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Politica, borsino della settimana

Da sinistra: Rixi, Toti, Reffo, Bucci, Lauro, Farello, Ferro, Enrico.

Borsino della politica secondo Genova3000. 

EDOARDO RIXI
Il segretario ligure della Lega si può considerare il simbolo delle 19 assoluzioni nel processo delle spese pazze in Regione Liguria, perché era quello con la carica più alta al momento della condanna di primo grado. Ed è pure quello che aveva compiuto il gesto più nobile: si era dimesso spontaneamente (in questo caso non è applicabile la legge Severino) da sottosegretario alle Infrastrutture, allora guidate dal ministro Toninelli. Sulla sentenza si legge: “il fatto non sussiste”. Come il tunnel del Brennero.

GIOVANNI TOTI
Sui suoi social non vediamo più il governatore mentre mangia di tutto e di più (come il claim Rai copiato da Regione Liguria per lo spot per il Festival). I selfie sono stati sostituiti da paesaggi mozzafiato della nostra Liguria, dalle Cinque Terre a Genova, ripresa anche dal mare con alle spalle le colline innevate, al Ponente. Forse non si tratta di un cambio di strategia di comunicazione imposto dal suo straordinario staff, ma di semplice dieta. Vuole raggiungere la forma del collega Paolo Del Debbio che aveva la sua stessa taglia ma ora è un figurino in confronto a lui, come si nota in una recente foto dove sono fianco a fianco. Digiuno, quindi. Perché il tapis roulant non basta. 

MARIO REFFO
Il sindaco di Sori ha rassegnato le dimissioni a seguito di incompatibilità con alcuni esponenti della stessa maggioranza. Adesso le diplomazie del centrodestra sono al lavoro per convincerlo a ritirarle. Nel suo partito, Fratelli d’Italia, c’è chi è convinto che il farmacista resterà al suo posto. Un medico serve sempre. Figuriamoci durante una pandemia.

MARCO BUCCI
“Chi oggi rifiuta il vaccino si deve rendere conto che o si ritira in cima a un monte, da solo, senza incontrare nessuno, oppure deve rendersi conto di poter essere a sua volta un veicolo di contagio nei confronti delle altre persone”. Così ha detto il sindaco più amato in Italia a proposito degli operatori sanitari no vax, che quindi dovrebbero fare una vita da frate. Come il fratello Luca.

LILLI LAURO
La consigliera regionale di Cambiamo! ha rappresentato la Regione Liguria alle celebrazioni per la XXVI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata a Genova dall’associazione Libera. Il suo intervento è piaciuto molto. Ha sostituito egregiamente il governatore Toti, che ha preferito presenziare al Campionato mondiale di pesto al mortaio.

SIMONE FARELLO
In attesa dell’assemblea regionale di aprile, in molti all’interno del PD gli chiedono di seguire le orme di Nicola Zingaretti, dimettendosi da segretario ligure del partito. Fra le tante anime dem aleggia la solita mescolanza. C’è chi lo protegge, e lo vorrebbe a vita, e chi non risparmia critiche alla sua gestione. L’ex assessore al traffico riuscirà a guidare il PD nella direzione giusta?

SIMONA FERRO
L’assessora regionale ha portato in giunta competenza e capacità. E pure una buona dose di femminilità, che mancava dai tempi del presidente Burlando. Si è dimostrata molto curiosa e disponibile a conoscere i settori che segue, dallo sport agli stili di vita consapevoli, dall’infanzia ai consumatori. Il 19 marzo, in occasione della messa per San Giuseppe nella cattedrale di San Lorenzo, ha indossato per la prima volta la fascia tricolore della Regione Liguria. E ha avuto un pensiero per tutti i papà che ci hanno lasciato in questo anno di Covid.

CRISTINA ENRICO
Alle elezioni di settembre (con Fratelli d’Italia) non è riuscita ad entrare in Consiglio regionale. Ma il 19 marzo ha fatto molto di più: ha dato alla luce Carlo, 2 chili e mezzo “di tenerezza e amore infinito”. Nella festa del papà anche il marito, il noto dentista Christian Surico, è diventato padre. Due feste in un giorno solo.

 

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