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Spettacoli

Il violino di Paganini per i bambini, alla Tosse

Super User 23 Marzo 2023 736 Visite

Sabato 25 marzo, alle ore 16, in un mondo fantastico di marionette, prenderà vita sul palco dei Teatri di S.Agostino, un violino molto speciale: “Capricciolò: il violino di Niccolò Paganini”.

E' uno spettacolo che racconta una storia speciale, in un gioco sorprendente di luci e scenografie, con pupazzi e marionette a vista guidate con maestria da Paola Ratto e Valentina Delli Ponti ripercorrendo l’esistenza avventurosa di un personaggio mitico della storia della musica, che prende vita sulle sue stesse note suonate in scena dal violinista Marco Mascia, in particolare i 24 Capricci, capolavori di virtuosismo e maestria tecnica; vissuto fra le braccia e vicino al cuore di Paganini per tutta la vita, Capricciolò svelerà cosi il lato più intimo del grande compositore, svelandone la quotidianità fatta di studio e fatica ma anche i rapporti con il padre, il figlio e gli altri musicisti dell’epoca.

Un ritratto inedito di un artista che tutti conoscono nei suoi lati più eccessivi, nelle intemperanze da “divo” ma che il mondo, suggestivo e diretto, del teatro di figura restituisce nella sua semplice umanità.

Sabato 25 marzo h. 16.00 - Teatri di S. Agostino – Sala Trionfo

CAPRICCIOLÒ - IL VIOLINO DI NICCOLÒ

Testo Fabrizio Gambineri e Paola Ratto

Musiche Niccolò Paganini

Scene, costumi, marionette e pupazzi Paola Ratto e Valentina Delli Ponti

Progetto luci Andrea Torazza

Voci registrate Arianna Comes, Pietro Fabbri, Alberto Bergamini

Regia Teatro Appeso a un Filo

Con

Paola Ratto, Valentina Delli Ponti - marionette

Marco Mascia - violino

 

Età consigliata 6 anni

Tecnica: musica dal vivo, marionette e pupazzi

 

Paolo Fizzarotti

Il ritorno di Italia-Brasile, al Modena

Super User 21 Marzo 2023 792 Visite

Lo scrittore, regista e narratore Davide Enia porta in scena, dal 22 al 25 marzo al Teatro Gustavo Modena, “Italia - Brasile 3 a 2 il ritorno”, la versione aggiornata di uno dei suoi monologhi più amati, con cui vent’anni fa vinse il prestigioso Premio Ubu.

Italia – Brasile, la sfida mondiale disputata allo stadio Sarrìa di Barcellona la sera del 5 luglio 1982 non fu una semplice partita di calcio ma un epico confronto tra due nazionali leggendarie, un momento di aggregazione, esaltazione e celebrazione collettiva. Nell’appassionante monologo di Enia c’è tutta l’adrenalina di quei 90 minuti: dai miracoli di Zoff alla corsa di Tardelli, dalle geometrie di Falcao all’intelligenza di Socrates, dalle scaramanzie di Bearzot fino all’imprendibile Paolo Rossi che con la sua tripletta divenne l’incubo della nazionale verdeoro.

Lo spettacolo opera su due binari diversi ma convergenti: il primo è quello della coscienza collettiva, tramite il ricordo di quell'evento specifico, che segna un atto identitario e comunitario. Il secondo è quello della coscienza intima, ovvero l'operazione privata di ricomposizione dei temi e dei sentimenti affrontati, rapportandoli al proprio vissuto.

Tra entusiasmi, risate e commozione, il vibrante racconto ha dei brevi intervalli musicali con gli inserti rock del batterista Fabio Finocchio e del chitarrista Giulio Barocchieri.Lo spettacolo va in scena al Teatro Gustavo Modena da mercoledì 22 a sabato 25 marzo. Mercoledì e venerdì inizia alle ore 20.30, giovedì e sabato alle 19.30.

 

Italia - Brasile 3 a 2 il ritorno

di e con Davide Enia

musiche in scena Giulio Barocchieri, Fabio Finocchio

luci Paolo Casati

suoni Paolo Cillerai

produzione Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Sipario Toscana in collaborazione con Fondazione Armunia Castello Pasquini Castiglioncello – Festival Inequilibrio

 

Paolo Fizzarotti

I Tre Porcellini sono alla Tosse

Super User 20 Marzo 2023 610 Visite

Domenica 26 marzo, alla Sala Trionfo, va in scena “La ballata dei tre porcellini”.

Tratto dal celebre ed intramontabile racconto, lo spettacolo segue rispettoso la fiaba tradizionale che torna a rivivere nelle parole e nei gesti di due eccentrici cantastorie, musicisti, illusionisti e trasformisti, sviluppandosi in un gioco di matrioske al contrario, in un susseguirsi di risate e paura, suspense e colpi di scena.

Una storia di crescita e di pericoli narrata e cantata in un gioco frenetico che coinvolge attori, pupazzi e lo stesso pubblico, che si troverà catapultato dentro la casa mentre fuori il lupo ulula inferocito scuotendo la porta.

  

Domenica 26 marzo ore 16.00 – Teatri di S. Agostino – Sala Trionfo

LA BALLATA DEI TRE PORCELLINI

Di e con Giacomo Anderle e Alessio Kogoj

Produzione I Teatri Soffiati

Organizzazione Saba Burali

Dai 4 anni

Tecnica: teatro d’attore, teatro di figura, musica, piccole magie

 

Paolo Fizzarotti

La Maschera di Cera alla Claque

Super User 20 Marzo 2023 496 Visite

Sul palco de La Claque venerdì 24 marzo alle ore 22, dopo il blocco forzato a causa della pandemia, la Maschera di Cera torna con il 20+1 tour (con un anno di ritardo rispetto alla data del ventennale), uno spettacolo antologico con tutti momenti salienti del gruppo e il caratteristico sound fatto di tastiere immaginifiche, ritmiche cangianti, una pletora di fiati, un potente basso distorto e una voce versatile ed emozionante. Il tour si muoverà tra Italia, Inghilterra, Canada e Francia per celebrare i 20 anni di attività del gruppo.

