 febbraio del 1924, dalla Società delle Nazioni, a Ginevra.

Per l’occasione, l’Associazione Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia, con la collaborazione di So.Crem, organizzerà un Open Day dal titolo “Avvicinare la cittadinanza alla Giustizia Minorile”. Un evento che si svolgerà a partire dalle 9 presso il Tribunale dei Minorenni (viale IV Novembre) e presso la Sezione Famiglia del Tribunale Ordinario (piazza Portoria 1).

Nel corso della giornata, gli studenti saranno coinvolti in visite guidate, incontrando i magistrati e potendo assistere alla simulazione di un’udienza civile o penale. Parteciperanno e incontreranno i ragazzi e saranno anche a disposizione dei giornalisti intorno alle 13: Luca Villa, presidente del Tribunale per i Minorenni di Genova, e Domenico Pellegrini, presidente sezione famiglia Tribunale Civile.

Agricoltura, vice presidente Piana: “Nuovi aiuti agli organismi collettivi di difesa”

Super User 18 Febbraio 2024 333 Visite

Via libera da Regione Liguria alla concessione di aiuti a favore degli Organismi collettivi di difesa, i soggetti giuridici costituiti da imprenditori agricoli per l'attuazione di iniziative di difesa attiva e passiva (assicurazioni) delle produzioni che sono organizzati in associazioni, cooperative agricole o consorzi.

“Con questo provvedimento stanziamo 20 mila euro per la compartecipazione ai costi sostenuti dagli Organismi collettivi di difesa per le operazioni di finanziamento sugli anticipi ai propri soci - spiega il vice presidente e assessore con delega all’Agricoltura Alessandro Piana – Gli Organismi collettivi provvedono, infatti, al pagamento della quota statale dei premi per la copertura dei rischi assicurabili, previsti dal Piano di gestione dei rischi in agricoltura. In particolare, contraggono anticipazioni con gli istituti bancari fronteggiando, in tal modo, le tempistiche tecniche dei versamenti statali, a volte al limite della sostenibilità per i bilanci aziendali. Ecco perché questo contributo ha una grande valenza per le nostre produzioni: sempre più la gestione del rischio in agricoltura risulta essenziale per la sopravvivenza stessa dell'attività primaria, così come resta fondamentale il sistema di garanzie per l'accesso al credito”.

Nidi gratis, Toti: “Grande successo, siamo pronti a rifinanziare la misura”

Super User 17 Febbraio 2024 431 Visite

L’ammontare dei contributi richiesti dalle famiglie liguri per il bonus “nidi gratis” di Regione Liguria ha già superato quota otto milioni. A poco più di 48 ore dall’apertura del bando sono state registrate 1654 domande, per un totale di oltre 8 milioni e 666mila euro richiesti.  

“Siamo di fronte ad un successo davvero straordinario, segno dell’importanza di questo bando per le famiglie – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – Visto il gran numero di adesioni, siamo già pronti a rifinanziare il bonus nidi gratis con altri fondi regionali: in questo modo garantiremo una risposta a tutti i genitori che hanno fatto richiesta di sostegno. Confermiamo anche la volontà di replicare il bonus anche per l’annualità 2024-2025, al fine di renderlo sempre più strutturato e inserito nell’offerta del welfare regionale: un’iniziativa senza precedenti, che parla di una Liguria che non lascia nessuno indietro”. 

Per accedere alla nuova piattaforma e presentare la domanda di adesione al bando “Nidi Gratis”, l’utente si può collegare all’indirizzo https://bandifilse.regione.liguria.it/ e scegliere se continuare la procedura attraverso il proprio browser oppure installando il collegamento alla piattaforma sul proprio dispositivo, ritrovandone così l’icona sullo schermo del proprio device, per un accesso ancora più rapido e diretto. Dopo essersi autenticati con Spid o Carta d’identità elettronica, è possibile inserire la propria richiesta con una procedura guidata che si concluderà con l’invio telematico della domanda stessa da qualsiasi dispositivo, dai pc agli smartphone. 

