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Tribuna sportiva - Samp: si deve ‘suonare’ la Viola!

Vittorio Sirianni e Dejan Stankovic

Stankovic è davvero un simpatico personaggio. Le pensa tutte per mantenere alto lo spirito dei suoi e soprattutto dei meravigliosi tifosi.

E’ tornato nella sua Belgrado dove ha incontrato niente meno che il presidente della Serbia Aleksandar Vučić a cui ha donato la maglia numero uno della Samp.

E poi subito al campo di allenamento per continuare a inculcare ai suoi tre parole: “coraggio, concentrazione, furbizia”.

Sono tre elementi su cui poggia l’attuale filosofia formativa del mister, avendo capito che puntare tutto sugli aspetti e i valori del suo gruppo non è molto rassicurante.

Le cerca tutte, le soluzioni, il tenace Stankovic. Ad esempio, ora pensa ai giovani come Amione e Yepes. Spera che questi giovani ragazzi diano quella vivacità necessaria al rilancio della squadra.

Ci sono poi strane situazioni, che nel calcio purtroppo accadono: la ‘scomparsa’ di elementi che all’inizio sembravano fondamentali. E’ il caso di Sabiri, elemento di ottima tecnica, che si era presentato con ottime referenze, goal, assist e tiri da lontano niente male.

Da qualche tempo è scomparso, tanto che nell’ultima gara non si è proprio visto nemmeno in panchina. Come mai? Che è successo? La promessa del tecnico è stata che, a fine di questo primo ciclo (22 novembre), la Samp sarebbe stata fuori dalla zona retrocessione. 

Lo sarà? Entro questo mese, ci saranno tre partite: Fiorentina in casa, Torino in trasferta e Lecce al Ferraris. E’ chiaro che una manciata di punti bisognerà farla. Ma è anche vero che da gennaio in poi mancano ancora 23 gare, dunque lo spazio per riprendersi esiste.

Si dovrà verificare a questo punto come sarà la nuova struttura societaria (se ci sarà). Perché, come si vede, al momento il ‘can can’ fatto sulla cessione gode di uno strano silenzio. Tutti tacciono, mentre gli attuali magnifici quattro, con Lanna in testa, cercano disperatamente di rasserenare l’ambiente e stare vicini alla squadra.

Anche, bisogna riconoscerlo, con l’indispensabile e generoso apporto dei tifosi, che oggi rappresentano l’unica vera realtà colorata di blucerchiato. E’ commovente il richiamo di tutti e del ‘vecchio’ Tirotta: “Portiamo al campo tutti, amici e parenti (e, aggiungiamo noi, magari qualche amante, perché no?) per stare vicini ai nostri colori”.

E’ proprio nella ‘crisi’ della società che oggi sta il punto dolente della Samp: perché, lo sa chi si occupa di calcio, solo con un vertice solido, competente ed economicamente forte, anche gli aspetti tecnici si risolvono.

Questo è quello che attendono gli oltre 20.000 tifosi. Sperando intanto che, domenica, si possa ‘suonare’ alla grande la Viola.

Vittorio Sirianni

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