La Maschera Di Cera è uno dei gruppi-cardine per la riscoperta del glorioso suono prog italiano degli anni Settanta. Attiva dal 2002, la formazione genovese è stata una delle poche a rispettare in tutto e per tutto questo tipo di sonorità, fatta di calde e potenti atmosfere sinfoniche e testi in lingua madre.

Il RPI è passione prog allo stato puro che la Maschera Di Cera è stata in grado di ricreare e diffondere realizzando sei album e una lunga serie di concerti in Italia, Europa, Stati Uniti e Canada.

Il terzetto-base che da sempre anima la formazione (Alessandro Corvaglia a voce e chitarra acustica, Agostino Macor alle tastiere e Fabio Zuffanti al basso) sarà coadiuvato dalla presenza di Martin Grice (Delirium) a flauto e sax e di Andrea Orlando (La Coscienza di Zeno, Finisterre) alla batteria.

 

Venerdì 24 marzo – h. 22.00 – La Claque

LA MASCHERA DI CERA – 20 Years + 1

Alessandro Corvaglia - voce e chitarra acustica,

Agostino Macor - tastiere

Fabio Zuffanti - basso

Martin Grice- flauto e sax

Andrea Orlando - batteria

 

Paolo Fizzarotti

Poeti allo sbaraglio al Teatro della Tosse

Super User 20 Marzo 2023 519 Visite

 

Sabato 25 marzo, alle ore 22:00, a La Claque arriva la terza fase eliminatoria del Poetry Slam “lo spettacolo della poesia”, organizzato dal collettivo Genova Slam che vedrà la sua serata finale il prossimo 22 aprile.Testi propri, tre minuti a testa e nessun oggetto o costume di scena: queste le regole per poter partecipare e cercare di farsi amare dal pubblico che, come sempre, decreterà il vincitore finale.Poetry Slam rappresenta un'occasione unica per vedere all'opera alcuni dei migliori performer d'Italia in uno spettacolo che è anche rito collettivo. Un modo per riscoprire che la poesia appartiene a tutti e parla di noi.In questa terza serata eliminatoria si esibiranno Biancamaria Furci, Sergio Garau, Valentina Giordano, Michela Gualtieri, Emanuele Ingrosso, Piero Negri, Cristian Kosmonavt Zinfolino.

Genova Slam è un collettivo composto da Filippo Balestra, Silvia Benvenuti, Andrea Fabiani e Stella Venturo, attivo nel capoluogo ligure nell'organizzazione di Poetry Slam, rassegne poetiche e altri eventi di promozione della poesia e della poesia performativa.

 

Sabato 25 febbraio – La Claque – h. 22.00

La Claque POETRY SLAM

a cura di Genova Slam

 

Paolo Fizzarotti

Al Carlo Felice arriva “I due Foscari” di Giuseppe Verdi

Super User 20 Marzo 2023 1456 Visite

Dopo i fasti di Tosca di Giacomo Puccini, che ha fatto registrare il tutto esaurito in ogni replica dell'opera, arriva in scena al Carlo Felice un altro titolo molto atteso: “I due Foscari”, di Giuseppe Verdi. Si tratta del sesto titolo proposto nella Stagione Lirica 2022-2023 dell'Opera Carlo Felice. Lo spettacolo andrà in scena con sei recite programmate tra il 31 marzo e l'8 aprile.

La tragedia lirica composta da Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, ispirato all'omonima opera teatrale in versi di Lord Byron, sarà diretta da Renato Palumbo che salirà sul podio dell'Orchestra e del Coro (Claudio Marino Moretti è il maestro del coro) dell'Opera Carlo Felice Genova. L'allestimento di proprietà della Fondazione Teatro Carlo Felice porta la firma del regista Alvis Hermanis, che ha curato anche le scene, mentre i costumi sono di Kristìne Jurjàn, le coreografie di Alla Sigalova (realizzate dalla Fondazione ETS), le luci di Gleb Filshtinsky e i video di Ineta Sipunova.

Nel cast ricordiamo la presenza di Francesco Vassallo/Leon Kim (Francesco Foscari), Fabio Sartori/Giuseppe Gipali (Jacopo Foscari), Angela Meade/Marigona Qerkezi (Lucrezia Contarini), Riccardo Fassi/Antonio Di Matteo (Jacopo Loredano), Saverio Fiore (Barbarigo), Marta Calcaterra (Pisana).  I due Foscari debutta al Teatro Argentina di Roma il 3 novembre del 1844. La première, come riferì Verdi stesso, si rivelò «un mezzo fiasco», dovuto in parte a un cast vocale impreparato e in parte ai limiti del soggetto scelto. Eppure in prima battuta Verdi si era entusiasmato per quel "bel dramma, bellissimo, arcibellissimo" - così lo aveva descritto a Piave. Il dramma è costruito interamente sul contrasto tra amor paterno e amor di patria del Doge Francesco Foscari e sulle pene di suo figlio Jacopo, accusato ingiustamente di omicidio e di aver tramato contro la Repubblica di Venezia. L'opera si distingue per alcune soluzioni compositive nuove e sperimentali. L’orchestrazione, ad esempio, si fa più sottile e accurata, con un posto di primo piano riservato all’arpa e ai legni che restituiscono una tinta strumentale elegiaca e notturna perfettamente aderente all’immagine di Venezia descritta da Byron, i finali d’atto si concludono senza la tradizionale stretta e compaiono in maniera sistematica i motivi di reminiscenza; a ogni personaggio è associato infatti un motivo musicale che ricompare, come un biglietto da visita, ogni volta che i protagonisti tornano in scena. 

I due Foscari di Giuseppe Verdi 

Maestro concertatore e direttore Renato Palumbo

Regia Alvis Hermanis

marzo 2023 - ven 31 (20.00)

aprile 2023 - sab 1 (15.00), dom 2 (15.00),

gio 6 (20.00), ven 7 (20.00),

sab 8 (15.00)  

Paolo Fizzarotti

La danza e il lavoro, al Teatro Akropolis di Sestri

Super User 19 Marzo 2023 672 Visite

Fabrica 16100 (il Cap di Genova) è dedicato è dedicato a quelle industrie che hanno inciso e continuano a incidere nella storia economica e sociale della città e nella vita delle tante persone che hanno lavorato negli stabilimenti sin dai primi anni del Novecento. La danzatrice e coreografa Paola Bianchi ha lavorato su questo tema durante una residenza artistica a Teatro Akropolis, dove venerdì 24 marzo alle 16 i risultati saranno condivisi con il pubblico.