Riduzione dei tempi d’attesa nella sanità, istituita una cabina di regia regionale

Super User 17 Febbraio 2024 461 Visite

Via libera della Giunta regionale all’istituzione della Cabina di Regia del Sistema Sanitario Regionale, con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa della sanità. Il nuovo organismo sarà presieduto dall’Assessore alla sanità Angelo Gratarola e avrà al suo interno le posizioni apicali di Regione Liguria con l’obiettivo di fornire supporto tecnico, operativo, amministrativo e giuridico in tempo reale per snellire le procedure finalizzate al miglioramento dei tempi di attesa nella sanità. A coordinarla a livello operativo sarà il Commissario per l’innovazione digitale della Regione Liguria Enrico Castanini che si avvarrà di una segreteria tecnica il cui compito sarà quello di fornire supporto all’attività della Cabina di Regia stessa, insieme ai Coordinatori dei Dipartimenti Interaziendali Regionali (i DIAR) e a un team di esperti e stakeholder del settore. La Cabina di regia non avrà alcun impatto economico sulle risorse finanziarie regionali. 

"Siamo di fronte ad un momento cruciale per la Sanità ligure - commenta il Presidente Giovanni Toti – Questa cabina di regia dai poteri estesi si collega al percorso di digitalizzazione e lavorerà per ottimizzare l'aumento di tutte le prestazioni della sanità pubblica. Con la chiusura della gara per la diagnostica, e con l'assegnazione dei primi lotti, le stesse aziende sottoscriveranno in tempi rapidi i contratti pari a 7 milioni di prestazioni aggiuntive che apriranno le liste di prenotazione in tutta la regione. Parallelamente, verrà aperto il bando di gara per la chirurgia a bassa e media complessità, prima con l'ortopedia e poi a seguire con le altre specializzazioni. Altri 35 milioni che entreranno nel circuito della sanità ligure”. 

“Ci troviamo di fronte ad un problema di carattere non solo regionale, ma nazionale e per affrontarlo occorrono misure straordinarie non solo in termini finanziari, ma anche organizzativi – aggiunge l’assessore alla Sanità Angelo Gratatola - Potremmo dire che il modello Genova del Ponte si ripropone anche per abbattere le liste d’attesa con una struttura che velocemente e in tempo reale si coordina per affrontare via via le tematiche che si presentano per superare le attuali difficoltà. In un quadro in cui l’impegno dei sanitari è massimo così come lo è lo sforzo economico di Regione Liguria, la cabina di regia diventa il naturale coordinamento di questo processo”.

“Con la decisione di costituire questa Cabina di Regia – commenta il Commissario all’Innovazione digitale Enrico Castanini – Regione Liguria punta sul lavoro di squadra, mobilitando tutte le forze a sua disposizione sia della sanità sia della tecnologia e del digitale, al fine di ottenere un risultato fondamentale come la riduzione delle liste d’attesa. Sono davvero molto contento perché oggi si rinnova l’esperienza della Cabina di Regia regionale istituita ai tempi del Covid, quando riuscimmo a ottenere quei grandi risultati che ci sono stati riconosciuti in varie occasioni e in tutta Italia. Alla base di quei successi ci fu proprio la profonda sinergia con la quale sanità e informatica riuscirono a lavorare fianco a fianco. La riduzione delle liste d’attesa, vista l’importanza vitale che riveste per tutti i liguri, richiede sicuramente un modo straordinario di lavorare, operando insieme, di concerto, eliminando quei passi intermedi che spesso rallentano gli interventi”.

“La cabina di regia è una delle azioni che mettiamo in campo per dare risposta all'incremento della domanda registrata in Liguria – aggiunge il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi - La nostra risposta si basa di tre grandi pilatri: l’ottimizzazione dei processi dal punto di vista organizzativo e informativo, la spinta all’appropriatezza condivisa con i medici di medicina generale e l’aumento della produzione che ha già avuto numeri importanti nel 2023 con una crescita della specialistica ambulatoriale del 10%. In quest’ottica assumono rilevanza le prestazioni aggiuntive che arriveranno con le manifestazioni d’interesse rivolte al privato accreditato: a quella della diagnostica per 7,3 milioni di euro che sarà chiusa entro questo mese, procederemo con altri ambiti di intervento: i primi fra questi saranno quelli della cardiochirurgia e cardiologia e quello della chirurgia generale a media e bassa complessità”.

Nel corso della riunione di Giunta tenutasi nel pomeriggio è stata anche approvata la delibera con la quale si rinnova la nomina di Enrico Castanini quale Commissario per l’Innovazione digitale della Pubblica Amministrazione della Liguria, carica già ricoperta dal febbraio 2021.  

