La telefonata a Renzo Piano
Renzo Piano
“Ridare vita alle periferie, reinterpretare le aree industriali abbandonate è la sfida che oggi
mi appassiona di più”. A parlare non è un candidato a sindaco di Genova, ma uno che Genova la conosce bene, come la villa del suo vecchio amico Beppe Grillo a Sant’Ilario: l’architetto Renzo Piano.
Tanto bene la conosce Genova che Renzo Piano sta parlando della vecchia fabbrica d’automobili Packard e della prima centrale del latte di New York, un’area di Harlem dove sorgerà, su progetto della Columbus University, un campus universitario di 6 mila ospiti fra docenti e studenti.
Per Renzo Piano il Campus di Piano a New York arriva dopo il grattacielo del New York Times, la Morgan Library,il Withney Museum di arte contemporanea. Tutti spunti per il nuovo sindaco di Genova che, qualche giorno dopo l’elezione, farà la telefonata di rito a Renzo Piano, seguita da una probabile scappata a Vesima.
Una telefonata, si sa, allunga la vita. Speriamo, chiunque vinca a Tursi, che allunghi anche quella del suo tormentato Blue Print, il bellissimo regalo alla città per rifare il water- front genovese.
La Moleskine di Mauro Boccaccio