Fabrica 16100 nasce da uno scavo negli archivi storici dell’Ansaldo e negli archivi mnemonico-corporei di lavoratori e lavoratrici incontrati durante la residenza tenuta fra febbraio e marzo di quest’anno. Un lungo viaggio tra i luoghi e i corpi del lavoro, un viaggio atto a creare una mappa affettiva di quei corpi e di quei luoghi. Per gli sharing delle residenze artistiche è previsto un biglietto al prezzo speciale di 5 euro. Seguirà un incontro con gli artisti. Il programma di Teatro Akropolis è realizzato con il sostegno di Comune di Genova e Fondazione Compagnia di San Paolo.

 

Venerdì 24 marzo 2023, ore 16.00

Teatro Akropolis

(Via Mario Boeddu 10, Genova Sestri Ponente)

 

PAOLA BIANCHI

FABRICA 16100 Genova

Coreografia e danza Paola Bianchi | Sound design Stefano Murgia | Light design Paolo Pollo Rodighiero | Collaborazione artistica Roberta Nicolai | Costumi PianoB | Produzione PinDoc | Coproduzione: Teatro Akropolis

Si ringraziano: Fondazione Ansaldo, Ansaldo Energia e Pietro Alfano

Durata: 70 minuti

  

Paolo Fizzarotti

Grande musica a Priaruggia con l'Accademia del Chiostro

Super User 18 Marzo 2023 691 Visite

Grande musica a Priaruggia con l'Accademia del Chiostro. Appuntamento domenica 19 marzo alle ore 16 nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe in viale Des Geneys a Priaruggia. Ingresso gratuito, con prenotazione. Con le musiche eseguite dal soprano Stefania Pietropaolo e dall'Ensemble di archi dell'Accademia del Chiostro diretto dal maestro Massimo Vivaldi, il concerto “Musica in laetare” sarà il primo evento inserito nella stagione musicale “Musica nei Musei e non solo…” giunta quest’anno alla 24ma edizione.Nella liturgia cattolica la domenica centrale della Quaresima è definita “laetare”. Per i fedeli è un po’ come un’oasi nel deserto, un momento di ristoro prima di riprendere e concludere l’impegnativo cammino quaresimale intrapreso da qualche settimana.I

n questo problematico 2023 la domenica laetare cade il 19 marzo, venendo dunque a coincidere con la Festa di San Giuseppe (e dei papà): per l'occasione i musicisti de L’Accademia del Chiostro , insieme al soprano Stefania Pietropaolo, eseguiranno un concerto in viale Des Geneys.Le musiche proposte, infatti, potranno spaziare dal genere più interiore e meditativo (come per esempio il toccante “Pie Jesu” dal Requiem di Fauré) a quello più movimentato e quasi danzante delle Sonate da chiesa di Mozart.

Non mancherà chiaramente l’omaggio al… festeggiato: in apertura di concerto, infatti, l’ensemble di archi de L’Accademia del Chiostro proporrà la Sinfonia dell’Oratorio La morte di San Giuseppe, composto da un giovanissimo Pergolesi (esordiente nel genere); brano che, a dispetto del titolo, è scritto nello stile operistico brillante che renderà l’autore celebre in tutta l’Europa dell’epoca barocca.Completeranno il concerto due brani del “prete rosso” Antonio Vivaldi, autore quasi sempre presente nei programmi dell’ensemble, più un paio di fuori programma a sorpresa.

Il concerto, facente parte della 24a stagione “Musica nei musei e non solo”, intende anche essere un omaggio al parroco mons. Massimo Marasini, il cui ingresso ufficiale nella parrocchia è stato celebrato nello scorso novembre, che da sempre unisce alla vocazione pastorale una straordinaria competenza musicale.

Biglietti prenotabili su www.eventbrite.it

 

“Musica in Laetare”

Stefania Pietropaolo, soprano

ensemble di archi de "L'Accademia del Chiostro"

direttore Massimo Vivaldi (locandina allegata)

Domenica 19 marzo ore 16,00 Chiesa di San Giuseppe di Priaruggia Viale Ammiraglio Giorgio des Geneys, 19 Genova

 