Regione Liguria, vice presidente Piana: “100mila euro per la gestione associata di funzioni e servizi dei comuni”

Super User 16 Febbraio 2024 337 Visite

 

“Ci sarà tempo fino al 1° aprile per presentare domanda al bando regionale per contributi a sostegno della gestione associata di uno o più servizi per l’anno in corso”. Lo annuncia il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Associazionismo Comunale e al Marketing Territoriale Alessandro Piana, proponente della delibera approvata in Giunta rivolta ai Comuni che mettono a sistema almeno uno tra i seguenti servizi e funzioni: ragioneria, ufficio tecnico, sportello unico per le attività produttive e polizia locale.

“Il bando - spiega l’assessore Alessandro Piana - ha un budget di 100mila euro, il singolo contributo massimo concedibile è di 15mila euro e l’attribuzione avverrà tramite parametri ben definiti che contemplano la quantità di comuni coinvolti e la densità della popolazione. La liquidazione del 70% del contributo avverrà all’atto dell’assegnazione mentre il restante 30% sarà assegnato a seguito della verifica di rendicontazione delle spese”.

Informazioni e modalità saranno disponibili sul sito www.agriligurianet.it                                      

Ruolo delle donne nel dibattito pubblico, Regione Liguria e Rai firmano un protocollo d’intesa

Super User 16 Febbraio 2024 440 Visite

“No Women No Panel - Senza donne non se ne parla”, la campagna europea introdotta in Italia dalla Rai per promuovere spazio e ruolo per le donne anche nel dibattito pubblico, si arricchisce di un nuovo importante tassello.

Oggi a Genova, nella sede della Regione Liguria, la Presidente della Rai, Marinella Soldi, ha siglato il nuovo protocollo con il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, con il Sindaco di Genova, Marco Bucci, con la Consigliera della Città Metropolitana di Genova, Laura Repetto, con il Prorettore dell’Università degli Studi di Genova, Fabrizio Benente, per delega del Rettore Federico Delfino, con il Direttore Scientifico dell’ Istituto Italiano di Tecnologia, Giorgio Metta, con la Vicepresidente di Confindustria Genova, Sonia Sandei.

Il protocollo ha l'obiettivo di valorizzare competenze, esperienze e talenti femminili per una più compiuta attuazione dei principi di democrazia paritaria e pluralismo, garantendo l’adeguata rappresentanza delle donne in convegni, appuntamenti istituzionali e talk show.

“La discriminazione verso le donne non può avere spazio nel nostro Paese -dice la Presidente della Rai, Marinella Soldi - firmiamo questo protocollo con i territori perché così si può misurare concretamente questa battaglia. ‘No Women No Panel’ è un progetto serio e semplice: chi aderisce si impegna a contare le presenze femminili e maschili negli eventi e ad elaborare i dati raccolti. Contarsi aiuta ad essere consapevoli e migliorare dove necessario, come dimostrano i dati di chi sta usando questo protocollo.”

Per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “La firma del Protocollo d’intesa No women No Panel con un partner rilevante come la Rai è un momento importante all’interno del percorso che Regione Liguria sta portando avanti sul fronte, delicato e di grande attualità, della parità di genere. Parità che in Regione Liguria non è semplicemente un obiettivo, ma è già realtà: infatti è donna il 58 % dei direttori, il 47 % dei dirigenti e il 61% dei funzionari regionali. Allo stesso tempo, il nostro impegno è forte per quello che riteniamo essere una priorità per la nostra società: per questo mettiamo in atto, allo stesso tempo, sia iniziative di sensibilizzazione e culturali sia azioni concrete. Ad esempio, è stato siglato un protocollo d’intesa per il rispetto delle pari opportunità tra l’Ufficio scolastico regionale e la Consigliera di Parità, che mira a coinvolgere studentesse, studenti e docenti per dare vita a progetti di sensibilizzazione. Oltre a questo – aggiunge Toti – Regione Liguria si è fatta promotrice di un ulteriore accordo, in questo caso tra l’Ispettorato Interregionale del Lavoro per il Nord Ovest e la consigliera di Parità, per garantire una comunicazione tempestiva di eventuali situazioni discriminatorie, anche collettive, sul posto di lavoro. Non si può non menzionare poi l’iniziativa, avviata quest’anno e che vogliamo replicare anche nel prossimo, che ha visto lo stanziamento di oltre otto milioni di euro per garantire gli asili nido gratuiti, non solo pubblici ma anche privati, a migliaia di famiglie in rapporto all’Isee sociale: un’iniziativa concreta che permetterà, tra le altre cose, un maggiore accesso delle madri al mondo del lavoro”.

