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Borsino di Cambiamo!

Giovanni Toti e Ilaria Cavo

Borsino di Cambiamo!, secondo Genova3000.

GIOVANNI TOTI
Lasciando Forza Italia e dando vita a “Cambiamo!”, il governatore ha dato il via ad una trasmigrazione politica di massa: quasi tutti i forzisti lo hanno seguito nel suo nuovo movimento. Adesso ha forse il problema di gestire il sovraffolamento. Un grande trascinatore. 

ILARIA CAVO
Nel 2015 non ha avuto bisogno dei voti dei liguri: è entrata in Regione grazie al listino del presidente. A maggio invece se la dovrà giocare con l’agguerrita concorrenza interna a Cambiamo! Comunque vada, il posto da assessore lo dovrebbe mantenere, perché ha fatto bene. Brava e prescelta. 

MARCO SCAJOLA
Tra quelli che hanno lasciato Forza Italia per aderire a Cambiamo! è colui che rischia di più la riconferma. Per restare in Consiglio regionale, l’assessore deve vincere la resistenza sul suo territorio, Imperia. E Toti non potrà riconfermare tutti gli assessori. Altrimenti, che cambiamento sarebbe? 

GIACOMO RAUL GIAMPEDRONE
Nell’estremo Levante non ha concorrenza interna, potrebbe dominare. Con Cavo, Scajola e Vaccarezza, l’ex sindaco di Ameglia è uno dei magnifici quattro di Toti. Nel 2015, una volta nominato assessore, si dimise da consigliere regionale per fare spazio a Lilli Lauro. Quest’anno lo scranno in via Fieschi potrebbe invece essere l’obiettivo massimo.

ANGELO VACCAREZZA
Ha cambiato convintamente (come direbbe Cetto La Qualunque) partito: a dicembre aveva annunciato che a Capodanno avrebbe stappato due bottiglie di spumante, una per brindare al nuovo anno ed una per essersi lasciato alle spalle Forza Italia. Dal 1° gennaio è capogruppo in Regione del partito di Toti. Per l’ex sindaco di Loano il Ponente non è più terra di facile conquista. Tra la Savona della sindaca Caprioglio e l’Alassio del sindaco (sospeso) Melgrati potrebbero nascere delle insidie.

LILLI LAURO
Nel giorno del suo compleanno qualcuno le ha fatto gli auguri sul maxischermo posizionato sulla palazzina davanti alla Stazione Marittima. Ancora non si conosce il mittente dell’affettuoso messaggio. “Sono rimasta incredula quando l’ho visto, pensavo fosse uno scherzo”, ha detto la festeggiata. Già per le comunali scorse la dinamica biconsigliera aveva tappezzato Genova con grande anticipo. Se questo è l’inizio, chissà cosa combinerà per le regionali.

STEFANO ANZALONE
Prepara sornione le sue carte da giocarsi alle regionali. Sa di poter contare sui suoi tanti voti personali, circa 900 alle comunali, in gran parte provenienti dal mondo sportivo. Per un personaggio di così grande esperienza politica, la sola delega comunale allo Sport è poca cosa. A Tursi c’è stato abbastanza. Ora merita di andare in via Fieschi.

MIMMO CIANCI
Il noto amministratore di condomini di Rapallo non ha ancora sciolto la riserva, e pertanto non si sa se alle regionali correrà con Forza Italia o con Cambiamo! I dubbi non sono tanto i suoi, visto che ha chiesto a Toti di prenderlo con sé, ma di chi dovrebbe averlo come compagno di lista. I posti da consigliere regionale per Cambiamo! a Genova potrebbero essere due (entrambi da eleggere, nessuno andrà nel listino). I pretendenti molti di più.

MARIO BARONI
Dopo l’esilarante battibecco sui social con il collega Alberto Campanella,  sul consigliere comunale è caduto il silenzio. Il suo passaggio in Cambiamo! aveva sorpreso un po’ tutti, soprattutto i forzisti, suoi ex compagni di partito. Non ha velleità regionali, è contento delle sue deleghe in comune. A Tursi ha trovato la collocazione giusta.

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