Paolo Fizzarotti

Coefore ed Eumenidi: le tragedie di Eschilo al teatro Ivo Chiesa

Super User 17 Marzo 2023 1254 Visite

Dopo l'Agamennone, domenica 19 marzo arriva la seconda parte del trittico di tragedie di Eschilo messo in scena dal Teatro Nazionale di Genova con la regia di Davide Livermore, che del TN Genova è anche direttore.Un mondo algido e devastato, divani e pianoforti immersi nel ghiaccio, un vecchio grammofono abbandonato, una grande tomba su cui Elettra piange il padre, accompagnata dalle Coefore, le portatrici delle libagioni per i defunti.Si apre così Coefore / Eumenidi, seconda parte dell’Orestea diretta da Davide Livermore, che ha unito il secondo e terzo capitolo della trilogia di Eschilo in un unico spettacolo, in scena al Teatro Ivo Chiesa da domenica 19 a sabato 25 marzo. Unica trilogia tragica giunta sino a noi nella sua interezza, l’Orestea di Eschilo ruota interamente attorno al concetto di giustizia. Ed è proprio in queste due tragedie che Eschilo descrive un passaggio fondamentale per la nostra civiltà, ovvero il passaggio dalla legge del taglione alla giustizia amministrata dagli uomini attraverso un tribunale.Sono passati dieci anni dalla morte di Agamennone, assassinato dalla moglie Clitemnestra per vendicare il sacrificio della figlia Ifigenia. Il sangue chiama altro sangue e così il figlio Oreste, che era stato allontanato da bambino dalla reggia, spinto dal dio Apollo torna ad Argo e per vendicare il padre uccide la madre ed Egisto, suo complice nel regicidio. Il matricidio scatena l’ira delle Erinni e Oreste è costretto a fuggire. L’intervento della dea Atena, che istituisce il tribunale dell’Aeropago, interrompe finalmente la catena di sangue e trasforma le Erinni nelle benevole Eumenidi. Ma Eschilo getta subito delle ombre sulla giustizia, evidenziandone i limiti: l’assoluzione del matricida Oreste si deve a un giudice, Atena, e a un avvocato, Apollo, che per la loro stessa natura divina determinano una disparità del giudizio al limite dell’iniquo.Opera di teatro totale, lo spettacolo di Davide Livermore si avvale di una colonna sonora in costante dialogo con il testo (le musiche originali sono di Andrea Chenna, in parte eseguite dal vivo da Diego Mingolla, Stefania Visalli, Cecilia Bernini, Graziana Palazzo e Silvia Piccollo) e di un cast forte e coeso, in cui spiccano nelle parti principali Giuseppe Sartori, Anna Della Rosa, Laura Marinoni, Stefano Santospago, Gabriele Crisafulli, Gaia Aprea, Giancarlo Judica Cordiglia, Olivia Manescalchi, Maria Grazia Solano, Maria Laila Fernandez, Alice Giroldini, Marcello Gravina, Turi Moricca, Valentina Virando. Un grande ledwall come un sole ghiacciato domina la scena curata dallo stesso Livermore con Lorenzo Russo Rainaldi e illuminata da Marco De Nardi, evocando ora il fantasma di Agamennone ora flash di tragedie contemporanee in cui la giustizia non ce l’ha fatta, da Ustica al Moby Prince a Falcone e Borsellino. I costumi, ora severi ora scintillanti, firmati da Gianluca Falaschi, rimandano a un’ambientazione anni Quaranta.Biglietti da 13 a 30 euro. Inizio spettacoli: martedì, mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì ore 19.30. Nelle giornate del 19 e del 25 marzo è prevista la Maratona Orestea con Agamennone alle ore 16.30 e Coefore / Eumenidi alle ore 19. Biglietto unico per la maratona 40 euro.

Paolo Fizzarotti

Kafka per i ragazzi è al Modena

Super User 17 Marzo 2023 544 Visite

Sul palcoscenico del Teatro Gustavo Modena sabato 18 marzo (ore 19.30) va in scena Kafka e la bambola viaggiatrice, spettacolo tout public (a partire dai 7 anni) per la Rassegna Sabato a Teatro. Lo spettacolo, prodotto da Teatrodelleapparizioni, è un mix raffinato di teatro d’attore e di figura, vincitore del Premio Eolo 2022, riconoscimento nazionale dedicato al settore del Teatro Ragazzi.Durante la sua quotidiana passeggiata al parco, un giovane Franz Kafka incontra una bambina in lacrime perché ha perso Brigida, la sua bambola. Colpito dal pianto della bimba, lo scrittore scrive una lettera e la consegna alla piccola fingendo che il mittente sia proprio la sua adorata Brigida: la bimba scopre così che la bambola è partita per un viaggio e che, fortunatamente, conosce il “postino delle bambole” a cui affidare le proprie lettere.Crescere, cambiare, lasciare andare sono esperienze che appartengono a tutti noi. Kafka e la bambola viaggiatrice affronta il delicato tema dell’abbandono attraverso una storia fantasiosamente vera. Dentro una scena essenziale, animata da videoproiezioni, si sviluppa un dialogo profondo tra i due protagonisti, due esseri umani in diversi momenti della vita, ma accomunati da un’esperienza comune: imparare ad accettare il cambiamento e trasformare la perdita in un’occasione di crescita.

 

Sabato a Teatro

18 marzo 2023

Teatro Gustavo Modena ore 19.30 

Kafka e la bambola viaggiatrice

di Valerio Malorni e Fabrizio Pallara

tratto dal romanzo di Jordi Sierra i Fabra

regia Fabrizio Pallara

con Desy Gialuz e Valerio Malorni

immagini video Massimo Racozzi

scene e costumi Fabrizio Pallara e Luigina Tusini

luci Fabrizio Pallara e Simone Spangaro

produzione CSS / Teatrodelleapparizioni

 

 

 

 

Paolo Fizzarotti

Teatro Nazionale di Genova, il Fondo Strategico Regionale stanzia 1,5 milioni per il restyling della facciata

Super User 05 Marzo 2023 960 Visite

Regione Liguria ha dato il via libera ad un investimento da un milione e 500mila euro per i lavori di rifacimento della facciata del Teatro Nazionale di Genova, stanziati dal Fondo Strategico Regionale 2023. L’opera prevede un intervento di “warping” (rivestimento) della parte esterna del teatro, situato all’interno del complesso di Corte Lambruschini, che verrà arricchita con elementi luminosi e digitali in armonia con l’architettura della struttura.

“Si tratta di un investimento importante che permetterà di valorizzare ulteriormente un’eccellenza ligure come il Teatro Nazionale e che conferma la volontà della Regione di puntare sulla cultura e sull’arte per lo sviluppo del territorio – dichiara il presidente e assessore alla Cultura Giovanni Toti – Come avevamo già sottolineato a dicembre, nella presentazione ufficiale insieme a Comune e Teatro Nazionale di Genova, non parliamo di un semplice intervento di restauro, ma di un progetto innovativo e moderno che renderà sempre più attrattivo e accessibile il mondo del teatro”.

“Il restyling della facciata – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi – si aggiunge all’intervento, finanziato da 1,5 milioni di euro che abbiamo intercettato attraverso il dl 50 collegato al Pnrr, per l’efficientamento energetico e la funzionalità degli spazi interni, in particolare finalizzati all’accessibilità degli spazi, prevedendo anche l’installazione di un ascensore per le persone con problemi di deambulazione che porterà in platea”.