“La firma di questo protocollo rappresenta un importante passo per la parità di genere - dice il Sindaco di Genova, Marco Bucci. Come civica amministrazione siamo orgogliosi che al nostro interno sia presente una forte componente femminile sia in Consiglio Comunale che nella Giunta, dove alcune deleghe importantissime sono riservate alle donne. Da questo punto di vista il Comune di Genova rappresenta un esempio virtuoso: i dipendenti comunali sono formati da oltre il 60% di personale femminile, contro il 40% di uomini. Probabilmente uno dei pochi casi in Italia. All’interno di un’azienda, di un’amministrazione e anche nella nostra società ciò che contano sono le capacità. La valutazione di una persona deve basarsi solo su questo concetto, la parità di genere deve essere uno dei pilastri di qualsiasi realtà. La firma di questo protocollo rappresenta un importante passo avanti per il raggiungimento di questo obiettivo.”

Aggiunge Laura Repetto, Consigliera Delegata alle Pari Opportunità della Città Metropolitana di Genova: “Sono lieta e onorata di poter sottoscrivere per Città metropolitana di Genova ‘No women no panel - Senza donne non se ne parla’. C’è, oggi, una adeguata rappresentanza delle donne negli eventi, nelle manifestazioni, nei convegni, negli incontri da parte di chi li organizza e di chi vi assiste? Quante volte ci troviamo in presenza di panel con relatori uomini? Quanti nel pubblico lo notano, lo osservano, si indignano? Ciò è frutto di tradizioni e abitudini che contribuiscono alla diffusione dello stereotipo della superiorità del genere maschile su quello femminile. È segno di una sensibilità ancora parziale su questo tema, ma è una questione di civiltà, che riguarda tutti. Bisogna usare tutta la potenza di comunicazione della Rai, tutta l’autorevolezza delle Istituzioni pubbliche per contribuire a un radicale cambiamento culturale, che trasmetta ai giovani un sistema valoriate diverso e chiaro.”

Per il Rettore dell’Università di Genova, professor Federico Delfino: “Una realtà di formazione, ricerca e divulgazione come l’Università non può che essere in prima linea in iniziative a supporto della parità di genere. Del resto, l’Ateneo genovese ha inserito proprio questo obiettivo nella mission del suo piano strategico e intende perseguirlo, coinvolgendo attivamente le sue docenti e ricercatrici che tanto contribuiscono all'avanzamento e alla trasmissione del sapere e della cultura”.

“L’Istituto Italiano di Tecnologia, in accordo con le linee guida europee, è già attivo sul tema della riduzione del divario di genere attraverso la proposta di iniziative interne - dice il Direttore Scientifico Giorgio Metta - La sottoscrizione del Protocollo No Women No Panel rafforza i principi ed i valori che la Fondazione già promuove. - dichiara il Direttore Scientifico di IIT Giorgio Metta - Impegnarsi per una maggior equità di genere nel mondo della Ricerca, aderendo ad iniziative come quella di oggi, significa contribuire a fornire una nuova narrazione alle generazioni future”.

Aggiunge infine la Vicepresidente di Confindustria Genova Sonia Sandei, che firma il protocollo per Confindustria Genova: “Confindustria Genova conferma l’impegno e la determinazione a supportare la parità di genere. La collaborazione tra le imprese e le istituzioni del territorio è fondamentale per costruire una società più giusta e inclusiva, in cui le competenze e il talento delle donne vengano valorizzate come leve competitive indispensabili per lo sviluppo del Paese. Un ringraziamento alla Rai e alla Presidente Marinella Soldi che ha promosso in questi anni il progetto “No Women No Panel.”

La Rai, nel suo ruolo educativo di servizio pubblico, ha voluto tradurre la forza del principio "No Women No Panel”, lanciato dalla Commissione europea nel 2018, siglando, a gennaio 2022, il Memorandum of Understanding (MoU) tra Rai (promotrice) e le istituzioni pubbliche coinvolte: Presidenza del Consiglio, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Conferenza delle regioni, Unione province d’Italia, Associazione dei comuni italiani, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), Accademia Nazionale dei Lincei, Unione per il Mediterraneo.

Ai primi firmatari, si è aggiunta a ottobre 2023 l’adesione di Confindustria nazionale, aprendo così il MoU anche al settore privato, con la più grande organizzazione di imprese in Italia.

