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Le raccattapalle di Ferrero

Una raccattapalle della Sampdoria

Per la brillante idea di mettere a raccogliere i palloni finiti fuori non "i soliti ragazzini con le braghette troppo larghe

ma splendide figliole in tuta nera aderente e cappellini all'americana d'ordinanza" il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero si è meritato un articolo a sei colonne sul "Corriere della sera".

Fabrizio Pistone, dopo aver osservato che (paragone già fatto da Genova3000.it) il successore di Edoardo Garrone è "il sosia compatto di Beppe Grillo", ha commentato:

"Insomma il calcio diventa un cinema: normale quando i presidenti sono produttori, e anche un po' attori sopra le righe. Tipo De Laurentiis che si era già inventato per il Napoli le cheerleader italiane, le magliette mimetiche e le maschere-suspense dei nuovi acuisti. Ferrero è appena arrivato nel calcio italiano, nemmeno due mesi, e già vuole cambiarlo".

Ha già annunciato che l'esperimento-ragazze è andato benissimo e quindi ripeterà l'operazione in campionato.

"Le miss ingaggiate - ha scritto il Corriere - facevano parte di un'agenzia professionale ma l'idea della Samp è quella di reclutare in futuro delle vere calciatrici, da alternare ai maschietti delle giovanili".

Pistone ha ricordato che l'esperimento al femminile era stato avviato cinque anni fa in Olanda per la finale della coppa nazionale "ma in quel caso le "bordocampiste" erano vere e proprie suffragette, ingaggiate per attirare il pubblico maschile, con coda polemica e fallimento della prova. Al produttore de "La chiave" di Tinto Brass ovviamente l'estetica femminile non dà fastidio, ma "il nostro spirito - precisa - resta quello del far play e della dignità".

Chissà: Massimo Ferrero, detto "Er Viperetta" potrebbe avere iniziato la sua riforma del calcio italiano. Con la Sampdoria società pilota.

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