“È un’occasione straordinaria per la città e per l’Italia – dice il direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore - Quando si rinnova un teatro, lo si rilancia con idee capaci di renderlo immediatamente disponibile e attrattivo tanto da un punto di vista dei contenuti quanto da un punto di vista architettonico, di luogo dell’incontro, di agorà in cui i cittadini celebrano l’essere comunità. Ecco, questo costituisce un fatto storico straordinario e faremo di tutto perché possa essere significativo per la nostra città e l’Italia tutta. Il Teatro Nazionale di Genova - continua Livermore - è una porta dell’eccellenza della nostra città e allo stesso tempo un luogo di incontro con la comunità artistica italiana e del mondo. Una porta all’internazionalità e alla qualità artistica. Tutto ciò ha un senso solo grazie allo straordinario sostegno della Regione Liguria e del Comune di Genova, e alla consapevolezza di quanto la cultura sia un bene fondamentale per l’aggregazione, la crescita e l’educazione della comunità”.

La nuova facciata renderà visivamente indipendente la struttura del Teatro dal resto del complesso di Corte Lambruschini. Il progetto prevede la realizzazione di un pannello esterno, luminoso e multimediale, nel rispetto delle caratteristiche architettoniche e urbanistiche dell’area e in accordo con il condominio. La facciata assumerà la forma di un sipario teatrale che includerà simbolicamente le tre caratteristiche del teatro: la scena, la città di Genova (rappresentata dalla forma delle vele) e la figura di Ivo Chiesa (attore, regista e fondatore dello Stabile di Genova a cui è stato intitolato il teatro di Corte Lambruschini) con un richiamo alla sua storica rivista, “Sipario”.

“Io sono Mina”, al Teatro Sociale di Camogli l'omaggio a un’icona della musica italiana

Super User 22 Febbraio 2023 1089 Visite

Venerdì 24 febbraio, alle ore 19:30, per il ciclo “Aperitivo a Teatro”, il Teatro Sociale di Camogli rende omaggio a una figura senza la quale la storia della canzone, dello spettacolo e del costume del nostro paese non sarebbe la stessa: Anna Maria Mazzini, in arte Mina. “Urlatrice” agli esordi della carriera, con canzonette frivole e ritmate come “Tintarella di luna”, poi interprete intensa e raffinata di canzoni d’autore, su tutte “Il cielo in una stanza” (2 milioni di copie vendute), e intanto mattatrice di trasmissioni che hanno fatto la storia della RAI come “Studio Uno”. Ma soprattutto una voce unica, dall’inflessione inconfondibile, con un’estensione e capacità tecniche fuori dal comune, una voce che ha conquistato tutti, sia gli spettatori della TV in bianco e nero, che restavano a bocca aperta davanti alle sue esibizioni, che i compositori d’avanguardia del dopoguerra, che l’hanno sempre ammirata. 

“Io sono Mina”, questo il titolo dello spettacolo, ideato da Sonic Factory, non sarà solo una carrellata dei principali successi della tigre di Cremona, ma anche, e soprattutto, un viaggio nella società e nella cultura italiane degli anni ‘50 e ‘60; un periodo cruciale della nostra storia, visto attraverso una delle sue icone pop più rappresentative, che ha influenzato il costume dell’epoca non solo con le canzoni, ma anche con il look, le movenze, l’intera personalità.

Sul palco, accompagnata da proiezioni e luci, la band elettrica Sonic Factory, con Mauro Isetti al basso, Egidio Perduca alla chitarra, Paolo Facco alla batteria, Alessandro Toselli al pianoforte e alle tastiere. E inoltre, il Quartetto d'archi Le Muse, a cui è affidato il compito di ricreare le atmosfere orchestrali tipiche degli arrangiamenti anni ‘60 e ‘70. La voce, vera protagonista della serata, sarà quella di Daniela Placci, reduce dai successi con Drusilla Foer e Neri Marcorè. Uno spettacolo di racconti e canzoni, per una doppia rievocazione: quella di una grande artista, che dal 1978 ha deciso di non apparire più in pubblico, e quella dell’intera epoca da lei incarnata. 

Link al video promozionale dello spettacolo: https://www.youtube.com/watch?v=POussH63gkE 

La formula dell' “Aperitivo a Teatro” prevede la possibilità di gustare un aperitivo durante il concerto, servito esclusivamente nei palchi dal "Caffè del Teatro", con una maggiorazione di 5 € sul costo del biglietto. 

Biglietti da 15 € a 27 €. Sono previste riduzioni per Under 26/Over 65, soci Coop e GPM e per chi si reca al concerto in treno.

 

Opera Carlo Felice, presentata la Tosca firmata da Livermore e Morandi

Super User 10 Febbraio 2023 1482 Visite

Il quinto titolo della Stagione Lirica 2022-2023 dell'Opera Carlo Felice Genova sarà Tosca, che andrà in scena con sei recite programmate tra il 24 febbraio e il 5 marzo.
Il celebre melodramma composto da Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, tratto dal dramma La Tosca di Victorien Sardou, sarà diretto da Pier Giorgio Morandi che salirà sul podio dell'Orchestra, del Coro (Claudio Marino Moretti è il maestro del coro) e del Coro di voci bianche (Gino Tanasini è il maestro del coro di voci bianche) dell'Opera Carlo Felice Genova. L'allestimento di proprietà della Fondazione Teatro Carlo Felice porta la firma del regista Davide Livermore, che ha curato anche le scene e le luci, mentre i costumi sono di Gianluca Falaschi; la regia sarà ripresa nell'occasione da Alessandra Premoli. Nel cast ricordiamo la presenza di Maria José Siri/Monica Zanettin (Tosca), Riccardo Massi/Sergio Escobar (Mario Cavaradossi), Amartuvshin Enkhbat/Stefano Meo (Scarpia), Donghoo Kim (Angelotti), Matteo Peirone (Sagrestano), Manuel Pierattelli (Spoletta), Claudio Ottino (Sciarrone), Franco Rios Castro/Roberto Conti (Un carceriere).

