Il Genoa non brilla ma grazie ad un’invenzione di Malinovskyi e Messias brinda in Coppa
Con qualche patema in più del previsto, il Genoa supera la Reggiana con lo scarto minimo e aspetta la vittoria della Samp sul Como per poterla affrontare in uno stuzzicante derby di Coppa.
I rossoblù hanno sbloccato lo 0-0 verso la metà della ripresa grazie a Malinovsky, appena entrato in campo e capace di servire in corridoio Messias, il cui pallonetto ha freddato il portiere granata.
Successo comunque strameritato, considerato che gli ospiti, dopo aver sfiorato il vantaggio in apertura (respinta coi piedi di Leali) hanno solo creato una seconda palla gol nel finale in una delle tante mischie, con altro intervento maiuscolo del guardiano rossoblù.
Tra i due episodi tanto Genoa almeno come possesso palla e creazione di opportunità, ma senza concretezza in zona gol. Vitinha, attesissimo come prima punta, ha fallito totalmente dimostrandosi inadatto al ruolo, mentre Messias – rete a parte – è parso già in forma campionato, sfiorando la segnatura già nel primo tempo e muovendosi con vivacità.
Da registrare la fase difensiva del Grifone, che ha patito l'assenza di Vasquez, sostituito da De Winter, tra i peggiori, inadeguato a giocare sul centro-sinistra. Nel complesso, qualche luce e parecchie ombre, compresa la sofferenza finale sui tentativi degli emiliani di agguantare il pareggio e i successivi rigori.
Si è avvertito il forfait di Gudmundsson, acciaccato, il cui destino è ancora in bilico, e il fatto che la Fiorentina abbia praticamente ceduto il proprio centravanti Nico Gonzales alla Juventus non è un bel segnale. Di sicuro l'islandese non si muoverà da Genova sin quando la società rossoblù non avrò reperito un degno sostituto almeno per Retegui. Tutto rinviato alla settimana prossima, ma già venerdì la banda di Gilardino esordirà in campionato a Marassi contro l'Inter scudettata.
Pierluigi Gambino