L’iniziativa ha inoltre ricevuto la medaglia di rappresentanza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

A firmare sono stati, sinora, Regione Puglia (regione-pilota), Comune e Università di Bari “Aldo Moro”, Città Metropolitana e Università di Firenze, Comune di Milano, Regione Umbria, Comuni e Province di Perugia e Terni, Università degli Studi di Perugia, Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana e Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna; Regione Sardegna, con i Comuni e le Università degli Studi di Cagliari e Sassari, e l’ultima in ordine di tempo, Regione Toscana, Regione Piemonte, Comune e Città Metropolitana di Torino, Politecnico di Torino e Università del studi di Torino.

Il diktat di Pirlo: “La Samp deve tornare a far punti. Non conta essere belli ma concreti”

Super User 16 Febbraio 2024 388 Visite

La Sampdoria ospita domani (ore 16:15) il Brescia in un altro spareggio con vista playoff. Rispetto alla partita persa seccamente a Pisa, mister Pirlo ritrova Yepes e Kasami, due elementi imprescindibili, a centrocampo, ma perde per squalifica Giordano e per ricaduta da infortunio l'attaccante più atteso, Esposito. Sicuro assente anche capitan Murru, tornato in infermeria. Probabile la conferma della difesa a tre, con Stojanovic esterno destro e Barreca sul fronte mancino ma non è esclusa la quattro. Davanti, oltre a De Luca (unico centravanti autentico in organico), spazio in rifinitura al jolly Depaoli e ad uno tra Alvarez (favorito), Benedetti e Darboe. In panca, pronto a subentrare, il giovane Ntanda, sul quale l'allenatore ripone grande affidamento.

Tra gli ospiti, noni in classifica, spiccano le pesanti assenze del centravanti Borrelli, della seconda punta Olzer e del centrocampista Galazzi.

Pirlo, che a Brescia è nato e ha mosso i primi passi da calciatore, cerca di motivare i suoi ragazzi: “La partitaccia dell'andata penso ci abbia insegnato parecchio. Ora dobbiamo fare punti dopo la gara di Pisa, compromessa da un'espulsione. Non dobbiamo essere belli, ma concreti contro una squadra che vanta molti giocatori di categoria, pronti a chiudersi e poi a ripartire”.

Il trainer doriano ha pure espresso la speranza che presto la società gli metta nuovamente a disposizione il trequartista Verre e riguardo al numero elevato di infortuni ha aggiunto: “Non ho mai potuto disporre della rosa al completo. Evidentemente qualcosa è stato sbagliato all'interno, a livello di strutture”.

Pierluigi Gambino

Controlli sanitari nei porti, Spediporto e Alsea: “Bene l’attenzione del governo ma resta il problema del personale”

Super User 16 Febbraio 2024 341 Visite

“Accogliamo con soddisfazione l’attenzione che il Governo sta riservando al tema dei controlli sanitari anche nei porti. È importante che si parli di un loro rafforzamento ma sottolineiamo ancora una volta come sia imprescindibile pensare soprattutto a un incremento del personale specializzato in questo tipo di verifiche”.

Così Giampaolo Botta, Direttore Generale Spediporto e Andrea Cappa, Segretario Generale Alsea, commentano l’annuncio, fatto dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, di un imminente rafforzamento dei controlli sulla filiera alimentare che riguarderà, ovviamente, anche gli scali portuali. Un’azione, come ha precisato Meloni, “che mira a difendere il Made in Italy,” stoppando le importazioni da Paesi terzi che non rispettano gli standard sanitari”.

“Un obiettivo sicuramente importante – sottolinea Botta – per garantire maggior tutela per tutti, soprattutto per i consumatori. Ma è altresì evidente la necessità di un rafforzamento del personale specializzato che effettua questi controlli, soprattutto nei porti liguri. Al momento la situazione, tra Genova e Savona, resta drammatica con appena 3 veterinari che hanno potere di firma. Servono, dunque, figure professionalmente preparate, che possano agire in modo efficiente garantendo tempi contenuti per i controlli”.

Dal canto suo il Segretario Generale di Alsea, l’Associazione lombarda degli spedizionieri e degli autotrasportatori, Andrea Cappa sottolinea come sia centrale stroncare il fenomeno delle importazioni illegali, ma anche che l’aumento dei controlli rischia di mettere in crisi un paese con l’Italia non pienamente autosufficiente dal punto di vista alimentare: “I controlli – prosegue Cappa – vanno effettuati da personale qualificato, preparato e in tempi rapidi. Dunque è importante che, soprattutto nei porti liguri che sono in questo momento in maggior sofferenza, il numero di addetti venga al più presto aumentato”.

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