Redatto dai fidati collaboratori Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, il libretto di Tosca fu tratto dall’omonima pièce del celebre drammaturgo francese Victorien Sardou (Parigi 1887), che Giacomo Puccini ebbe l’occasione di veder interpretata da Sarah Bernardt a Milano e Torino nel febbraio e marzo del 1889. Il compositore toscano poté lavorare a Tosca tra l’estate 1895 e l’ottobre 1899; l'opera debuttò il 14 gennaio 1900 al Teatro Costanzi di Roma. Da allora, la struggente vicenda d’amore e morte di Floria Tosca e Mario Cavaradossi, mirabilmente intrecciata nel contesto politico tardo settecentesco della restaurazione papale, rappresenta uno dei più grandi successi operistici di sempre. Tosca, certamente uno dei titoli del repertorio lirico più amati dal grande pubblico, non fu però accolta altrettanto benevolmente da una parte della critica che ne considerò invece con sospetto il carattere di dramma ‘a forti tinte’, intessuto d’azioni e passioni estreme: amore e gelosia, gioia e prostrazione, commozione e cinismo, tenerezza idilliaca e truce violenza. In verità l’accusa che tuttora più spesso si sente muovere a Tosca – l’essere costantemente esposta al rischio di scadere nel kitsch – è parziale: essa verte solo intorno a taluni aspetti della vicenda e non tiene conto del fatto che, oggi come ieri, questa presenta contenuti non propriamente banali o scontati, come l’equivalenza tra fede bigotta e ipocrisia, potere politico e corruzione.

Muovendo inoltre dall’ovvio assunto che un’opera è non solo un libretto, ma anche e soprattutto una partitura, bisognerebbe saper riconoscere la dirompente e formidabile energia drammatica posseduta dalla musica di Tosca. In essa l’obiettivo di una capillare aderenza all’azione appare assolutamente centrato e la creatività di Puccini – alla ricerca, dopo l’intimismo della Bohème, di nuovi soggetti e nuove situazioni drammatiche – poté conseguire ulteriori traguardi nel coniugare suggestioni desunte dall’opera verista ad un’interpretazione del soggetto storico in chiave realistica. Sul piano musicale ciò dischiuse possibilità d’invenzione inedite che spaziano dal recupero della modalità alla sperimentazione di regimi stilistici radicalmente alternativi a quelli tradizionali, di norma associati dalla musicologia a nomi quali Schoenberg, Stravinskij e Debussy. Proprio l’intensa ammirazione provata per Tosca da compositori quali Arnold Schoenberg e Alban Berg dovrebbe indurre alla riflessione e spingere a considerare l’opera in una prospettiva radicalmente diversa, quella prospettiva che additava Fedele D’Amico: «Salome, Elektra, Wozzeck: si dovrà ben trovare il coraggio, un giorno o l’altro, di nominare Tosca nella lista; cronologicamente verrebbe al primo posto».

“Che fiesta… 110 años!”, parte da Camogli la tournée della Baistrocchi sponsorizzata A.Se.F

Super User 08 Febbraio 2023 823 Visite

La Baistrocchi sfida la sorte: la prima dello spettacolo “Che fiesta… 110 años!” che celebra il compleanno della storica compagnia teatrale goliardica genovese andrà in scena al Teatro Sociale di Camogli sabato prossimo, 11 febbraio, ore 21:00, proprio in concomitanza con la finale del Festival di Sanremo. Ma, per il regista Edoardo Quistelli, non è un problema. Anzi, assicura in pieno stile-Bai: “Ce ne battiamo il b…!”.

Nella versione 2023, la scanzonata compagnia va in scena con il supporto di A.Se.F. l’azienda partecipata del Comune di Genova specializzata in onoranze e trasporti funebri.

“Chi conosce la Baistrocchi sa che lo sketch del funerale non è mai mancato – precisa Quistelli –. Nell’anno di un nostro anniversario così importante, abbiamo pensato di chiedere l’affiancamento ad un marchio storico genovese del settore: dunque, chi meglio di A.Se.F. (attiva dal 1909, ndr)?”.

I proventi delle serate a cartellone, per ora una decina tra Camogli, Politeama Genovese e Verdi di Sestri Ponente, saranno interamente devoluti all’associazione Gigi Ghirotti.

Immediato l’entusiasmo trovato in via Frugoni 25: gli avvocati Maurizio Barabino e Franco Rossetti, rispettivamente amministratore unico e dirigente amministrativo e gestionale dell’azienda di A.Se.F., hanno subito accolto la richiesta di sostegno avanzata dalla presidenza della Baistrocchi.

“Dietro la goliardia dell’allegra brigata della Baistrocchi si cela una serietà ultracentenaria – commentano –. Solo la guerra ed il Covid sono riusciti ad interrompere le rappresentazioni, peraltro per un brevissimo periodo. Oggi noi affianchiamo il marchio di A.Se.F., attiva dal 1909, alla ‘Bai’, che è sui palcoscenici da ben 110 anni. Due tradizioni ed eccellenze genovesi si incontrano, con il nobile obiettivo di sostenere l’Associazione ‘Gigi Ghirotti’ e l’attività dell’amico professor Franco Henriquet e del suo staff”.

Prime indiscrezioni dalle prove generali: sul palco sarà presente anche un discendente di Mario Baistrocchi, il tenente-studente fondatore, nel lontano 1913, della blasonata compagnia goliardica: si tratta del colonnello Gianfranco Francescon, già comandante dell’Esercito in Liguria, da qualche mese in congedo. Poi lo sketch del funerale, quindici minuti di vero spasso. Davvero irresistibile.

In Crociera, alla Sala Mercato di Sampierdarena

Super User 06 Febbraio 2023 708 Visite

Si intitola “In crociera”, il nuovo spettacolo di Kronoteatro, scritto da Fiammetta Carena e diretto da Maurizio Sguotti, che va in scena alla Sala Mercato da mercoledì 8 a sabato 11 febbraio.

Già presente nella scorsa stagione con il provocatorio “La fabbrica degli stronzi”, la giovane e già rilevante compagnia ligure torna a raccontare le contraddizioni del presente con il suo stile sulfureo e la sua bruciante ironia.

Protagonista di “In crociera” è un gruppo di semplici villeggianti in un’amena località marittima. Un campione di umanità banale, impaurita, frustrata e ansiosa di divertirsi che si racconta, scherza, discute, balla, parla e straparla. Al largo incombe la sagoma di una nave da crociera carica di persone. Ma chi sono davvero quei passeggeri? Crocieristi? Naufraghi? Migranti? In un crescendo di amaro delirio, causato dal non poter più ignorare quelle presenze, le sorti dei villeggianti e di chi occupa la nave si accomunano e il presentimento di non essere al sicuro diventa palese, sconcertante verità. Chi è in salvo e chi sta davvero naufragando?

Lo spettacolo va in scena da mercoledì 8 a sabato 11 febbraio alla Sala Mercato. Mercoledì e venerdì inizia alle ore 20.30. Giovedì e sabato alle 19.30.

 

8 – 11 febbraio 2023 Sala Mercato

In crociera

uno spettacolo di Kronoteatro

di Fiammetta Carena

 

regia Maurizio Sguotti

con Consuelo Barilari, Tommaso Bianco, Viola Lo Gioco, Maurizio Sguotti, Filippo Tampieri

voce registrata Ferdinando Bruni

 

Paolo Fizzarotti

Dalla Sardegna all'Argentina, con Tango Macondo

Super User 06 Febbraio 2023 1231 Visite

Tanghi e pampas, nuraghi e mamuthones. Scritto e diretto da Giorgio Gallione, “Tango Macondo. Il venditore di metafore”, in scena al Teatro Gustavo Modena dal 8 al 12 febbraio, parte dalla Sardegna mitologica di Salvatore Niffoi (al cui libro è liberamente ispirato) per arrivare a Macondo, paese immaginario dell’universo onirico creato da Gabriel Garcìa Marquez, con tutto il suo bagaglio di visioni e prodigi.

Prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, “Tango Macondo” è uno spettacolo corale, in cui i racconti degli attori Ugo Dighero, Rosanna Naddeo e Paolo Li Volsi si intrecciano alle musiche composte da Paolo Fresu - e da lui stesso eseguite dal vivo insieme a Daniele di Bonaventura e Pierpaolo Vacca – e alle coreografie di Giovanni Di Cicco, interpretate dai danzatori del Deos Ensemble Opera Studio, Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria.

Tango Macondo è la storia di Matoforu, contadino e “venditore di metafore”, e del suo grande amore, Anzelina Bisocciu, la sua cantatrice. Insieme lasciano il paese di Mamoiada e il suo leggendario carnevale - con le maschere grottesche e diaboliche evocate negli oggetti di scena di Marcello Chiarenza e nei costumi di Francesca Marsella - per andare in Sud-America, muovendosi in un territorio immaginifico, “ai confini tra il delirio e la geografia”. In ogni piazza in cui arrivano, Matoforu e Anzelina offrono agli abitanti storie fantastiche, a volte comiche e a volte horror, ma sempre ricche di poesia e umanità. La tromba di Paolo Fresu, accompagnata dall’organetto sardo e dal bandoneon, simbolo del nuovo continente in cui approdano Matoforu e Anzelina, guida il racconto, facendo fermentare passioni e follia.

La colonna sonora dello spettacolo, già applaudito in molte città italiane, è pubblicata in un album della Tǔk Music, in cui trovano spazio anche tre ospiti d’eccezione come Malika Ayane, Tosca ed Elisa.

 

8 – 12 febbraio 2023

Genova, Teatro Gustavo Modena

Tango Macondo

il venditore di metafore

 

drammaturgia e regia Giorgio Gallione

liberamente ispirato all’opera “Il venditore di metafore” di Salvatore Niffoi, ed. Giunti

musiche originali eseguite dal vivo Paolo Fresu (tromba, flicorno),

Daniele di Bonaventura (bandoneon), Pierpaolo Vacca (organetto)

con Ugo Dighero, Rosanna Naddeo, Paolo Li Volsi

e i danzatori di DEOS Danse Ensemble Opera Studio

Luca Alberti, Caterina Montanari, Valentina Squarzoni, Francesca Zaccaria

Inizio spettacoli: mercoledì e venerdì ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30, domenica ore 16.

 

Paolo Fizzarotti

HokusPokus, i Familie Floz tornano alla Tosse

Super User 06 Febbraio 2023 644 Visite

Dal 9 al 12 febbraio 2023 torna sul palco dei Teatri di Sant'Agostino “Familie Flöz”, la compagnia berlinese amatissima dal pubblico di tutto il mondo.

In scena “HokusPokus”, un nuovo spettacolo che segna per la storica compagnia una nuova avventura stilistica, una rocambolesca ricerca del personaggio, piena di umanità e poesia in cui gli attori costruiscono il mondo delle maschere davanti agli occhi del pubblico.

HokusPokus è una storia semplice che nasce da una scatola posta al centro del palcoscenico: la storia di una vita, del viaggio di due persone che si ritrovano, creano una famiglia e attraversano tutte le turbolenze, i colpi del destino e i bei momenti che ogni esistenza ha da offrire.

La scatola diviene lo spazio in cui prendono vita maschere e personaggi mentre fuori da esso, per la prima volta, in scena anche gli attori, di solito celati dietro le maschere, si muoveranno ed agiranno, raccontando la medesima storia con musica, canto, video e disegni.

Un passo a due tra maschere ed attori, personaggi e persone, in un gioco scandito da improvvisazioni, in pieno stile Flöz, in un mix di linguaggi travolgente, in grado di parlare a spettatori di tutte le età.

Venerdì 10 febbraio dalle ore 19, prima dello spettacolo la compagnia incontra il pubblico in foyer.

 

 

9 -12 febbraio – Teatri di S. Agostino

9 –11 febbraio h. 20.30

12 febbraio h.18.30

HOKUSPOKUS

Fabian Baumgarten, Anna Kistel,

Sarai O’Gara, Benjamin Reber, Hajo Schüler, Mats Süthoff e Michael Vogel

Con: Fabian Baumgarten, Anna Kistel, Sarai O’Gara, Benjamin Reber, Mats Süthoff e Michael Vogel

Regia e maschere: Hajo Schüler

Costumi: Mascha Schubert

 

Paolo Fizzarotti

Ferito a Morte, al Teatro Ivo Chiesa

Super User 06 Febbraio 2023 965 Visite

Il capolavoro di Raffaele La Capria arriva in teatro a Genova. Da mercoledì 8 febbraio al Teatro Ivo Chiesa, il regista e sceneggiatore Roberto Andò porta infatti in scena “Ferito a morte”, spettacolo tratto dall'omonimo romanzo di Raffaele La Capria.La vicenda che si dipana tra il 1943 e la ricostruzione del primo dopo Guerra ha tre protagonisti: Massimo De Luca, vitellone della borghesia partenopea, sfaccendato e indolente.

Napoli, città che “t’addormenta o ti ferisce a morte”, immersa nella grandiosa bellezza della sua storia e nella corruzione e superficialità di oggi. E infine il tempo, soprattutto quello della giovinezza, che inesorabilmente ci consuma e ci sfugge “come sabbia tra le dita”, lasciandoci in preda ad una nebbia malinconica. Premio Strega nel 1961 “Ferito a morte” divenne presto un classico della letteratura italiana e consacrò il suo autore come uno degli scrittori più significativi e amati del secondo ‘900.

Lo spettacolo di Andò fa rivivere quelle pagine per mezzo di una scenografia suggestiva, che snodandosi su più piani rappresenta un bagnasciuga, una terrazza o un luogo della mente, e grazie a 16 attori, tra cui spicca Andrea Renzi nei panni del protagonista, impegnati a restituire quel reticolato di storie, pensieri, ricordi, innamoramenti, rimpianti e disillusioni che pervade il romanzo e la vita di ogni essere umano.Lo spettacolo va in scena al Teatro Ivo Chiesa: mercoledì e venerdì alle ore 20.30, giovedì e sabato ore 19.30.

 

8 – 11 febbraio 2023

Teatro Ivo Chiesa

Ferito a morte

di Raffaele La Capria

regia Roberto Andò

adattamento Emanuele Trevi

con Andrea Renzi, Paolo Cresta, Giovanni Ludeno, Gea Martire, Paolo Mazzarelli, Aurora Quattrocchi, Marcello Romolo, Matteo Cecchi, Clio Cipolletta, Giancarlo Cosentino, Antonio Elia, Rebecca Furfaro, Lorenzo Parrotto, Vincenzo Pasquariello, Sabatino Trombetta, Laure Valentinelli

 

Paolo Fizzarotti

Corrado Tedeschi e la figlia Camilla sul palcoscenico del Teatro Sociale di Camogli

Super User 01 Febbraio 2023 1419 Visite

Sabato 4 febbraio, alle ore 21.00, al Teatro Sociale di Camogli è protagonista un volto molto amato in Liguria: Corrado Tedeschi.

Livornese di nascita, ma legato a Genova fin dal suo diploma all’accademia del Teatro Stabile, Tedeschi affianca da sempre l’attività di attore teatrale a quella di presentatore televisivo. Moltissime, a partire dagli anni 80, le trasmissioni di grande successo che ha condotto, sia sui canali pubblici che su quelli privati, sempre con garbo e ironia.

Al “Sociale” Tedeschi interpreta la commedia brillante di Gianni Clementi “Partenza in salita”, in cui, per la prima volta, recita insieme ad un’attrice per lui speciale, la figlia Camilla.

Lo spettacolo – di cui Tedeschi è anche regista, insieme a Marco Rampoldi – parte da una domanda molto pratica: chi, imparando a guidare, non ha mai provato difficoltà nella partenza in salita? Si sa che, quando si è alle prime armi con la guida, non è facile capire la giusta sincronia fra il rilascio del freno a mano e quello della frizione e, contemporaneamente, calibrare la dose necessaria di accelerazione. Ma la domanda assume un significato più vasto e profondo, se a insegnare le malizie dell’arte della guida è il padre della giovane principiante. Ci vuol niente, allora, a trasformare le lezioni di guida in un confronto tra padre e figlia sulle grandi e piccole questioni della vita. Soprattutto se da una parte c’è una diciottenne in crisi adolescenziale e, dall’altra, un padre-Peter Pan incerto e immaturo. La miscela, in questo caso, può farsi esplosiva. E l’ora di lezione diventare, finalmente, l’occasione per conoscersi davvero, forse per la prima volta. Il tutto fra scoperte allarmanti, altarini svelati, telefonate di amanti, scatti d’ira, risse sfiorate, bugie colossali, ma anche complicità, risate, tenerezze, momenti di commozione. La P, incollata con lo scotch sul lunotto posteriore, sarà allora l’iniziale di Principiante o di Padre? Più probabile che sia, alla fine, quella di Padre Principiante…

‘Amore + Iva’, il nuovo tour di Checco Zalone farà tappa a Genova

Super User 31 Gennaio 2023 1174 Visite

Dopo aver battuto tutti i record della storia del cinema italiano, Checco Zalone torna a distanza di undici anni nei palazzetti di tutta Italia con un nuovo spettacolo dal vivo: ‘Amore + Iva’. Il tour estivo si aprirà ufficialmente il 5 e il 6 maggio sull'iconico palcoscenico dell’Arena di Verona per poi arrivare sotto la Lanterna venerdì 12 maggio, ore 21:00, al Palazzetto della Fiumara - Stadium Genova (ex Rds Stadium).

Prodotto da Arcobaleno Tre e MZL, con l’organizzazione generale di Lucio e Niccolò Presta, ‘Amore + Iva’ è uno spettacolo totalmente inedito in cui musica, racconti, imitazioni e parodie saranno accompagnati dall’inconfondibile ironia di uno degli artisti più caleidoscopici e amati dal pubblico italiano.

 

Biglietti già in vendita su: www.ticketone.it

Instagram: https://www.instagram.com/checcozalone/

YouTube: https://www.youtube.com/user/CheccoZaloneTube

Facebook: https://www.facebook.com/CheccoZaloneOriginal/

Sito: www.checcozalone.it

 

AMORE + IVA

Prodotto da

Arcobaleno Tre

MZL

Scritto da

Luca Medici

Sergio Maria Rubino

Antonio Iammarino

 

Organizzazione generale

Lucio Presta

Niccolò Presta

 

Organizzazione locale

Duemilagrandieventi srl

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